“ETICA E RESPONSABILITA’ SOCIALE NELLE SCUOLE DEL CAMBIAMENTO” TORINO 16 APRILE 2013 Testimonianze di scuole certificate SAPERI: buone pratiche a confronto IL CASO DELL’IC TOMMASEO DI TORINO Il percorso L’adesione al marchio Saperi è stata per noi un punto di arrivo La scuola era cresciuta in dimensioni e complessità e sentivamo il bisogno di verificare l’efficacia delle molte azioni intraprese La richiesta di partecipare alla selezione venne dopo che la scuola aveva collaborato con il marchio a un progetto di valutazione dell’insegnamento Progetto NELL’AULA LA SCUOLA La scuola nel 2008/2009 aderì all’iniziativa “Nell’Aula la Scuola” proposta dal Marchio che assicurò il supporto tecnico scientifico, propose i materiali per la sperimentazione, fornì le occasioni di confronto con altre realtà L’Approccio proposto è fortemente riflessivo il focus della ricerca è sull’azione di insegnamento NON sull’agente/insegnante gruppo qualità di scuola: tre funzioni strumentali (POF, Valutazione e Successo Formativo) e uno dei collaboratori del dirigente MAPPA DELLA QUALITA’ dell’insegnamento La ricerca partì dalla definizione della «Mappa condivisa della qualità della didattica» con l’organizzazione di quattro focus group con i principali attori dell’azione educativa: docenti (divisi per ordine di scuola), studenti, genitori. La mappa era l’occasione per verificare la coerenza dello stile di insegnamento dei docenti dell’Istituto rispetto ai valori esplicitati dal POF Confronto fra DICHIARATO e AGITO LA MAPPA CONDIVISA MAPPA DELLA QUALITAХ DELLХ INSEGNAMENTO 2) AZIONE DIDATTICA 1) PROGETTA ZIONE DIDAT TICA - DIMENSIONE RELA ZIONAL E Selezi onare obiettivi definiti e realistici ( cioЏ raggiungibili) - Progettare percorsi che tengano conto dei bisogni degli allievi - Struttu rare la tabella di marcia (tempi, fasi, ritmi di lavoro) Mostrare passione verso la discipl ina e trasmetter la agli allievi Coinvolgere attivamente e responsabilme nte nel processo formati vo Promuovere condivisione e senso di appartenenza al gruppo, come percorso di educazione alla cittad inanza attiva Stimo lare il confronto costruttivo Favorire un clima disteso con un atteggiamento positi vo, accogliente, empatico 3) AZIONE DIDATTICA DIMENSIONE METODOL OGICA Co municare in modo chiaro il percorso didattico Proporre attivit€ coinvolgenti promuovendo la partecipazi one attiva Diversificare i percorsi didattici adattandoli alle esigenze, Уcorr eggendo il tiroУse necessario Spiegare collegando bene gli argomenti Pass are in modo graduale da un livello di difficolt€ a un altro piќ alto 4) AZIONE DID ATTICA DIMENSIONE ORGAN IZZ ATIVA Favorire le attivit€ di gruppo per il recupero e il potenzia mento Organizza re in modo funzi onale lХ uso di strumenti e mat eriali che facilit ino lХacquisizione e il potenziam ento di abilit€ e competenze (schede, computer, cd audio, dvdЙ) Integ rare in modo effica ce le attivit€ curricolari con percorsi extrac urricolari gestiti da Enti, favorendo lХa rricchimento dellХoffertaformati va 5) VALUTAZIONE DIDATTICA Esplici tare metodi, tempi e criteri di valutazione Valutare in modo equo e rigoroso, rispettando i criteri di valu tazi one condivisi a livello collegiale Effettua re verifiche cost anti e periodiche per ri Р orientare lХazione didattica Rendere gli allievi consapevoli delle loro effettive cap acit€ promuovendo lХautovalutazi one BUSSOLA NECESSARIA In un Istituto scolastico di grandi dimensioni è necessario disporre di parametri concreti di riferimento per sostenere l’integrazione dei docenti neo assunti o neo trasferiti, per controllare la coerenza interna ai diversi gruppi di insegnamento, per valorizzare le eccellenze e generalizzare le buone pratiche Vision La vision che orienta l’azione della scuola è quella di un sistema a responsabilità diffusa scuola come comunità linee di indirizzo e obiettivi sono patrimonio collettivo necessario un sistematico monitoraggio dei percorsi e dei risultati La riflessione sulle difficoltà o sui successi porta ad aggiustamenti continui all’interno dell’organizzazione metafora del processo di d’apprendimento della scuola stessa che è Learning Organisation dalla Mappa al Codice Professionale L'accoglienza molto positiva ricevuta dalla presentazione dei primi esiti della ricerca convinse il gruppo qualità a impegnarsi nella definizione del codice dentologico di scuola, costruito sulla base della mappa della qualità dell’insegnamento COMUNE DENOMINATORE E’ fondamentale poter disporre di uno strumento capace di orientare l’azione dei docenti e di rappresentare il “minimo comune denominatore” a cui tutti debbono attenersi. POF indica la direzione, la cornice di valori, ma non è percepito dai docenti come un documento vincolante. Il codice etico doveva essere un documento più concreto e snello a cui il collegio dei docenti riconoscesse un valore regolamentare modello delle Buckmann's Industries Multinazionale dei prodotti chimici: lontananza fisica e autonomia operativa vs varietà culturale e libertà di insegnamento Il codice Buckmann Esplicitava la Mission e definiva i comportamenti concreti che ogni persona in azienda doveva assumere per il raggiungimento del fine comune. CODICE TOMMASEO Esplicita la finalità strategica I valori di riferimento L’impegno di ciascuno I propositi di miglioramento Il nuovo POF si intitola “EccoCi Qua”