La PNL Negli anni 70 nasce in America da uno studio di R. Bandler e J. Grinder, La Programmazione
Neurolinguistica. Bandler e Grinder si posero una semplicissima domanda le cui implicazioni portarono
all’elaborazione del modello Pnl.
Si chiesero semplicemente: Come mai alcune persone riescono a raggiungere gli obiettivi prefissati ed
altre falliscono miseramente?
Quali meccanismi mentali e strategie comunicative possono essere messi in atto al fine di conseguire il
risultato voluto?
A questa domanda seguirono una serie di osservazioni che diedero vita alla Programmazione Neuro
Linguistica e ai modelli e le strategie derivate.
Attraverso questo modello essi riuscirono a comprendere COME, ATTRAVERSO IL LINGUAGGIO –
NELL’ACCEZIONE PIU’ AMPIA DEL TERMINE - SIA POSSIBILE STIMOLARE LA PROPRIA
NEUROLOGIA, E QUINDI I PROPRI COMPORTAMENTI.
LA COMUNICAZIONE
La comunicazione ed i principi della comunicazione
Cosa s'intende per "comunicare?" Che cos'è esattamente la comunicazione?
Possiamo considerare la comunicazione come una componente di vita che è sempre presente ci accompagna
in ogni istante della nostra esistenza: ci permette di trasmettere e ricevere messaggi indispensabili per
accedere a quelle informazioni che sono indispensabili all’adattamento e alla sopravvivenza stessa.
Attraverso la comunicazione siamo in grado di interpretare gli eventi, e possiamo venire a conoscenza di
concetti o persone senza averle conosciute personalmente o senza esserci stati direttamente.
Ascoltando le nostre sensazioni possiamo poi trasformarle in azioni, determinando così delle azioni o
reazioni. In altre parole, la comunicazione è quello strumento che ci consente d'interagire
con il mondo, con le persone e soprattutto con noi stessi: non è possibile, dunque, prescindere da una
comunicazione efficace.
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Ciò che è importante sottolineare, però, è che se la comunicazione intesa come atto comunicativo è un
elemento comune a tutti noi, cioè tutti vogliamo comunicare ,il suo risultato potrebbe variare: ciò dipende da
COME trasmettiamo i messaggi, da COME questi i vengono percepiti ed interpretati dall’altra parte.
È facile intuire poi, come giochi un ruolo fondamentale il tipo di sintonia che instauriamo con i nostri
interlocutori che è alla base di quella buona predisposizione così importante nel voler farsi capire.
Da bambino ricordo mia mamma che parlava al mare di cucina con altre signore tedesche ….. e non parlavano
in inglese , ma era tale il desiderio di farsi capire che si capivano perfettamente.
Questa è la potenza del linguaggio che va, chiaramente, molto oltre le parole…..
Ma prima di entrare nello specifico degli aspetti comunicativi e dei suoi linguaggi dobbiamo capire quali
sono le leggi interne della comunicazione, quali sono quei principi universali che fanno della comunicazione un
COMPORTAMENTO cioè quelle regole che sono in qualche maniera scritte in un livello profondo del nostro
genoma culturale, del nostro orientamento neurologico.
1) NON SI PUO' NON COMUNICARE
Se pensate ad un qualsiasi momento della vostra giornata: gli
sguardi, le parole, i sorrisi, i cenni
sono tutti segnali comunicativi in entrata e in uscita attraverso i
quali esprimete e capite a voi stessi e i vostri interlocutori.
Anche il silenzio, che crediamo sia per definizione una
mancanza di comunicazione, per quanto
paradossale possa apparire, è una manifestazione di qualcosa
che evidentemente è taciuto, tanto che , a seconda delle
contingenze, può assume valenze anche Assordanti !
Pensa a chi è talmente timido e introverso che cerca di evitare il
contatto emotivo rinchiudendosi in se stesso .
Ciò che ottiene, purtroppo, non è la comprensione degli altri per
la sua difficoltà, ma viceversa il rifiuto !
Semplicemente perché sta comunicando che non vuole
comunicare !
2) IL SIGNIFICATO DELLA
COMUNICAZIONE NON RISIEDE
NELL'INTENZIONE MA NEL
RISULTATO
Capita di trasmettere informazioni e di notare che il messaggio
venga frainteso o addirittura non compreso affatto. A chi deve
essere attribuita la responsabilità della comunicazione
inefficace? Sicuramente a chi ha trasmesso il messaggio,
cioè a Noi, in quanto la reazione ottenuta certifica che non
siamo stati sufficientemente chiari, ed è quindi necessario
'analizzare le cause che hanno
impedito lo scambio dell’informazioni, e riformulare
diversamente i concetti controllando la comprensione
dell'interlocutore.
Questo principio ci dice inoltre che vale tutto ciò che Funziona e
che, il saperlo utilizzare è nostra responsabilità e destrezza.
Brutti Asini !
Quando spiego , Nessuno mi
CAPISCE !!!
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Rifletti se mi presento ad un Party in Giacca e cravatta , non è la
stessa cosa che se mi presento in tuta mimetica militare e con
gli stivali da pescatore.
Tutto funziona nella comunicazione e tutto comunica qualcosa
di noi e degli altri : dall’automobile, al profumo ecc.
Lo sa bene la Pubblicità , Giusto ?
3)LA MAPPA NON E' IL TERRITORIO
Se dovessi ogni giorno guardare e sperimentare tutto come
fosse la prima volta che lo vedo , sarei destinato a fare tutti i
giorni le stesse cose con un enorme dispendio energetico.
Grazie alla nostra grande capacità di astrazione siamo in grado
dopo aver fatto i primi passi esplorativi di farci dettagliate Mappe
Mentali che ci permettono di guadagnare potenza cognitiva per
poterci occupare d’altro.
Ciascuno di noi, infatti, attinge quotidianamente alle
informazioni dell'ambiente circostante in base alle quali si fa
un'idea, una rappresentazione del mondo in cui vive e crea
cioè, quella "mappa" attraverso la quale interpreta e decodifica
la realtà e grazie alla quale guida il proprio comportamento.
È facile capire che ogni persona, durante la propria esistenza,
impara a "filtrare" il mondo esterno in funzione delle proprie
credenze, delle tradizioni, della cultura personale, degli
interessi e delle esperienze passate.
Ciò che rende le nostre Mappe assolutamente personali e
contestuali , perché non possono esistere degli esseri umani
che abbiano in comune le stesse identiche esperienze, cioè
filtrate nella stessa identica maniera, ma tutt’ al più in maniera
simile. Moltissimi fraintendimenti avvengono proprio perché
nascondono la presupposizione che la nostra Mappa sia , a
prescindere, giusta e corrispondente al territorio mentre in
realtà è assolutamente personale.
Pensate alla vostra città e alla mappa mentale che usate per
muovervi andando , come ogni giorno, al lavoro. Pur
muovendovi nello stesso territorio cittadino , sarà molto diversa
di quella di chi ci viene per la prima volta , o per partecipare ad
un evento, appartiene ad un’altra cultura.
Ricorda : La Mappa è funzionale e ti fa risparmiare energie , ma
non è detto che altri abbiano mappe dello stesso territorio
altrettanto funzionali ed ecologiche. Non dare quindi mai per
scontato che la tua mappa, perché funziona a te , sia più Giusta
di quella degli altri.
Ogni volta che accendo il motore della
macchina non consulto il Libretto di
Istruzioni !!!
Roberto Tizian Licensed Nlp Trainer - Counselor Professionista
www.robertotizian.com
mailto : [email protected]
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TRE LIVELLI DELLA COMUNICAZIONE ‫׃‬
VERBALE, PARAVERBALE, NON VERBALE
Quando comunichiamo dobbiamo sempre ricordare che quello che diciamo non è da solo sufficiente a
comunicare efficacemente quello che intendiamo dire.
In altri termini, abbiamo visto che il secondo principio della comunicazione dice che malgrado le
nostre buono intenzioni di comunicare VERBALMENTE un concetto , dobbiamo curarci di capire cosa
effettivamente viene recepito dall’altra parte, cioè dobbiamo focalizzarci su quello che l’altro capisce più che
sulla nostra intenzione di comunicarlo. Si è dimostrato infatti che il linguaggio Verbale conta solo il 7% della
comunicazione globale , mentre il resto è Paraverbale , cioè tono della voce, pause, inflessione, e non Verbale
cioè quello che viene comunemente chiamato il linguaggio del corpo, come postura , gesti , prossemica.
Ma è IMPOSSIBILE comunicare concetti
con il linguaggio del corpo ?
Chiederete voi !
Quello che bisogna capire di queste percentuali è che se la comprensione razionale di un concetto non
può che avvenire Verbalmente, questo 7% di comunicazione verbale , risulterà tanto più credibile, interessante
e coinvolgente , quanto più il vostro linguaggio sarà CONGRUENTE con la vostra voce e la vostra maniera di
muovervi e atteggiarvi. Non è forse vero che qualsiasi lezione a Scuola è tanto più interessante quanto più il
Professore riesce a mantenere viva l’attenzione della classe?
Riflettete ! è impossibile mantenere viva l’attenzione di qualcuno parlando sempre con lo stesso tono
(paraverbale) . Così come è impossibile coinvolgere e motivare qualcuno, se state con le spalle basse e la
testa chinata.
Roberto Tizian Licensed Nlp Trainer - Counselor Professionista
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La Congruenza
Essere congruente con il corpo e la voce con quello che dite,
mentre lo dite, è tanto importante , quanto per uno strumento
musicale essere perfettamente accordato tra tutte le sue corde.
Dobbiamo renderci conto che la comune e radicata convinzione che la
forza dell’argomento (verbale) sia di per sé sufficiente a dare adeguate
spiegazioni, si basa proprio sui principi della comunicazione.
Infatti mentre puntiamo tutto sull’importanza della nostra Intenzione
(secondo principio) presupponiamo contemporaneamente che la mia
Mappa , che nella mia testa corrisponde al territorio, non potrà che
corrisponde esattamente a quella dell’interlocutore (terzo principio).
Ricorda : il MODO in cui comunichi con il tuo corpo (non verbale ) e a seconda di come tu usi la tua Voce
(para verbale) , ovvero con le giuste pause, con l’adeguata velocità, così come il timbro che dona enfasi al
discorso , sono la maniera con cui tu comunichi all’altro la tua Congruenza interna, ovvero quanto quello che
stai dicendo verbalmente è attinente alla tua persona.
.
Per Rapport si intende quando la relazione comunicativa tra due
interlocutori è così alimentata dalla fiducia reciproca, che si genera al
di là dei contenuti espressi , un’affinità comportamentale in maniera
completamente spontanea e naturale.
Chiunque può notare che quando la comunicazione tra due persone è
arrivata ad un punto coinvolgente per entrambi , diventa una vera e
propria “intesa” , un feeling, che genera in entrambi una tale empatia
che questi cominceranno ad avere forti similitudini nella forma
dell’eloquio ,nella postura , nel’atteggiarsi , genereranno insomma
un’armonia in cui la comunicazione diventa particolarmente efficace e
rispettosa.
Il Rapport si basa sostanzialmente sul Ricalco cioè sull’adattare il
proprio comportamento a quello del nostro interlocutore in modo
appunto di favorire quella fiducia necessaria..
Il principio del Ricalco si basa sul fatto che proviamo più simpatia per
chi ci è simile in comportamento e stile di vita, ed è facile intuire quanto
può essere facile arrivare, dalla simpatia del Ricalco, all’empatia del
Rapport.
È bene chiarire fin da subito che ciò appartiene alle competenze linguistiche non verbali che ognuno già ha nel
proprio Dna comportamentale, e tutti già lo facciamo spontaneamente in quanto tutti usiamo gli stessi i
linguaggi .Con a PNL impariamo ad usarlo in maniera consapevole. La Pnl infatti è molto spesso la riscoperta
dell’attitudine che già abbiamo e che non abbiamo mai saputo comunque portare alla coscienza razionalmente.
Roberto Tizian Licensed Nlp Trainer - Counselor Professionista
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Esempi pratici
Nota come quando parli ad una bambino ti viene
naturale di abbassarti al suo livello senza
sovrastarlo, così come ti viene naturale di cercar di
parlare in maniera semplice ed aperta.
Se devi parlare con un’autorità , possa questa essere
il capufficio o un carabiniere, tenderai ad avere una
postura eretta con il capo leggermente abbassato in
forma di rispetto.
Se parli ad una persona molto rigida (tipo Lord
inglese) cercherai istintivamente di limitare il
gesticolare delle mani, cercherai la stessa
compostezza.
Quando comunichiamo con una persona molto
anziana assumeremo un ritmo dolce e lento, pacato
Se parliamo a dei ragazzi giovani o assumeremo un
atteggiamento aperto e sorridente, ci muoviamo un
po’ di più , incliniamo la testa proprio come fanno gli
adolescenti
Se in una sala d’aspetto tutti stanno seduti con le
gambe accavallate dopo un po’ scoprirai che anche tu
ti sei uniformato…
RICORDA: Il Ricalco si basa sull’osservazione attenta dei linguaggi non verbali del nostro interlocutore
mentre cerchiamoo di assumere anche noi , spontaneamente , atteggiamenti uguali o simili. È molto
importante che il ricalco venga fatto in maniera molto dolce e soprattutto con il giusto ritmo. Cioè è importante
la componente di spontaneità affinché non sembri un vuoto scimmiottamento che provocherebbe l’effetto
esattamente contrario.
Una volta stabilito il rapport uno degli interlocutori entra in guida ,
ovvero assume la posizione di soggetto guidante e dominante.
È subito necessario capire che tale posizione di dominanza non ha
nulla a che fare con il rapporto che questa parola ha con il concetto
di autorità. Non abbiamo in italiano un esatto termine per
esprimere la parola inglese di Leadership, che intende colui che
guida appunto in funzione della autorevolezza che gli altri
spontaneamente gli attribuiscono. COMPETENZA può esprimere
quella qualità che rende , ai nostri occhi qualcuno, degno della
nostra fiducia e della nostra approvazione.
Andare in guida significa quindi, arrivare a portare empaticamente
l’altro , dove chi guida si confonde con chi è guidato e chi invia
messaggi li valuta in base ai feedback dell’interlocutore , in una
sorta di comunicazione circolare pressoché perfetta.
RICORDA: I veri Leader lasciano sempre parlare tutti ma sanno sempre quali sono le regole per saper
essere ascoltati.
Roberto Tizian Licensed Nlp Trainer - Counselor Professionista
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Per Stato si intende lo stato di coscienza in cui “ti senti”. Lo Stato è
dato dal tuo stato emotivo che è sempre accoppiato alla fisiologia
corporea. Nella Pnl si insiste nel ripetere che la gestione del nostro
stato interiore è sotto la nostra piena responsabilità.
La maggior parte delle volte infatti , per non dire sempre ,
attribuiamo le responsabilità ad eventi esterni, come per esempio ,
mi ha fatto arrabbiare, o mi ha innervosito ecc. ecc..
Cioè per i principi che abbiamo visto prima , continuiamo ad
attribuire al Territorio attributi che invece noi abbiamo creato nella
nostra Mappa !!
Smettere di cercare Alibi è la prima cosa da fare e diventare
consapevoli che se non posso cambiare il territorio…. Posso
sempre e comunque cambiare la mia mappa di quel territorio al
fine di rendendolo comunque migliore e più conforme a me e alle
mie esigenze.
Una riflessione importante !!! Una volta che ho cambiato la mia
Mappa ho generato un nuovo Stato emotivo sicuramente più
consono a quel territorio che non potevo cambiare. Ma questo
nuovo stato emotivo genererà a sua volta un nuovo
comportamento, che alla lunga, modificherà per empatia il
comportamento degli altri e alla fine può anche essere che il
Territorio cambierà davvero !!
La Gestione dello Stato quindi non è solo necessario al mio
equilibrio interiore, ma rappresenta soprattutto , l’apice di quel
comportamento che è alla base della teoria dell’adattamento di C.
Darwin.
RICORDA: Non puoi cambiare il Territorio , ma cambiando la tua Mappa cambierai il tuo Stato e per
semplice interattività comunicativa , piano piano, questo si tradurrà in cambiamenti nell’ambiente che è
appunto quel Territorio.
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Venezia 14/03/2013
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