il 2008 LO/1479/ FOGLIO Umanitaria dell’ Periodico trimestrale della Società Umanitaria fondata nel 1893 Anno XXI n. 1 gennaio-aprile 2015 Aut. Trib. MI del 19/11/1994 n.611 Amarcord Rosa Genoni, una vita di impegno nella moda Isola del libro Venti anni convintamente Humaniter Etica e politica. La lezione di Calamandrei ai giovani il FOGLIO dell’Umanitaria 2 A ruota libera di Amos Nannini “Siamo una società Qui non voglio parlare di colpe, di catche ha dimenticato tiva amministrazione della res publica, l’esperienza del piangere, del patire: è la dei soliti furbetti del quartierino… Ma globalizzazione dell’indifferenza”, ha le scene che abbiamo di fronte mi dichiarato qualche mese fa Papa Bergo- lasciano a dir poco sbalordito: decine di glio, di fronte ad una situazione sociale quartieri popolari malandati, al limite a rischio, dove i più deboli sono messi in della decenza, con i muri scrostati e l’aginocchio, dove i diritti sono calpestati scensore in tilt da mesi; i ratti che scordalla mancanza di regole certe, in una razzano in giardino e nelle cantine; lo guerra tra poveri che sta diventando spaccio di stupefacenti alla luce del sole emergenza nazionale. e tanti anziani soli barricati Oltre a criticare con in casa per non rischiare di Cerca estrema durezza certe vedere la loro abitazione questa immagine gerarchie ecclesiastiche occupata abusivamente in che tendono ad evitare i un lampo… FOGLIO problemi, invece di scenTutto ciò mi lascia sbalordidigitale dere per strada, a fianco to ma anche rammaricato, e scopri nuovi della gente sgomenta, perché nel giro di pochi contenuti nella disperata, senza speranza, decenni si è perso lo spirito versione online la presa di posizione del che un tempo aleggiava e Pontefice è netta, chiara, senza sfumatu- dovrebbe ancora oggi aleggiare (anzi, re e non fa sconti a nessuno: “La man- regnare) in quartieri che dovevano rapcanza di etica nella vita pubblica fa male presentare il primo passo per il riscatto all’umanità intera: se calano gli interessi di sociale di tante famiglie: non solo di una banca è una tragedia, ma non è così milanesi, ma anche di meridionali e, se c’è gente che muore di fame”. oggi, di extracomunitari. Davanti alle parole del Papa anche il Davanti a questa devastazione di ideali, mondo laico non può fare finta di nien- ripenso alla storia di quei quartieri di via te. Soprattutto davanti ad uno statu quo Solari e di viale Lombardia dove, nonoche mette i brividi.Ve li ricordate i ser- stante i sacrifici e i salti mortali per far vizi tv di qualche anno fa quando le ban- quadrare il bilancio famigliare, si viveva lieues parigine vennero messe a ferro e nello spirito del mutuo soccorso, ci si fuoco? Sembravano fatti lontani mille aiutava a vicenda, ci si dava una mano: miglia da noi, e invece le abbiamo viste non si chiedeva il diritto alla casa, ma si (e subìte) anche a Milano, a pochi chilo- credeva nel dovere del rispetto e della metri dal centro città: scene di guerri- legalità. glia urbana che al momento sembrano Insomma, alla “globalizzazione dell’indifessere terminate, ma che danno il polso ferenza” si opponeva la globalizzazione di una situazione che sta diventando del buon vicinato, o, per noi dell’Umaniinsostenibile. A tutti i livelli. taria, della solidarietà. ACCADEVA IERI Focus on Tre vincitori e sette menzionati: un bilancio del XXIV Concorso Nazionale Musicale impazienza di fronte ai molti problemi, ai molti temi di studio, alle infinite esigenze che urgono e che ci sentiamo pronti ad affrontare, capaci di affrontare, seguendo la tradizione più caratteristica dell’ente data dal felice mazziniano connubio di pensiero ed azione; ed insieme ci spinge al lavoro, ci impone una attività senza sosta, senza riposo”. Riccardo Bauer durate la visita in Umanitaria di Giuseppe Saragat nel 1964. 4 Sotto i riflettori Pane, trucco artistico e tanto altro ancora: la formazione professionale in Umanitaria 5 L’isola del libro Il fattore H. Ricordi e testimonianze di vent’anni Humaniter 7 Notizie dalle sedi Cinema, corsi e attività 8 il FOGLIO Umanitaria dell’ anno XXI n° 1 2015 QUADRIMESTRALE DELLA SOCIETÀ UMANITARIA FONDATA A MILANO NEL 1893 Direttore responsabile Piero Amos Nannini In redazione: Claudio A. Colombo, Francesca Di Cera Maria Helena Polidoro, Daniele Vola Progetto grafico di Francesco Oppi Chiuso in redazione il 15 dicembre 2014 Stampa: Iacchettistampa, Milano Tiratura: 3.500 copie Editore, direzione e amministrazione Società Umanitaria Via Daverio 7 - 20122 Milano Per comunicare con la Redazione: tel. 02 5796831 - [email protected] Unico concessionario per la pubblicità è: Coop. RACCOLTO Cascina Guado, 1 - 20020 Robecchetto con Induno (MI) tel. 0331 875337 - [email protected] Progetto editoriale di Daniele Oppi DISTRIBUZIONE GRATUITA Da questo numero il Foglio diventa quadrimestrale, ma la versione digitale si arricchisce ogni mese di aggiornamenti e servizi multimediali. In copertina: “un ladruncolo milanese” (1910). La foto verrà inserita nel volume dedicato all’opera di Alessandrina Ravizza di cui parliamo a pag. 10. 1965 “Il nostro è oggi ancora un cantiere in cui si lavora con spirito aperto alle esigenze nuove di una storia intensa, di una civiltà in cammino verso l’affermazione di una più alta dignità umana. La consapevolezza di muoverci lunga una strada retta e feconda ci conforta di fronte alle difficoltà da superare; mitiga anche in qualche modo, ma non spegne, la nostra INDICE 5XMILLE 2015 CODICE FISCALE 010 763 00 159 CULTURA E FORMAZIONE MIGLIORANO LA NOSTRA VITA CONTINUATE A SOSTENERCI Inserisci il codice nella casella “Sostegno alle associazioni di promozione sociale” rd o c r A ma il FOGLIO dell’Umanitaria 3 di Claudio A. Colombo ROSA GENONI VIVERE LA MODA COME ARTE A sessant’anni dalla morte, l’Istituto Sondriese per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea ha puntato i riflettori su Rosa Genoni, la sarta valtellinese considerata l’ideatrice della moda italiana. Di umili origini (primogenita di ben diciotto tra fratelli e sorelle), Rosa ebbe una vita straordinaria, unendo l’amore per la bellezza all’impegno per la pace e per il riscatto dei lavoratori. Il saggio sulla Genoni, di cui è autore lo studioso Pierluigi Zenoni, verrà presentato a metà marzo nella sede della nostra istituzione: perché proprio in Umanitaria, per oltre venticinque anni, la Genoni diresse la Scuola di sartoria, aiutando centinaia di giovani donne a trovare la strada per il loro riscatto sociale. (…) In casa Genoni, le bocche da sfamare sono tante e al mattino “chi si alza per ultimo rischia di non trovare neppure le scarpe da mettere, perché non ce ne sono abbastanza per tutti”. Così Rosa, a soli dieci anni, viene mandata a Milano, da una zia paterna, di professione sarta. Inizia così la sua gavetta nel mondo delle sartorie come una delle tante “piscinine”. La trafila professionale, negli atelier, sarà lunga e faticosa, ma fin dai primi mesi Rosa Genoni (1867-1954) dimostra di avere una marcia in più: frequenta le scuole serali e poi si inscrive ad un corso di francese, la cui conoscenza è indispensabile perché, nel settore, la Francia detta legge. E proprio Parigi segnerà la vita di Rosa che, fin dagli esordi cercherà di affrancarsi dallo stile parigino per trovare ispirazione nel grande patrimonio artistico e decorativo italiano. Arte e bellezza, quindi, non senza dimenticare le condizioni delle mestieranti delle sartorie, sfruttate e sottopagate. Presto la Genoni si avvicina ai circoli socialisti e partecipa alla loro attività politica; il suo impegno sociale non sfugge ai dirigenti del Partito Operaio Italiano, che nel 1884 le propongono di recarsi a Parigi per partecipare ad un Convegno internazionale [ ] L’umanità di una donna eccezionale, che creò abiti irripetibili, e lottò a fianco degli umili sulle condizioni dei lavoratori. Tornata a Milano, dal 1893 la troviamo impegnata per il miglioramento delle condizioni delle lavoratrici: entra nella “Lega Promotrice degli Interessi femminili”, conosce la giornalista Anna Maria Mozzoni, e poi si avvicina alle posizioni di Anna Kuliscioff, di cui sosterrà le battaglie per l’emancipazione delle donne lavoratrici e per la tutela dei minori. È in questo periodo che Rosa viene assunta dalla rinomata “Maison H. Haardt et Fils”, dove ricoprirà il ruolo di premiere e poi quello di direttrice, dando inizio ad una rivoluzione dello stile, che ancora oggi non le è riconosciuta a dovere. Ma è solo dopo il riconoscimento del Gran Premio per la Sezione Arte Decorativa all’Esposizione del 1906 (tra i suoi modelli, di grandissimo pregio, spicca la veste di “Flora”, tratta dalla “Primavera” del Botticelli), che la sua crociata in difesa di una moda italiana diventa ufficiale. Nel 1908, infatti, al I Congresso Nazionale delle donne italiane a Roma il suo intervento è netto: “se la moda si plasma secondo il carattere storico ed etnico del Paese in cui fiorisce, come mai, in Italia, nella terra tradizionale della purezza e della classicità della linea, una moda italiana non esiste ancora?”. A dar man forte alla sua Idea anche il sodalizio con la Società Umanitaria, con la Scuola Professionale Femminile, dove tiene lezioni serali di Storia del costume e dirige la sezione di sartoria (fino al 1930). Non solo. Per incarico dell’Umanitaria Rosa Genoni visita le migliori scuole professionali di Parigi, studia i programmi applicati da anni e ne seleziona i migliori, fa tesoro di quanto ha appreso e sperimentato nella sua vita professionale e mette infine a punto i programmi per dare il via ad un moderno insegnamento di sartoria, ricamo, modisteria. L’ex sartina di Tirano è di diritto nell’Olimpo della moda; autorevoli testate internazionale (da Le Figaro all’edizione francese del New York Herald), parlano di lei e dei suoi modelli. Poi la Grande Guerra, la sua campagna pacifista, l’assistenza ai profughi, il no al regime mussoliniano. Insomma, una vita straordinaria, costruttrice di bellezza ed umanità, da prendere ad esempio. il fo cu s FOGLIO dell’Umanitaria 4 La stagione dell’orgoglio Esistono prassi che è bene non seguire. Una di queste è sicuramente quella dell’autocelebrazione che, nella maggior parte dei casi, rischia di essere una strada piena di insidie che conduce ai facili fraintendimenti. Se autocelebrarsi è sconsigliabile, non lo è di sicuro essere orgogliosi del proprio operato. Questo è quello che, terminata la XXIV Edizione del Concorso Musicale, ci si sente di poter essere: altamente soddisfatti e consapevoli di aver percorso la strada giusta, o meglio di non aver abbandonato quella che tempo fa abbiamo individuato come via maestra e che le vicissitudini e i problemi connessi alla critica situazione economica attuale avrebbero consigliato di abbandonare. Lo ha spiegato bene il direttore artistico del Concorso nel suo discorso di apertura del concerto dei vincitori. È stato infatti Massimiliano Baggio a ricordare come negli ultimi anni si stia consolidando una situazione di sofferenza economica da parte di tutte le istituzioni culturali italiane, sia quelle di formazione sia quelle di produzione e ospitalità con conseguenze del tutto poco rassicuranti per il nostro Paese. Purtroppo a tale situazione sono già in molti ad essere abituati e ad accettarla come segno dei tempi. Così, i teatri chiudono e lo scalpore generale da parte dei media e del pubblico dura il tempo di un battito d’ali; uguale destino per la notizia di un direttore artistico, portabandiera della musica italiana nel mondo, che si trova “obbligato” a dimettersi dalla direzione di un teatro di fama inter- on di Francesca Di Cera In alto, Diego Petrella durante il concerto di premiazione del 31 ottobre. Qui sopra, i vincitori del XXIV Concorso, con il Direttore Generale dell’Umanitaria, Maria Helena Polidoro e il Direttore Artistico, Massimiliano Baggio: da sinistra, Diego Petrella, Francesco Granata, e lo Zari Percussion Duo (Alex Kuret e Denis Zupin). Photo Nick Zonna nazionale come il Teatro dell’Opera di Roma. La Società Umanitaria ha deciso di non vedere tutto questo come normale e quindi accettabile, ma ha deciso di continuare ad investire in cultura e in particolare nei giovani. L’Italia a cui ci si riferisce non è quindi quella delle Istituzioni che chiudono ma che aumentano lo sforzo profuso per continuare nel loro operato. Piace ricordare che nelle ore in cui questo articolo viene scritto una realtà come il Teatro “Umberto Giordano” di Foggia riapre il sipario dopo lunghi anni in cui la città ne è stata privata. Ironia della sorte (o segno del destino?) a salire sul podio per un’occasione così solenne e attesa sarà proprio Riccardo Muti, direttore costretto all’esodo dal Teatro dell’Opera capitolino. La perseveranza ci ha dato ragione. Crederci, stringere i denti e affrontare sforzi importanti ha dato i suoi frutti. Le candidature per partecipare al Concorso sono state 108 con una copertura della quasi totalità degli Istituti di Alta Formazione Musicale italiani. Non solo; il livello qualitativo dei musicisti è stato particolarmente elevato, tanto da mettere la giuria in imbarazzo (per una volta però piacevole), nello scegliere i finalisti prima e i tre vincitori poi. Da qui il risultato della competizione che oltre a vedere quali vincitori dei tre premi di 3.000 euro ciascuno i pianisti Francesco Granata e Diego Petrella e lo Zari Percussion Duo, ha portato anche al riconoscimento di ben sette menzioni d’onore. Ai primi tre il compito di rappresentare l’Italia nella competizione internazionale dell’anno prossimo che vedrà mettersi alla prova i migliori studenti di tutta Europa. Qualcuno potrebbe tacciarci di essere degli sciocchi Don Quichotte. A noi piace ricordare che di fianco ad un Hidalgo che lotta contro i mulini a vento c’è sempre un Sancho Panza che interpreta la realtà. il FOGLIO dell’Umanitaria 5 5 FOGLIO dell’Umanitaria 6 11 gennaio 2015, ore 17.00 Piccole Tracce Teatro Prova presenta Mambistrè Regia Sara Piovanotto, con Chiara Carrara LIBRI & CAFFÈ GIOCHIAMO PER ASA Prossimi appuntamenti: 20 gennaio e 3 marzo, ore 20.30 Torneo di Burraco a favore di ASA • 20 gennaio, ore 15.30 Associazione Sindrome Asperger • 10 marzo, ore 15.30 calendario generale trimestrale di Milano Programmazione su www.teatromangiafuoco.it 11 gennaio, ore 17.00 XXX Stagione dei Concerti Luca Giovannini, violoncello Davide Furlanetto, pianoforte Musiche di: Frescobaldi-Cassadò, Sammartini, Boccherini, Rossini In collaborazione con Concorso Strumentistico Nazionale “Città di Giussano” Richiedi la brochure in segreteria 15 gennaio, ore 16.00 Cinema e/è cibo Il fascino discreto della borghesia di Luis Buñuel Programmazione su www.humaniter.org 16 e 23 gennaio, ore 15.30 I Venerdì dell’Opera Don Carlos di Giuseppe Verdi Programmazione su www.humaniter.org NUOVI AMBASCIATORI CERCANSI A gennaio la VII edizione del Concorso Ambasciatori Diritti Umani comincia il suo iter.Tema di questa edizione,“Il diritto alla dignità”. Ogni sede dell’Umanitaria organizza una conferenza introduttiva per i licei: a Roma (21 gennaio) intervengono il filosofo Guido Traversa ed il costituzionalista Filippo Vari; a Napoli (22 gennaio) ne discutono Giuseppe Tesauro, Giudice Costituzionale, Francesco Pinto, Direttore del Centro di Produzione Rai di Napoli, Luigi Scotti, giurista, Ettore De Lorenzo, giornalista Rai, Daniela Marrani, ricercatore di Diritto internazionale; a Milano (29 gennaio) partecipano Antonio Stango, segretario del Comitato Italiano di Helsinki per i diritti umani e Andrea Mascaretti, Presidente del Comitato scientifico del Salone Internazionale Ricerca, Innovazione e Sicurezza alimentare. Il Concorso entrerà nel vivo con il tema dei licei coinvolti (il 21 febbraio contemporaneamente a Milano, Napoli e Roma) e infine con la premiazione dei vincitori: • Milano, sabato 21 marzo • Napoli, sabato 21 marzo nella sede Humaniter di piazza Vinvitelli • Roma, lunedì 23 marzo nella sede della SIOI a piazza Venezia INFO: [email protected] 22 gennaio, ore 18.00 La gran città del genere umano. Dieci conversazioni filosofiche (Mursia) Di Salvatore Veca Con l’Autore partecipano Livia Aymonino e Arturo Colombo 25 gennaio, ore 10.30 Piccole Tracce – Laboratori Creativi Dal canto al ritmo Con Patrizia Borromeo e Paola Bassani Programmazione su www.teatromangiafuoco.it 27 gennaio, ore 18.00 Voci di poeti dall’abisso dell’Olocausto Con Fabrizio Sebastian Caleffi 31 gennaio, ore 20.30 TeatrHum El diavol él fa i pignàtt, ma minga i coverc Regia di Gianni Ferri 28 febbraio, ore 9.30 Giornata delle Biblioteche Lombarde 5 - 7 marzo VII edizione Arte da Mangiare Mangiare Arte Orto d’Artista: dalla Semina al Raccolto: il Raccolto 12 febbraio, ore 18.00 Salute & Vita Incontro sulla salute INGRESSI A PAGAMENTO Piccole Tracce Spettacoli: euro 8,00-7,00 Laboratori: euro 12,00-8,00 Programmazione su www.humaniter.org Cinema e/è cibo Ingressi: euro 15,00 (film + degustazione a tema) 12 febbraio, ore 18.00 Salute & Vita Incontro sulla salute XXX Stagione di Concerti * Biglietti: euro 13,00-10,00 Abbonamenti: euro 85,00-70,00 17 febbraio, ore 18.00 Ernesto Rossi. Breviario di un liberista eretico A cura di Gianmarco Pondrano Altavilla (Edizioni Rubbettino). Con l’Autore partecipano Arturo Colombo e Gaetano Pecora I Venerdì dell’Opera * Biglietti: euro 3,00 Abbonamenti: euro 18,00 TeatrHum * Biglietti: euro 3,00 * Gratis per iscritti Humaniter UNA LEZIONE DA METTERE IN PRATICA A sessant’anni di distanza (era il 26 gennaio 1955), il celebre “Discorso in difesa della Costituzione” tenuto da Piero Calamandrei diventa il punto di partenza per una giornata dedicata ai temi della democrazia, dell’impegno civile, della lotta all’indifferentismo, che sembra essere diventato una cattiva abitudine del popolo italiano (basta considerare i dati dell’affluenza elettorale alle ultime regionali). “Una delle offese che si fanno alla Costituzione – diceva Calamandrei – è l’indifferenza alla politica. La politica non è una piacevole cosa. Però, la libertà è come l’aria. Ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che io auguro a voi, giovani, di non sentire mai”. La giornata si divide in due momenti: la mattina, con una lezione agli studenti di Milano (con una “delegazione” del Liceo “Piazzi Lena Perpenti” di Sondrio) e il pomeriggio, con un incontro pubblico per mettere nero su bianco che la democrazia è una battaglia da combattere ogni giorno, con l’impegno di tutti, dentro e fuori la stanza dei bottoni. (clac) 26 gennaio, ore 10.30 (per gli studenti) Difendere la costituzione ieri e oggi. Il discorso di Piero Calamandrei Intervengono: Arturo Colombo, Giorgio Fontana, Salvatore Veca 26 gennaio, ore 18.00 L’indifferentismo uccide la democrazia Piero Calamandrei e il suo discorso in difesa della Costituzione Intervengono: Dante Bellamio, Franco Morganti, Salvatore Veca INFO: Daniele Vola, tel. 02 5796831 – [email protected] Il programma può subire variazioni per cause di forza maggiore. il “Che la Fondazione Humaniter possa continuare nel suo cammino di crescita e di apertura alla città e che nuove esperienze, a partire da questa, possano sempre più diffondersi sul territorio” (Ada Lucia de Cesaris, Vice Sindaco del Comune di Milano) Qui c’è l’effetto “cocoon”, che vuol dire rinascita, voglia di riscatto e vitalità. Human iter. Stiamo lavorando perché l’Humaniter sia e continui ad essere la nostra seconda casa, da cui, a fine giornata, si faccia sempre più fatica ad andar via (Piero Amos Nannini). (Franca Magnoni) VENTI ANNI INSIEME IN UN LIBRO NEL SEGNO DELLA SOLIDARIETÀ “Un circolo virtuoso, un contesto di partecipazione e cittadinanza attiva, che stimola il confronto, la riflessione e la responsabilità sociale” (Roberta Gaeta, Assessore al Welfare e alla Sanità del Comune di Napoli) la o Iso Libr del Diffidate dalle imitazioni! A venti anni dalla creazione, il progetto Humaniter non ha perso sostanza. Tutt’altro. Il suo valore è sotto gli occhi di tutti: da una parte il piacere di partecipare, di imparare, di condividere, dall’altra la disponibilità, la solidarietà, l’altruismo. Qui (lo vediamo tutti i giorni) c’è davvero qualcosa in più, qui c’è un insolito, straordinario valore aggiunto. Lo si percepisce sfogliando Il fattore H, una nuova pubblicazione, riservata a soci, volontari e docenti, la nostra straordinaria famiglia Humaniter. Avanti così, ad maiora. “L’intento è quello di portare avanti un programma di educazione permanente, moltiplicando il più possibile le occasioni di aggregazione e l’accrescimento del senso civico.” (Marina Melogli) FOGLIO digitale FOGLIO dell’Umanitaria il 8 di Marina Melogli Arte, cultura, spettacolo e solidarietà Dopo la pausa natalizia, riaprono le aule Humaniter di piazza Vanvitelli. I soci sanno che ad attenderli non ci saranno solo lezioni dedicate alle materie prescelte, ma anche seminari e conferenze sui temi più interessanti del nostro tempo, dalla medicina alla spiritualità, dall’arte all’astrologia, dalla musica al teatro e alla letteratura. A gennaio parte un ciclo di incontri dedicato alla spiritualità e al confronto tra le religioni (a cura di Guido Nacciarone); altrettanto importanti sono le rievocazioni degli avvenimenti storici che, per il loro valore etico e sociale, non devono essere dimenticati, ma aiutarci ad addentrarci con maggiore consapevolezza nel futuro. Con questo intento, il 15 gennaio avrà inizio la rassegna cinematografica Ciak sulla Prima Guerra Mondiale (a cura di Marcella Marmo e di Arturo Di Blasi) e il 29 gennaio, per celebrare la “Giornata della Notizie dalle sedi Memoria”, sarà proiettato in sede il film La strada di Levi di Davide Ferrario. Continua, inoltre, il ciclo di conferenze La letteratura: che spettacolo! (a cura di Alberto De Vico) con un recital dedicato a Foscolo, Leopardi e Montale. Il 21 gennaio inauguriamo un programma di Conferenze del CIDA (Centro Italiano Discipline Astrologiche), organizzato dalla Delegata per il CIDA Napoli e Campania Elda Fossi. Il mese di febbraio sarà dedicato alla musica con l’inizio della XXX Stagione di Concerti e della Rassegna Storica sulla Musica Napoletana a cura di Lucio de Feo (alcuni appuntamenti si tengono in sede, altri presso il Centro di Cultura Domus Ars), mentre il mese di marzo sarà dedicato all’arte con una rassegna cinematografica sulle vite di alcuni tra i principali artisti di tutti tempi. La scelta operata per la rassegna, curata da Franco Lista, propone figure Notizie dalle sedi NAPOLI artistiche esemplari del percorso diacronico dell’arte e si avvarrà del contributo di Elena Saponaro, Sergio Zazzera, Nino Ruju e Maurizio Vitiello. È invece fissata per l’8 marzo la premiazione del Concorso di poesia e racconto breve “Massimo della Campa”, mentre il 6 marzo si terrà la prima conferenza del Progetto Obiettivo Salute dell’Istituto di Medicina Naturale che si concluderà il 10 aprile con la conferenza di Philippe Lagarde, medico, specialista in nutrizione. Infine, la solidarietà con due tornei di burraco: l’1 febbraio alle ore 16,30, il cui ricavato sarà devoluto alla Casa del Sorriso, e il 28 marzo per sostenere il Programma Méntore dell’Umanitaria, organizzato da Patrizia Petriccione. E, come sempre, il Programma Sociale proporrà viaggi e passeggiate culturali, spettacoli e concerti per soci e nuovi amici. di Raffaela Giulia Saba CARBONIA Sarà ancora una volta il cinema l’indiscusso protagonista delle attività di inizio 2015 promosse dalla nostra sede: la III edizione di Identità in transito (18 gennaio-4 febbraio) e il ciclo di proiezioni La giornata dell’Impegno (19-31 gennaio). Identità in transito rinnova la formula della doppia programmazione settimanale nei giorni di mercoledì e domenica per un ciclo di sei film che hanno come filo rosso il tema dell’identità intesa come percorso di cambiamento e scoperta, conoscenza e contaminazione: identità che migrano, vivono in transito la propria esistenza, fornendoci uno spaccato di ciò che siamo, di ciò che siamo stati e che vorremmo essere. Sei preziose occasioni di socializzazione e di incontro con il pubblico e per il pubblico, nella splendida cornice del CineTeatro Centrale. Sempre il cinema, accompagnato stavolta dalla letteratura, caratterizzerà la FOGLIO Società che cambiano e Shoah, al cinema manifestazione La giornata dell’Impegno, in occasione della Giornata della Memoria. La manifestazione prevede una serie di interventi da parte degli operatori del CSC e quelli della Cooperativa “Progetto S.C.I.L.A”, presso alcune scuole medie inferiori e superiori del territorio. Due le metodologie di intervento ipotizzate, calibrate per adattarsi ai differenti ordini scolastici interessati. Per le Scuole Medie inferiori verrà proposto un breve percorso didattico articolato in due incontri di circa tre ore ciascuno. Il primo sarà dedicato all’animazione alla lettura, mentre il secondo sarà occasione per la visione del film tratto dal testo digitale precedentemente presentato cui seguirà la discussione sui temi trattati. Gli Istituti Superiori saranno invece coinvolti nella visione di un film o di un breve ciclo di cortometraggi, che sarà preceduta da un’introduzione di carattere storico sul tema e da una breve presentazione. A seguire un dibattito sui contenuti e diverse attività di analisi collettiva. Gli appuntamenti con le scuole saranno anche occasione per fornire ai docenti un opuscolo contenente bibliografia, filmografia e sitografia dei documenti a oggi prodotti sulla Shoah del popolo ebraico, sulle Shoah dimenticate (come quella di zingari e rom), insieme ad un opuscolo dedicato alle leggi razziali. Le due rassegne saranno di fatto l’occasione per avviare il progetto “Fabbrica del Cinema Ex Di – Memorie in Movimento”, che ha finalmente trovato spazio presso la palazzina dell’Ex Direzione Mineraria di Serbariu. il FOGLIO dell’Umanitaria 9 Notizie dalle sedi ALGHERO di Giusy Salvio “Il cinema e noi”. Studenti e inclusione sociale Per il secondo anno consecutivo, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo n. 1 di Alghero, il nostro CSC porta avanti Il cinema e noi, un percorso cinematografico mirato ad approfondire alcuni argomenti trattati in classe. Il progetto, che vede come destinatari i ragazzi delle classi terze della scuola superiore di primo livello, è iniziato a novembre 2014 e proseguirà fino a maggio 2015 con la cadenza di due appuntamenti al mese. A differenza dell’edizione precedente, in cui il filo conduttore era la Storia del Novecento, quest’anno ai ragazzi viene proposta la visione di sei film che affrontano tematiche di interesse sociale, con particolare attenzione alla loro età, alle problematiche che possono incontrare nella vita di tutti i giorni (Fratelli di Sangue, Tomboy, Little Miss Sunshine), ma anche a quelle di mondi e realtà lontane, a volte difficili da capire, per le quali il cinema diventa utilissimo strumento di comprensione e confronto (Almanya, Il figlio dell’altra, The help). Prima della visione di ogni film, ai ragazzi viene consegnata una scheda con i dati tecnici che lo riguardano e una breve trama; il giorno della proiezione, che avviene in Mediateca, gli operatori dell’Umanitaria introducono il film, dando le prime indicazioni di lettura e avvicinando i ragazzi alla storia del cinema e ai suoi linguaggi; dopo il film, in sala, l’operatore conduce un primo dibattito in cui i ragazzi discutono abbastanza liberamente sulle loro prime impressioni, ancora a caldo, sull’onda dell’emozione. Il giorno successivo, in classe, l’operatore dell’Umanitaria coordina un’attività laboratoriale con i ragazzi improntata all’analisi del film e delle tematiche che da esso sono scaturite. Nell’ambito di questo percorso, improntato alla riflessione sulla diversità, l’integrazione e l’inclusione, le finalità sono quelle di educare i ragazzi a una visione del film più consapevole e critica e stimolarli, tramite un lavoro interattivo alla condivisione delle proprie idee e al rispetto di quelle altrui, sempre cercando di mantenere viva in loro l’emozione della magia del cinema, dal momento che i ragazzi di oggi sono gli spettatori di domani. di Elena Cordaro Storie e itinerari per capire il mondo intorno a noi I nostri soci lo sanno. Sanno che noi li teniamo impegnati in attività fuori dall’ordinario in ogni momento dell’anno. Aperture straordinarie, visite guidate con aperitivi in tema e recupero della cucina storica o con animazioni in costume, passeggiate a luoghi normalmente non aperti al pubblico, alla scoperta dei tesori nascosti e segreti, pomeriggi di approfondimento con relatori e autori che condividono con il nostro pubblico il loro sapere e le loro passioni, sono parte della nostra programmazione per un tempo libero sempre più di qualità. Abbiamo concluso l’anno appena trascorso salutandoci con i libri, brindando insieme in una festa che aveva al centro il libro come regalo di Natale, accompagnati da autori ed editori che hanno voluto condividere con noi un momento corale. Ed ecco che sempre dai libri ripartiamo per ritrovarci in un nuovo anno, in cui si alterneranno offerte per tutti i gusti e per tutte le età, negli spazi di Via Aldrovandi e in posti suggestivi di cui la nostra città – ed i dintorni – sono ricchi. Vi porteremo, idealmente, in tempi e luoghi lontani, in un certo senso in altri mondi, alla ricerca del perché la corsa alle spezie ha dato vita alla più lucrosa attività economica della storia umana. Incontreremo infatti il nostro amico Francesco Antinucci, professore del CNR, che nel suo recentissimo libro, Le spezie, racconta la storia del veicolo primario delle spezie: l’arte culinaria. E vi aiuteremo a comprendere una storia che tende a ripetersi: la contrapposizione tra Oriente ed Occidente, tra due culture e due religioni che tendono a coesistere e a sovrapporsi in un medesimo luogo fisico: l’Italia musulmana tra il IX e XIV sec. Cinque secoli di storia dell’Italia meridionale raccontati nel volume Sotto il segno del leone: ospiteremo infatti nei nostri incontri il coinvolgente professore di storia medioevale Amedeo Feniello, che molti dei soci già conoscono per i suoi seminari. Riprenderemo poi non solo le consuete passeggiate ed escursioni alla scoperta del territorio circostante la nostra città – che continua a riservarci sorprese ad ogni scavo – e così troppo spesso poco conosciuto ai più, ma anche i viaggi: a Milano con l’amica Marialuigia Notizie dalle sedi ROMA Argentiero, insegnante volontaria di “Storia delle Città”; in Egitto, ad Alessandria e Bassa Nubia, con il caro Fabrizio Ridolfi, docente di “Egittologia”; in Puglia per visitare Castel del Monte e ripercorrere le tratte dei pellegrini lungo la via Francigena con l’Associazione Amici dei Castelli romani con il suo infaticabile presidente Marco Aguiari. Avremo modo di incontrare i nostri esperti nei pomeriggi di approfondimento per consentire a tutti di tenersi sempre aggiornati in ogni campo: dall’alimentazione alla salute e all’arte, convinti più che mai che la partecipazione consapevole sia lo strumento più potente per contrastare la mediocrità di questi tempi non facili. E poi… siamo liete di annunciarvi che la collaborazione con la prestigiosa Accademia Filarmonica Romana prosegue anche per il ciclo di concerti dell’Umanitaria: saremo ancora ospiti in Sala Casella, immersi nel verde del Giardino Filarmonico, in un mondo magico e suggestivo incastonato nel centro di Roma. Un quadrimestre di tutto rispetto, con un programma che non ha confini. il FOGLIO dell’Umanitaria 10 www.umanitaria.it Seguici su notizieflash a cura di Claudio A. Colombo Daniele Vola photo di Daniele Vola, Franz della Valle, Christian Carta, valtellinanews.it CERCASI SPONSOR ILLUMINATO PER UNA MOSTRA DOCUMENTARIA CHE PARLA DI QUANTO L‘UMANITARIA HA FATTO PER L’ITALIA “Una mostra illuminante che ci ha immerso nella storia e nell’impegno sociale di una Umanitaria che ha interpretato le difficoltà del tempo e anticipato soluzioni attraverso istruzione e lavoro” • “Grazie all’esposizione mi sembra di esser tornato bambino” • “Con questa mostra ci troviamo nel passato e vediamo il futuro. Grazie” • “Lavoro e dignità: cambiano i tempi, ma i problemi sono sempre attuali” • “Quante lotte, quanti sogni, quante speranze… quanta voglia di riscatto!”. Ecco alcune delle riflessioni scritte a caldo dai visitatori della mostra itinerante Pionieri di arditezze sociali/Come eravamo che – dopo la sperimentazione della scorsa primavera nell’Alto Milanese – ha raggiunto quota sei tappe, proseguendo il suo iter lombardo nelle sedi di Vailate,Tirano e Sondrio (storiche località in cui la presenza del nostro Ente si è fatta sentire sin dall’inizio del ‘900). Marco Timese, Sveva Cariboni e Claudia De Bernardi che si sono offerti per illustrare i contenuti della mostra ai visitatori (supportati dai volontari dell’AUSER di Sondrio e dell’UNITRE di Tirano), senza dimenticare il precedente impegno dei loro “colleghi” Chiara Andreatta e Davide Gianella, allievi dell’Istituto Superiore “Torno” di Castano Primo che, all’interno del progetto Alternanza Scuola-Lavoro, hanno svolto in giugno uno stage presso l’Archivio Storico dell’Umanitaria, contribuendo alla ricerca della documentazione messa in mostra inerente alle tappe valtellinesi. Il valore dell’iniziativa risiede non solo nell’essere riusciti a riscuotere il placet di tutte le amministrazioni comunali coinvolte, ma anche e soprattutto nell’aver suscitato l’interesse delle scuole del territorio, per far sì che proprio i giovani fossero tra i maggiori fruitori dei contenuti del progetto. La curiosità dimostrata da parte degli studenti del Liceo “G. Piazzi - C. Lena Perpenti” di Sondrio e dell’Istituto Superiore “Pinchetti” di Tirano e la voglia di conoscere e comprendere le tematiche trattate (tra cui la conferenza su Piero Calamandrei e il suo discorso in difesa della Costituzione, che ormai è diventato il trait d’union tra le linee-guida dell’Umanitaria e principi della nostra Carta costituzionale) è stata tale da trasformarsi in collaborazione attiva per la buona riuscita della manifestazione: da qui il nostro ringraziamento particolare a Davide Barella, Prendiamo in prestito uno dei tanti commenti alla mostra: “Conoscere il passato aiuta a conoscere il presente e migliorare il futuro. Noi siamo la storia”. Il bilancio più che positivo di queste “trasferte” è un invito a proseguire su questo cammino: siamo già al lavoro per far circuitare l’iniziativa in altre località, lombarde e non, nei prossimi mesi. Sempre con la speranza di trovare sponsor illuminati che ci aiutino a continuare a raccontare un pezzo della nostra storia. (d.v.) ALESSANDRINA RAVIZZA, LA SIGNORA DEI DISPERATI Nel centenario della morte (era il 22 gennaio 1915), un team di studiosi – Paola Signorino, Giuliana Nuvoli, Claudio A. Colombo – è già al lavoro per delineare il carattere, l’opera ed il lascito morale di una donna indimenticabile, un simbolo della Milano a cavallo tra ‘800 e ‘900: la grande Alessandrina Ravizza (“una che sareb- be andata dal Re o dal Papa per ottenere un aiuto”, la ricordava nel suo coccodrillo sul Corriere della Sera Renato Simoni), uno dei personaggi di spicco del movimento per l’emancipazione femminile, la fondatrice della Cucina degli ammalati poveri, la Madonna dei diseredati. Insomma, una delle figure che “meglio incarnano lo spirito col quale è nata l’Umanitaria”. La pubblicazione dovrebbe vedere la luce in primavera. Il volume ha ricevuto il contributo di: il FOGLIO dell’Umanitaria 11 UNA APP DEDICATA A LAVORO E CULTURA A MILANO All’interno del progetto “Milano si fa storia”, insieme ad Archivio del Lavoro, Fondazione Isec, Bibliolavoro,ARCI Bellezzza, Istituto Nazionale Storia Movimento Liberazione in Italia, in autunno abbiamo dato vita una suggestiva mappa interattiva, scaricabile su cellulari e tablet, intitolata “Lavoro e Cultura. Luoghi e storie dell’emancipazione sociale a Milano”. La mappa (scaricando gratis la APP di Jecoguides dallo Store di Apple o di Android) rappresenta una specie di “cartina di tornasole” dove il viaggiatore/visitatore ha modo di conoscere luoghi e storie del Novecento (dal Teatro del Popolo alla Scuola per capomastri, dal Centro di formazione “Luciano Lama” alla Scuola Edile Milanese, e tante altre realtà), rivivendo le tensioni e i sogni di riscatto, che hanno segnato la vita di migliaia di persone: quelli che – grazie a Cultura e Lavoro – avrebbero acquisito la pienezza dello status di cittadini, diventando parte attiva di quel processo di democratizzazione da cui è scaturita la Repubblica italiana. Un vero work in progress, che è aperto anche a segnalazione da parte di singoli utenti, scrivendo a [email protected] MIGLIORI PROSPETTIVE DOPO IL SALONE INTERNAZIONALE DELLA SICUREZZA ALIMENTARE FOGLIO digitale Si è tenuto il 15-16-17 Ottobre 2014 il III Salone Internazionale della Ricerca, Innovazione e Sicurezza Alimentare, appuntamento con il quale la Società Umanitaria ha deciso di dare il proprio contributo per la sfida lanciata da Expo 2015, declinando i temi che contraddistingueranno la grande manifestazione del prossimo anno. Sono stati tre giorni di incontri durante i quali le sedi di Milano, Roma e Napoli si sono trasformate in una piazza scientifico-divulgativa per approfondire, con i grandi esperti nazionali e internazionali i temi culturali, sanitari, educativi e sociali del cibo. Sì, perché quasi ogni aspetto della vita ruota intorno al cibo, ed il Salone ha affrontato i diversi aspetti del tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”: sicurezza alimentare, cibo e salute; cibo e sport; cibo e religione; cibo e benessere; cibo, legalità e diritto; cibo e sostenibilità. I punti nodali del Salone, oltre alla ricerca, restano quelli della divulgazione e dell’educazione.Tutti, dall’agricoltore/allevatore fino al consumatore, quando compiono le loro scelte alimentari, di produzione e consumo, devono considerare la salute e la dignità di ogni uomo, nel rispetto di ogni vita animale e nella salvaguardia dell’ambiente. Insomma, il binomio del futuro, la parola d’ordine, deve essere “cibo eticosostenibile”. La kermesse, oltre 150 relatori per 21 tra convegni, seminari, workshop (per molti dei quali era previsto il rilascio di crediti formativi per diverse figure professionali), ha toccato dunque argomenti di strettissima attualità: dal contrasto alle agro-mafie alla tracciabilità dei prodotti,dalla lotta allo spreco alimentare alla cooperazione per lo sviluppo e alle nuove frontiere aperte dagli insetti commestibili. Grande successo anche per i laboratori didattici per le scuole (primaria e secondaria) dedicati al consumo consapevole e responsabile, il cui obiettivo è stato quello di far acquisire ai giovanissimi la consapevolezza delle ricadute dei comportamenti di consumo individuali sulla comunità e sull’ambiente per ridurre gli sprechi alimentari domestici. Andrea Mascaretti In alto: Alberto Ancora,Vicepresidente Agrofarma-Federchimica; Piero Amos Nannini, Presidente dell’Umanitaria e Andrea Mascaretti, Presidente del comitato scientifico del Salone Internazionale della Ricerca, Innovazione e Sicurezza Alimentare. Nelle foto in piccolo: uno dei laboratori per i bambini e il Salone degli Affreschi gremito durante uno dei seminari. Semplice, immediato, sempre più ricco. È il sito che abbiamo costruito di recente (anche con un contributo della Regione Lombardia, all’interno del progetto “Carta canta”) per agevolare gli studiosi della storia del nostro Ente e del nostro Paese: www.opacbiblioteca.umanitaria.it DICONO DI NOI Hanno collaborato a questo numero: Carmen Aquaro, Christian Carta, Michela Cuccu, Lucia Di Gioia, Emiliano Di Nolfo, Franca Magnoni, Marinella Militello, Amedeo Rosignoli, Paolo Serra, Teresa Vecchi, Pierluigi Zenoni. il FOGLIO Umanitaria dell’ Nuova digitale versione Vai a scoprire nuovi contenuti multimediali e approfondimenti FOGLIO digitale NELLA NUOVA VERSIONE DE “IL FOGLIO DIGITALE” Entra nel sito www.umanitaria.it, clicca sulla copertina del Foglio e segui le istruzioni.