PROGETTO
MEDIAMENTE SCUOLA
DOTT.SSA ROSSELLA PAGNOTTA
PEDAGOGISTA MEDIATORE FAMILIARE E
SOCIALE
La scuola è una delle più importanti
agenzie di socializzazione , luogo di
crescita e di formazione per la
personalità dei singoli individui.
Se dovessi descrivere , attraverso una metafora , la
complessità dei rapporti, all’interno della scuola,
la paragonerei alla
TELA DEL RAGNO.
Tela del ragno, in quanto le dinamiche relazionali , i
vissuti, le emozioni, le soggettività che s’incontrano, sono
molteplici e s’ intersecano l’una con l’altra.
Lo scenario scolastico è caratterizzato da episodi sempre
più frequenti d’intolleranza, prepotenza e bullismo.
Luogo di comportamenti conflittuali caratterizzati da
prevaricazione, esclusione e violenza psicologica tra
allievi e allievi, docenti a allievi, docenti e docenti ,
come pure tra allievi,docenti e genitori.
Una situazione conflittuale, oltre a demotivare gli
alunni e a rallentare l’impegno allo studio, è una
delle cause della dispersione scolastica. È compito
primario e fondamentale della scuola impegnarsi
nel fronteggiare questi continui e allarmanti
segnali.
Un itinerario auspicabile sarebbe quello di attivare
un processo di recupero delle risorse relazionali, in
grado di far incrociare i curricoli didattici
tradizionali con strumenti di formazione
innovativi, promotori sia di valori civili che di beni
solidali.
 Nel 1891 a San Francisco nascono i “Peer
mediaton”
 Nella “Peer Mediation” si istruiscono alcuni
ragazzi sulle tecniche dell’ascolto e sulla gestione
del conflitto.
IL MEDIATORE SCOLASTICO,
COME TERZO NEUTRALE, MIRA A
RISTABILIRE IL DIALOGO TRA LE
PARTI, CON L'OBIETTIVO DI
SOLLECITARE UNA
RIORGANIZZAZIONE DELLE RELAZIONI,
CHE RISULTI
SODDISFACENTE PER TUTTI COLORO CHE
SONO IMPLICATI NEL CONFLITTO.
Il Mediatore scolastico facilita nelle persone in
conflitto, la comprensione delle proprie e delle
altrui emozioni, stabilendo un clima di fiducia e
offrendo una visione alternativa del conflitto
PROGETTO MEDIAMENTE
SCUOLA
La Mediazione scolastica mira a proprio alla
creazione di uno spazio per la gestione dei conflitti
nell’intento di ridefinire i rapporti tra gli attori
della comunità educativa, partendo dalla
comprensione reciproca di bisogni e interessi.
Obiettivi generali del progetto
 Promuovere lo sviluppo di abilità empatiche;
 Maggiore rispetto reciproco;
 Rispetto degli altri;
 Promuovere una serena convivenza sociale ed
individuale;
 Affrontare e risolvere i conflitti in modo positivo
Le tecniche usate in mediazione
 L’empatia;
 Espressione delle emozioni, dei sentimenti;
 Ascolto attivo;
 Assertività;
 Comunicazione verbale e non verbale
La Mediazione scolastica
 Crea a scuola un ambiente più rilassato e produttivo;
 Contribuisce a sviluppare interesse e rispetto per l’altro;
 Aiuta a riconoscere e a valorizzare i sentimenti , gli
interessi, le necessità , i valori propri e degli altri;
 Aumenta lo sviluppo di attitudini cooperative;
 Aumenta la capacità di risoluzione non violenta dei
conflitti;
 Contribuisce a sviluppare le capacità di dialogo e a
migliorare le competenze comunicative, soprattutto
l’ascolto
La cultura della mediazione spoglia il conflitto di
quelle valenze negative che comunemente gli sono
attribuite, per ridefinirlo come una risorsa per la
crescita dell’individuo. Diffondere la pratica della
mediazione nelle scuole quindi significherebbe usare
il conflitto come educazione alla crescita, come una
singolare opportunità formativa.
BUON LAVORO!
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Progetto Mediamente Scuola a cura di Pagnotta Rossella