ITALY-CHINA
BUSINESS MEDIATION
CENTER
Algiusmi – 16 aprile 2014
La mediazione
È il sistema di risoluzione delle
controversie tramite il quale due
o più soggetti cercano di
negoziare un accordo con l’aiuto
di un terzo che è indipendente,
imparziale e neutrale rispetto ai
soggetti coinvolti e alla loro
controversia
GIUDIZIO VS MEDIAZIONE
1. Il terzo (giudice) decide
2. Il fine è la sentenza
3. La decisione è imposta
alle parti
4. Rilevano i diritti delle
parti
5. l’aspetto emotivo è
irrilevante
6. Si indaga sul passato
(che cosa è successo?
Chi ha ragione?)
7. La decisione rimane nel
perimetro della richiesta
ed è frutto
dell’applicazione di
norme giuridiche
1. Il terzo (mediatore) non
decide
2. Il fine è l’accordo
3. Le parti non sono
obbligate ad arrivare a una
soluzione
4. Rilevano gli interessi delle
parti e i loro bisogni
5. Rileva l’aspetto emotivo
6. La mediazione è rivolta al
futuro (come risolviamo il
problema?)
7. L’accordo può prendere in
considerazione aspetti non
considerati nell’stanza e
prescindere dal diritto
DURATA MEDIA PROCEDIMENTI CIVILI (IN GIORNI)
Fonte: sito web Ministero della giustizia
Perché scegliere la mediazione?
• Perché è opportuno preservare i rapporti (tra
business partners, tra soci, ecc.)
• Perché è riservata
• Perché bypassa la questione del foro competente
e della legge applicabile
• Perché non sempre una sentenza risponde ai
bisogni delle parti (perché risponde sui diritti, ma
spesso non nei fatti, oppure perché arriva tardi,
oppure costa troppo, ecc.)
• Perché consente di superare differenze culturali
che complicano il conflitto
Come funziona la mediazione?
un incontro tra le parti e i loro
assistenti/consulenti a cui partecipa
una persona neutrale (il mediatore)
che ha il compito:
• di facilitare la comunicazione
tra le parti
• di “gestire” il conflitto tra le
parti
• di avviare (o riavviare) un
negoziato tra le parti
Il mediatore
E’ un esperto in tecniche della
mediazione e gestione del conflitto che
assiste le parti nell’approccio al
problema e al raggiungimento un
accordo il più possibile soddisfacente per
entrambi
Il mediatore
Il mediatore deve “gestire”:
•il conflitto
•la comunicazione
•Il processo negoziale
•Il problema tecnico
Accordo di cooperazione
ICBMC (Italy – China Business Mediation Center) accordo di
cooperazione del dicembre 2004 tra:
•
Camera di Commercio Italo-Cinese italychina.org
•
Servizio di Conciliazione Camera Arbitrale di Milano
conciliazione.com
•
Centro di Mediazione del CCPIT (China Council for the Promotion of
International Trade) di Pechino adr.ccpit.org
ICBMC mette a frutto le esperienze ventennali
di due centri di mediazione
allo scopo di aiutare imprese italiane e cinesi
a trovare un accordo soddisfacente per
entrambe e ove possibile/opportuno
preservare le relazioni commerciali
Perché ICBMC?
La duplice nazionalità favorisce la fiducia delle
parti nella procedura:
– Neutralità del provider/mediatore
– Mediatori esperti non solo nelle tecniche
di mediazione/comunicazione, ma anche
delle specificità culturali dei 2 paesi
Da novembre 2005 a dicembre 2013
Sono state gestite 65 istanze di mediazione
• 6 incontri di mediazione a Pechino che si sono tradotti
in 4 accordi
• 1/3 dei casi si sono risolti prima dell’incontro di
mediazione attraverso una fase negoziale condotta
dai funzionari dei 2 centri
• Valore economico medio 109,000 Euro
Clausola ICBMC
“Parties agree to submit all disputes arising in connection with this
agreement to the mediation attempt managed by the Italy-China
Business Mediation Center at the Milan Chamber of Arbitration for the
Italian side and the Mediation Center of China Council for the
promotion of International Trade in Beijing for the Chinese side to solve
the dispute with a mediation agreement in accordance with the Rules
adopted by the same ICBMC."
Contatti
Roberta Regazzoni
www.icbmc.it
[email protected]
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- Studio Legale Burghignoli