MEDIAMENTE SCUOLA
DOTT.SSA ROSSELLA PAGNOTTA
PEDAGOGISTA MEDIATORE FAMILIARE E SOCIALE
La scuola è una delle più importanti
agenzie di socializzazione , luogo di
crescita e di formazione per la
personalità dei singoli individui.
Se dovessi descrivere , attraverso una metafora ,
la complessità dei rapporti,
all’interno della scuola,
la paragonerei alla TELA DEL RAGNO.
Tela del ragno, in quanto le dinamiche relazionali
, i vissuti, le emozioni, le soggettività che
s’incontrano, sono molteplici e s’ intersecano l’una
con l’altra.
Lo scenario scolastico è caratterizzato da episodi sempre
più frequenti d’intolleranza, prepotenza e bullismo.
Luogo di comportamenti conflittuali caratterizzati da
prevaricazione, esclusione e violenza psicologica tra
allievi e allievi, docenti a allievi, docenti e docenti ,
come pure tra allievi,docenti e genitori.
Una situazione conflittuale, oltre a demotivare gli
alunni e a rallentare l’impegno allo studio, è una
delle cause della dispersione scolastica. È compito
primario e fondamentale della scuola impegnarsi
nel fronteggiare questi continui e allarmanti
segnali.
Un itinerario auspicabile sarebbe quello di attivare
un processo di recupero delle risorse relazionali, in
grado di far incrociare i curricoli didattici
tradizionali con strumenti di formazione
innovativi, promotori sia di valori civili che di beni
solidali.
Il mediatore scolastico,
come terzo neutrale, mira a
ristabilire il dialogo tra le
parti, con l'obiettivo di sollecitare una
riorganizzazione delle relazioni,
che risulti
soddisfacente per tutti coloro che sono implicati
nel conflitto.
Il mediatore scolastico facilita nelle persone in
conflitto, la comprensione delle proprie e delle
altrui emozioni, stabilendo un clima di fiducia e
offrendo una visione alternativa del conflitto
PROGETTO MEDIAMENTE
SCUOLA
La mediazione scolastica mira a proprio alla
creazione di uno spazio per la gestione dei conflitti
nell’intento di ridefinire i rapporti tra gli attori
della comunità educativa, partendo dalla
comprensione reciproca di bisogni e interessi.
Obiettivi generali del progetto
 Promuovere lo sviluppo di abilità empatiche;
 Maggiore rispetto reciproco;
 Rispetto degli altri;
 Promuovere una serena convivenza sociale ed
individuale;
 Affrontare e risolvere i conflitti in modo positivo
Le tecniche usate in mediazione
 L’empatia;
 Espressione delle emozioni, dei sentimenti;
 Ascolto attivo;
 Assertività;
 Comunicazione verbale e non verbale
La mediazione scolastica
 Crea a scuola un ambiente più rilassato e produttivo;
 Contribuisce a sviluppare interesse e rispetto per l’altro;
 Aiuta a riconoscere e a valorizzare i sentimenti , gli
interessi, le necessità , i valori propri e degli altri;
 Aumenta lo sviluppo di attitudini cooperative;
 Aumenta la capacità di risoluzione non violenta dei
conflitti;
 Contribuisce a sviluppare le capacità di dialogo e a
migliorare le competenze comunicative, soprattutto
l’ascolto
La cultura della mediazione spoglia il conflitto di
quelle valenze negative che comunemente gli sono
attribuite, per ridefinirlo come una risorsa per la
crescita dell’individuo.
Diffondere la pratica della mediazione nelle scuole
quindi significherebbe usare il conflitto come
educazione alla crescita, come una singolare
opportunità formativa.
PROTOCOLLO
OPERATIVO
Destinatari del progetto
(scuole del I ciclo)
 Dirigenti scolastici
 Insegnanti
 Alunni
 Personale ATA
 Consulenti esterni
 Famiglie degli alunni
Articolazione del percorso
 Conferenza di servizio secondo calendario allegato:
in tale momento viene presentata l’iniziativa e
consegnate le schede di adesione
 Incontri informativi
 Apertura di sportelli di mediazione presso gli istituti
scolastici
 Realizzazione di percorsi formativi
Personale impegnato nel progetto
 8 mediatori specializzati nella gestione del conflitto
 1 psicologo
 1 pedagogista
 Il personale è coordinato dalla responsabile
dell’Associazione Giustizia Mite.
Organizzazione dei percorsi
Presso gli istituti scolastici individuati, per
l’apertura degli sportelli di mediazione,
l’Associazione Giustizia Mite in collaborazione con la
dott.ssa Rossella Pagnotta, Responsabile del
progetto, svolgeranno l’attività come segue:
Prima fase
Attuazione di un percorso formativo rivolto a tutto il
personale scolastico ed extra, strutturato in due incontri
così articolati:
 Primo incontro: saper riconoscere il conflitto, saper
valutare le conseguenze di un conflitto, saper superare il
conflitto, sviluppare la capacità di riconoscere e
denominare le emozioni, sviluppare la capacità di
ascoltare, sviluppare l'empatia e la capacità di assumere
il punto di vista altrui
 Secondo incontro: il mediatore, la mediazione e le sue
tecniche, la mediazione e l’applicazione delle tecniche
Seconda fase
 La seconda fase, prevede l’apertura dello sportello di
ascolto, che sarà gestito dal personale addetto, in
collaborazione con il Dirigente della Scuola
ospitante, secondo gli accordi da definirsi di volta in
volta.
Metodologia operativa
 Il personale coinvolto nel progetto opererà nella sede della
Scuola aderente, in un ambiente riservato e accogliente. Sarà
effettuato un calendario mensile con la programmazione degli
interventi: 3 ore settimanali (9:00 – 12:00), di mattina
durante l’orario scolastico.
 Il coordinatore avrà il compito di coordinare l’intero gruppo
operativo, definire il calendario di intervento secondo gli
accordi e le esigenze della Scuola, compatibilmente con gli
impegni richiesti dagli incarichi ricoperti dagli stessi.
 La segreteria dell’Associazione Giustizia Mite sarà punto di
riferimento per qualsiasi richiesta e responsabile della
conservazione della documentazione prodotta in fase di
attuazione del progetto e sarà responsabile dell’archiviazione.
Il personale addetto relazionerà periodicamente sugli sviluppi
delle attività svolte, sugli interventi in essere e sugli esiti.
Verifiche e controlli
L’Associazione Giustizia Mite, in sinergia con gli altri partner
coinvolti nell’accordo, svolgerà azioni di controllo, di
verifica e di monitoraggio del progetto.
Nello specifico monitorerà:
 La modalità organizzativa
 Il numero di utenti coinvolti
 Il numero di interventi svolti
 Gli esiti degli interventi
 Il raggiungimento degli obiettivi previsti nel progetto
Ai fini del miglioramento dell’efficacia e dell’operatività
del progetto, si prevede anche la possibilità di attuare
tavoli di benchmarking in presenza: incontri dedicati al
confronto e al dialogo, sulle procedure attuate, sugli
esiti e sui possibili miglioramenti da apportare, per il
pieno soddisfacimento delle aspettative e delle
esigenze dell’utenza coinvolta.
Si prevede altresì, come modalità di confronto e di
scambio di buone prassi sia con le scuole della rete
campana che con quelle di Vercelli, un’area riservata
del sito www.qualitascuola.com.
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