Fatti incontrovertibili Modesti risultati negli scrutini Scarsi risultati nelle indagini internazionali ma anche Ottimi risultati alle Olimpiadi Internazionali La Mathematical Literacy in PISA è stata definita come: “la capacità di un individuo di individuare e comprendere il ruolo che la matematica gioca nel mondo reale, di operare valutazioni fondate e di utilizzare la matematica e confrontarsi con essa in modi che rispondono alle esigenze della vita di quell’individuo in quanto cittadino impegnato, che riflette e che esercita un ruolo costruttivo.” Percentuale di studenti a ciascun livello della scala complessiva di literacy matematica in PISA 2003 e PISA 2006 Sotto il livello 1 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Livello 6 120 100 2 6 4 11 13 80 10 13 19 19 22 23 60 40 3 1 5 24 24 25 25 21 20 22 19 19 13 14 13 8 14 % Italia % OCSE % Italia 0 PISA 2003 8 % OCSE PISA 2006 Congetture: Personale non sempre adatto Congetture Ma si insegna matematica o calcolo? Congetture: Le nuove tecnologie aiutano? E allora perché non si usano? E l’Università? È aggiornata o è più vecchia della scuola? Tempo a disposizione del tutto insufficiente (3 ore agli scientifici, con l’esame di stato) L’eccessivo rigore ovviamente rende le cose ancora più difficili, i deboli si indeboliscono sempre più, i forti non hanno la possibilità di irrobustirsi Si insegna la matematica come se tutti gli studenti dovessero andare ad insegnare matematica o fare della matematica il loro mestiere Solo nel 2003 l’UMI parla di Matematica per il cittadino Progetto Matematica e realtà dell’Università di Perugia I DIECI COMANDAMENTI DELL'INSEGNANTE George Polya 1. Abbi interesse per la tua materia. 2. Conosci la tua materia. 3. Conosci i modi secondo i quali si impara: il miglior modo per imparare qualsiasi cosa è di scoprirla da soli. 4. Cerca di leggere sul viso degli studenti, cerca di capire le loro aspettative e le loro difficoltà; mettiti al loro posto. 5. Dai loro non soltanto informazioni, ma anche" sa-percome", attitudini mentali, abitudine al lavoro metodico. I DIECI COMANDAMENTI DELL'INSEGNANTE George Polya 6. Fai loro imparare ad indovinare. 7. Fai loro imparare a dimostrare. 8. Cerca quegli aspetti del problema in questione che possono essere utili per i problemi futuri - cerca di mettere in evidenza lo schema generale che sta dietro la situazione concreta presente. 9. Non rivelare subito tutto il tuo segreto - fallo indovinare dagli studenti prima di dirlo - fa loro scoprire da soli quanto è possibile. 10. Suggeriscilo, non forzarlo. In conclusione, l’unico non colpevole è lo studente! Nonostante il suo scarso impegno e tutto ciò che si vuole, ha un alibi inattaccabile: è un educando