Az. Osp. L.Sacco Polo Universitario-Milano Mariacecilia Paoli La meningite è un’infiammazione delle meningi, le membrane che rivestono l’encefalo e il midollo spinale. I microrganismi patogeni attraversano la barriera ematocefalica e invadono lo spazio sub-aracnoideo e causano la risposta infiammatoria Cause delle meningiti Batteri streptococcus pneumoniae haemophilus influenzae stafilococcus mycoplasma Neisseria miningitidis (meningococcica) Funghi aspergillo candida criptococco Virus hiv rosolia morbillo Parassiti protozoi toxoplasmosi Manifestazioni cliniche Manifestazioni cliniche neurologiche Cefalea Rigor nucale Fotofobia Crisi epilettiche lateralizzate con tremori Paresi Paralisi Vomito a getto Alterazione dello stato mentale Confusione nei soggetti anziani Deficit focali: atassia, nistagmo, ecc. Positività alla manovra di Brudzinski (paziente supino flettere in avanti la testa e contemporaneamente flessione delle anche, ginocchia e le caviglie) Positività alla manovra di Kernig (paziente supino portanto una gamba a 90 gradi e l’altra distesa sul letto) Febbre Alterazione della Alterazione della respiratoria Petecchie o rash Alterazione dello Inappetenza frequenza cardiaca frequenza purpurico stato emotivo POSIZIONE DEL PAZIENTE A scopo antalgico il paziente presenta una posizione definita “a canna di fucile” In decubito laterale, con capo più frequentemente esteso che flesso, dorso curvo in avanti, muscoli addominali contratti, cosce flesse su bacino Inoltre nei neonati – bambini si possono presentare Letargia Rigidità nucale o fontenelle protuberanti nel neonato Convulsioni L’insorgenza può avvenire nel corso di alcuni giorni fino a qualche mese, dipende dall’agente infettivo Valutazione diagnostica Emocromo per aumento dei leucociti Emocolture Rachicentesi TAC RMN Valutazione CD 4 (HIV – Pazienti con deficit immunitario) Valutazione 1. Indagare la storia di recenti infezioni, come infezioni delle vie respiratorie 2. Valutare lo stato neurologico ed i segni vitali 3. Valutare i segni di irritazione meningea Diagnosi Ipertermia conseguente al processo infiammatori ed all’edema cerebrale Rischio di deficit del volume idrico (disidratazione) Alterata perfusione del tessuto cerebrale a causa del processo infettivo e dell’edema Dolore derivante dall’irritazione meningea Compromissione dell’attività fisica per il prolungato allettamento Interventi Somministrare gli antibiotici ad intervalli precisi per mantenere i valori ematici ottimali Monitorare frequentemente la temperatura Somministrare antipirettici come da prescrizione Istituire altre misure di mantenimento della temperatura Prevenire il sovraccarico di fluidi ev, che possono peggiorare l’edema cerebrale Monitorare le entrate e uscite Misurare frequentemente la PVC MIGLIORARE LA PERFUSIONE CEREBRALE Valutare la rigidità nucale Segni vitali e parametri e il livello di coscienza Informare immediatamente il medico se: aumento della temperatura temperatura che non risponde all’antipirettico prescritto presenza di aumento del rigor nucale o rigidità degli arti crisi epilettiche alterazioni della respirazione alterazioni della frequenza cardiaca alterazioni del livello di coscienza Riduzione del dolore Somministrare analgesici come prescritto, monitorare gli effetti collaterali. Evitare i narcotici che possono mascherare una riduzione dello stato di coscienza Oscurare la stanza se è presente fotofobia Porre il paziente in posizione confortevole per la rigidità nucale, ruotando lentamente e con attenzione avendo cura di tenere collo e testa allineati RACHICENTESI ESAMI Rachicentesi o puntura lombare Escreatocoltura Emocoltura Fundus oculare EEG TAC RMN CHE COS’E’ LA RACHICENTESI La puntura lombare è un esame invasivo con il quale si preleva liquido cerebrospinale che serve per analizzare la composizione del liquido. Tale liquido è usato, generalmente, per diagnosticare neoplasie, emorragie cerebrali, meningiti, encefaliti, malattie autoimmuni del sistema nervoso centrale Alcune malattie del sistema nervoso possono essere rilevate quando si riscontra una pressione e un colore del liquido diverso dalla norma. Vi si possono trovare batteri e numerosi globuli bianchi, mentre un tumore cerebrale ne aumenta la pressione. Liquor Leucociti 5 per uL protidorrachia glicorrachia Esame colturale meningite batterica 500-10.000 Nettamente aumentata diminuita positivo Meningite Virale 50-1000 Scarsamente aumentata normale positivo Meningite Tubercolare 50-1000 aumentata Nettamente positivo diminuita La sclerosi multipla, la sifilide e i tumori ne alternano il contenuto proteico, e un’emorragia comporta la presenza di globuli rossi PROCEDURE OPERATIVE Spiegare la procedura e lo scopo dell’esame al paziente Controllare in cartella clinica se vi è l’autorizzazione del paziente all’esame Lavaggio delle mani Rilevare i parametri vitali Incanulare una vena e prelevare una provetta per la glicemia La glicemia è importante perché viene valutata anche la quantità di glucosio che si trova nel liquor Infondere a goccia lenta glucosata 5% 1000 cc. Salvo diverse disposizioni mediche Posizionare il paziente correttamente posizione sul decubito laterale: far assumere la posizione fetale mettendo un cuscino tra le ginocchia e i gomiti in modo da sostenere la gamba e il braccio superiori per impedire la rotazione del bacino e delle spalle verso il basso, mantenendo la colonna vertebrale in asse con la superficie del letto. Far piegare la testa in avanti affinché si apra lo spazio tra i processi spinali. posizione seduta: far assumere la posizione seduta al bordo del letto flettendo il tronco affinché l’addome sia posto contro le cosce. Canale midollare Coda equina Terminale Terza vertebra lombare Spazio Subaracnoideo Dura madre Per garantire che il paziente stia fermo è bene porgli sull’addome un cuscino piegato che obblighi il paziente a stare con il corpo verso l’infermiere che è davanti a lui e che lo aiuta nel mantenere la posizione più immobile possibile Prima di iniziare le procedure per l’esecuzione dell’esame, il medico identifica l’interspazio L 4\5 marcandolo con un pennarello indelebile in modo da rimanere visibile anche dopo la disinfezione della cute. Dopo che il medico si è lavato adeguatamente le mani avendo già indossato la visiera, l’infermiere gli fornisce i guanti. Il medico provvede a disinfettare la cute con garze imbevute di soluzione iodata, successivamente viene iniettato l’anestetico locale nel tessuto sottocutaneo intorno al sito prescelto per la rachicentesi, oppure l’anestetico locale può essere erogato direttamente sulla cute; l’infermiere porge l’ago spinale prescelto che il medico inserirà nello spazio subaracnoideo, una volta in sede viene sfilato il mandrino e raccolte le gocce di liquor nelle apposite provette (circa 15 gocce per provetta). Eseguito il prelievo, è possibile misurare la pressione del liquor prima e dopo il prelievo del liquor stesso, poi si rimuove l’ago, si tampona con una garza, si applica un cerotto medicato. ASSISTENZA POST RACHICENTESI Si raccomanda al paziente di rimanere in posizione supina, spiegando l’importanza di rimanere sdraiati e di fare movimenti lenti affinché non si vengano a istaurare cefalee da sottrazione di liquor E’ bene ultimare l’infusione e mantenere il paziente a letto più tempo possibile almeno6/8 ore, aiutare il paziente ad alzarsi e valutare l’equilibrio del paziente. Il paziente dovrà mantenere il digiuno per due ore circa. SINTOMI POST-RACHICENTESI Comuni -cefalea -dolore dorsale Insolite -dolore lombare -anomalie dell’udito -diplopia da paralisi del sesto nervo Rare -erniazione transtentoriale -reazione allergica all’anestetico locale -ematoma spinale -meningite