Psicologia sociale dello sviluppo
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I) natura della socializzazione
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II) sviluppo delle relazioni
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III) sviluppo del linguaggio
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IV) sviluppo della conoscenza sociale
I) Socializzazione
“ È il processo attraverso il quale le persone
acquisiscono le regole di comportamento e i
sistemi di credenze e di atteggiamenti che
consentono di operare efficacemente come
membri della società”
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Processo unidirezionale VS Modello della Mutualità
Schaffer, 1984)
Freud (1921)
Comportamentismo
(Watson, 1928)

Bambino: partecipante attivo
e interdipendenza relazionale
I bambini nascono provvisti di riflessi e hanno preferenze
attenzionali:
Voce umana vs altri suoni
Genitori che si muovono vs immobili
Facce vs altre figure
Questo fa sì che si sviluppi cooperazione:
Distribuzione del potere:
Adulto ha maggiori possibilità di movimento
Bambino: distoglie lo sguardo ( influenza la relazione)
Allattamento al seno;ritmo suzione -pausa; scambio turni
II) sviluppo delle relazioni
L'attaccamento:
Legame affettivo specifico e durevole che si forma
tra due persone (Ainsworth, 1978)
Tipi di attaccamento
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Tipo A: ansioso evitante

Tipo B: attaccamento sicuro
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Tipo C: ansioso ambivalente

Formazione dei Modelli Operativi delle relazioni
sociali (relazioni future; relazioni romantiche;
relazioni con la patria; relazione con Dio)
III) Lo sviluppo del linguaggio
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Chomsky (1959; 1965): conoscenza innata
Primi studi: relazione fra linguaggio e pensiero
e scarsa attenzione agli aspetti sociali
Produzione linguistica spontanea in contesti
naturali (produzioni collegate alle esperienze
sociali)
Dialogo del come se
“questo è un leone” le parole nuove vengono
sottolineate e messe al centro dell'attenzione
condivisa
La base sociale

Linguaggio diretto al bambino (parentese); tono
della voce alto e lento; enfatizzare parole
importanti

Non fornisce tutte le informazioni sul linguaggio

Non rispetta le regole della grammatica


Il linguaggio rivolto agli animali presenta
modificazioni simili
Non si conosce bambino che abbia appreso il
linguaggio senza interagire con altri parlanti
IV) Lo sviluppo della conoscenza
sociale
•
IV.1) Interazione e comprensione sociale
•
IV.2) Comprensione del mondo sociale
IV.1) Interazione e comprensione
sociale
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Piaget (1937): l'interazione con i coetanei ha
un'importanza decisiva per lo sviluppo del
ragionamento su temi sociali (morale)
•
conflitto cognitivo fra coetanei promuove lo
sviluppo cognitivo: 6-7 anni il lavoro condiviso
produceva maggiori risultati; i bambini
inizialmente non conservatori, che lavoravano
con compagni conservatori, mostravano
miglioramenti
•
Vygotskij (1969): ruolo importante dei tutori
per l'apprendimento del bambino
IV.2) comprensione del mondo
sociale
•
I contenuti: la differenza tra le persone, i motivi
del comportamento, la natura della società.
•
In che modo i bambini giungono a
comprendere le persone e la società?
•
La comprensione delle persone
Per poter capire che le persone possiedono
caratteristiche diverse: cambiamenti evolutivi
nelle abilità cognitive (livello intrapsicologico)
e cambiamenti evolutivi inerenti esperienze
sociali (livello interpsicologico)
•
“Descrivete le persone” : bambini più piccoli
fanno riferimento a caratteristiche esterne; a
7-8 anni riferimento a proprietà psicologiche; a
5 anni possono prevedere il comportamento di
una persona e ancora prima hanno sviluppato
una “teoria della mente”
•
Grazie alla partecipazione alle situazioni
sociali (dalle emozioni del bambino o dalle
emozioni dell'adulto)
La comprensione della società
•
Strutture sociali che interessano direttamente
il bambino e strutture remote
•
5 anni: comprensione delle strutture locali
(inizialmente semplice poi comprensione dei
rituali di pagamento)
•
Sviluppo cognitivo analizzato in relazione alle
esperienze sociali
La comprensione della società
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Cognizione sociale varia sulla base del
contesto sociale
•
Categorizzazione sociale ed etnia: provano
simpatia per alcune nazionalità, ma non per
altre
•
Bambini inglesi: francesi, spagnoli, italiani e
tedeschi
•
Tajfel (1981): assorbimento dei valori
•
I pregiudizi non sono dati dall'assorbimento
dei valori. Bambini 4-5 anni pregiudizi più forti
degli adulti ( caratteristiche percettive vs “tu
straniero per me ed io per te”)
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