PSICODIAGNOSTICA:
ACCESSO AL PROBLEMA
Anna Lisa Palermiti
Ogni uomo è sotto certi aspetti:
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Come tutti gli altri uomini
Come alcuni altri uomini
Come nessun altro uomo
(MURRAY, ‘50)
COMPITO DELLO PSICOLOGO
GUARDARE NEL BOSCO IL SINGOLO ALBERO
E LE RELAZIONI CHE QUESTO HA CON GLI ALTRI
ALBERI
ESAME PSICODIAGNOSTICO E’:
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Una raccolta, analisi di informazioni volto a
rispondere a uno dei tanti quesiti posti dalla
psicologia clinica.
Un processo attivo simile a un problem solving.
L’immagine è quella di un imbuto che va via via
restringendosi.
Non è solo un riconoscere un disturbo mentale..è una
diagnosi.
L’obiettivo non è solo collocare il soggetto entro una
malattia …
Strumenti
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Colloquio clinico
Osservazione
Interviste strutturate
Test psicodiagnostici
Tecniche proiettive
Test intelligenza
Colloquio clinico
Il colloquio Clinico in psicodiagnostica
come esempio di una relazione professionale
incentrato su di un problema
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Ha come finalità l’esame del problema che porta il
paziente a rivolgersi allo psicologo;
Serve a collocale il problema all’interno della storia
personale del soggetto, delle sue caratteristiche
personologiche e della rete di relazioni familiari e
sociali;
È processo di ricerca attiva ed intelligente;
Più del semplice ascolto empatico;
Si avvale di una competenza professionale
specifica.
Il primo colloquio
Fase dei preliminari
 Apertura (“di quali problemi parliamo”)
 Specificazione del problema (il presente)
 Analisi delle variabili funzionali correlate
 Storia del problema
 Allargamento su altre tematiche attualmente
presenti
 Storia personale (fase del profilo complessivo)
 Analisi delle aspettative
 Restituzione e chiusura

Fasi di una indagine psicodiagnostica

Osservazione
 Naturalistica
(ambiente naturale nel quale spontaneamente si presenta
il problema)
 In situazione ambulatoriale

Reattività di un comportamento
 Automonitoraggio
Timed Behavioral Checklist for performance anxiety
Interviste Strutturate
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Le interviste strutturate sono a metà tra
l’osservazione naturalistica e l’autovalutazione
Tecnica standardizzata che serve a fornire una serie
di informazioni seguendo una griglia rigida e
precodificata
Trasforma i dati in punteggi o a classificazione
relativa a quel dato costrutto
Adult Attachment Interview AAI
(Klapan, Main 1985)
 Adult
Attachment Interview
 18
domande aperte che indagano sull’esperienza del
soggetto con le principali figure di riferimento nell’infanzia
 Risposte audio o video-registrate
 Operazioni di codifica
 Assegnazione ad una categoria principale dello stile di
adattamento
 Richiede
un particolare training per poterlo eseguire
Gli studi di Spitz e Bowlby (fine anni 70) hanno sottolineato la
vulnerabilità dei neonati che si trovano in una posizione di
dipendenza totale dalla madre o dal suo sostituto.
Le ricerche etologiche hanno permesso di stabilire che nelle
specie animali evolute, l’adulto ricopre una funzione protettrice
nei confronti del bambino e svolge un modello che permette al
bambino di identificare i membri della sua specie e di interagire
con loro.
Secondo Bowlby, il legame di attaccamento primario sperimentato
dal bambino avrà delle conseguenze fondamentali per lo
stabilirsi di ulteriori legami affettivi
.
Nel 1978 Mary Ainsworth crea la
Strange Situation Procedure
procedura osservativa standardizzata,
naturalistica ed affidabile,
creata per misurare e quantificare le differenze individuali
nella qualità delle relazioni d’attaccamento madre-bambino
La S.S. riflette lo stretto rapporto esistente
tra la responsività sensibile della madre e lo stile di attaccamento infantile del
bambino
dipendente dalla modalità differenti di accedere
alle informazioni dovute alla sicurezza
Ogni aspetto
delle reazioni dei partecipanti viene osservato e videoregistrato
attraverso uno specchio unidirezionale
che permette di cogliere i dettagli relativi.
Si giunge ad una classificazione
sulla base di tre categorie principali
di Attaccamento Organizzato:
•Sicuro
•Insicuro-Evitante
•Insicuro-Ambivalente
•
Attaccamento Disorganizzato
QUALITA’
DELL’ATTACCAMENTO
Ogni aspetto delle reazioni dei partecipanti viene
osservato e videoregistrato attraverso uno
specchio unidirezionale che permette di cogliere
i dettagli relativi.
Si giunge ad una classificazione sulla base di
tre categorie principali di Attaccamento
Organizzato:
Sicuro
Insicuro-Evitante
Insicuro-Ambivalente
Disorganizzato
Attaccamento sicuro
Attaccamento insicuro
Attaccamento evitante
Il comportamento di attaccamento
è quella forma di comportamento
che si manifesta in una persona che consegue o mantiene
una prossimità
di un’altra persona, chiaramente identificata,
ritenuta in grado di affrontare il mondo
in modo adeguato
J.Bowlby, Una base sicura, 1989
Attaccamento disorganizzato
Il livello emozionale del sistema dell’attaccamento
implica emozioni particolarmente intense:
paura per la minaccia di separazione dalla figura di
attaccamento
collera per la mancata risposta di questa alle
richieste del bambino
tristezza per il protrarsi di un’eventuale separazione
dalla figura di attaccamento
gioia per la riunione ad essa,
sicurezza per la sua costante presenza durante il
gioco e le prime esplorazioni in ambienti nuovi
Adult Attachment Interview AAI
L’intervista affronta diverse tematiche relative all’attaccamento, a
partire dall’infanzia del soggetto, attraverso riflessioni generali e
valutazioni complessive delle esperienze, ma anche proponendo
di definire le relazioni significative tramite aggettivi, cui
collegare ricordi ed episodi specifici.
Dunque, durante l’intervista, vengono rievocate esperienze
passate del soggetto, in cui il contenuto è strettamente collegato
agli assunti di riferimento della teoria dell’attaccamento.
Le domande sono centrate sulla rievocazione della storia di
attaccamento dell’individuo e trattano l’esperienza del soggetto
con le figure di riferimento durante l’infanzia, le situazioni di
difficoltà in cui l’efficacia e la presenza del genitore sono
fondamentali per la protezione e la cura del piccolo.
TIPI DI ATTACCAMENTO
Attaccamento distanziante: quando l’individuo manifesta un
tentativo attivo di limitare delle esperienze di attaccamento
rispetto alla vita attuale;
Attaccamento sicuro:libero di esplorare i propri sentimenti e
pensieri
Attaccamento coinvolto e preoccupato:quando l’intervistato si
presenta confuso e mostri un invischiamento molto presente
Attaccamento con lutti o traumi non risolti:mancata risoluzione i
lutti, abusi o altri traumi
Attaccamento non classificabile:sovrapposizione di elementi che
non permettono la classificazione
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Yale-Brown Obsessive Compulsive Scale (Y-Bocs)
 Costruita
in riferimento ai criteri diagnostici del DSM-IV
al fine di misurare la gravità al momento dei sintomi
ossessivi e compulsivi in soggetti che hanno già avuto
una diagnosi
 10 item (5 per ossessioni e 5 per compulsioni) con
valutazione da 0 a 4
 Serve a valutare il decorso del disturbo e valutare
l’efficacia della terapia
Test Psicodiagnostici Autovalutativi
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Servono per approfondire conoscenze o per risolvere
dubbi ricavati dal colloquio clinico
Test di ampio spettro e di carattere generale in una
prima fase
Test più mirato in epoca successiva
Psicodiagnostica computerizzata
Importante ricordare che il risultato del test è anche in
funzione dello stato del soggetto, dell’ambiente in cui si
esegue e dalla relazione con il somministratore
Minnesota Multiphasic Personality Inventory
(MMPI)
1
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All’inizio (anni ’30) doveva servire come elemento di
screening tra normalità e patologia
Nel tempo sono state individuate una serie di scale
cliniche che permettono di evidenziare la presenza di
una serie di elementi utili alla diagnosi
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

Ipocondria (Hs)
Paranoia (Pa)
Depressione (D)
Psicastenia (Pt)
Isteria (Hy)
Schizofrenia (Sc)
Deviazione psicopatica (Pd)
Ipomania (Ma)
Sessualità (M/F)
Introversione Sociale (Si)
Minnesota Multiphasic Personality Inventory
(MMPI)
2
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Si usano scale di controllo che permettono di
effettuare una serie di valutazioni circa l’eventuale
volontà del paziente a mentire o la capacità a
comprendere le domande
L’MMPI.2 indaga su scale ancora più specifiche
È composto da 567 domande alle quali bisogna
rispondere vero-falso
Beck Depression Inventory 1
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Test per la Depressione
Serve a misurare l’intensità del disturbo
21 item che indagano su:
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

Tristezza
Pessimismo
Senso di fallimento
Insoddisfazione
Senso di colpa
Aspettativa punizione
Delusione se stessi
Autoaccusa
Idee suicide
Pianto
Irritabilità
Ritiro Sociale
Indecisione
Svalutazione immag. corporea
Calo efficienza lavorativa
Disturbo del sonno
Affaticabilità
Calo appetito
Calo Ponderale
Preoccupazioni somatiche
Calo della libido
Beck Depression Inventory 2
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A ciascun item viene dato un punteggio in ordine
crescente in riferimento alla presenza del disturbo
Fanno riferimento all’ultima settimana
Il punteggio totale viene dato dalla somma del
punteggio di ogni singolo item
Punteggio 16 è considerato come livello al di sopra
del quale si parla di allarme clinico
Particolare importanza agli iem che riguardano il
suicidio (item 2 e 9)
Tecniche Proiettive
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Ipotesi Proiettiva: le risposte di un individuo a degli
stimoli ambigui che gli vengono presentati, riflettono
attributi significativi e relativamente stabili della
Personalità
Si presentano al paziente degli stimoli poco strutturati
con la richiesta di “interpretarli”.
Si attende che il materiale del test funzioni come una
sorta di “schermo bianco” sul quale il soggetto
proietta le sue caratteristiche psicologiche, bisogni,
conflitti, atteggiamenti, ecc
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Questi test risentono ancora più dello stato emotivo
del momento, dall’ambiente e dalla interazione con
il somministratore
Non forniscono veri punteggi ma indicazioni generali
che lasciano ampia libertà di interpretazione allo
psicologo
Importantissima una formazione rigorosa di chi lo
somministra
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Primi test proiettivi risalgono ai primi dell’800 con liste
di libere associazioni di parole
Da allora sono stati ideati numerosi test definiti
Proiettivi
Reattivo psicodiagnostico di Rorschach
(interpretazione di stimoli privi di contenuto proprio)
Test di Appercezione Tematica (TAT-CAT)
(interpretazione di stimoli di significato incompleto)
Sceno test in cui si utilizzano pupazzi con cui giocare
Reattivo di Rorschach 1
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10 tavole
5
solo grigie e nere
 2 anche colore roso
 3 combinazioni e sfumature di vari colori
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“cosa potrebbe rappresentare”
Si annotano le risposte
Tempo impiegato
Posizione in cui vengono tenute le tavole
Quali aspetti della figura hanno determinato la
risposta
Reattivo di Rorschach 1
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Siglatura
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



Interpretazione




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Fattore determinante la risposta
Localizzazione all’interno della tavola
Contenuto della risposta (animali, oggetti, parti anatomiche, ecc.)
Originalità della risposta
Frequenza delle caratteristiche della risposta
Numero delle risposte e rifiuti
Tempi di reazione
Caratteristiche emerse dalla siglatura
Scuole e criteri di interpretazione
Test di Intelligenza
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Scala Stanford-Binet valuta il Q.I.
(Quoziente Intellettivo) ovvero il rapporto (x 100)
tra età mentale corrispondente alle prove cognitive
che il soggetto è in grado di superare e la sua età
cronologica
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Matrici progressive di Raven si basa sulla
richiesta di una specifica operazione di
ragionamento indotto su stimoli visivi
Scale di Wechsler
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Wechsler Adult Intelligence Scale (WAIS)
Wechsler Intelligence Scale Children (WISC e WISPP)

10-11 prove (6 Verbali e 5 di performance)
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




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Informazione
Completamento figure
Memoria cifre
Riordinamento storie
Vocabolario
Disegno cubi
Ragionamento aritmetico Ricostruzione oggetti
Comprensione
Associazione simboli-numeri
Analogie
QI Verbale e QI di Performance
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lezione2 - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali