LE FIGURE RETORICHE
FIGURA RETORICA
Si chiamano figure retoriche i diversi aspetti che il
pensiero assume nel discorso per trovare
efficace e viva espressione. Le figure retoriche
permettono al lettore di cogliere i significati
nascosti dietro le parole.
ACCUMULAZIONE
Consiste nel mettere insieme una serie di membri
o di termini linguistici.
Esempio:
Dovete compatire: si è ragazze di campagna... fuor che funzioni
religiose, tridui, novene, lavori dei campi, trebbiature, vendemmie,
fustigazioni di servi, incesti, incendi, impiccagioni, invasioni d'eserciti,
saccheggi, stupri, pestilenze, noi non s'è visto niente.
(Italo Calvino, Il cavaliere inesistente)
AFERESI
L'aferesi è un fenomeno linguistico che consiste
nella caduta di una vocale o di una sillaba all'inizio
di una parola.
Esempio:
Ma s’io no ‘l dissi, chi sì dolce apria.
Dille, e ‘l basciar sie ‘n vece di parole.
(Canzoniere di Petrarca)
ALLEGORIA
L'allegoria è la figura retorica per cui un
concetto viene espresso attraverso
un'immagine.
Esempio:
Ed ecco, quasi al cominciar de l'erta,
una lonza leggiera e presta molto,
che di pel macolato era coverta.
(Dante Aleghieri Divina Commedia)
ALLITTERAZIONE
Consiste nella ripetizione di una lettera, di una
sillaba o di un suono all'inizio di parole
successive.
Esempio:
Il Parlamento è uno stadio tutto pazzo: due curve a gradinate senza
un vero campo in mezzo, rinchiuse in due palazzi in cui s'attizzano gli
scazzi tra schiamazzi e rubamazzi, istituzionalizzando gli intrallazzi.
(Frank, Rap Lamento)
ANACOLUTO
L'anacoluto è la figura retorica in cui non è
rispettata volutamente la coesione tra le varie
parti della frase.
Esempio:
Quelli che muoiono, bisogna pregare Iddio per loro.
(Alessandro Manzoni)
ANAFORA
L'anafora è una figura retorica che consiste nel
ripetere una parola o un'espressione all'inizio di
frasi o di versi successivi, per sottolineare un
concetto.
Esempio:
Al di là di quello che vedi c'è sempre qualcosa,
Dentro quello che vedi si nasconde qualcosa.
Al di là della pura apparenza c'è sempre qualcosa.
(Enrico Ruggeri, La terra e la Luna)
ASSONANZA
L'assonanza è un fenomeno di metrica che
consiste nella parziale identità di suoni di due o
più versi.
Esempio:
“Aprile, dolce dormire”.
(Proverbio)
CHIASMO
Il chiasmo è la figura retorica in cui si crea un
incrocio immaginario tra due coppie di parole, in
versi o in prosa con uno schema sintattico di
AB, BA.
Esempio:
Sei l'unica al mondo, l'unica ragione.
(Jovanotti, A te)
CLIMAX
Il climax ascendente è una figura retorica nella
quale si elencano nomi, che indicano suoni o
sensazioni.
Esempio: sussurrava, parlava, gridava.
Il climax discendente è una figura retorica che
consiste in un elenco di termini con intensità
decrescente.
Esempio:
E mi dicono, Dormi! Mi cantano, Dormi sussurrano, Dormi bisbigliano,
Dormi!
(Giovanni Pascoli)
DIALEFE
La dialefe è il conteggio della vocale finale di una
parola e della vocale iniziale di quella
successiva come appartenenti a due sillabe
diverse.
Esempio:
Ché la diritta via era smarrita.
(Divina Commedia)
DIERESI
La dieresi è la separazione di due vocali di un
dittongo, che costituiscono due sillabe anziché
una sola.
Esempio: For-se per-ché del-la fa-tal qui-e-te.
(Foscolo, Alla sera)
EPITETO
Rappresentato da un termine, in genere un
aggettivo o un nome che si aggiunge al nome di
un personaggio per caratterizzarlo.
Esempio: Achille piè veloce
IPERBOLE
Consiste nell'esagerazione nella descrizione della
realtà tramite espressioni che l'amplifichino, per
eccesso o per difetto.
Esempio:
Ti amo da morire.
(Nino Fiorello)
LITOTE
Consiste nell'esporre un concetto negando il suo
contrario, usata per esprimere un giudizio.
Esempio: non è bello; alunno non promosso.
METAFORA
Consiste nel trasferire a un termine il significato di
un altro termine avendo un rapporto di
somiglianza.
Esempio:
E piove in petto una dolcezza inquieta
(Montale)
METONIMIA
Consiste nel sostituire una parola con un'altra
che abbia con la prima una certa relazione.
Esempio: Sotto l'ali dormono i nidi
(Pascoli)
ONOMATOPEA
Consiste nell'imitare un rumore, un suono, una
voce, un'azione.
Esempio: Veniva una voce dai campi
(G.D'Annunzio)
OSSIMORO
Consiste nell'accostare parole che esprimono
concetti opposti.
Esempio
Questo piccolo grande amore.
(Claudio Baglioni)
PARAGONE
Consiste nel chiarire un concetto paragonandolo
a qualcuno o a qualcosa di ben noto.
Esempio:
Le tue chiome auliscono come chiare ginestre
( Pioggia nel pineto, D'Annunzio)
PARONIMIA
Consiste nell'incontro di due o più parole di suono
simile ma di diverso significato.
Esempio:
Traduttore traditore
PERSONIFICAZIONE
Consiste nell'attribuire caratteristiche strettamente
umane ad un animale o a un oggetto.
Esempio:
D'Achille i cavalli intanto, veduto il loro auriga dalla lancia
di Ettore nella polvere abbattuto, lontano dalla battaglia erano là
piangenti.
(Omero, Illiade)
PLEONASMO
Consiste ad un'aggiunta di parole o elementi
grammaticali esplicativi a un'espressione già
compiuta.
Esempio:
Io il mare l'ho sempre immaginato come un cielo sereno visto dietro
dell'acqua. (Cesare Pavese, Feria d'agosto)
PROLESSI
Consiste nell'anticipazione di una parte della
proposizione o del periodo che nella costruzione
normale andrebbe dopo, per mettere in
evidenza un concetto.
Esempio: La morte è quello che di cotanta speme oggi m'avanza.
(Leopardi, Canti)
REITERAZIONE
Consiste nel ripetere uno stesso concetto con
altre parole.
Esempi: cioè, ovvero
RIPETIZIONE
Consiste nel produrre una successione di membri
uguali o solo leggermente variati nella forma.
Esempio: Va l'Asia tutta va l'Europa in guerra.
(T.Tasso Gerusalemme liberata)
SIMILITUDINE
Consiste nel confrontare due identità in una delle
quali si individuano proprietà somigliantie
paragonabili a quelle dell'altra.
Esempio tratto dalla Bibbia:
La nostra vita passa come l'ombra di una nube
e si dissolve come nebbia
inseguita dai raggi del
SINALEFE
Consiste nel fondere l' ultima vocale di una parola
con la vocale d' inizio della parola seguente
come se appartenessero ad un' unica sillaba.
Esempio:
mi ritrovai per una selva oscura (Dante, Inferno)
SINCOPE
Consiste nell’eliminazione di una lettera o di una
sillaba all’interno della parola.
Esempio: staccio per setaccio; - spirto per spirito; - Gianni per
Giovanni
SINEDDOCHE
Consiste nell'uso in senso figurato di una parola al
posto di un'altra.
Esempi:
E quando la fatal prora d’Enea
per tanto mar la foce tua cercò
(G. Carducci, Agli amici della Valle Tiberina)
SINERESI
Consiste nel riconoscimento di due vocali vicine
all’interno di una parola, che non formino
dittongo e costituiscano due sillabe, come una
sillaba sola.
Esempio:
Ed er-ra l’ar-mo-nia per ques-ta val-le. (Leopardi, Il passero solitario)
SINESTESIA
Consiste nel trasferire un tipo di sensazione ad un
altro appartenente ad altro dominio sensoriale.
Esempio:
Ma per le vie del borgo / dal ribollir de’ tini / va l’ aspro odor de i vini /
l’anime a rallegrar. (G. Carducci, San Martino)
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