MODELLI ATOMICI secondo Joseph John Thomson Ernest Rutherford Niels Bohr Arnold Sommerfeld Luis De Broglie Werner Heisemberg Ervin Schrdinger THOMSON (1898) NUCLEO Elettrone Sfera omogenea di elettricità positiva RUHTERFORD (1911) NUCLEO Elettrone + Spazio in cui si muovono gli elettroni Esperimento di Rutherford Atomi dellla lamina d’oro R. RIFLESSO Raggi R. NON DEVIATO R. DEVIATO R. RIFLESSO BOHR (1922) Elettrone E0 E1 E2 Stati stazionari E3 E0 Stato fondamentale E1 E2 E3 Stati eccitati POSTULATI DELLA TEORIA ATOMICA DI BOHR 1. Esistenza di stati stazionari 2. Condizioni di frequenza 3. Ad ogni orbita compete un valore di energia quantizzata 4. Attrazione coulombiana tra nucleo (+) ed elettrone (-) 5. Per somministrazione di energia l’elettrone “eccitato” passa ad un livello di energia maggiore ( assorbimento ) che viene restituita ( emissione ) sottoforma di radiazione elettromagnetiche ( fotoni, raggi X, raggi U.V. etc.) quando questa cessa. SOMMERFELD - BOHR ( 1915 ) NUCLEO CON NEUTRONI E PROTONI ED ELETTRONI CHE PERCORRONO ORBITE ELLITTICHE DE BROGLIE (1924) L’elettrone può essere sia una particella che un’onda. Ad ogni elettrone sono associate delle onde con lunghezze d’onda ricavate dalla relazione: = h/mv h = const. di Plank m = Massa dell’atomo v = Velocità HEISENBERG •Non è possibile stabilire contemporaneamente quale sia la sua posizione e la sua quantità di moto. •È impossibile determinare la sua traiettoria precisa. •Non si può prevedere il suo cammino, né la sua posizione, né la sua velocità. •Si può invece individuare lo spazio intorno al nucleo entro il quale c’è il 90% di trovarlo. SCHRöDINGER ( DE BROGLIE – HEISENBERG ) Sostituzione del concetto di orbita con quello di orbitale, definito da un’equazione d’onda . La risoluzione dell’equazione d’onda fornisce il modo di valutare la probabilità di trovare l’elettrone in una certa regione dello spazio