Università “Magna Graecia” di
Catanzaro
Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso di Laurea Specialistica
CLASSE DELLE PROFESSONI SANITARIE:
Infermieristiche, Ostetriche e della
Prevenzione
Pedagogia sperimentale
Gli argomenti
- la personalità
 Le emozioni
 I sensi
 La pelle
- l comportamento
 L’eziologia
 Le fasi dell’osservazione
 Il trattamento dei dati
- La comunicazione
 I primi contatti corporei
 Elementi socioantropologici
 La CNV
- Gli spazi di intervento
educativo
 L’accoglienza
 La sala parto
 L’ambiente neo-natale
- Teoria e tecniche
dell’osservazione
 L’osservazione sistematica
 Gli strumenti
 Gli errori
- Lavori di gruppo
 Analisi della situazione
 Ipotesi di lavoro
 Progettazione
 Valutazione dei lavori
Alcune precisazioni terminologiche…
PEDAGOGIA:



“Atto del condurre il fanciullo lungo la
strada”
“Attività educativa in generale (obiettivi,
tecniche , metodi, contesti istituzionali organizzativi)”
“Insieme organico delle condotte
(teorie, sistemi, modelli) assunte come
principi normativi e regolativi del
progetto formativo”
RICERCA:
“Indagine sistematica che ha lo scopo di accrescere la
conoscenza in un determinato settore disciplinare”.
RICERCA DIDATTICA:
“Ricerca finalizzata ad accrescere la conoscenza nel settore
dei processi di insegnamento-apprendimento”

RICERCA EMPIRICA: L’attività prevede un intervento sul
campo.
- RICERCA SPERIMENTALE: E’ previsto un intervento sulle
variabili indipendenti.
- RICERCA OSSERVATIVA: Se tale intervento non si verifica.
ESPERIMENTO:
“Prova effettuata, in base ad un preciso
progetto (piano dell’esperimento), per
verificare una determinata ipotesi”.
N.B.
UN EPERIMENTO RICHIEDE
LA MODIFICA ARTIFICIALE
DEL VALORE DI UNA O PIU’
VARIABILI INDIPENDENTI
Un esperimento comprende:





Osservazione di fatti
Registrazione di informazioni
Elaborazione di dati
Ragionamenti
Conclusioni
ESPERIMENTO DIDATTICO:
“Esperimento finalizzato a verificare
determinate ipotesi concernenti i processi
di insegnamento-apprendimento”
“Ricerca scientifica sperimentale sui fatti e
le situazioni d’educazione”
INDAGINE:
“E’ una particolare ricerca, finalizzata alla verifica
di un’ipotesi o alla risoluzione di un problema. In
un’indagine fasi di osservazione dei fatti ed
effettuazione di esperimenti si alternano a fasi di
elaborazione dei dati”.
RILEVAZIONE:
“Operazione di misurazione, di rappresentazione
e di descrizione. Acquisizione dei dati effettuata
per una valutazione”
OSSERVAZIONE:

“Attività che stabilisce una relazione tra la realtà
ambientale e la “realtà” mentale (capacità di
registrazione, rappresentazione e conservazione
dell’informazione). E’ alla base di qualsiasi
pensiero scientifico”.
PERCEZIONE:

“Funzione risultante dalla interazione di
meccanismi fisiologici e psichici, intimamente
legata a fattori esperenziali, motivazionali ed
affettivi, che consente all’individuo di assumere,
tramite dispositivi e strutture differenziate,
informazioni relative allo stato e alle
modificazioni dell’ambiente esterno o interno”
Al fine di comprendere bene i problemi posti
dall’osservazione e le sue difficoltà, è bene ricordare
sommariamente il processo psico-fisico della PERCEZIONE:
L’insieme delle stimolazioni che riceviamo dall’esterno (sia
spontaneamente, sia in seguito ad un’azione di ricerca) vengono
rispettivamente recepite dall’organo sensoriale specifico.
Tutti i nostri sensi funzionano ininterrottamente allo stesso tempo.
La percezione è l’interpretazione dei fenomeni elettrici e chimici
arrivati al cervello in un’attività di sintesi che integra l’insieme degli
avvenimenti da una parte e gli altri aspetti della personalità
dall’altra.
Ci sono almeno quattro fonti di
influenze (o fattori “di disturbo” ) che
concorrono a rendere difficile
l’osservazione:
1) quelle legate all’osservatore stesso;
2) quelle legate alla situazione;
3) quelle legate al soggetto (o alla
situazione osservata);
4) quelle legate agli strumenti utilizzati
per osservare.
Può essere utile aggiungere che la
ricerca si oppone al dogmatismo,
all’apriorismo, alla presuntuosa
generalizzazione sulla base di scarsi dati
malamente rilevati, all’opinione carica di
pregiudizi, alla intrusione di fattori
soggettivi deformanti, alla sopraffazione
ideologica, alle soluzioni prefabbricate, al
conformismo mentale.
In una definizione molto
breve, che consideri il tipo di
operazioni e gli strumenti
mentali adoperati
dall’individuo, la ricerca si
presenta come un metodo di
apprendimento o di
produzione intenzionale e
sistematico in risposta a
problemi (problem solving).
Intenzionale perché il
comportamento del ricercatore è diretto
verso uno scopo, deliberato, cosciente;
sistematico per distinguerlo da un
processo di acquisizione accidentale e
casuale.
E’ in primo piano il concetto di uno scopo
da raggiungere, di un problema da
risolvere. Il termine sistematico qualifica i
mezzi della ricerca e i modi di adoperarli
per raggiungere lo scopo.
Classificazione degli strumenti osservativi:
SISTEMI APERTI
(non definiti a priori)
- Diari
- Note sul campo
- Specimen records
(narrativa molare)
-Amecdotal records
(incidente critico molecolare)
 “Saggio”, registrazione fedele e dettagliata di
un segmento di vita di un soggetto.
SISTEMI CHIUSI
(definiti a priori)
- Time sampling (unità di
misura temporale)
- Event sampling (unità di
misura comportamentale)
- Sistemi di segni
(non escludenti)
- Sistemi di categorie
(escludenti)
- Liste di controllo
(check list)
- Scale di valutazione
(rating scale)
N.B.
Mentre con le liste di controllo è possibile
annotare solo la presenza/assenza di un
dato fenomeno, con le scale di valutazione
si può aggiungere un ulteriore elemento,
rappresentato dalla valutazione
dell’osservatore.
Classificazione dei metodi osservativi:






Naturalistico (non invasivo)
Clinico (poco invasivo)
Differenziale (classificante)
Correlazionale (con legai)
Sperimentale (molto invasiva)
Auto - osservazione (introspettiva)
Le scale di misura:




NOMINALE (CHECK LIST)
ORDINALE (RATING SCALE)
A INTERVALLI (PROVE DI
RENDIMENTO)
A RAPPORTO (MISURE FISICHE)
Le fasi dell’osservazione:




FOCALIZZAZIONE
REGISTRAZIONE
CODIFICA
ANALISI
Le fasi della ricerca osservativa:





Ricognizione dei dati;
Rilevazione della loro carica
problematica;
Produzione delle ipotesi;
Deduzioni delle conseguenze;
Controllo delle conseguenze.
CARATTERISTICHE METROLOGICHE:
LA VALIDITA’ si ottiene quando i
comportamenti valutati sono congruenti e
rilevanti con gli obiettivi dell’osservazione.
Cioè se misura veramente ciò che si
prefigge di misurare.
L’ATTENDIBILITA’ è caratterizzata dalla
capacità di fornire gli stessi risultati
quando lo strumento viene applicato allo
stesso campione e alle medesime
condizioni.
L’OGGETTIVITA’ si realizza quando i
dati raccolti sono verificabili e
riproducibili da altri operatori.
LA SENSIBILITA’ è misurata dalla
capacità con cui lo strumento compie
la discriminazione tra i vari aspetti
del fenomeno studiato.

Per effettuare una misurazione
obiettiva dei comportamenti
oggetto di studio, le scale di
valutazione debbono essere
costruite in modo tale da fornire
dati: oggettivi, attendibili,
sensibili e validi.
ANALISI del COMPORTAMENTO
e delle INTERAZIONI VERBALI

Nella realtà educativa le scale di
valutazione sono solitamente usate per
valutare i risultati, i modi di comportarsi, le
abitudini di lavoro o altre caratteristiche
proprie dei bambini e degli adulti.


L’osservazione del comportamento può
avvenire anche mediante registrazioni
video o sonore: le informazioni raccolte
rappresentano un valido feed-back di
ritorno sulla qualità dell’intervento.
L’analisi del comportamento nel contesto
lavorativo può interessare sia aspetti della
comunicazione verbale sia aspetti di
quella non verbale.
Gli strumenti tecnologicamente
avanzati possono essere anche
adatti all’aggiornamento e al
potenziamento del ruolo
“educativo” in termini di professionalità …
trasformando l’analisi in autoanalisi.
 L’osservazione può trasformarsi in autovalutazione correttiva con eventuali
miglioramenti sul proprio modo di agire.

ALCUNE AREE DI INTERVENTO:




Monitoraggio della qualità del
servizio;
Analisi del rapporto con l’utenza
infantile;
Analisi del rapporto con l’utenza
adulta;
Analisi dei comportamenti interattivi
(clima interno).
Alcune categorie di
atteggiamenti osservabili:



Qualità personali (autocontrollo,
ottimismo, ecc.)
Qualità professionali (capacità tecnicooperative, metodologia, ecc.)
Qualità sociali (sensibilità, simpatia, ecc.)
SIA PER LA SCHEDA DI RILEVAZIONE
CHE PER LE GRIGLIE DI OSSERVAZIONE
l’annotazione dell’episodio deve avvenire
quasi in simultanea con l’osservazione
stessa per impedire l’insorgere di
eventuali distorsioni (biases) della
memoria dell’osservatore.
Gli errori di valutazione





Distorsioni soggettive (convinzioni,
pregiudizi, ecc.) dell’osservatore possono
indurre a:
errore nella tendenza centrale;
errore di indulgenza o intransigenza;
effetto di prossimità temporale;
effetto alone;
effetto Pigmalione.
Per concludere …
“perché utilizzare tanto l’osservazione?!”
OSSERVAZIONE →
ACQUISIZIONE DI COMPETENZA
→ FORMAZIONE
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Alcune precisazioni terminologiche…