Carloforte 09 maggio 2015
PIANO
ANNUALE
D’INCLUSIVITÀ
ALUNNI
P.A.I.



pratiche condivise tra tutto il personale all’interno
della scuola
estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla
personalizzazione dell’apprendimento
strumento
- per la progettazione dell’O.F. del proprio
Istituto in senso inclusivo
- per sperimentare e monitorare procedure,
metodologie e pratiche anche di tipo
organizzativo.
Al fine di procedere in tal senso si dovrà:
P.A.I.

inserire a fondamento di ciascuna
programmazione un patto regolativo di gestione
della classe condiviso, sottoscritto e quindi
rispettato da tutti i team dell’Istituto

porre l’aggiornamento come base per attivare
modifiche continue alla propria didattica e
metodologia in funzione delle esigenze degli
allievi, onde potenziare azioni proattive verso
l'inclusività

utilizzare le molteplici forme di insegnamento apprendimento in funzione dei bisogni rilevati
P.A.I.

utilizzare tutte le risorse dell'Istituto per l'inclusività e
l'apprendimento di soggetti con bisogni specifici
d'apprendimento

poter disporre di ore di flessibilità in classi con bambini
con BES per favorire gruppi di lavoro

poter indirizzare gli interventi educativo - didattici dei
docenti di sostegno dell'Istituto ai bambini con BES

attivare un corso di aggiornamento atto ad informare e
formare i docenti dell'Istituto sull'individuazione dei
bambini con BES e sulle strategie da porre in essere per
favorirne l'inclusione e il sereno apprendimento
P.A.I.

stabilire obiettivi minimi per ogni disciplina

predisporre un P.D. P.

attivare uno sportello d'ascolto (docenti, famiglie e alunni
interessati) possibilmente con la collaborazione di uno
specialista o docente qualificato

richiedere in ingresso, per gli alunni stranieri, un
mediatore linguistico

verbalizzare periodicamente e puntualmente le decisioni
prese e gli incontri scuola-famiglia.

sottoscrivere con famiglie e alunni un Patto educativo di
corresponsabilità.
INCLUSIVITÀ ALUNNI
CON B.E.S. E D.S.A.
Il documento è in stretto raccordo con i Protocolli, in linea con la
normativa di riferimento e con la C.M. n° 8 del 6 marzo 2013 che
estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla
personalizzazione dell’apprendimento.
B.E.S.
I Bisogni Educativi Speciali comprendono:
“…svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici
di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici,
difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e
della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”.
(C.M. 8 del 6.03.2013).
D.S.A.
“I Disturbi Specifici di Apprendimento interessano alcune
specifiche abilità dell’apprendimento scolastico, in un contesto di
funzionamento intellettivo adeguato all’età anagrafica. Sono
coinvolte in tali disturbi: l’abilità di lettura, di scrittura, di fare
calcoli. Sulla base dell’abilità interessata dal disturbo, i DSA
assumono una denominazione specifica: dislessia (lettura),
disgrafia e disortografia (scrittura), discalculia (calcolo).
Posto nelle condizioni di attenuare e/o compensare il disturbo,
l’alunno può raggiungere gli obiettivi di apprendimento previsti. È
da notare, inoltre che gli alunni con DSA sviluppano stili di
apprendimento specifici, volti a compensare le difficoltà incontrate
a seguito del disturbo.” (Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli
studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento 12.07.2011).
Misure attuative per l'individuazione e l'inclusività dei
bambini con bisogni educativi speciali

L'alunno rientrerà nel protocollo dei bambini con BES
qualora l'inclusività nel gruppo classe, il rendimento scolastico
e l'accettazione di sè risentissero di uno svantaggio
socioeconomico, linguistico, culturale e/o opportuni e
tempestivi accertamenti non risultassero DSA o altro, ovvero
non possano essere somministrati test diagnostici o visite
specialistiche in quanto troppo piccoli (classe 1ª e primo
quadrimestre classe 2ª Scuola Primaria) SCHEDA DI
RILEVAZIONE BES

i genitori o l'esercitante la patria potestà non ritenessero
opportuni o necessari tali accertamenti

qualora venga segnalato dagli operatori dei servizi sociali.
Azioni

Predisporre PDP o programmazione personalizzata o
individualizzata per casi particolarmente articolati
e/o complessi PDP Prim. – PDP Sec.

Valorizzare le informazioni date dai familiari
relativamente a situazioni particolari dell’alunno

Prediligere attività di gruppo e tutoraggio anche per
classi aperte parallele e non

Favorire l’utilizzo di SWD specifici per le discipline

Promuovere iniziative sportive, artistiche, di
animazione alla lettura, musicali, teatrali, la
partecipazione a concorsi, ecc.

Attuare misure compensative e dispensative anche
transitorie

Monitorare costantemente i progressi (vista
l’eventuale transitorietà di tali bisogni)

Calendarizzare le ore di flessibilità verso i casi più
complessi

Favorire il confronto tra i team docenti di alunni con
BES (con classi parallele e non) per ottimizzare gli
interventi

Lavorare in sinergia con la famiglia

Operare in rete con altre istituzioni scolastiche ed
accogliere le proposte di EE.LL.
Grazie!
Scarica

Enrica Collu - Benvenuti sul Sito dell`Istituto Comprensivo Carloforte