La polenta (come la faccio io) Fare una buona polenta non è poi così difficile. Quella che segue è la descrizione di come la faccio io: la mia “ricetta”. Come caldaia, uso una di ghisa, che riempio di acqua per la quantità necessaria e che poi metto a bollire sulla cucina economica dove il fuoco deve essere “gagliardo” fino al raggiungimento dell’ebollizione; poi è bene che diminuisca. Il fuoco di legna della cucina economica dona un particolare gusto alla polenta. Io preferisco la polenta di farina gialla e, se posso, mi procuro quella macinata a Socchieve (Ud) in Carnia. Comunque basta che sia “bramata” e macinata grossa. Una volta raggiunto il bollore, metto un pugno di sale grosso. La quantità del sale varia secondo la quantità dell’acqua e, comunque, serve un po’ di esperienza. È bene assaggiare l’acqua, dopo aver messo il sale e, quindi, regolarsi; una polenta troppo salata non è gradita, come una poco salata. A volte, secondo la stagione, oppure da come è stata conservata, la farina può presentare dei grumi filamentosi; in questo caso basta passare la farina con il setaccio. Per evitare, o quantomeno diminuire, gli schizzi nella fase iniziale della cottura, si può aggiungere all’acqua un cucchiaio di olio di oliva. Si inizia a sfarinare nell’acqua la farina rilasciando, di volta in volta, lentamente la farina che sta nel pugno e, contemporaneamente, si mescola con un mestolo di legno, onde evitare il formarsi di grumi. Una volta raggiunta la consistenza desiderata si mescola con energia per sminuzzare eventuali grumi che siano rimasti, nonostante le accortezze precedentemente applicate, e, fatto il segno della croce con il mestolo sulla polenta (usanza della gente carnica quale segno di ringraziamento) si copre la caldaia con un coperchio. Ogni 3-4 minuti si mescola nuovamente e si deve badare anche che il fuoco non diminuisca troppo, ma che neppure sia troppo alto. Il tempo di cottura varia secondo la quantità. Per un kg. di farina si calcola un tempo di 40-45 minuti. Prima di “buttare” la polenta sul tagliere, si può aggiungere una noce di burro da amalgamare. Trascorso il tempo di cottura, prestando attenzione a non scottarsi, si travasa con decisione la polenta sul tagliere, dove si ripete il segno della croce con il filo con il quale si procederà al taglio della polenta. Buon appetito!