Storia e politiche del territorio
Modulo I
Luca Verzichelli
a.a. 2014-2015
5. Lo scenario delle politiche pubbliche
Attori, obiettivi, poste in gioco, risorse
Web:
http://lucaverzichelli.weebly.com/storia-e-politica-del-territorio.html
Attori delle politiche territoriali
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Attori politici (esecutivi e rappresentanti)
Gruppi di interesse (generali o settoriali)
Burocrazia
Media
Think tanks e esperti
Opinione pubblica
Luca Verzichelli
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Una possibile storia “semplice” di policy
L’amministrazione regionale ha stanziato un budget per
la realizzazione di opere di tutela ambientale in
cooperazione tra più provincie. Gli enti locali presentano
vari progetti formando consorzi. Dopo una analisi di
screening si decide di finanziare i progetti relativi alla
messa in sicurezza dei corsi d’acqua.
Lo stadio successivo determina la partita tra le provincie
per assicurarsi il finanziamento di specifiche opere legate
al progetto.
• Quali attori possiamo riconoscere in questa storia?
• Di che tipo sono?
• Che tipo di relazioni hanno tra loro?
Storia con dimensione diacronica e variabili intervenienti
Le regioni hanno cominciato ad occuparsi del regime delle acque dopo la loro
istituzione nel 1970. Ma soltanto con la legge Merli (1976) si ripartisce le
competenze tra Stato ed enti locali. Nel 1989 furono istituite le autorità di bacino che
intraprendono la conoscenza dei fenomeni idrici per il loro mantenimento.
In quegli anni, si faceva strada una visione ambientalista, che con le prime
associazioni mirava alla tutela del territorio soprattutto rispetto al carico inquinante
delle reti idriche urbane. Successivamente, anche la gestione delle reti di erogazione
idrica fu devoluta con la creazione delle autorità di ambito idrico ottimale (AATO),
che fissano le tariffe alla base del pagamento di ogni utenza alla rete idrica.
Dal 1994 è stata inaugurata la gestione integrata del servizio idrico, che vede la
partecipazione di società private, mentre il controllo pubblico delle acque viene
confermato, anche alla luce delle direttive comunitarie in materia. Tuttavia,
l’abolizione delle AATO e altre recenti decisioni in materia di liberalizzazione delle
pubbliche utilità hanno reso ulteriormente complesso lo scenario.
• Ripetiamo l’esercizio di “conteggio” degli attori
• Osserviamo il cambiamento della loro rilevanza e
dei loro rapporti nel tempo
Misurare la complessità di una politica
Uno strumento di analisi
Dimensione
dell’interesse
Politici
Burocrati
Esperti
Interessi
generali
Interessi
speciali
Internazionale
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Nazionale
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Regionale
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Locale
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Obiettivi degli attori di policy
• In un ambito di razionalità assoluta, gli obiettivi dovrebbero essere
costanti e rimanere leggibili. Ma sappiamo che non è così:
- possibile distanza tra obiettivi di partenza e quelli perseguiti da un
attore per errori di valutazione
- le preferenze mutevoli e fattori diversi possono cambiare gli
obiettivi senza neanche che gli attori se ne rendano completamente
conto
Obiettivi di contenuto
Strettamente connessi con la
natura
Del problema e con le
conseguenze
Delle decisioni di policy
Luca Verzichelli
Obiettivi di processo
Legati alla necessità di generare
Conseguenze nelle risorse, nelle
posizioni e nel successo di altri
partecipanti
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Classificazione delle risorse di policy
• Risorse politiche. Tutto ciò che muove consenso è risorsa politica
(elettori, attivisti, supporto ideale di associazioni, partiti a
determinate azioni di policy …)
• Risorse economiche. Capacità di mobilitare ricchezza o liquidità
(risorse finanziarie)
• Risorse legali. Vari aspetti regolati dalla legge determinano
prerogative o posizioni di vantaggio che altro non sono che risorse:
una autorità, la possibilità di emettere sanzioni, le garanzie, le
procedure formali.
• Risorse conoscitive. Tutte le informazioni che consentono ad un
attore di scalare le posizioni di influenza. Sono dati, singole
informazioni, teorie, modelli e conoscenze del processo
Luca Verzichelli
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Nella prossima diapositiva trovi un pezzo di
cronaca giornalistica. Dietro l’evento raccontato
dall’articolo c’è una storia di policy.
• Di che tipo di politica pubblica si tratta?
• Qual è la decisione politica rilevante?
• Quali sono gli attori rilevanti? Quali risorse
hanno e quali i loro diversi obiettivi?
• Puoi immaginare i rapporti tra gli attori ed i loro
eventuali cambiamenti?
È stata inaugurata nell’Ottobre 2013 la nuova moschea di Colle Val D'Elsa. Un luogo di
preghiera per il mondo islamico che sorge dopo anni di polemiche. Con gesti
clamorosi, come le intimidazioni nel cantiere, e roventi dibattiti nella pubblica
opinione, che videro coinvolti tra gli altri anche O. Fallaci e M. Borghezio. Nel giorno
tradizionalmente dedicato alla preghiera, la comunità islamica di Colle Val D'Elsa ha
inaugurato l'edificio che può ospitare 400 fedeli e ha un minareto in cristallo.
Innovativo il modo in cui la moschea sarà gestita: è stato infatti istituito un comitato
scientifico di garanzia composto da 8 membri, quattro dei quali nominati dal Comune fra questi un sociologo apertamente dichiaratosi laico - e quattro dalla stessa
comunita'. È stato questo il punto di forza e di equilibrio che le amministrazioni
comunali succedutesi hanno perseguito e realizzato tenendo duro nella temperie degli
attacchi.
Sarà centro religioso ma anche luogo di incontro. "Invitiamo tutti a venire, ha detto
in conferenza stampa Feras Jabareen, presidente della comunita' islamica senese –
Questo è un luogo e un segno di pace". "Lo scontro delle civilta' qui e' stato sconfitto,
ha vinto l'incontro", ha sottolineato Izzedin Elzir,presidente dell'Ucoii, imam
di Firenze e ora anche di Colle val d'Elsa. Il centro islamico è stato costruito a San
Lazzaro, alla periferia della citta', su terreno concesso in diritto di superficie per 99
anni all'associazione islamica, che paga un affitto di 11 mila euro all'anno. Fondi per la
realizzazione sono stati messi a disposizione dalla Fondazione Mps (300 mila €), dalle
comunità italiane (1,6 milioni) e da una fondazione del Qatar.
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