L’azienda
● Secondo l’etimologia il termine Aboca deriva da
Camepizio, pianta medicinale dalle proprietà
depurative, molto utilizzata in antichità che in dialetto
toscano veniva chiamata "Abiga".
● Le dimensioni aziendali con 2 centri produttivi per un
totale di 18.000 mq, dotati delle più moderne tecnologie,
oltre 700 ettari di coltivazione biologica, un laboratorio
chimico specializzato, 300 dipendenti, la titolarità di
brevetti di processo fanno di Aboca l’azienda leader in
Italia nel settore del prodotto naturale per la salute.
● ll successo che l’azienda ha raggiunto fino ad oggi è
dovuto alla validità dei suoi prodotti, indice del felice
connubio fra tradizione, ricerca ed innovazione,
condotto con coerenza alla luce di un ideale mai
tradito.
● Camomilla: alimentare – Europa e Asia.
● Liquirizia: alimentare – Asia sudoccidentale e Europa
meridionale.
● Genziana: alimentare – Catene montuose europee.
● Belladonna: non alimentare – Alpi, Appennini e Sicilia.
● Timo: alimentare – Area mediterranea occidentale
(anche Italia).
● Melissa: alimentare – Italia (zone ombrose).
● Scilla Marittima: non alimentare – Area mediterranea
(anche Italia).
● Valeriana: alimentare – Ambienti freschi, come boschi
(anche Italia).
● Aboca Museum è l’unico e originale Museo delle Erbe che
recupera e tramanda la storia del millenario rapporto tra
l’Uomo e le Piante.
● Aboca Museum, attraverso il percorso Erbe e Salute nei Secoli,
nella prestigiosa sede rinascimentale di Sansepolcro, con
suggestive e fedeli ricostruzioni di antichi laboratori, diffonde
l’antica tradizione delle Erbe Medicinali con le fonti del
passato: preziosi erbari, libri di botanica farmaceutica,
ceramiche e vetrerie. La sezione didattica di Aboca Museum
si pone come obiettivo la divulgazione del proprio patrimonio
in una chiave multidisciplinare.
● A questo scopo si sono realizzati percorsi didattici tematici
mirati all’approfondimento dei diversi ambiti disciplinari relativi
all’universo culturale delle erbe officinali.
● L’ unguento è una pomata formata da sostanze grasse e resinose,
usata per far assorbire dei farmaci per via cutanea. Per la
fabbricazione di unguenti oggi vengono usati olio di mandorle,
olio di arachidi, glicerina, amido, vasellina, lanolina e cera d’api.
● Lo sciroppo è una soluzione molto concentrata di zucchero in
acqua o in succhi di frutta, si impiega nella fabbricazione di
bibite o in farmaceutica, per composti medicinali.
● La tisana è una preparazione farmaceutica liquida appartenente
alla categoria degli idroliti che viene definita come una soluzione
acquosa diluita di sostanze medicamentose formate
fitocomplessi, da utilizzarsi per via orale. Una tisana si può
preparare con più erbe.
● L’ erboristeria è un’antica arte che si occupa della conoscenza delle
piante, della loro coltivazione, raccolta, conservazione e commercio a
scopi terapeutici, cosmetici o nutritivi.
● Sin dalla notte dei tempi delle erbe venivano raccolte e preparate per
sostenere il benessere e la salute nell’uomo.
● Inoltre la loro presenza all’interno di antiche tombe è un indizio che a
loro venivano attribuiti poteri magici e soprannaturali.
● Questo patrimonio culturale, iniziato con l’uso sperimentale delle
piante da parte delle popolazioni primitive, è utilizzato dalla scienza
moderna che, con i suoi mezzi di ricerca mirati ad isolare i principi
attivi e ad individuare i meccanismi d’azione delle erbe, ha
determinato la nascita della “erboristeria moderna”.
● L’erboristeria moderna, nel corso delle industrializzazione sociale, è
stata modernizzata. La raccolta selvatica d’un tempo è stata sostituita
da coltivazioni agricole specializzate in erbe e medicinali, che
forniscono molte industrie alimentari, cosmetiche, farmaceutiche ecc.
● L’erbario è un testo che descrive il regno
vegetale. Nel Medioevo si trattava di una
particolare categoria di libri che raccoglievano
brevi descrizioni spesso a carattere medico,
descrivono le virtù delle piante.
● Il primo erbario conosciuto è quello di
Dioscoride, un medico di origine greca che nel I
secolo d.C. venne a Roma e scrisse il De Materia
Medica.
● Questo codice, iniziatore di tutti gli erbari
successivi venne copiato verso il 515 per essere
regalato ad una principessa bizantina in
occasione delle sue nozze.
Speriamo che la nostra
presentazione vi sia piaciuta!
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