UDA DRAMA: «Romeo and Juliet»
Liceo Scientifico Statale «G. Galilei»
Pescara
a. s. 2013-14
Class: II A
English teacher: Miscia Roberta
Introduzione
Molti giovani oggi vivono il presente mossi dal vivo desiderio
di «apparire», dettato sia dall’inconscia, acritica introiezione
di modelli massmediali, sia dal bisogno psicologico di colmare
insicurezze e fragilità. L’impero dell’immagine nell’universo
multimediale finisce per generare «realtà virtuali» che spesso
gli adolescenti scambiano non solo per possibili ma per vere.
Assimilata passivamente, l’immagine diventa più reale nella
loro mente della realtà stessa, generando confusione nella
comprensione dei molteplici significati del mondo e
annebbiando i confini tra sogno e realtà. Occorre dunque
riconvertire e «ri-educare» questo «culto dell’immagine»,
cioè tirar fuori, dal latino «educere», i giovani
dall’omologazione che crea miraggi di falsi bisogni e condurli
dentro lo specchio di sé per scoprire un io unico, più
profondo, ricco e vero.
La mia esperienza di docente mi ha fatto riflettere sull’urgenza
di proporre modelli più vicini e consoni alle modalità di
comunicazione dei giovani, sforzandomi di capire il «loro» modo
di comunicare, così diverso da quello di noi adulti... Le nuove
generazioni sembrano nascere con il mouse in mano e un
microchip supertecnologico incorporato nel cervello, con
capacità di eseguire nella pratica velocissime operazioni digitali
anche complesse, che finiscono nel tempo col generare
automatismi, rendendo la dimensione del soggetto sempre più
provvisoria, transitoria e labile.
Mi sono dunque proposta attraverso l’UDA «Romeo and Juliet»
di aiutare l’alunno/a a:
- attivare una corretta comunicazione con il gruppo dei pari,
- riacquistare coscienza del proprio ruolo sociale e aiutarlo/a a
percepirsi una «persona» (ossia qualcuno che esiste non solo
per se stesso o «in funzione della sua immagine», ma anche
per gli altri, dal latino «per-sum» = sono, esisto per…) con i
propri pensieri, sentimenti, emozioni, visione del mondo,
- acquistare fiducia nei confronti degli altri e della realtà,
- educare all’autonomia e alle libere scelte, in uno spazio di
vera convivenza democratica,
- di rendere gli alunni protagonisti nel comune esercizio di
una cittadinanza che li chiama già oggi ad una interazione
sociale responsabile e attiva.
Di qui la costruzione di un percorso didattico con nuove
modalità di apprendimento che possa aiutare il discente ad
affrontare meglio il suo presente, attivando un processo di
simbolizzazione come partecipazione empatica, emozionale
ed estetica dell’alunno/a.
Perché il teatro?
Perché esso tende a sviluppare una rete di competenze e
abilità necessarie alla vera formazione dell’allievo, inglobando
strumenti e tecnologie visuali e multimediali adatte alla sua
realtà comunicativa.
Il teatro come forma di linguaggi diversi che interagiscono:
verbale, non verbale, mimico, gestuale, iconico, prossemico.
Teatro come forma espressiva che tende a rappresentare la
realtà e i suoi diversi linguaggi (poetico, narrativo, musicale,
corporeo, ecc.), la storia, il passato, il presente, il futuro, il
sogno e l’immaginazione. Fare teatro per realizzare una
metodologia interdisciplinare che attivi i processi simbolici
dell’allievo e potenzi l’interazione di competenze e abilità
connesse sia con la comunicazione «globale» sia con il
pensiero.
L’istanza del laboratorio è rivolta a stimolare il discente
all’acquisizione di una metodologia critica, ponendolo dinanzi
ad un testo con l’atteggiamento di chi deve interpretare e
ricostruire creativamente i materiali a disposizione.
Attività laboratoriale
L’attività è consistita nella studio della tragedia shakespeariana
«Romeo and Juliet», nella memorizzazione del playscript, nella
drammatizzazione in inglese dell’opera in classe e nella
creazione di materiali multimediali originali da parte degli
alunni.
Risorse : la classe II A del Liceo Scientifico «G. Galilei» di Pescara
e la docente di inglese: prof.ssa Miscia Roberta
Tempi: maggio-giugno fino al termine delle lezioni
Totale ore: 15 ore in classe + le ore impiegate dagli alunni a casa
per la realizzazione dei propri prodotti, quantificabile in 20 ore
circa.
Asse dei linguaggi: lingua inglese
Articolazione e fasi
- Ascolto, comprensione, lettura, contestualizzazione,
analisi e studio della tragedia shakespeariana «Romeo
and Juliet»,
- divisione in 2 gruppi, corrispondenti alle famiglie rivali
dei Capuleti e dei Montecchi,
- studio del playscript e drammatizzazione dell’opera in
classe con assunzione di ruolo,
- personalizzazione e attualizzazione dell’opera,
- presentazione dei lavori dei gruppi: produzione di un
video filmato e di un testo digitale ideato dai ragazzi e
realizzato come fumetto, con dialoghi e personaggi
mossi dalla loro fantasia,
- valutazione dei prodotti con griglia delle competenze.
-
Obiettivi
Comprensione e manipolazione di un testo teatrale,
Riutilizzo delle strutture linguistiche apprese in un contesto nuovo,
Rinforzo dell’espressione orale in situazioni comunicative
autentiche,
Accrescimento
della
motivazione
e
dell’interesse
nell’apprendimento della lingua,
Espansione del vocabolario,
Potenziamento delle 4 abilità linguistiche (listening, reading,
speaking, writing),
Utilizzo della lingua inglese per scopi pratici,
Trasversalità dei contenuti e delle forme di apprendimento,
Costruzione di modelli positivi di identificazione,
Autovalutazione delle proprie capacità,
Accrescimento dell’autostima,
Acquisizione e certificazione delle competenze: linguistiche,
cognitive, relazionali, iconiche e multimediali,
Pubblicazione dei lavori.
Prodotti
- Un filmato reso in chiave moderna da un primo gruppo di allievi,
- Il testo della tragedia realizzato a fumetti da parte del secondo
gruppo.
Competenze essenziali acquisite
- Pratico-elaborative, uso del corpo
in funzione espressiva,
confronto con il personaggio e partecipazione attiva dell’alunno/a,
con metodo centrato sul ruolo di protagonismo del discente,
- linguistiche,
- cognitive,
- relazionali,
- iconiche,
- multimediali.
Punti forza
-
Motivazione ed entusiasmo
Apprendimento «ludico»
Collaborazione: docente/discenti
Socializzazione
Rinforzo motivazionale in funzione di recupero degli alunni
più fragili nel profitto e accrescimento dell’autostima
- Produzione di lavori originali con certificazione delle
competenze acquisite
- Fruibilità dell’UDA
- Pubblicazione dei lavori
Limiti
- Mancata partecipazione di altri docenti del Consiglio di
Classe,
- Assenza di strutture e di spazi adeguati (un teatro o un
palco a scuola), l’aula è stata adibita a stage,
- Tempi lunghi di realizzazione,
- Mancata retribuzione delle ore di lavoro effettuate.
Romeo.
(The balcony scene Act 2, Scene 2)
He jests at scars that never felt a wound.
[Juliet appears above at a window.]
But soft, what light through yonder window breaks?
It is the east and Juliet is the sun!
Arise, fair sun, and kill the envious moon,
Who is already sick and pale with grief
That thou her maid art far more fair than she.
Be not her maid, since she is envious;
Her vestal livery is but sick and green,
And none but fools do wear it. Cast it off.
It is my lady, O, it is my love! (10)
O that she knew she were!
She speaks, yet she says nothing; what of that?
Her eye discourses, I will answer it.
I am too bold: 'tis not to me she speaks.
Two of the fairest stars in all the heaven,
Having some business, do entreat her eyes
To twinkle in their spheres till they return.
What if her eyes were there, they in her head?
The brightness of her cheek would shame those stars,
As daylight doth a lamp. Her eyes in heaven (20)
Would through the airy region stream so bright
That birds would sing and think it were not night.
See how she leans her cheek upon her hand
O that I were a glove upon that hand,
That I might touch that cheek!
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miscia presentation uda romeo and juliet