LA RAZIONALITÀ LIMITATA Il processo decisionale non ha un fondamento esclusivamente e totalmente razionale => grado di intelligenza, livello di professionalità, conoscenze possedute, capacità di concettualizzazione e di modellizzazione, organizzazione disponibile, cultura PERCHÉ L’INTERMEDIARIO? L’intermediario riduce il gap informativo esistente tra prenditore e prestatore operando in modo da rendere irrilevante la condizione di razionalità limitata del datore di fondi I COSTI DI TRANSAZIONE Insieme degli oneri che il soggetto sostiene per effettuare e gestire lo scambio 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Costo di ricerca delle opportunità di scambio Costo di ricerca/acquisto delle informazioni Costo di valutazione delle controparti potenziali Costo di selezione delle opportunità valutative Costi di esecuzione degli scambi Costi di valutazione dei rischi Costi di gestione dello scambio nel periodo compreso tra la sua stipulazione e la sua scadenza PERCHÉ L’INTERMEDIARIO? Minimizzano i costi di transazione e, in particolare, quelli di ricerca della controparte Sono in grado di sfruttare le economie di scala che esistono nella produzione di attività finanziarie L’intermediario, viste le grandi quantità di operazioni, può fornire ai clienti un servizio a un costo di produzione inferiore a quello che i clienti stessi sopporterebbero se dovessero produrre autonomamente lo stesso servizio PERCHÉ L’INTERMEDIARIO? Gli intermediari sono in grado di ridurre il costo di produzione del contratto anche quando debitore e creditore non accettano contratti standardizzati Essi possono produrre un contratto adatto alle specifiche esigenze del debitore ad un costo minore I FATTORI DI IMPERFEZIONE E INCOMPLETEZZA DEI MERCATI Nello scambio diretto il datore di fondi: ha difficoltà a limitare l’incertezza non dispone di informazione sufficiente non possiede razionalità adeguata per governare criteri e procedure decisionali sostiene rilevanti costi di transazione I mercati finanziari fondati sullo scambio diretto sono incompleti e imperfetti L’EFFICIENZA DEL MERCATO 1. L’organizzazione del mercato contribuisce in diversi modi ad attenuare l’asimmetria informativa aumentando l’informazione disponibile per il potenziale investitore (IAS di bilancio e società di rating) 2. Le norme comportamentali che limitano la discrezionalità degli operatori e quindi i comportamenti opportunistici (Market Abuse) 3. La logica fiduciaria per cui la negoziazione può essere mantenuta e ripetuta soltanto se le obbligazioni precedenti sono state contrattualmente assolte (buona reputazione) 4. L’abbassamento del livello dei costi di transazione Accentramento delle negoziazioni Perfezionamento tecnologico dei meccanismi di scambio Aumento del volume e della qualità dell’informazione pubblica (ottenibile praticamente a costo nullo) Produzione di informazioni private (resa accessibile a costi progressivamente minori) L’EFFICIENZA DEL MERCATO In conseguenza del perfezionamento dei mercati, le funzioni degli intermediari cambiano in senso evolutivo e innovativo: da un alto, è corretto sostenere che fra mercato e intermediari esiste un rapporto di concorrenza dall’altro, la realtà mostra che tra il mercato e l’attività degli intermediari finanziari si sviluppano relazioni di complementarietà