Il marketing dei servizi La gestione degli intermediari 32 Prof. Roberto Papa Gli intermediari nei servizi: canali diretti 33 z Le imprese di servizi distribuiscono la propria offerta in alcuni casi direttamente, in altri casi si avvalgono di canali distributivi controllati direttamente mentre in altri ancora si avvalgono di organizzazioni terze. z Utilizzare dei canali diretti produce il vantaggio di poter controllare la qualità erogata e di poter intervenire rapidamente con le eventuali azioni correttive. Di contro gli svantaggi sono legati al maggior impegno finanziario che bisogna affrontare ed alla minore conoscenza dei mercati locali (quando si servono mercati diversi da quelli di origine) Prof. Roberto Papa Gli intermediari nei servizi z Per ovviare ai problemi dei canali diretti è possibile utilizzare dei canali indiretti. Quando tuttavia l’erogazione del servizio è demandata a degli intermediari terzi, le aziende debbono sviluppare delle procedure per controllare, motivare e incentivare gli intermediari affinché raggiungano e mantengano gli obiettivi di qualità stabiliti z Franchising z Agenti e broker z Canali elettronici Gli intermediari nei servizi: canali indiretti z 35 Franchising – Sono operatori che agiscono utilizzando il marchio del concedente, pur restando responsabili direttamente delle proprie azioni – Funziona bene con tutti i servizi che si possono standardizzare. È meno adatto quando aumenta la complessità e la natura professionale del servizio Prof. Roberto Papa Vantaggi e svantaggi del franchising Vantaggi per il Franchisor Svantaggi per il Franchisor zDistribuzione zDifficoltà più ampia di quella possibile con la vendita diretta zControllo del processo di erogazione zSuperare l’ostacolo della scarsa conoscenza dei mercati locali zCondivisione del rischio finanziario 36 nel motivare il franchisee ad assumere comportamenti regolati da standard rigidi zGrande rischio per l’immagine aziendale se il comportamento del franchisee è difforme zLe informazioni sui clienti sono detenute dal franchisee Prof. Roberto Papa Vantaggi e svantaggi del franchising Vantaggi per il Franchisee Svantaggi per il Franchisee zAvviare zI una iniziativa economica utilizzando un modello di business consolidato zRicevere un supporto di marketing zMinimizzare i rischi legati all’avviamento d’impresa 37 profitti potrebbero essere deludenti zElevato tasso d’insuccesso zIl franchisee sente di avere scarso controllo sul proprio lavoro zLe royalty e le fee sono onerose Prof. Roberto Papa Gli intermediari nei servizi: canali indiretti z Agenti e Broker – L’agente promuove stabilmente la conclusione di contratti di vendita di beni e/o servizi di uno o più fornitori. Il broker è un intermediario che mette in contatto tra loro acquirenti e venditori assistendoli nella negoziazione. – Nel settore turistico esistono tre tipologie di intermediari: gli agenti di viaggio, i Tour Operator (che sono per convenzione definiti broker) ed i gestori di canali specialistici (es. PCO, Meeting Planner, Operatori Incentive) Pro e contro di agenti e broker Vantaggi Svantaggi zCosti zGli di vendita e distribuzione inferiori rispetto a quelli della vendita diretta zMaggiore capillarità della rete vendita zOgni intermediario ha delle competenze specifiche che possono essere sfruttate per servire bene le aspettative del cliente 39 agenti rappresentano solitamente più mandanti. Potrebbero quindi spingere le offerte concorrenti a danno dell’impresa zPossibile perdita di controllo sul pricing e su altri aspetti del marketing Prof. Roberto Papa Gli intermediari nei servizi: canali elettronici z Canali elettronici (TV, Telefono, Internet) – Non richiedono la presenza umana per cui possono validamente essere utilizzati per standardizzare il processo di erogazione Pro e contro dei canali elettronici Vantaggi zStandardizzazione Svantaggi del processo di erogazione zBasso costo contatto zComodità per il cliente zAmpia distribuzione zAmpia personalizzabiltà per il cliente zFeedback rapido dai clienti 41 zChi usa un canale elettronico vuole essere libero di scegliere cosa vedere e rifiuta ogni messaggio non richiesto; la pubblicità diventa quindi più difficile zIl servizio, se fortemente standardizzato, non è personalizzabile (come ad es. avviene in una lezione teletrasmessa dove l’ascoltatore non può interagire con il docente) zIl servizio potrebbe non essere soddisfacente a causa del comportamento del cliente che è chiamato ad interagire con la tecnologia zEsistono ancora problemi di sicurezza nelle transazioni finanziarie Prof. Roberto Papa I problemi che coinvolgono gli intermediari z z z z z 42 Conflitti di canale su obiettivi e performance – Gli attori del processo distributivo hanno solitamente obiettivi diversi e visioni contrastanti circa il modo in cui il canale distributivo dovrebbe operare. Conflitti di canale su costi e ricompense – L’intesa economica tra i diversi attori del sistema distributivo è fondamentale. Se manca, il conflitto è assicurato Difficoltà di assicurare qualità e coerenza in tutti i punti vendita – Quando il servizio è venduto in diversi punti vendita è possibile che la qualità non sia sempre la stessa. Se si verifica una performance negativa, a risentirne non è solo l’impresa, ma a volte anche gli altri distributori. Dissidio tra empowerment e controllo – Quando il distributore non è libero di scegliere come gestire la sua azienda (a causa degli standard rigidi imposti dall’impresa) la sua soddisfazione può calare drasticamente e con essa la qualità del servizio erogato. Ambiguità di canale – Viceversa, se la strategia prescelta è l’empowerment, si possono creare dei dubbi sui ruoli dell’impresa e dell’intermediario. A chi spetta fare le ricerche di mercato? A chi appartengono i risultati? Chi determina gli standard del servizio: l’impresa o il distributore? Prof. Roberto Papa Le strategie di gestione degli intermediari z 43 Strategie di controllo – L’azienda ritiene che l’intermediario dia il massimo solo in presenza di rigidi standard relativi ai ricavi ed alle performance di servizio. Per questo motivo adotta severi sistemi di misurazione dei risultati e definisce un sistema incentivante legato al livello delle prestazioni. Prof. Roberto Papa Le strategie di gestione degli intermediari z Strategie di empowerment – Stimolare assunzione di responsabilità – Sollecitare iniziativa e assunzione di rischi – Condividere e delegare potere verso il basso – L’azienda ritiene che la professionalità degli intermediari si esprima meglio nella partecipazione attiva che nell’obbedienza passiva. L’azienda fornisce perciò agli intermediari tutto il supporto necessario (know how ma anche attrezzature) e li sensibilizza a fornire un servizio di qualità. z Strategie di partnership – L’azienda collabora con gli intermediari nella identificazione delle aspettative del cliente e nella definizione dell’offerta. Questa strategia presuppone che azienda e intermediari abbiano degli obiettivi comuni.