I parmigiani e gli investimenti finanziari: atteggiamenti nei confronti del rischio associato agli investimenti. Dallatana Dott. Emanuela, Consulente di strategie aziendali, Direttore Marketing e Comunicazione presso Studio Borettini Tutela del Risparmiatore Presentazione dei risultati di una ricerca condotta in collaborazione con l’Università di Parma Parma, 29 Marzo 2008 www.studioborettini.it Obiettivi e metodologia della ricerca Verificare il grado di soddisfazione degli investimenti finanziari fatti dai risparmiatori parmigiani e la sua correlazione con la loro percezione del rischio, col livello di informazione ricevuta e con la fiducia nei confronti degli intermediari. Metodologia: circa 1400 interviste telefoniche su di un campione rappresentativo della popolazione adulta di Parma. Field primavera 2007. www.studioborettini.it Premessa Nel corso degli ultimi anni progressiva perdita di centralità degli investimenti finanziari La crisi dei mercati finanziari dopo il 2001 I default dei portafogli obbligazionari che hanno originato gli scandali finanziari dei primi anni 2000 (Bond argentini, Bond Parmalat…) Crisi di reputation del Sistema Bancario e Finanziario, culminata con lo scandalo Banca d’Italia L’assenza prolungata di un sostegno motivazionale all’investimento finanziario da parte dell’offerta. Fonte: GfK Eurisko – Prometeia Multifinanziaria 2007 www.studioborettini.it Situazione attuale Ritorno a una “non gestione” dei risparmi a favore di riserve liquide non destinate a prodotti d’investimento. Anche gli immobili, pur rimanendo un comparto molto appealing per le famiglie, riducono lievemente la loro forza attrattiva Conseguenza di questo atteggiamento verso i risparmi è l’ulteriore accentuazione nei portafogli della componente di Fonte: GfK Eurisko – Prometeia Multifinanziaria 2007 liquidità. www.studioborettini.it La soddisfazione per gli investimenti Da 1 a 10 quanto è soddisfatto dei rendimenti ottenuti dai suoi investimenti? 30.00 24.49 25.00 20.98 Voto medio 5,12 20.00 14.11 15.00 11.30 10.00 6.60 5.00 7.23 5.82 3.79 4.35 0.98 0.35 0.00 1 2 3 4 5 6 www.studioborettini.it 7 8 9 10 NR La soddisfazione per gli investimenti 0.00 1.00 Totale Una banca Due o più banche Internet sì Internet no Operai Impiegati, insegnanti, dirigenti Commmercianti e artigiani Liberi professionisti e imprenditori Pensionati 20-39 anni 40-65 anni 66-75 anni Legge abitualmente o occasionalmente Legge raramente o mai Utile occuparsi degli investimenti Inutile occuparsi degli investimenti www.studioborettini.it 2.00 3.00 4.00 5.00 6.00 5.12 4.82 5.49 5.60 4.94 4.22 5.26 5.29 5.40 4.56 5.36 5.06 4.75 5.35 5.03 5.37 4.48 L’atteggiamento nei confronti dell’informazione Legge quotidiani o riviste a contenuto finanziario specialistico? 0.00 10.00 Abitualmente 20.00 40.00 50.00 60.00 11.65 Occasionalmente 18.46 Raramente 17.68 Mai Non risponde 30.00 50.88 1.33 www.studioborettini.it L’atteggiamento nei confronti dell’informazione Secondo lei, occuparsi dei suoi investimenti finanziari è utile o inutile? Non risponde 8,8% per svogliatezza 36,3% per mancanza di conoscenze adeguate 29,4% per sfiducia negli intermediari 1.26 Inutile 26.25 Utile 72.49 0.00 10.00 20.00 30.00 40.00 www.studioborettini.it 50.00 60.00 70.00 80.00 L’atteggiamento nei confronti dell’informazione Se l’intermediario le chiedesse d’impegnare un’ora al mese per informarla compiutamente sui rischi relativi ai suoi investimenti, lei sarebbe disponibile? 0.00 10.00 20.00 30.00 40.00 50.00 Sì 52.35 No Non risponde 60.00 45.68 1.96 www.studioborettini.it L’atteggiamento nei confronti del rischio Nella gestione dei suoi investimenti finanziari, Lei ritiene di essere una persona che si rivolge a investimenti che offrano la possibilità di: 0.00 Guadagni MOLTO ELEVATI, pur con un ELEVATO rischio di… 5.00 10.00 20.00 25.00 30.00 35.00 40.00 45.00 2.25 Guadagni BUONI, pur con un DISCRETO rischio di perdere… 13.89 Guadagni DISCRETI, pur con un MODESTO rischio di perdere… 37.75 Guadagni LIMITATI, SENZA rischio di perdere capitale Non risponde 15.00 42.46 3.65 www.studioborettini.it L’atteggiamento nei confronti del rischio Quando decide di investire del denaro qual è la prima cosa a cui pensa? 0.00 5.00 10.00 15.00 20.00 25.00 Ottenere un rendimento certo 35.00 40.00 45.00 25.47 Capire bene quello che mi propongono 15.16 Non perdere capitale 38.74 Valutare più alternative Non risponde 30.00 18.81 1.82 www.studioborettini.it I rapporti con gli intermediari Quando si accinge a fare un investimento, come le viene presentato il rischio? 0 10 20 Come rischio basso, medio o alto Livello massimo della perdita del capitale investito Mesi consecutivi possibili in cui potrei essere in perdita Tempo minimo per non avere perdite in conto capitale 40 50 60 70 63.23 7.23 2.60 Nel 74,74% dei casi non vengono chieste informazioni scritte 4.84 Altro Non risponde 30 16.98 5.12 www.studioborettini.it L’atteggiamento nei confronti del rischio Qual è per lei l’investimento finanziario in assoluto più sicuro? 0.00 10.00 20.00 30.00 Totoli di Stato Obbligazioni 4.77 3.44 Prodotti a capitale garantito 2.74 7.72 Non so Nessuno Non risponde 50.00 60.00 49.05 Fondi comuni aperti Casa 40.00 22.95 6.11 3.23 www.studioborettini.it I rapporti con gli intermediari In riferimento alla valutazione del rischio, è solito confrontare diverse alternative?0.00 5.00 10.00 15.00 20.00 25.00 30.00 35.00 Mai 32.14 Qualche volta 35.44 Sempre Non risponde 40.00 30.18 2.25 Il 68,98% lo farà anche in futuro www.studioborettini.it Le banche nel 71,61% dei casi I rapporti con gli intermediari Prima di firmare un contratto, come si comporta? 0.00 5.00 10.00 15.00 20.00 25.00 30.00 35.00 40.00 45.00 50.00 Preferisce portare il prospetto a casa e leggerlo con attenzione 45.61 Preferisce leggerlo mentre sta facendo l’operazione 28.49 52,21% Firma senza leggerlo accuratamente Non risponde 23.72 2.18 www.studioborettini.it Il 49,7% non vuol dare l’impressione di non fidarsi I rapporti con gli intermediari Si ricorda di aver firmato un prospetto in cui le si chiede di illustrare la sua situazione finanziaria? 0.00 Si, ma ho firmato la liberatoria della banca Si, ma non ho voluto fornire le informazioni richieste 10.00 20.00 30.00 9.19 3.44 Non mi ricordo Non risponde 40.00 50.00 60.00 70.00 80.00 90.00 Il 41,82% non è disposto a fornire informazioni dettagliate sulla sua situazione finanziaria 84.91 2.46 www.studioborettini.it I rapporti con gli intermediari Quali sono i conflitti di interesse più importanti (voto da 1 a 10)? La banca vende quello su cui guadagna di più 8.27 La banca detiene in portafoglio i titoli che le propone 6.96 Il 74,67% non ricorda di aver firmato l’accettazione della 7.13clausola relativa al conflitto di interesse La banca ha prestato soldi alle imprese di cui vende i titoli Il consulente viene premiato dalla vendita di certi prodotti 7.38 6.00 www.studioborettini.it 6.50 7.00 7.50 8.00 8.50 I rapporti con gli intermediari Si rivolgerebbe ad un consulente finanziario indipendente? 0.00 5.00 10.00 15.00 20.00 25.00 30.00 Mai 40.00 45.00 38.46 Non Saprei 27.09 Qualche volta 22.18 Sempre Non risponde 35.00 10.53 1.75 www.studioborettini.it Nel 98,97% dei casi per mancanza di fiducia I rapporti con gli intermediari I risparmiatori come pensano di risolvere le loro difficoltà riguardo informazione, aggiornamento e conflitti d’interesse? SOCIETA' O BANCHE DI FIDUCIA 10% NON SO 6% INTERVENTO DI UN PROFESSIONISTA INDIPENDENTE 10,4% LEGGERE E INFORMARSI 28,3% CAMBIARE BANCA 4,3% SERVIZI DI INFO E CONSULENZA OFFERTI DALLE BANCHE 41% Fonte: XIV Rapporto sul Risparmio e i Risparmiatori BNL Centro Einaudi 2007 www.studioborettini.it Clusters 0.00 5.00 10.00 15.00 20.00 25.00 30.00 Prudenti Sfiduciati 40.00 45.00 50.00 45.82 5.89 Insoddisfatti Consapevoli 35.00 26.46 21.82 www.studioborettini.it Clusters Gli investitori prudenti dubbiosi(45,82%): sono i più avversi al rischio e i più sensibili ai conflitti di interesse degli intermediari. Abbastanza soddisfatti del rendimento degli investimenti effettuati, sono leggermente più propensi degli altri a confrontare più alternative di investimento dal punto di vista del rischio e presentano una disponibilità medio-bassa a fornire informazioni e ad applicarsi allo studio delle scelte di investimento. Gli investitori sfiduciati (5,89%): manifestano valori negativi su tutti i fattori. Gli investitori insoddisfatti (26,46%): si caratterizzano per un bassissimo valore del grado di soddisfazione degli investimenti effettuati. Gli investitori consapevoli (21,82%): sono i più orientati ad accettare i rischi degli investimenti, compensando la loro propensione al rischio con una buona disponibilità a cercare di capire ciò che stanno per fare e ad affidarsi alla competenza di un consulente indipendente. Si distinguono dagli altri segmenti per una maggiore multibancarizzazione, un’età mediamente più giovane, un grado di istruzione leggermente superiore, un maggior uso dell’internet banking, una maggiore disponibilità ad informarsi autonomamente e appartengono a classi professionali mediamente più ricche. www.studioborettini.it Conclusioni La soddisfazione per gli investimenti effettuati, nella media, è inferiore alla sufficienza (5,12) I più soddisfatti sono più giovani, utilizzano più banche, usano di più l’internet banking, sono più orientati ad informarsi, hanno un livello di istruzione più elevato, sono più propensi al rischio, a valutare le alternative di investimento, a diversificare il portafoglio, a fornire informazioni sulla propria situazione finanziaria, a rivolgersi a consulenti indipendenti e sono più attenti nella stipulazione dei contratti. Una elevata percentuale di investitori risulta esposto ad influenze esterne e a comportamenti opportunistici, con la conseguenza di una possibile difficoltà alla diffusione di servizi di consulenza finanziaria seria ed affidabile. La maggior parte degli investitori appare decisamente avversa al rischio, anche se non è poi chiaro come quantificare questa variabile e come valutare i termini di scambio tra rischio e rendimento. www.studioborettini.it Conclusioni Chi non ritiene utile occuparsi dei propri investimenti è condizionato prevalentemente dalla consapevolezza di carenze formative e dalla sfiducia negli intermediari. Anche per questo motivo, una larga parte dei risparmiatori non è disponibile a fornire informazioni sulla propria situazione finanziaria agli intermediari. C’è scarsa abitudine a chiedere informazioni scritte sui rischi degli investimenti e si registra una certa titubanza a controllare attentamente i contratti che si sottoscrivono (barriera psicologica). Le banche appaiono gli interlocutori privilegiati, anche se c’è consapevolezza di possibili conflitti di interesse. In generale, pare che si attribuisca più fiducia all’interlocutore diretto e abituale che all’intermediario che rappresenta. www.studioborettini.it Grazie per l’attenzione ! www.studioborettini.it