DIRITTO
INTERMEDIARI
FINANZIARI
MATERIALE DEL CORSO
Filippo Sartori
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COMUNITA’ SOCIALE AGRICOLA
Attività di impresa ridotta
1) Gli imprenditori si servono di capitali propri
2) Gli imprenditori si servono di capitali altrui procurati direttamente
2
SISTEMA POLITICO-ECONOMICO
SVILUPPATO

Insufficienza di capitali propri

Difficoltà di procurarsi direttamente capitali altrui

Necessità di raccogliere capitali sempre più ingenti

Sviluppo delle imprese collettive (c.d. società) per canalizzare le disponibilità
economiche di più soggetti

Nascita e sviluppo di imprese che hanno come attività principale (o
esclusiva) la raccolta di capitali che vengono messi a disposizione di altre
imprese
3
IMPRESE CHE RACCOLGONO LE
DISPONIBILITA’ ECONOMICHE DEI
CONSOCIATI
Parte di reddito prodotto dai risparmiatori:
A) Con il loro lavoro
Non consumato
B) Tratto dalle loro rendite
4
Le disponibilità economiche vengono raccolte dalle imprese di investimento e
messe a disposizione degli imprenditori commerciali per produrre nuova ricchezza,
ovvero nuove disponibilità economiche che verranno ripartite tra:




Intermediari
Risparmiatori
Stato
Impresa commerciale
5
Perché si sono imposti nel mercato
finanziario gli intermediari?

E’ più efficiente un sistema finanziario fondato sull’intermediazione
o un sistema basato sul semplice funzionamento dei mercati?
6
L’INSTAURAZIONE DI RAPPORTI
DIRETTI TRA INVESTITORI E
SOCIETA’ EMITTENTI E’ INFICIATA
DA TRE FATTORI

Costi transattivi

Incertezza delle scelte finanziarie

Asimmetrie informative
7
L’ATTIVITA’ DI INTERMEDIAZIONE
PUO’ ESSERE EFFETTUATA
B
A

Mantenendo la posizione dei
risparmiatori distinta da quella degli
imprenditori

I risparmiatori diventano creditori o
soci degli intermediari che a loro volta
diventano creditori o soci degli
imprenditori

Coinvolgendo i risparmiatori nel
rischio dell’attività di impresa

I risparmiatori diventano soci (titolari
di impresa); ovvero, diventano diretti
creditori dell’impresa
8
Fattispecie A:
attività di intermediazione c.d. bancaria
Fattispecie B:
attività di intermediazione c.d. finanziaria
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Sviluppo storico della regolamentazione
dell’attività finanziaria
1° periodo
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Legge 20 marzo 1913, n. 272
Regolamento attuativo
RD 4 agosto 1913 n. 1068
Usi di borsa
Borsa delle grida
Agenti di cambio
Banche
Commissionari di borsa
Remiser
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Sviluppo storico della regolamentazione
dell’attività finanziaria
2° periodo
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Legge 23 marzo 1983, n. 77
Introduzione nuovi soggetti come le società di gestione dei fondi comuni di
investimento
Reti di vendita
Società fiduciarie
Rivitalizzazione funzioni Consob e Banca d’Italia
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Sviluppo storico della regolamentazione
dell’attività finanziaria
3° periodo
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Legge 2 gennaio 1991, n. 1 (c.d. legge SIM)
Introduzione SIM con riserva esclusiva
Borsa telematica
Concentrazione degli scambi di borsa
Istituzione del fondo nazionale di garanzia
Nuove regole per lo svolgimento dei servizi di investimento
D.lgs. 23 luglio 1996, n. 415 (c.d. Decreto Eurosim)
Ampliamento della categoria degli intermediari
Creazione di un mercato finanziario unico europeo
Privatizzazione della borsa valori e degli altri mercati regolamentati
Nuove procedure in tema di vigilanza e servizi di investimento
Emanazione del D.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (c.d. TUF)
12
Recepimento Direttive CEE 93/22
e 93/6 del 1993
1.
Ampliamento della categoria degli intermediari abilitati
2.
Creazione di un mercato finanziario unico europeo
3.
Privatizzazione della Borsa Valori e degli altri mercati regolamentati
4.
Nuove procedure per lo svolgimento attività di vigilanza sulla prestazione dei
servizi di investimento e per la gestione delle crisi
13
Prodotti finanziari ex art. 1,
comma 1, lett. u) TUF
Strumenti finanziari
Ogni altra forma di investimento di natura
finanziaria
Manca una disciplina normativa
Cfr. art. 18, comma 5 TUF
Art. 1, comma 2 TUF
Es.:
Fondi pensione
Polizze assicurative
14
Attività stricto jure finanziarie
Servizi di investimento
ART. 1, comma 5 TUF
Servizi accessori
ART. 1, comma 6 TUF
15
PROFILO SOGGETTIVO
Cfr. art. 18, comma 1 TUF
L’esercizio professionale nei confronti del pubblico dei servizi di investimento è riservato alle
Imprese di investimento
SIM
Banche
Imprese di investimento extracomunitarie
Imprese di investimento comunitarie
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Altri intermediari che possono svolgere
solo alcuni servizi di investimento
SICAV
SGR
Intermediari
finanziari ex
107 TUB
Agenti di cambio
Poste S.p.a.
Soggetti abilitati
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Intervento pubblico nei mercati
(privati finanziari)
FINALITA’ della VIGILANZA art. 5 TUF
Trasparenza e correttezza dei
Tutela investitori
comportamenti degli intermediari
Stabilità mercati
Sana e prudente gestione
Competitività mercati
Buon funzionamento mercati
Scopo immediato
Scopo mediato
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Competenza funzionale
CONSOB
BANCA D’ITALIA
Controllo sulla trasparenza e sulla
correttezza dei comportamenti dei
soggetti sottoposti a vigilanza
Controllo dei rischi, ai mezzi propri di
cui gli intermediari si devono dotare ed
all’organizzazione interna
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Introduzione all`intermediazione finanziaria