Economia e Tecnica
dei Mercati Finanziari
Laura Chiaramonte
([email protected])
I contenuti
•
I mercati finanziari:
–
–
•
Definizione
Differenti classificazioni dei mercati finanziari a seconda
del criterio utilizzato (con particolare attenzione ai
mercati regolamentati e non regolamentati soprattutto
alla luce delle recenti novità introdotte dalla MiFID)
La società mercato Borsa Italiana S.p.A.:
-
obiettivi, responsabilità e compiti
i mercati gestiti
la procedura di ammissione alla quotazione (IPO) sui mercati
regolamentati da essa gestiti
modalità e orari di negoziazione (con particolare attenzione alle
fasi di seduta borsistica dell’MTA)
I mercati finanziari: definizione
- Il Sistema Finanziario è l’insieme organizzato di:
- mercati finanziari
- intermediari finanziari
- strumenti finanziari
- I mercati finanziari sono un complesso di scambi
aventi per oggetto strumenti finanziari
Criteri di classificazione dei mercati finanziari
1) Natura degli strumenti negoziati
Mercati creditizi
Mercati mobiliari
2) Funzione svolta dai mercati
Mercati primari
Mercati secondari
3) Scadenza degli strumenti negoziati
Mercato monetario
Mercato dei capitali
4) Taglio delle transazioni
Mercati al dettaglio
Mercato all’ingrosso
5) Modalità di negoziazione
Mercato ad asta (o order driven)
Mercato di market maker (o quote driven)
6) Localizzazione degli scambi
Mercato fisico
Mercato telematico
7) Esistenza di una specifica
regolamentazione/organizzazione
Mercati regolamentati (o organizzati)
Mercati non regolamentati (o OTC o SSO o MTF)
1) Natura degli strumenti negoziati
Mercati creditizi
- Strumenti finanziari privi del
requisito di trasferibilità e di
negoziabilità
- Strumenti finanziari
personalizzati
Esempio: mutuo
Mercati mobiliari
- Strumenti finanziari
trasferibili e negoziabili
- Strumenti finanziari
standardizzati
Esempio: azioni, obbligazioni
2) Funzione svolta dai mercati
Mercato primario
- Insieme delle negoziazioni
che hanno per oggetto titoli di
nuova emissione
- funzione di finanziamento
Mercato secondario
- Insieme delle negoziazioni
che hanno per oggetto titoli già
in circolazione
- funzione di liquidità
TRE modalità di emissione di nuovi titoli
(Continua)
Mercato primario:
modalità di emissione di nuovi titoli
Le modalità attraverso cui può avvenire
l’emissione di nuovi titoli sul mercato primario
sono tre:
A) collocamento privato (o private placement)
B) collocamento pubblico (o public placement)
C) asta (competitiva o marginale) => titoli di stato
A) Collocamento privato
- L’emittente si rivolge ad una ristretta e
selezionata cerchia di investitori
- L’emittente concorda preventivamente le
caratteristiche tecniche e le quantità
dell’emissione
- Elevato grado di personalizzazione
B) Collocamento pubblico
- L’emittente si rivolge ad un numero molto
vasto di potenziali investitori
- L’emittente ricorre ad intermediari finanziari
specializzati nel collocamento
- Rientra tra i servizi di investimento (art. 1,
pto 5), TUF ’98)
zoom sulle novità della Direttiva MiFID in
materia di servizi di investimento
I servizi di investimento pre e post MiFID
TUF pre MiFID
TUF post MiFID
SI
(intesa solo come
quella svolta dal
dealer)
SI
(intesa come quella svolta dal
dealer o dal market maker)
2) Negoziazione per conto terzi
(broker)
SI
SI
(ora però “esecuzione di ordini
per conto dei clienti”)
3) Collocamento, con o senza
preventiva sottoscrizione o acquisto a
fermo, ovvero assunzione di garanzia
nei confronti dell’emittente
SI
SI
4) Gestione su base individuale di
portafogli in conto terzi
SI
SI
5) Ricezione e trasmissione di ordini
nonché mediazione
SI
SI
6) Consulenza in materia di
investimenti
NO
SI
7) Gestione di sistemi multilaterali
di negoziazione (SSO)
NO
SI
1) Negoziazione per conto proprio
Servizi e attività di investimento e soggetti preposti
Banche
Imprese di
investimento
conto
X
X
X
Esecuzione di ordini per
conto dei clienti
X
X
X
Collocamento semplice, con
assunzione a
fermo/garanzia
X
X
X
Gestione di portafogli
X
X
Ricezione e trasmissione di
ordini
X
X
Consulenza in materia di
investimenti
X
X
Gestione
di
multilaterali
negoziazione
X
X
Negoziazione
proprio
Novità
MiFID
Int. Fin.
ex art.
107 TUB
per
sistemi
di
SGR
Società di
gestione dei
mercati
regolamentati
X
X
X
Connessi
ai servizi e attività di investimento e
introdotti dalla MiFID ci sono..
Test di ADEGUATEZZA
Test di APPROPRIATEZZA
Execution only (o mera esecuzione di ordini)
=> disciplinati dal Regolamento Consob 16190/2007 (o Regolamento Intermediari)
INFORMAZIONI PER LA VALUTAZIONE DELL’ADEGUATEZZA
L’INTERMEDIARIO
ELEMENTI INCLUSI, SE PERTINENTI, NEI SINGOLI TIPI DI
INFORMAZIONE
RACCOGLIE / OTTIENE DAL
CLIENTE INFORMAZIONI IN
MERITO A:

1)
conoscenza
ed
esperienza nel settore
di
cliente ha dimestichezza;

investimento
o
di
quale queste sono state eseguite;

3) obiettivi di investimento
il livello di istruzione, la professione o, se rilevante, la
precedente professione del cliente.
servizio
2) situazione finanziaria
la natura, il volume e la frequenza delle operazioni su
strumenti finanziari realizzate dal cliente e il periodo durante il
rilevante per il tipo di
strumento
tipi di servizi, operazioni e strumenti finanziari con i quali il

fonte e consistenza del reddito del cliente;

patrimonio complessivo del cliente;

impegni finanziari del cliente

periodo di tempo per il quale il cliente desidera conservare
l’investimento;

preferenze del cliente in materia di rischio;

profilo di rischio del cliente;

finalità dell’investimento
Rischio di collocamento
Si può verificare quando:
-
o l’OFFERTA > DOMANDA => i titoli
rimangono o nel portafoglio dell’emittente (coll.
semplice) o dell’intermediario (coll. a fermo; coll.
con garanzia)
-
o
DOMANDA > OFFERTA => 3 criteri:
1) Regola temporale (first come, first served)
2) Riparto
3) Sorteggio
C) Asta
- Tipica modalità di collocamento dei Titoli di
Stato (BOT, BTP, CCT, CTZ)
- Esistono due tipi di aste:
1) l’asta competitiva (BOT)
2) l’asta marginale (BTP, CCT, CTZ)
- Principale differenza rispetto il collocamento
privato e pubblico è che, nella “fase di
offerta”,
l’emittente
non
comunica
preventivamente il prezzo
Le forme organizzative del mercato primario a confronto
Collocamento
privato
Collocamento
pubblico
Asta
(competitiva o
marginale)
Offerta
L’emittente
concorda L’emittente comunica
preventivamente con gli tutte le caratteristiche:
investitori le caratteristiche prezzo e quantità
dell’emissione e poi procede
all’offerta
Richiesta
Gli investitori esprimono le Gli
investitori Gli
investitori
loro proposte in termini di esprimono
le
loro esprimono
le
loro
quantità
proposte in termini di proposte in termini di
quantità
quantità e prezzo
Aggiudicazione
Assegnazione
al
prezzo
indicato
dall’emittente.
Eventuale ricorso a regole
secondarie in caso di eccesso
di domanda
Assegnazione al prezzo
indicato dall’emittente.
Eventuale ricorso a
regole secondarie in
caso di eccesso di
domanda
L’emittente comunica
tutte le caratteristiche
dell’emissione tranne il
prezzo
Individuazione
dei
partecipanti che hanno
offerto
le
migliori
condizioni
e
assegnazione a un unico
prezzo, quello più basso
(asta marginale) o a
prezzi differenti (asta
competitiva)
Asta competitiva (BOT)
-
Il Tesoro fissa solo le quantità, ma non i prezzi di emissione
-
Ogni operatore può presentare al massimo 3 domande differenziate nel
prezzo di almeno un centesimo di punto
-
Richiesta minima di 1,5 mln di euro
-
Importo massimo richiedibile è pari al quantitativo offerto dal Tesoro
-
Vengono soddisfatte in primo luogo le domande a prezzi più alti
(integralmente) e poi in maniera decrescente le altre, fino al completo
esaurimento della quantità offerta
-
Tale asta prevede che ogni richiesta rimanga aggiudicataria al prezzo
proposto (detto prezzo di aggiudicazione)
-
Per evitare che il prezzo medio ponderato di aggiudicazione sia influenzato
negativamente da domande formulate a prezzi non in linea con quelli di
mercato, viene calcolato un prezzo massimo accoglibile (da fine maggio
2003)
-
Per evitare domande speculative viene calcolato un prezzo di esclusione al
di sotto del quale le domande di sottoscrizione non sono prese in
considerazione
Asta marginale (BTP, CCT, CTZ)
-
Il Tesoro fissa solo le quantità, ma non i prezzi di emissione
-
Ogni operatore può presentare al massimo 3 richieste differenziate nel prezzo di
almeno un centesimo di punto
-
Richiesta minima di 500.000 euro
-
L’importo massimo richiedibile è pari al quantitativo offerto dal Tesoro in asta
-
Tale asta prevede che i richiedenti rimangano aggiudicatari tutti allo stesso prezzo
(detto prezzo marginale)
-
Il prezzo marginale determinato soddisfacendo le offerte partendo dal prezzo più
alto fino a quando la quantità domandata non è pari a quella offerta. Il prezzo
dell’ultima domanda che rimane aggiudicataria determina il prezzo marginale
-
Non vengono prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al
prezzo massimo accoglibile, per il calcolo del prezzo medio ponderato
-
Per evitare domande speculative viene calcolato un prezzo di esclusione, al di sotto
del quale le domande di sottoscrizione non sono prese in considerazione.
ASTA COMPETITIVA
Esempio di assegnazione di BOT in asta
Si ipotizza un’asta competitiva di 7.000 milioni di euro di Bot annuali
(durata 360 gg) a cui partecipano 4 operatori che presentano le seguenti
domande, espresse in milioni di euro:
Operatore
n. Richiesta
A
1a
750
96,15
B
1a
1.500
95,90
D
1a
1.000
95,90
B
2a
1.100
95,88
C
1a
1.000
95,85
D
2a
800
95,84
A
2a
1.000
95,82
C
2a
700
95,82
B
3a
950
95,70
D
3a
800
95,65
C
3a
1.500
94,80
A
3a
900
94,00
Totale richiesto
Quantità richiesta
12.000
Prezzo demandato
Op.
A
B
C
D
Quantità
richiesta
Dom.
Accumulata
96,15
750
-
-
-
750
750
95,90
-
1500
-
-
1500
2250
95,90
-
-
-
1000
1000
3250
95,88
-
1100
-
-
1100
4350
95,85
-
-
1000
-
1000
5350
95,84
-
-
-
800
800
6150
95,82
1000
-
-
-
1000
7150
95,82
-
-
700
-
700
7850
95,70
-
950
-
-
950
8800
95,65
-
-
-
800
800
9600
94,80
-
-
1500
-
1500
11100
94,00
900
-
-
-
900
12000
P
Ia richiesta
operatore
A
IIa
richiesta
operatore
A
IIIa
richiesta
operatore
A
Totale
12000
Prezzi da determinare
A) Da calcolare:
A.1) Prezzo medio ponderato (Pmp)
A.2) Prezzo massimo accoglibile (Pma)
A.3) Prezzo medio ponderato di aggiudicazione (Pmpa)
A.4) Prezzo della richiesta scartata
A.5) Prezzo minimo aggiudicatario ed eventualmente la %
di riparto
B) Da calcolare: il prezzo di esclusione (PE)
A) Calcolo del prezzo massimo accoglibile, del prezzo
medio ponderato di aggiudicazione, del prezzo minimo
aggiudicatario e del riparto
A1) Si determina il prezzo medio ponderato delle richieste che nel caso di:
- DOMANDA TOTALE > OFFERTA, si ottiene considerando le richieste che,
ordinate a partire dal prezzo più elevato, costituiscono la IIa metà dell’importo
nominale in emissione
- DOMANDA TOTALE < OFFERTA, si ottiene considerando le richieste che,
ordinate a partire dal prezzo più elevato, costituiscono la IIa metà dell’importo
domandato
A2) Si individua il prezzo massimo accoglibile, corrispondente al rendimento del
prezzo medio ponderato di cui al punto A1) decurtato di 25 punti base (1 punto
percentuale = 100 punti base)
A3) Le richieste con prezzi superiori al prezzo massimo accoglibile sono
automaticamente escluse e il prezzo medio ponderato di aggiudicazione si det.
sottraendo dalla quantità tot. offerta dall’emittente una quantità pari a quella
esclusa
A4) Prezzo della richiesta scartata: la richiesta scartata è comunque assegnata al
minore tra il p ottenuto sottraendo 10 punti base al rendimento corrispondente al
prezzo massimo accolto nell’asta ed il p massimo accoglibile.
A5) % di riparto da calcolare nel caso in cui al prezzo minimo aggiudicatario sono
state richieste dagli operatori quantità > alla quantità assegnabile. Perciò le
richieste fatte al prezzo minimo aggiudicatario verranno soddisfatte in maniera
proporzionale alle rispettive richieste, cioè nella misura della % di riparto
B) Calcolo del prezzo di esclusione (PE)
B1) Si prendono in considerazione le richieste che in ordine
decrescente di prezzo, coprono la prima metà dell’importo
offerto con l’esclusione della richiesta formulata ad un prezzo
superiore al prezzo massimo accoglibile
B2) Si calcola il prezzo medio ponderato (Pmp) corrispondente e
il relativo rendimento lordo (rl)
B3) Al rl si sommano 100 punti base (1%)
B4) Si calcola il prezzo corrispondente a tale rendimento, che
costituisce il prezzo di esclusione (PE) e si escludono
dall’asta le domande di quegli operatori che presentano un
prezzo < al PE
Tabella riepilogativa delle assegnazioni
Prezzo di
Quantità assegnata per prezzo di aggiudicazione
aggiudicazione
A
B
C
Quantità
assegnata
totale
D
95,99
750
0
0
0
750
95,90
0
1500
0
1000
2500
95,88
0
1100
0
0
1100
95,85
0
0
1000
0
1000
95,84
0
0
0
800
800
95,82
500
0
350
0
850
Quantità
assegnata per
operatore
1250
2600
1350
1800
7000
Tabella riassuntiva dei risultati dell’asta competitiva
Durata BOT (espressa in giorni)
360
BOT offerti (mln €)
7000
BOT richiesti (mln €)
12000
BOT assegnati (mln €)
7000
Prezzo medio ponderato
95,870
Rendimento lordo (%)
4,29%
Prezzo massimo accolto in asta
95,90
Prezzo minimo aggiudicatario
95,82
Riparto prezzo minimo
50%
Prezzo di esclusione
94,98
Prezzo massimo accoglibile
96,08
ASTA MARGINALE
Esempio di assegnazione di BTP in asta
Si ipotizza un’asta marginale di 3.500 milioni di euro di BTP decennali,
con cedola pari al 5,50%, a cui partecipano 4 operatori che presentano le
seguenti domande, espresse in milioni di euro:
Operatore
n. Richiesta
Quantità richiesta
Prezzo demandato
A
1a
500
104,00
B
1a
600
101,30
D
1a
700
101,30
B
2a
800
101,20
C
1a
700
101,10
C
2a
400
100,65
D
2a
500
100,65
A
2a
500
99,98
B
3a
500
99,98
D
3a
500
99,97
C
3a
400
99,95
A
3a
600
99,94
Totale richiesto
6.700
A
B
C
D
Quantità
richiesta
Dom.
Accum.
104,00
500
-
-
-
500
500
101,30
-
600
-
-
600
1100
101,30
-
-
-
700
700
1800
101,20
-
800
-
-
800
2600
101,10
-
-
700
-
700
3300
100,65
-
-
400
-
400
3700
100,65
-
-
-
500
500
4200
99,98
500
-
-
-
500
4700
99,98
-
500
-
-
500
5200
99,97
-
-
-
500
500
5700
99,95
-
-
400
-
400
6100
99,94
600
-
-
-
600
6700
Op.
P
Totale
6700
Prezzi da determinare
Da calcolare:
A) il prezzo massimo accoglibile (Pma)
B) il prezzo di esclusione (PE)
C) il prezzo marginale e ed eventualmente la
% di riparto
A) Calcolo del prezzo massimo accoglibile
A1) Si det. il prezzo medio ponderato delle richieste che nel
caso di:
- DOMANDA TOTALE > all’OFFERTA, si ottiene
considerando le richieste che, ordinate a partire dal prezzo più
elevato, costituiscono la IIa metà dell’importo nominale in
emissione
- DOMANDA TOTALE < all’OFFERTA,
si ottiene
considerando le richieste che, ordinate a partire dal prezzo più
elevato, costituiscono la IIa metà dell’importo domandato
A2) Si det. il prezzo massimo accoglibile aggiungendo due punti
percentuali al prezzo medio ponderato di cui al punto A1)
A3) Le richieste con prezzi superiori al prezzo massimo
accoglibile sono automaticamente escluse
B) Calcolo del prezzo di esclusione (PE)
B1) Solo dopo aver calcolato il Pma risulta possibile det. il PE
Escluse le richieste formulate ad un p > al Pma, si deve:
B2) prendere in considerazione le richieste che, in ordine
decrescente di prezzo, coprono la Ia metà dell’importo
offerto
B3) calcolare il nuovo prezzo medio ponderato (Nuovo Pmp)
B4) PE = Nuovo Pmp - 200 punti base e si escludono dall’asta
le domande di quegli operatori che presentano un p < al
PE
C) Calcolo del prezzo marginale
e della eventuale % di riparto
C1) Occorre determinare il prezzo marginale, ovvero
l’ultimo prezzo accoglibile al quale verrà aggiudicato
l’intero importo offerto
C2) la eventuale % di riparto nel caso in cui al p
marginale siano state richieste dagli operatori quantità
> alla quantità assegnabile. Perciò le richieste fatte a
quel prezzo verranno soddisfatte in maniera
proporzionale alle rispettive richieste.
Tabella riepilogativa delle assegnazioni
(mln di euro)
Prezzo
marginale
Quantità assegnata per operatore
entro p (marginale) = 100,65
A
100,65
Riparto al
22,22%
500
B
1400
C
Quantità
assegnata
totale
D
700
89
Totale assegnato
700
111
3300
200
3500
Quantità di titoli assegnati a ciascuno dei 4 operatori entro il p marginale p = 100,65
Tabella riepilogativa del risultato d’asta
BTP offerti (mln €)
3500
BTP richiesti (mln €)
6700
BTP assegnati (mln €)
3500
Prezzo di assegnazione
(p marginale)
Prezzo di esclusione
100,65
Riparto all’ultimo prezzo (%)
99,27
22,222%
N.B.: il meccanismo d’asta illustrato è il medesimo anche per i BTP a 3, 5, 15 e 30 anni; i CCT
a 7 anni e i CTZ a 24 mesi
3) Scadenza degli strumenti negoziati
Mercato monetario
- Strumenti finanziari a breve
termine (< 12 mesi)
Esempio: mercato dei BOT
Mercato dei capitali
- Strumenti finanziari a mediolungo termine (> 12 mesi)
Esempio: mercato azionario
4) Taglio delle transazioni
Mercato al dettaglio
Mercato all’ingrosso
(o dei lotti minimi)
(o dei blocchi)
- Vengono trattati tagli
- Vengono trattati tagli di
“normali” di negoziazione mercato rilevanti
Esempio: MOT
Esempio: MTS
5) Modalità di negoziazione
Mercati ad Asta
(o order driven)
Mercati di market maker
(o quote driven)
-I
prezzi
sono
il
risultato - Caratterizzati dalla presenza dei
dell’incrocio dei flussi di ordini di market makers che assicurano la
acquisto e di vendita immessi nel liquidità dello strumento finanziario
mercato dagli operatori
- i prezzi sono quindi determinati
- Asta a chiamata e Asta continua
dai market makers
6) Localizzazione degli scambi
Mercato fisico
Mercato telematico
- Gli operatori si radunano - E’ possibile effettuare le
in mercati che hanno una negoziazioni
anche
dislocazione fisica
prescindendo
dalla
presenza
fisica
degli
operatori
7) Esistenza di una specifica
regolamentazione/organizzazione
Mercati regolamentati
(o mercati organizzati)
- Standardizzazione degli
strumenti oggetto di scambio
Esempio: MTA, MOT,…
Mercati non
regolamentati
(SSO/OTC/MTF)
- Alto grado di
personalizzazione degli
strumenti oggetto di scambio
Esempio: EuroTLX, MAC, AIM
Italia, ExtraMot
Novità MiFID in materia di mercati
Effetti post – MiFID: in sintesi
ABOLIZIONE DELL’OBBLIGO DI CONCENTRAZIONE
FRAMMENTAZIONE del mercato
Introduzione di rigorosi OBBLIGHI di
TRASPARENZA (pre e post trade)
Best Execution
I mercati regolamentati e non regolamentati
pre e post MiFID
TUF pre MiFID
Fonti
normative
che li
disciplinano
TUF post MiFID
Mercati
regolamentati
Mercati non
regolamentati
Mercati
regolamentati
(art. 61 => 77
TUF)
(art. 78 TUF)
(art. 1, lett. w-ter ,
TUF + art. 60-ter
=>77 TUF)
Sistemi di negoziazione diversi
dai mercati regolamentati
Sistemi
Multilaterali
di
negoziazione
(art. 1, pto 5 e 5 octies, TUF + art.
77 TUF)
(SSO o MTF)
Internalizzatori
sistematici
(art. 1, comma 5-ter,
TUF + art. 78 TUF)
Mercati regolamentati nel TUF pre e post MiFID
TUF pre MiFID
Definizione normativa
Non presente
TUF post MiFID
“Sistema multilaterale che
consente
o
facilita
l’incontro, al suo interno e
in base a regole non
discrezionali, di interessi
multipli di acquisto e di
vendita di terzi relativi a
strumenti
finanziari,
ammessi alla negoziazione
conformemente alle regole
del mercato stesso, in modo
da dare luogo a contratti, e
che è gestito da una società
di gestione, è autorizzato e
funziona
regolarmente”
(art. 1, pto 1), lett. w-ter)
(Continua)
Mercati regolamentati nel TUF pre e post MiFID
TUF pre MiFID
Società di gestione del
mercato
TUF post MiFID
“L’attività
di RIMASTO INVARIATO
organizzazione e gestione (ART. 61,TUF)
dei mercati di strumenti
finanziari ha carattere
d’impresa ed è esercitata
da società per azioni
(società di gestione), anche
senza scopo di lucro” (art.
61, TUF)
(Continua)
Mercati regolamentati nel TUF pre e post MiFID
Requisiti richiesti alle
società di gestione dei
mercati
TUF pre MiFID
TUF post MiFID
- “La CONSOB determina con
regolamento:
a) Il capitale minimo della
società di gestione
b) Le attività connesse e
strumentali a quelle di
organizzazione e gestione dei
mercati che possono essere
svolte dalle società di gestione
- Il MINISTRO dell’EC. e
delle FINANZE, sentita la
Consob,
determina
con
regolamento i requisiti di
onorabilità e professionalità
dei soggetti che svolgono
funzioni di amministrazione,
direzione e controllo nelle
società di gestione” (art. 61,
commi 2 e 3, TUF)
- “La CONSOB determina con
regolamento:
a) Le risorse finanziarie della
società di gestione
b) Le attività connesse e
strumentali a quelle di
organizzazione e gestione dei
mercati che possono essere
svolte dalle società di gestione
- Il MINISTRO dell’EC. e
delle FINANZE, sentita la
Consob,
determina
con
regolamento i requisiti di
onorabilità, professionalità e
indipendenza dei soggetti che
svolgono
funzioni
di
amministrazione, direzione e
controllo nelle società di
gestione” (art. 61, commi 2 e
3, TUF)
(Continua)
Mercati regolamentati nel TUF pre e post MiFID
Regolamento del
mercato
TUF pre MiFID
TUF post MiFID
-“L’organizzazione e la gestione del mercato
sono disciplinate da un regolamento deliberato
dall’assemblea ordinaria della società di gestione”
(art. 62, comma 1, TUF)
-“L’organizzazione e la gestione del mercato
sono disciplinate da un regolamento deliberato
dall’assemblea ordinaria o dal consiglio di
sorveglianza della società di gestione” (art. 62,
comma 1, TUF)
- “Qualora le azioni della società di gestione
siano quotate in un mercato regolamentato, il
regolamento di cui al comma 1 è deliberato dal
consiglio di amministrazione della società
medesima” (art. 62, comma 1, TUF)
- “Qualora le azioni della società di gestione
siano quotate in un mercato regolamentato, il
regolamento di cui al comma 1 è deliberato dal
consiglio di amministrazione o dal consiglio di
gestione
della società medesima” (art. 62,
comma 1-bis, TUF)
- Contenuto minimo del regolamento:
1) Condizioni e modalità di ammissione, di
esclusione e di sospensione degli operatori;
2) Condizioni e modalità di ammissione, di
esclusione e di sospensione degli strumenti
finanziari dalle negoziazioni;
3) Condizioni e modalità di svolgimento delle
negoziazioni;
4) Eventuali obblighi degli operatori e degli
emittenti;
5) Modalità di accertamento, pubblicazione e
diffusione dei prezzi;
6) Tipi di contratti ammessi alle negoziazioni;
7) Criteri per la determinazione dei quantitativi
minimi negoziabili.
(art. 62, comma 2, TUF)
-Contenuto minimo del regolamento:
1) Condizioni e modalità di ammissione, di
esclusione e di sospensione degli operatori;
2) Condizioni e modalità di ammissione, di
esclusione e di sospensione degli strumenti
finanziari dalle negoziazioni;
3) Condizioni e modalità di svolgimento delle
negoziazioni;
4) Eventuali obblighi degli operatori e degli
emittenti;
5) Modalità di accertamento, pubblicazione e
diffusione dei prezzi;
6) Tipi di contratti ammessi alle negoziazioni;
7) Criteri per la determinazione dei quantitativi
minimi negoziabili;
8) Condizioni e modalità per la compensazione,
liquidazione e garanzia delle operazioni
concluse sui mercati”
(art. 62, comma 2, TUF)
(Continua)
Mercati regolamentati nel TUF pre e post MiFID
Compiti delle società di
gestione dei mercati
TUF pre MiFID
TUF post MiFID
“ La società di gestione deve provvedere:
-alla predisposizione delle strutture materiali
-alla fornitura dei servizi del mercato
-alla determinazione dei corrispettivi dovuti
(dagli intermediari e dagli emittenti) per l’utilizzo
di strutture e la fruizione dei servizi erogati dalla
società di gestione
-a disporre l’ammissione, l’esclusione e la
sospensione degli strumenti finanziari e degli
operatori dalle negoziazioni
-a comunicare alla Consob le violazioni del
regolamento del mercato, segnalando le iniziative
assunte
-all’adozione di tutti gli atti necessari per il buon
funzionamento del mercato e alla verifica del
rispetto del regolamento del mercato;
-alla gestione e alla diffusione al pubblico delle
informazioni e dei documenti previsti dai
regolamenti Consob
-agli altri compiti ad essa eventualmente affidati
dalla Consob”
(art. 64, TUF)
“ La società di gestione deve provvedere:
-alla predisposizione delle strutture materiali
-alla fornitura dei servizi del mercato
-alla determinazione dei corrispettivi dovuti
(dagli intermediari e dagli emittenti) per l’utilizzo
di strutture e la fruizione dei servizi erogati dalla
società di gestione
-a disporre l’ammissione, l’esclusione e la
sospensione degli strumenti finanziari e degli
operatori dalle negoziazioni
-a comunicare alla Consob le violazioni del
regolamento del mercato, segnalando le iniziative
assunte
-all’adozione di tutti gli atti necessari per il buon
funzionamento del mercato e predispone e
mantiene dispositivi e procedure efficaci per il
controllo del rispetto del regolamento del
mercato;
-alla gestione e alla diffusione al pubblico delle
informazioni e dei documenti previsti dai
regolamenti Consob
-agli altri compiti ad essa eventualmente affidati
dalla Consob”
(art. 64, TUF)
(Continua)
Mercati regolamentati nel TUF pre e post MiFID
TUF pre MiFID
Vigilanza sulle società
di gestione e iscrizione
all’albo
TUF post MiFID
“Le società di gestione sono RIMASTO INVARIATO (art.
soggettate alla vigilanza della 73, TUF)
Consob. La Consob iscrive le
società di gestione in un albo”
(art. 73, TUF)
(Continua)
Mercati regolamentati nel TUF pre e post MiFID
Autorizzazione dei
mercati regolamentati
TUF pre MiFID
TUF post MiFID
“La Consob autorizza l’esercizio dei
mercati regolamentati quando sono
soddisfatti i requisiti inerenti:
-l’ammontare minimo del capitale della
società di gestione
-l’onorabilità e professionalità dei
soggetti che svolgono funzioni di
amministrazione, direzione e controllo
nelle società di gestione e non sussista
una causa che comporta la sospensione
temporanea dalla carica
-l’onorabilità dei partecipanti al capitale
-il regolamento del mercato è conforme
alla disciplina comunitaria ed è idoneo ad
assicurare la trasparenza del mercato,
l’ordinato svolgimento delle negoziazioni
e la tutela degli investitori.
“La Consob autorizza l’esercizio dei
mercati regolamentati quando sono
soddisfatti i requisiti inerenti:
-le risorse finanziarie delle società di
gestione
-l’onorabilità, la professionalità e
l’indipendenza dei soggetti che svolgono
funzioni di amministrazione, direzione e
controllo nelle società di gestione e non
sussista una causa che comporta la
sospensione temporanea dalla carica
-l’onorabilità dei partecipanti al capitale
-il regolamento del mercato è conforme
alla disciplina comunitaria ed è idoneo ad
assicurare la trasparenza del mercato,
l’ordinato svolgimento delle negoziazioni
e la tutela degli investitori.
L’autorizzazione è subordinata alla
presentazione di un programma di
attività che illustra i tipi di attività
previsti e la struttura organizzativa
della società di gestione.
Una volta intervenuta l’autorizzazione, la
Consob iscrive i mercati regolamentati
in un apposito elenco” (art. 63 TUF)
Una volta intervenuta l’autorizzazione, la
Consob iscrive i mercati regolamentati
in un apposito elenco” (art. 63 TUF)
Mercati non regolamentati nel TUF pre e post MiFID
TUF pre MiFID
TUF post MiFID
Mercati non
regolamentati
(OTC o SSO o MTF)
Sistemi di negoziazione diversi dai mercati
regolamentati
(art. 78 TUF)
In particolare si sono stabiliti i seguenti
principi:
a)
la Consob ha il potere di
richiedere agli organizzatori,
agli emittenti e agli operatori,
dati notizie e documenti sugli
scambi
b)
la Consob ai fini della tutela
degli investitori può stabilire le
modalità i termini e le
condizioni dell’informazione al
pubblico riguardante gli scambi
c)
la Consob, sempre ai fini della
tutela degli investitori, può
sospendere e nei casi più gravi
vietare gli scambi quando ciò sia
necessario per evitare gravi
pregiudizi alla tutela degli
investitori.
Sistemi MTF
(art. 1, pto 5 e 5-octies, TUF
+ art. 77 TUF)
Internalizzatori sistematici
(art. 1, comma 5-ter, TUF +
art. 78 TUF)
-La gestione di un MTF costituisce un
servizio di investimento
-L’MTF è quindi indirettamente soggetto
ad un regime di autorizzazione
preventiva per l’esercizio del servizio di
investimento
-Per MTF si intende un sistema
multilaterale gestito da un’impresa di
investimento, o da banche o da un
gestore del mercato regolamentato che
consente l’incontro, al suo interno ed in
base a regole non discrezionali, di
interessi multipli di acquisto e di vendita
di terzi relativi a strumenti finanziari, in
modo da dare luogo a contratti” (art. 1,
TUF)
-sull’MTF possono essere ammessi sia
strumenti finanziari già quotati sui
mercati
regolamentati
sia
altri
strumenti non quotati
- Si intende il soggetto che in
modo organizzato, frequente e
sistematico, negozia per conto
proprio eseguendo gli ordini
del cliente al di fuori di un
mercato regolamentato o di un
sistema
multilaterale
di
negoziazione (art. 1, TUF)
Mercato regolamentato VS MTF
(nel TUF post MiFID)
MR
MTF
Sistema multilaterale
Entrambe le forme di mercato sono caratterizzate dal fatto di essere
sistemi multilaterali che consentono l’incontro di interessi multipli di
acquisto e di vendita
SI
SI
Regime di autorizzazione
Entrambe le tipologie di mercati sono soggetti ad un regime
autorizzativo (preventiva autorizzazione della Consob)
SI
SI
Oggetto sociale esclusivo
Caratteristica richiesta per il solo MR. L’MTF, al contrario, può essere
gestito anche da un’impresa di investimento, banca e non solo da un
gestore del mercato regolamentato
SI
NO
Ammissione di strumenti finanziari “regolati” e non
Sul MR possono essere ammessi solo strumenti “regolati”, che
rispettino cioè specifici requisiti di ammissione. Sull’MTF possono
essere ammessi strumenti finanziari già quotati su un MR ma anche
altri strumenti non quotati.
NO
SI
La privatizzazione dei mercati e
le società mercato
Le società mercato operanti in Italia sono tre:
1) Borsa Italiana S.p.A.
2) MTS S.p.A.
3) TLX S.p.A.
Borsa Italiana S.p.A.
• Nasce dalla privatizzazione dei mercati di borsa (1998)
FUNZIONE PRINCIPALE:
occuparsi dell’organizzazione, della gestione e del funzionamento dei
mercati finanziari
OBIETTIVO principale
- sviluppare i mercati
- e di massimizzarne la liquidità, la
trasparenza,
la
competitività
e
l’efficienza
RESPONSABILITA’ principali
- vigilare sul corretto svolgimento delle
negoziazioni
- definire i requisiti e le procedure di
ammissione e di permanenza sul
mercato per le società emittenti
- definire i requisiti e le procedure di
ammissione per gli intermediari
- gestire l’informativa delle società
quotate
Borsa Italiana S.p.A.
Borsa Italiana controlla, in qualità di capogruppo,
6 società:
1)
2)
3)
4)
5)
6)
Bit Systems S.p.A.
Piazza Affari Gestione & Servizi S.p.A.
Cassa di Compensazione e Garanzia S.p.A.
Monte Titoli S.p.A.
Servizio Titoli S.p.A.
MTS S.p.A.
I mercati gestiti da Borsa Italiana S.p.A.
Mercato
AZIONARIO
Mercato SeDex
(Securitised
Derivatives)
Mercato
ETF plus
MOT
Mercato MTA:
Segmento Blue
Chips, Star e
Standard (o
Ordinario)
2) Segmento MTAi
3) Segmento MTF
Extra
Mot
(SSO,
new)
1)
Mercato
MTAX
T
A
H
TAHX
Mercato MIV
(new):
1) Segmento Fondi Chiusi
2) Segmento
InvestmenCompanies
3) Segmento Real
Investment Companies
4) Segmento Professionale
MERCATO EXPANDI
MAC (SSO)
AIM Italia (SSO)
Segmento CW
Plain Vanilla
Segmento
CW
Strutturati/
Esotici
Segmento
Leverage
Certificates
Segmento
Investment
Certificates
TAH
Segmento
DomesticMOT
Segmento
EuroMOT
Segmento
OICR aperti
indicizzati
(ETF)
Segmento
OICR aperti
strutturati
(ETF
strutturati)
Segmento
Exchange
Traded
Commodities
(ETC)
IDEM
(Italian
Derivatives
Market)
o Mercato dei
DERIVATI
MERCATI AZIONARI
MTA
(Mercato Telematico Azionario)
- Su di esso sono quotati e negoziati:
- Azioni (ordinarie, privilegiate e di risparmio)
- Obbligazioni convertibili
- Warrant
- Diritti d’opzione
- Quote di fondi chiusi
- Azioni di Investment Companies
- TAH: comparto in cui si negoziano in orari differenti (dalle
18 alle 20.30) da quelli stabiliti per il MTA
- Segmenti in cui si articola:
- Blue Chips, STAR e Standard (o Ordinario)
- MTF (Mercato Telematico dei Fondi): 1° luglio 2002
- MTAi (MTA International): 24 luglio 2006
Ora
Mercato MIV
24 maggio 2010
Segmento Blue Chips, STAR e Standard:
principali caratteristiche
L’MTA con riferimento alla CAPITALIZZAZIONE di borsa si
suddivide in 3 segmenti:
1) Segmento Blue Chips: per le società con capitalizzazione > 1 miliardo di euro
(o 1000 milioni di euro)
2) Segmento STAR (Segmento con “Titoli ad Alti Requisiti”): per le medie
imprese con capitalizzazione compresa tra i 40 milioni di euro e 1 miliardo di
euro. Imprese che devono soddisfare requisiti più alti in termini di:
- alta trasparenza
- alta liquidità:
- in fase di prima quotazione
35% minimo di
- per le società già quotate
flottante
- per le società ammesse a quotazione da meno di 1 anno
- corporate governance allineata agli standard internazionali
3) Segmento Standard: per le società di piccola e media dimensione con
capitalizzazione tra 40 milioni di euro e 1 miliardo di euro
MTAX
• Mercato azionario nato a fine settembre 2005 (ex Nuovo
Mercato) e accorpato a MTA dal 3 marzo 2008
• In esso si negoziavano:
– Azioni
– Obbligazioni convertibili
– Warrant di emittenti nazionali ed esteri
• Era suddiviso in tre segmenti:
– Segmento Blue Chips
– Segmento STAR
– Segmento Standard
• TAHX: comparto in cui si negoziavano in orari differenti
(dalle 18 alle 20.30) da quelli stabiliti per il MTAX
STOP dal 3 marzo 2008: accorpato a MTA
Mercato Expandi
(ex Mercato ristretto)
•
Mercato azionario, ex Mercato Ristretto,
ridenominato “Mercato Expandi” a fine 2003
•
Era stato disegnato per le società di piccole
dimensioni che volevano reperire nuovi capitali
minimizzando il costo e i tempi della quotazione
• Principali caratteristiche:
1) La capitalizzazione minima è 1 milione di euro
2) Il flottante minimo è il 10%
STOP dal 22 giugno 2009: accorpato a MTA
MTF
(Mercato Telematico dei Fondi)
• Segmento dell’MTA, nato il 1° luglio 2002, dedicato alla
negoziazione:
– dei fondi mobiliari o immobiliari chiusi
– delle Investment Companies
• Si divide in due classi con le medesime regole di
negoziazione:
– Classe 2 – Fondi chiusi mobiliari e immobiliari
– Classe 3 e 4 – Investment Companies
STOP dal 24 maggio 2010
MIV
• È un mercato azionario regolamentato
• Il Mercato Telematico degli Investment Vehicles (MIV),
nato il 24 maggio 2010, si suddivide in 4 segmenti:
1. Segmento Fondi Chiusi (ex classe 2 MTF)
2. Segmento Investment Companies (ex classe 3 e 4
MTF)
3. Segmento Real Estate Investment Companies
4. Segmento Professionale
• Sul MIV sono negoziati: Fondi Chiusi e Investments
Companies
MTAi
•
Segmento dell’MTA (nato il 24 luglio 2006) dedicato alla negoziazione
di:
–
azioni di emittenti di diritto estero già negoziate in altri mercati
regolamentati comunitari
•
1)
Principali caratteristiche dell’MTAi:
Nel segmento possono essere ammesse alle negoziazioni, senza la
necessità di produrre un prospetto informativo, le azioni già quotate su
un altro mercato regolamentato europeo da più di 18 mesi
2)
Le ammissioni di titoli sull’MTAi saranno comunicate con un apposito
Avviso di Borsa, che riporterà la data di inizio delle relative negoziazioni
e altri dettagli
3)
È prevista una specifica procedura di ammissione nonché obblighi
informativi (iniziali e continuativi) a cura del soggetto richiedente
l’ammissione
(Continua)
MTAi
4)
Fasi e orari di negoziazione degli strumenti quotati sull’MTAi
sono analoghi al segmento blue chips (ad eccezione della sessione
“AFTER HOURS”)
5)
È possibile la presenza di un operatore specialista a sostegno della
liquidità dei titoli
6)
I contratti eseguiti sono garantiti dalla Controparte Centrale della
CC&G, vengono inviati al servizio di Riscontro e Rettifica
Giornaliero, e Monte Titoli gestisce le procedure di liquidazione
7)
Le azioni negoziate nel segmento MTAi non entrano a far parte di
alcun indice di Borsa Italiana
MAC
(Mercato Alternativo del Capitale)
•
•
•
È un mercato azionario
È un sistema multilaterale di negoziazione (SSO)
Istituito nel 2006, inizio negoziazioni il 17 settembre 2007
•
Principali caratteristiche:
1)
In esso possono essere negoziate esclusivamente azioni ordinarie:
- liberamente trasferibili
- che nei 24 mesi precedenti così come nel momento corrente non hanno
formato oggetto di sollecitazione all’investimento ai sensi del TUF;
- che nei 24 mesi precedenti così come nel momento corrente non siano state
negoziate in altri sistemi di scambi organizzati su domanda dell’Emittente o in
mercati regolamentati;
- che siano emesse in forma dematerializzata e siano idonee a formare
oggetto di liquidazione mediante il servizio di compensazione e di
liquidazione
2)
La negoziazione nel MAC non è ammessa per azioni ordinarie emesse
da società aventi sede in paesi con regime fiscale privilegiato.
(Continua)
3) La negoziazione nel MAC è possibile per le azioni emesse da società:
•
costituite in forma di SpA in base al diritto italiano (o equivalente se
trattasi di emittente estero);
•
con l’ultimo bilancio, anche consolidato, riferito ad un periodo di almeno
12 mesi, che sia stato giudicato da parte di una società di revisione iscritta
all’Albo speciale. L’ammissione alle negoziazioni non può essere disposta
se la società di revisione ha emesso un giudizio negativo o ha dichiarato
l’impossibilità di esprimere un giudizio;
•
i cui membri dell’organo di amministrazione e dell’organo di controllo
siano in possesso dei requisiti di onorabilità previsti dal TUF;
•
il cui azionista di maggioranza relativa, alla data di ammissione alle
negoziazioni sul MAC sia tenuto, dallo statuto o per effetto di diversa
pattuizione, a comunicare senza indugio all’emittente le operazioni di
compravendita aventi ad oggetto azioni emesse dall’emittente effettuate sul
MAC o fuori dal mercato per interposta persona, unitamente alla
dichiarazione che l’operazione è effettuata sulla base delle informazioni
disponibili al pubblico.
4) Possono investire in titoli negoziati sul MAC esclusivamente clienti
professionali
AIM Italia
•
È un mercato azionario
•
È un sistema multilaterale di negoziazione (SSO) organizzato e gestito
da Borsa Italiana a partire dal 24 settembre 2008
•
È dedicato alle piccole e medie imprese italiane ad alto potenziale di
crescita
•
È principalmente un sistema di scambio di titoli azionari
•
Presenta una particolare semplicità nella procedura di ammissione
all’AIM Italia
•
Il requisito principale che una società deve soddisfare per l’ammissione
su AIM Italia è quello di dotarsi di un NOMAD
•
A differenza del MAC, il mercato AIM Italia è accessibile anche agli
investitori non professionali
AIM Italia e MTA a confronto
AIM Italia
MTA
Requisiti di ammissione
No capitalizzazione minima
No flottante minimo
No numero minimo di anni di esistenza della società
Requisiti di ammissione
Euro 40 mln capitalizzazione minima
35% flottante
3 anni di esistenza della società
No struttura di governo societario specifica
Struttura di governo societario ispirata al Codice di
Autodisciplina (requisiti più stringenti per il segmento STAR)
Nomina NOMAD che deve rimanere sempre a fianco della Nomina SPONSOR per l’ammissione a quotazione
società
Documenti per l’ammissione
Documenti per l’ammissione
Documento di ammissione
Prospetto informativo
No altri documenti
QMAT, piano industriale, memorandum sul sistema di
controllo di gestione, documento di valutazione
3 bilanci certificati, di cui 2 IFRS
Processo di ammissione
No due diligence Borsa Italiana
3 bilanci certificati, di cui 2 IFRS
Processo di ammissione
Due diligence di Borsa Italiana per ammissione a quotazione
No due diligence di Consob
Due diligence di Consob per approvazione del prospetto
informativo
Adempimenti post quotazione
Resoconti trimestrali
Obblighi di informativa al mercato
Specialista obbligatorio per il solo segmento STAR
Adempimenti post ammissione
No resoconti trimestrali
Obblighi di informativa al mercato
Specialista per il sostegno della liquidità del titolo
AIM Italia e MAC a confronto
AIM Italia
MAC
Investitori – possono investire in titoli negoziati sull’AIM Investitori – possono investire in titoli negoziati sul MAC
Italia sia investitori professionali sia investitori retail
esclusivamente investitori professionali
Requisiti – non è richiesta alcuna storia finanziaria ma,
ove esistenti, sono richiesti 3 bilanci certificati
Requisiti – requisito di bilanci per almeno un esercizio
annuale precedente alla richiesta di ammissione
Ruolo NOMAD: in fase di ammissione e continuativo per È prevista la presenza di uno SPONSOR: in fase di
la durata di permanenza dei titoli sull’AIM Italia
ammissione e per la durata di 3 anni successivi
all’ammissione alle negoziazioni
Chi è il NOMAD: banca d’affari, intermediario, società di Chi è lo SPONSOR: banca o SIM italiana
consulenza in corporate finance con comprovata
esperienza maturata in operazioni sul mercato dei capitali
Ottenimento qualifica: il NOMAD richiede l’iscrizione
ad apposito registro. Borsa Italiana valuta i requisiti
previsti dal Regolamento NOMAD sia in fase di
ammissione che in via continuativa.
Ottenimento qualifica: lo SPONSOR richiede l’iscrizione
all’elenco tenuto dalla Promac. Non sono previsti
particolari requisiti di ammissione all’elenco
Principali indici azionari
• L’ MTA è rappresentato dai seguenti indici:
– FTSE Italia All Shares (ex Mibtel)
– FTSE MIB (ex S&P/MIB)
– FTSE Italia Mid Cap (ex Midex)
– FTSE Italia Small Cap (ex Mex)
– FTSE Italia Micro Cap (new)
– FTSE Italia STAR (ex All Star)
Gli altri mercati gestiti
da Borsa Italiana S.p.A.
SeDex
•
•
Mercato regolamentato dedicato alla negoziazione di:
– Covered warrant
Securities derivatives
– Certificates
Gli strumenti finanziari in esso negoziati sono divisibili in 2
categorie:
1) Covered Warrant e Leverage Certificates: strumenti
caratterizzati dall’effetto leva
2) Investment Certificates: strumenti finanziari senza
effetto leva che rispondono a logiche d’investimento di
medio-lungo termine
(Continua)
SeDex
• La segmentazione del mercato SeDex riflette le due categorie
principali. I covered warrant e i certificates sono infatti ripartiti
in classi omogenee per tipologia di prodotto e finalità di
investimento:
– Covered Warrant "Plain Vanilla": sono covered warrant Put/Call;
– Covered Warrant Strutturati ed Esotici: sono covered warrant composti di
combinazioni di opzioni call e/o put e/o che incorporano opzioni esotiche;
– Leverage Certificates: certificati che replicano, con un effetto leva, una
particolare attività sottostante;
– Investiments Certificates:
• Classe A: certificates che replicano l’andamento dell’attività sottostante non incorporando alcun
effetto leva
• Classe B: certificates che replicano l’andamento dell’attività sottostante incorporando una o più
opzioni aventi carattere accessorio
ETF plus
• Mercato regolamentato introdotto il 2 Aprile 2007 e
dedicato alla negoziazione di:
– ETF (Exchange Traded Funds)
– ETC (Exchange Traded Commodities)
– ETF strutturati
• A ciascuno dei 3 strumenti finanziari sopra citati
corrisponde un segmento:
– Segmento degli OICR aperti indicizzati (ETF)
– Segmento degli Exchange Traded Commodities (ETC)
– Segmento degli OICR aperti strutturati (ETF
strutturati)
MOT
• È il Mercato Telematico delle obbligazioni e
dei Titoli di Stato.
• Su di esso vengono trattati:
– Titoli di Stato (BOT, BTP, CCT, CTZ)
– Obbligazioni di Enti locali
– Obbligazioni bancarie e corporate “plain
vanilla” e strutturate non convertibili
– Euro-obbligazioni, obbligazioni di emittenti
esteri e asset backed securities
(Continua)
MOT
• Il MOT si articola in 2 segmenti (si veda Figura):
1) DomesticMOT: caratterizzato da strumenti
finanziari liquidati presso sistemi di liquidazione
nazionali
Classe “titoli di stato italiani”
Classe “titoli di debito in euro o in altra valuta”
2) EuroMOT: caratterizzato da strumenti finanziari
liquidati presso sistemi di liquidazione esteri
Classe Unica per euro-obbligazioni, ABS, titoli di emittenti esteri e altri
titoli di debito
ExtraMOT
• È il sistema multilaterale di negoziazione (SSO) delle
obbligazioni organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA
• È nato nel giugno 2009
• Strumenti negoziabili sul mercato ExtraMOT: possono essere
ammessi alle negoziazioni nel mercato ExtraMOT i seguenti strumenti
finanziari che soddisfino le condizioni indicate nella slide successiva:
– obbligazioni e altri titoli di debito;
– asset-backed securities e mortgage-backed securities;
– covered bond.
• Condizioni per l’ammissione degli strumenti finanziari:
Gli strumenti finanziari ExtraMOT devono essere ammessi alle
negoziazioni in un mercato regolamentato.
IDEM
• Mercato Italiano dei Derivati
• È nato nel Novembre 1994 con l’inizio della
negoziazione per via telematica del contratto future
sull’indice Mib30 (Fib30)
• Oggi sono quotati:
– Futures, minifutures e opzioni sull’indice FTSE MIB
– Futures e opzioni su singoli titoli
• Per assicurare il buon fine dei contratti negoziati
sull’IDEM, la CC&G si pone come garante e assume
il ruolo di controparte di tutte le contrattazioni
eseguite
(continua)
IDEM
• Si articola in 2 segmenti:
1. Segmento IDEM Equity: Contratti Futures
sull’indice FTSE MIB, MiniFutures sull’indice
FTSE MIB, Futures sull’indice FTSE MIB
Dividend, Opzione sull’indice FTSE MIB,
Future su azioni, Opzioni su azioni
2. Segmento IDEX: future su energia elettrica
La quotazione
(IPO)
• IPO = inserimento per la prima volta di un titolo su
un mercato regolamentato
• L’impresa che promuove un’IPO può decidere di:
– o quotare azioni possedute dagli azionisti attuali (OPV)
– o quotare azioni di nuova emissione (OPS)
– o sfruttare congiuntamente le due sopra citate modalità
(OPVS)
L’ammissione alla quotazione ufficiale
Essa può avvenire:
- di diritto: la quotazione non è soggetta ad un
giudizio di merito da parte degli organi competenti e
riguarda i titoli di stato
- su richiesta dell’emittente (o di un operatore
aderente al mercato): è la procedura usuale adottata
dalle società che intendono far quotare i propri titoli
nel mercato regolamentato
Gli strumenti ammissibili alla quotazione sui
mercati gestiti da Borsa Italiana S.p.a.
Il Regolamento della Borsa Italiana S.p.A. fissa le modalità per
l’ammissione alla quotazione di:
- azioni, certificati rappresentativi di azioni e altri titoli di
capitale di rischio
- obbligazioni, euro-obbligazioni e altri titoli di debito
- warrant e altri titoli ad essi assimilabili
- strumenti finanziari derivati cartolarizzati;
- quote di fondi chiusi
- obbligazioni strutturate
- Asset Backed Securities (ABS)
- obbligazioni bancarie garantite
- quote o azioni di OICR aperti
N.B.: L’organo che delibera l’ammissione degli strumenti finanziari
sopra elencati alla quotazione è la BORSA ITALIANA S.p.A.
Le offerte pubbliche iniziali (IPO)
• Operazioni complesse (5-6 mesi) => l’emittente
richiede l’assistenza di numerosi soggetti
specializzati in materia (global coordinator, sponsor,
operatore specialista, altre tipologie di consulenti)
• Fasi in cui si articola l’operazione di IPO
Gli intermediari e i consulenti
Richiesti dalla
normativa vigente
• Il global coordinator
• Lo sponsor e l’operatore specialista (o specialist)
• Altre tipologie di consulenti:
– l’advisor finanziario
– Due studi legali
– La società di revisione
– La società di pubbliche relazioni
Rientrano
nella
prassi
delle IPO
(Continua)
Sponsor
• Intermediario finanziario che assiste la società
nell’intero processo di quotazione (IPO) e nelle fasi
successive
• Si rende garante verso il mercato della qualità
dell’opportunità di investimento
• Gestisce l’inoltro della domanda di ammissione a
quotazione a Borsa Italiana
• Molto spesso svolge anche il ruolo del global
coordinator
(continua)
Sponsor
Per almeno un anno successivo alla quotazione deve:
- pubblicare almeno 2 analisi finanziarie
all’anno sull’emittente
- pubblicare brevi analisi in occasione degli
eventi societari dell’emittente
- organizzare, almeno due volte l’anno, un
incontro tra il management della società e la
comunità
finanziaria
nazionale
ed
internazionale
Specialist
• Intermediario che offre sostegno alla liquidità
del titolo
• Pubblica almeno 2 analisi finanziarie all’anno
inerenti la società
• Promuove gli incontri tra il management della
società e la comunità finanziaria
Fasi dell’operazione di IPO
per essere ammessi alla quotazione sui mercati gestiti da
Borsa Italiana S.p.A.
1) Presentazione della domanda di ammissione alla quotazione a Borsa Italiana
S.p.A.
2) Riunione di lancio dell’operazione
3) Due diligence
4) Redazione del prospetto informativo e di tutta la documentazione necessaria per la
quotazione (il business plan, il Quotation Management Admission Test (QMAT), il
documento di valutazione)
5) Istruttoria della Consob (per il prospetto informativo) e della Borsa Italiana (per
ammettere o respingere la domanda di ammissione alla quotazione => collegato alla
presenza o meno dei requisiti di ammissione previsti sia per gli emittenti, sia per
gli strumenti oggetto di quotazione)
6) Costituzione del consorzio di collocamento
7) Fase di pre-marketing relativa all’offerta dei titoli
8) Road show
9) Bookbuilding
10) Determinazione del prezzo di collocamento dei titoli
11) Assegnazione o processo di allocazione dello strumento finanziario
12) Inizio delle negoziazioni
Requisiti di ammissione alla quotazione
• Requisiti degli emittenti di azioni necessari
per essere ammessi alla quotazione:
– sull’MTA
• Requisiti di ammissione delle azioni
• Requisiti di ammissione degli emittenti di
obbligazioni
• Requisiti di ammissione delle obbligazioni
Requisiti di ammissione degli emittenti azioni
per la quotazione sull’MTA
Possono essere ammesse alla quotazione
sull’MTA
le azioni di emittenti che hanno
pubblicato e depositato i bilanci anche
consolidati degli ultimi 3 esercizi annuali,
di cui almeno l’ultimo corredato di un
giudizio della società di revisione
Requisiti di ammissione delle azioni
È prevista:
- Capitalizzazione di mercato
almeno a 40 milioni di euro
prevedibile
pari
- Sufficiente diffusione sul mercato, che si presume
realizzata quando le azioni siano ripartite tra il
pubblico per almeno il 25% del capitale rappresentato
dalla categoria di appartenenza
Requisiti di ammissione
degli emittenti obbligazioni
• Possono essere ammesse alla quotazione le obbligazioni
emesse da società o enti in possesso dei requisiti prima
descritti per le azioni
• Nel caso di obbligazioni convertibili in azioni, queste ultime
devono essere negoziate in un mercato regolamentato o
formare oggetto di un contestuale provvedimento di
ammissione
• I bilanci, anche consolidati, degli emittenti obbligazioni
quotate devono essere sottoposti a revisione contabile ai
sensi dell’art. 156 del TUF o della corrispondente disciplina di
diritto estero applicabile
(Continua)
• L’emittente deve aver conferito l’incarico di
revisione contabile del bilancio, anche consolidato,
dell’esercizio in corso alla data di presentazione della
domanda di ammissione
• Nel caso in cui gli emittenti le obbligazioni siano stati
oggetto di rating sul merito di credito da parte di
un’agenzia di rating indipendente locale o
internazionale nei 12 mesi antecedenti la domanda di
ammissione, tale rating o il relativo aggiornamento,
se pubblici, dovranno essere comunicati a Borsa
Italiana indicando anche l’eventuale rating attribuito
alla singola emissione
Requisiti di ammissione delle obbligazioni
Esse devono essere:
- Emesse a fronte di un prestito il cui ammontare residuo sia di
almeno 15 milioni di euro o importo equivalente, o, nel caso
di obbligazioni convertibili, di almeno 5 milioni di euro o
importo equivalente
- Diffuse tra il pubblico o presso investitori professionali in
misura ritenuta adeguata da Borsa Italiana per soddisfare
l’esigenza di un regolare funzionamento del mercato
- Nel caso di obbligazioni convertibili, le azioni derivanti dalla
conversione dovranno, per esplicita previsione regolamentare,
essere rese disponibili per la negoziazione entro il decimo
giorno di borsa aperta del mese successivo a quello di
presentazione della richiesta di conversione
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Lezioni mercati (L. Chiaramonte, 2010)