INTERVISTA AL GENIO DELLA
PORTA ACCANTO
GERACITANO MANUELA
N. MATRICOLA 3809967
MATEMATICHE ELEMENTARI DA UN PUNTO
DI VISTA SUPERIORE
PROF. GIOVANNI LARICCIA
Il mio genio della porta accanto si chiama
Agnieszka Kulinska.
È una ragazza polacca che lavora come impiegata al
CAF di Milano (settore paghe e contributi, lavoro
domestico).
Ama la MATEMATICA?
Sì, amo la matematica! È la più bella e la più
divertente delle scienze anzi direi che è la “regina
delle scienze” perché senza di essa non
potrebbero esistere e svilupparsi altre scienze.
Quando si è resa conto delle sue doti in
matematica?
I miei genitori ed io ci siamo resi conto che avevo
doti in matematica molto presto. A tre anni
conoscevo i numeri fino a 20, a quattro anni ero
capace di fare le operazioni di addizione fino a 20.
Ricordo i miei parenti e le maestre della scuola
materna che rimanevano a bocca aperta quando mi
chiedevano di sommare due numeri e rispondevo in
modo corretto. Devo dire, che mi piaceva tanto
sentire: “Come è possibile che una bambina così
piccola riesca a fare questi conteggi?”.
Questi elogi che effetto hanno avuto?
Gli adulti stupiti delle mie capacità mi hanno dato
la carica e la voglia di imparare di più, di
dimostrare che riuscivo a fare le operazioni più
difficili. Così, a cinque anni conoscevo l’addizione e
la sottrazione dei numeri di 2 cifre.
A sei, sette anni ho imparato tutte le tabelline.
Chi l'ha incoraggiata e aiutata a sviluppare
queste capacità?
A sviluppare le mie capacità matematiche mi hanno
aiutato i genitori che, alla mie richieste, mi
compravano dei libri di matematica. Anche gli
insegnanti mi hanno incoraggiata tanto invitandomi a
partecipare alle olimpiadi della matematica e a
diversi concorsi matematici.
Quale formazione matematica ha scelto?
Nonostante l’amore per la matematica, dopo aver
finito la scuola media ho scelto un liceo ad
indirizzo biologico-chimico: volevo diventare un
medico. Questo però non mi ha impedito di
studiare da sola i settori della matematica
previsti solo all’indirizzo matematico-fisico. Alla
fine della terza classe ho capito che dopo aver
finito il liceo mi sarei iscritta all’Università,
facoltà di matematca. Così è stato.
Dopo 3 anni di studi mi sono laureata, ho continuato
per 2 anni ricevendo anche la laurea magistrale.
Da sempre, pensando alla mia futura professione, mi
immaginavo di svolgere un lavoro al servizio della
gente, così ho deciso di specializzarmi
nell’insegnamento della matematica. Sono diventata
insegnante di matematica, ma la mia formazione non
è finita, ho fatto diversi corsi per matematici.
Credo che il mio studio non finisca mai.
Un matematico inglese disse:
“Un uomo durante la sua vita è capace di imparare
tutte le lingue del mondo, ma non esiste un uomo
che durante tutta la sua vita sia in grado di
imparare tutta la matematica”.
Quando è nata la sua passione per la
matematica?
La figura più importante che ho incontrato negli anni
accademici è stata quella di un giovane professore con
un incredibile talento matematico. La cosa che mi ha
colpito di lui, oltre al suo talento e le capacità di
insegnare matematica, era il sapere che per lui la vita
non era solo matematica. Era uno dei pochi professori
che credeva che la matematica fosse una scienza sia
per gli uomini sia per le donne.
Durante gli anni accademici mi sono resa conto che
per quasi tutti i professori non esisteva nient’altro
che la matematica. Per una donna non potrà mai
esistere solo il lavoro, ha sempre altre aspettative
nella vita. Probabilmente, la possibilità di dedicare
tutti se stessi ha fatto in modo che i più grandi
matematici della storia fossero proprio gli uomini.
Cosa ci può offrire la matematica?
A parte tutte le cose scontate come la conoscenza
dei vari settori matematici, essa ci può offrire lo
sviluppo dell’immaginazione, della fantasia e ci
insegna a pensare in modo logico.
Cos'è per lei la matematica?
La matematica per me è una continua sfida: mi
permette di divertirmi, di approfondire le
conoscenze della materia, di conoscere nuove
persone e specialmente di poter aiutare quelli che
ne hanno bisogno.
Perché secondo lei molti hanno un rapporto
difficile con la matematica?
Secondo me tante persone hanno un rapporto difficile
con la matematica perché nella loro vita non hanno
incontrato persone o insegnanti che hanno mostrato
loro la bellezza di questa scienza, la sua utilità e
come sia possibile divertirsi con essa.
Per poterla amare è importantissimo avere buoni
insegnanti, specialmente all’inizio del percorso
scolastico. La matematica è una materia complessa e
può diventare molto difficile
se le persone che la devono studiare ne hanno paura.
Un buon insegnante deve fare di tutto perché i suoi
alunni non abbiano paura della materia.
Un bambino che comincia a studiare la matematica è
sempre interessato, pieno di voglia, pronto a
scoprire nuove regole e ad imparare. Questo
dimostra che il futuro rapporto di un bambino con la
matematica dipende dagli insegnanti che incontrerà.
Secondo lei un matematico è...
Un matematico è una persona che è caratterizzata da
uno speciale modo di pensare, basato sulle regole della
logica. E’ una persona che ha tanta fantasia ed
immaginazione. La prima qualità di un matematico è
l’audacia del pensiero. Ad un matematico non piace
quando gli altri gli indicano qualcosa lui vuole scoprirlo
da solo. La seconda qualità è il desiderio della ricerca,
è una delle forze propulsive, che favorisce il suo
sviluppo.
Un matematico è contento delle conoscenze che ha
acquisito, ma desidera conquistarne delle nuove.
La terza qualità di un matematico è il suo
interessamento alla correttezza delle formule
matematiche, dei fenomeni della natura e delle
regole della vita.
In conclusione, secondo lei si potrebbe
vivere in un mondo senza i numeri?
Non sarebbe possibile vivere in un mondo senza i
numeri! Per capirlo basta ricordarsi che l’uomo
primitivo non era capace di parlare,
però era in grado di
contare ed era consapevole di dover usare
“la matematica” per poter sopravvivere.
Dalle lezioni di storia sappiamo che, per esempio,
nell’Antico Egitto i sacerdoti si sono occupati dello
studio matematico, della medicina e di astronomia.
Bisognerebbe porsi la domanda:
“Perché hanno studiato proprio queste materie?”
La risposta è che già i popoli antichi si accorsero che
grazie allo studio della matematica potevano
migliorare la loro vita, usandola per le ricerche
mediche o astronomiche, nelle costruzioni, ecc.
Anche se molte persone non vogliono ammetterlo,
proprio grazie alla matematica esistono anche le
poesie,
la musica e tutte le altre scienze.
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Genio della porta accanto-Manu