LA DIDATTICA
DELLA LINGUA
ITALIANA
FONDAMENTI EPISTEMOLOGICI E PERCORSI
DI RICERCAZIONE
di Franco Biancardi
1
CHE COS’E’ LA LINGUA ?
Lingua è una parola di origine latina
con due significati:
• il muscolo all’interno della bocca che
contribuisce alla masticazione e alla
deglutizione ed è sede del gusto
• il sistema di segni vocali o scritti,
costituito da espressione e
contenuto che gli esseri umani usano
per comunicare fra di loro.
2
La lingua è intesa come convenzione
linguistica di un paese o di un popolo
Il linguaggio è la capacità, propria
degli esseri umani, di imparare una o
più lingue.
La lingua, condivisa da una nazione,
si differenzia dal dialetto.
Anche i dialetti sono considerati
delle lingue, pur essendo meno
diffusi geograficamente
e culturalmente.
3
FONDAMENTI EPISTEMOLOGICI
Ferdinand de Saussure
“Corso di linguistica generale” – 1916
• il langage : potenzialità innata e universale di
sviluppare un sistema di segni.
• la langue: un sistema di segni che formano il
codice di un idioma; va distinta dalla parole, cioè
dall'atto linguistico del parlante, che è individuale
e irripetibile.
• non esiste il concetto della lingua come
nomenclatura (corrispondenza naturale di parole e
cose) e il segno linguistico è una entità costituita
da una unione arbitraria di un concetto
(significato) e della sua immagine acustica
(significante);
•
l'associazione tra significato e significante
•
non è legata ad alcuna legge naturale
4
– linguistica diacronica : studia
l'evoluzione della lingua e ne rileva
le sostituzioni e differenze degli
elementi avvenuti nel tempo.
– linguistica sincronica : analizza lo
stato della lingua nel suo
organizzarsi simultaneo e
sistematico;
5
•
il valore di un elemento della lingua è individuabile solo in
maniera differenziale, tramite il rapporto con gli altri termini
del sistema (identificazione per opposizione)
•
la linguistica è definita strutturale perché la determinazione
del valore o dell'identità del segno (fonico e concettuale) muove
dal presupposto che esista la totalità del sistema linguistico;
•
i rapporti e le differenze tra i segni si articolano in:
– rapporti associativi ( sintagmatici secondo Hjelmslev),
secondo i quali il valore di ciascun segno è stabilito dalla
relazione con il segno che lo precede e/o lo segue, sono
formati dalla successione lineare delle parole nella loro
effettiva disposizione;
– rapporti paradigmatici, secondo cui tutti i suoni che possono
comparire in un medesimo contesto intrattengono tra loro
rapporti di tipo associativo (paradigmatico), ma sono rapporti
in "absentia":se ne realizziamo uno escludiamo tutti gli altri.
Es.:“la, questa" hanno rapporti associativi ma
non possiamo dire “la, questa sedia".
6
La semiologia
SCIENZA GENERALE CHE
STUDIA TUTTI I
SISTEMI DI SEGNI
E DI CUI E’ PARTE LA
LINGUISTICA
7
BENJAMIN LEE WHORF
IL LINGUAGGIO
DETERMINA
IL MODO IN CUI E’
CLASSIFICATA LA
REALTA’ E
CONDIZIONA LA
VISIONE CHE I
PARLANTI HANNO
DEL MONDO
8
L. S. Vygotskij
Pensiero e linguaggio si sviluppano
in un percorso che va dall’esterno
verso l’interno del soggetto.
Il linguaggio interiore è individuale
e silenzioso e consente lo
sviluppo della consapevolezza
metacognitiva e la costruzione
del significato semantico in base
alle azioni che il bambino
realizza, accompagnandole con il
suo parlottare.
Il significato si connota dall’insieme
degli eventi psicologici ed
emozionali che hanno costituito il
contesto in cui si è svolta
l'azione.
9
La "zona di sviluppo
prossimale"
• La "zona di sviluppo prossimale"
rappresenta la differenza tra
l’effettiva capacità di risolvere,
senza aiuto, una prova o un problema
e il livello di "sviluppo potenziale"
determinato dalla stessa capacità di
eseguirli con la guida di un adulto o in
collaborazione con coetanei più abili
10
JEAN PIAGET
Il bambino attraversa
una serie di fasi
evolutive e ogni fase
ha una sua peculiare
strutturazione che la
rende
qualitativamente, e
non solo
quantitativamente,
diversa da quella
precedente.
11
LO SVILUPPO COGNITIVO COME
PROGRESSIVO ADATTAMENTO
ALL’AMBIENTE
• ACQUISIZIONE SELEZIONATA DI
NUOVE INFORMAZIONI
PROVENIENTI DALL’ESTERNO
(ASSIMILAZIONE)
• ADATTAMENTO DELLE
STRUTTURE MENTALI ALLE
NUOVE ACQUISIZIONI
•
(ACCOMODAMENTO)
12
“LO STRUTTURALISMO “ – 1968
L’idea di struttura in ambito linguistico, psicologico,
matematico, nelle scienze umane e sociali
• 1) il rilievo dell’idea di totalità (lo strutturalismo si
oppone all’ <atomismo> tipico della prospettiva
analitica ed empiristica)
• 2) l’idea di una dinamica oggettiva delle
configurazioni teoriche (le strutture sono entità
che si sviluppano e mutano, pur mantenendosi nei
propri confini: le strutture sociali, per esempio,
sono totalità dinamiche)
• 3) l’idea di autoregolazione (le strutture mutano in
base a principi propri, non richiedono l’intervento
di una forza o di un elemento
esterni).
13
JEROME BRUNER
LE MODALITA’ DI
RAPPRESENTAZIONE:
• ATTIVA
• ICONICA
• SIMBOLICA
n.b.: NON sono
gerarchicamente ordinate fra
loro;
Sono sistemi paralleli, incidenti
sui soggetti in modo variabile
a seconda dell’età e della
cultura di vita
14
L’APPRENDIMENTO COME AZIONE
CREATRICE
• Ciò che viene prodotto non è una
competenza specifica, bensì nuovi
stili e modalità di pensiero.
Questo processo di autoformazione
dell'individuo rimane attivo per
tutta la vita ed ha la finalità di
sviluppare procedure di pensiero
sempre più complesse, idonee a
dare risposte autonome ai problemi
concreti.
15
IL METODO
AUTOBIOGRAFICO
Nell'autobiografia l'individuo espone
una visione di ciò che chiama il
proprio Sé, con le sue attività,
riflessioni, pensieri e posizione nel
mondo.
Il raccontarsi diventa lo strumento
privilegiato autoconoscitivo e
trasformativo ed assume il ruolo di
un micromodello per la stessa
ricerca educativa.
16
Scarica

la didattica della lingua italiana - PON Circolo Didattico Monte di