Sessione 3 – Piccoli centri
Introduzione ai lavori
Direttore Generale USR
Basilicata Franco Inglese
Cittadini non si nasce: cittadini si diventa
Coordinamento
Anna Romanazzi – Referente intercultura USR Puglia
Roberta Bonelli – Referente intercultura Ufficio sul territorio, Siena
Composizione del gruppo
30 componenti rappresentativi di istituzioni,
realtà ed associazioni eterogenee
Sindaci
Dirigenti
scolastici
Volontari membri
di Associazioni
Insegnanti
Operatori culturali
Assessori all’
Istruzione
Agenzie formative
Referenti Uffici
Scolastici
Rappresentanti di
Fondazioni
Peculiarità delle azioni realizzate
Promozione delle iniziative intraprese di volta in volta a secondo
del contesto territoriale e dei soggetti istituzionali e non che
hanno intercettato i bisogni
Soggetto promotore
Ente locale
Privato sociale
Istituzioni scolastiche
Focus delle relazioni
Percorso integrato condiviso integrati secondo
l’ottica della scuola e dell ‘Ente Locale
La Comunità
educante di Chiusi
Dirigente
scolastico
Sindaco
del
Comune di
Chiusi
Non uno di meno, in
Basilicata
Dirigente
scolastico
Assessore
all’Istruzione del
Comune di Bella
Focus delle relazioni
Presentazione di percorsi integrati in rete coordinati e
promossi dall’Amministrazione Comunale di Bassano del
Grappa con :
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Conferenza dei Sindaci (19), ASL e Istituto
Scalabrini, Fondazione Migrantes
Rete di 10 Comuni dell’Alto Vicentino, ASL 4
Rete delle 24 scuole con alunni Rom e Sinti
Rete dei centri interculturali, cooperative di
consumo solidale
Focus delle relazioni
Ruolo fondamentale dei Comuni nel farsi carico
dei bisogni della comunità e del singolo
cittadino di cittadinanza non italiana;
(Comune di Novellara, Comune di Mazara del
Vallo)
Ulteriore ruolo di promotori di linee guida e
codici di comportamento condivisi
Elementi comuni
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forte sinergia riscontrata all’interno dei piccoli centri tra
ente locale, scuola ed extrascuola,associazionismo;
condivisione delle criticità specifiche del territorio ed
elaborazione di strategie comuni che favoriscono
l’integrazione e creano appartenenza alla comunità;
superamento della logica del progetto e ricerca di
soluzioni strutturate;
coinvolgimento attivo delle comunità di migranti presenti
sul territorio
Aspetti positivi
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Riconoscimento sul territorio del ruolo
specifico di ogni interlocutore
Definizione dei ruoli e dei compiti
Individuazione di finalità comuni
CuItura della corresponsabilità e della rete
Sistema territoriale caratterizzato dalla
Comunità educante
Criticità
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Proprio laddove risulta più facile riconoscersi ed instaurare
sinergie efficaci funzionali all’integrazione, la scarsità di risorse
economiche tende a limitare la continuità degli interventi a
danno della reale inclusione del cittadino straniero all’interno
della comunità locale;
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Esigenza di formazione iniziale del personale scolastico e
dell’extrascuola;
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Mancanza di promozione culturale, intesa come conoscenza
delle culture di provenienza dei migranti, nei confronti di tutta la
cittadinanza;
Proposte condivise
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Riconoscimento ed esercizio del diritto
cittadinanza
Formazione integrata tra tutti gli attori che
promuovono l’integrazione
Integrazione delle risorse
Migliore fruizione dei beni culturali, compresa
la valorizzazione delle lingue e delle culture
dei migranti
Un bambino che parla con noi non è più solo. Dietro un
bambino che parla e impara c’è una scuola aperta alla
accoglienza, una famiglia che guarda al futuro.
C’è una città più ricca, più aperta, più sicura.
Rete dei Centri di Alfabetizzazione del Comune di Firenze
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3^ SESSIONE – Piccoli centri