DIRITTO INTERNAZIONALE Università degli Studi di Parma Prof. Marco Scarpati – Prof. Gabriele Catalini I Principi fondamentali dell’ordinamento internazionale Quando si formò la comunità internazionale, nessuno Stato si dimostrò abbastanza potente da stabilire principi fondamentali che governassero le relazioni internazionali. All’origine non vi fu accordo su alcun principio generale e fondamentale. Dal corpus normativo che regolava le relazioni internazionali emerse che gli Stati regolavano, spontaneamente e quasi inconsapevolmente, le proprie relazioni su alcuni postulati fondamentali. Questi postulati erano almeno tre: 1) Libertà 2) Uguaglianza 3) Effettività Gli Stati erano di fatto egualmente liberi di adottare qualsiasi comportamento. Anche se ciò doveva avvenire nel rispetto di alcune regole del gioco. E’ solo nel 1945, con la Carta di San Francisco, che vengono stabiliti alcuni principi fondamentali del DI a cui tutti i membri dell’organizzazione devono conformarsi. L’art. 2 Carta: 1) Uguaglianza sovrana degli Stati 2) Obbligo di risolvere le controversie in maniera pacifica 3) Il divieto della minaccia e dell’uso della forza Questi principi cominciarono però a rivelarsi inadeguati negli anni sessanta. Gli Stati socialisti e i paesi in via di sviluppo avviarono un processo di revisione dei principi della carta che culminò nel 1970 con l’adozione da parte della AG della “Dichiarazione sulle relazioni amichevoli tra gli Stati” (Ris. N. 2625 – XXV) La Dichiarazione enuncia quattro principi che si vanno ad aggiungere a quelli già sanciti dalla Carta di San Francisco: 1) Divieto di ingerenza negli affari interni ed esterni degli Stati. 2) Dovere di cooperazione. 3) Il principio della buona fede. 4) Il principio dell’uguaglianza dei diritti e dell’autodeterminazione dei popoli. L’uguaglianza sovrana degli Stati La non ingerenza negli affari interni o esterni degli altri Stati Il divieto della minaccia dell’uso della forza L’autodeterminazione dei popoli