Le donne al Parlamento europeo Livello politico Giornata internazionale della donna 8 marzo 2014 Unità Uguaglianza e Diversità Direzione generale del Personale Le donne al PA R L A M E N T O E U R O P E O Salvo diversamente indicato: donne uomini uu Parlamento europeo e suoi organi: www.europarl.eu, a partire dal 5/1/2014 uu Fotografie: Parlamento europeo Un'iniziativa di: Unità Uguaglianza e Diversità DG Personale Parlamento europeo, Edificio "Président" 37B avenue J.F Kennedy, L-1855 Lussemburgo Tel: +352 4300 24397 Email: [email protected] Intranet: http://www.epintranet.ep.parl.union.eu/intranet/ep/ lang/fr/content/administrative_life/personnel Clausola di esclusione di responsabilità: le opinioni espresse nella presente pubblicazione non rispecchiano necessariamente la posizione ufficiale del Parlamento europeo 2 Giornata internazionale della donna – 8 marzo 2014 17564 IT DG ITEC, EDIT Directorate | Designed by CLIENTS AND PROJECTS OFFICE, Intranet Services Unit | Printed by Printing Unit Fonti dei dati statistici L I V E L LO P O L I T I C O INDICE 4 Prefazione di Roberta Angelilli, Vicepresidente del Parlamento europeo 5Deputati 6 Rappresentanza delle donne al Parlamento europeo e nei parlamenti nazionali per Stato membro 7 Ufficio di presidenza 8 Gruppo di alto livello sull'uguaglianza di genere e la diversità 9 Gruppi politici 10 Commissioni parlamentari 11 Commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere 12 Delegazioni parlamentari 13 Direttive dell'Unione europea sull'uguaglianza di genere Unità Uguaglianza e Diversità – Direzione generale del Personale 3 Le donne al PA R L A M E N T O E U R O P E O Prefazione di Roberta Angelilli, Vicepresidente del Parlamento europeo L 'Unione europea ha raggiunto risultati importanti nel corso dell'ultimo anno a sostegno della parità di genere. Una svolta significativa per infrangere il cosiddetto soffitto di cristallo che continua a ostacolare l’ascesa di donne di talento ai vertici delle principali imprese europee è certamente rappresentata dal forte sostegno del Parlamento europeo alla proposta legislativa della Commissione europea per migliorare l'equilibrio tra uomini e donne nei consigli di amministrazione delle imprese europee. Una misura importante per consentire a donne competenti e qualificate di accedere a posti che oggi sono loro difficilmente accessibili e contribuirà a ridurre i persistenti e inaccettabili squilibri di genere nei consigli di amministrazione delle società di tutta l'UE. Il Parlamento europeo ha anche fortemente sostenuto l'obiettivo di designare una donna tra i sei membri del comitato esecutivo della BCE, dal 2011 composto da soli uomini: dunque non posso che rallegrarmi per l’avvenuta nomina di Sabine Lautenschläger. Molti sforzi sono ancora necessari per conseguire l'equilibrio di genere all'interno delle Istituzioni europee e degli Stati membri. Ci sono ancora molte barriere da superare, insite negli stereotipi tradizionali e nelle condizioni generali di occupazione delle donne: la problematica della conciliazione della vita familiare con quella professionale, le interruzioni di carriera e la mancanza di strutture per la cura dell'infanzia, solo per fare alcuni esempi. Inoltre, vale la pena ricordare che la crisi economica ha colpito in maniera più significativa le donne, che risultano essere maggiormente esposte al rischio povertà (il fenomeno interessa oltre il 25% della popolazione femminile). 4 Le donne sono spesso vittime di discriminazioni culturali che non tengono conto della meritocrazia: esse si laureano con voti più alti rispetto ai colleghi maschi e rappresentano il 60% dei laureati, ma continuano a subire discriminazioni, sia in termini di accesso alle posizioni apicali, sia in termini di retribuzione salariale: infatti il divario retributivo di genere, cioè la differenza media tra la retribuzione oraria di uomini e donne nell’UE, è ancora del 16,2% . Questo vuol dire che in Europa le donne lavorano 59 giorni a salario zero. Come ha sottolineato il Parlamento europeo, occorre un forte impegno da parte di tutti i partiti politici a livello europeo, nazionale e regionale, per l'adozione di misure d'incoraggiamento alla piena partecipazione e al coinvolgimento delle donne nella vita politica e nelle elezioni; è inoltre necessario garantire le pari opportunità anche in termini di partecipazione ai processi decisionali interni dei partiti, nelle designazioni dei candidati a cariche elettive come anche nelle liste elettorali. I dati sulle donne al Parlamento europeo parlano ancora chiaro: 36% dei MEP; 3 Vice Presidenti donna su 14; 2 Questori su 5; 2 Presidenti e copresidenti di un Gruppo (contro 9 uomini); 8 Presidenti di commissione su 22. Le Istituzioni europee devono essere un esempio da seguire quanto a parità ed uguaglianza. Sarebbe un bel traguardo raggiungere la rappresentanza del 50% per uomini e donne nelle massime cariche istituzionali. In tal senso, la prossima legislatura deve rappresentare un’ottima occasione. Giornata internazionale della donna – 8 marzo 2014 L I V E L LO P O L I T I C O Deputati L a presenza femminile alla fine della 7a legislatura è pari al 35,8%, vale a dire più elevata di quanto non fosse nel 2013 (35,1%). L'aumento del numero delle donne in seno al Parlamento europeo innalza il livello della rappresentanza democratica dei cittadini dell'Unione europea e aiuta il Parlamento a integrare più efficacemente una prospettiva di genere in tutti gli ambiti della sua attività, sia nella legislazione e nelle politiche concernenti l'UE nel suo insieme che nelle strutture e negli organi interni dell'Istituzione, ivi compreso il Segretariato generale. A parte l'aumento della percentuale di donne elette al Parlamento europeo, il numero delle donne che occupano posizioni decisionali ha subito diverse evoluzioni tra la 6a e la 7a legislatura. Il numero dei Vicepresidenti donna è passato da cinque a tre su un totale di quattordici (sei donne erano Vicepresidenti nella prima metà della legislatura). Le donne che presiedevano una commissione o una sottocommissione parlamentare durante la 6 a legislatura erano sei, mentre erano dieci durante la prima metà della 7a legislatura (su un totale di ventiquattro) e sono attualmente otto su ventidue. Per contro, il numero delle donne che presiedono gruppi politici è passato da tre copresidenti a una presidente e una copresidente. I deputati al Parlamento europeo 1952 - 2014 2004 2009 35,8 % 1999 35,1 % 25,9 % 31,1 % 1964 2012 05/01/2014 4,9 % 1958 30,2 % 1952 3,5 % 0% 3,5 % 10% 1,3 % 20% 19,3 % 16,6 % 30% 17,7 % 40% 30,3 % 50% 1975 1979 Deputati europei 1979 1984 1989 1994 Deputati europei 2014 83,4 % 64,2 % 35,8 % 16,6 % 342 68 491 Unità Uguaglianza e Diversità – Direzione generale del Personale 274 5 Le donne al PA R L A M E N T O E U R O P E O Rappresentanza delle donne al Parlamento europeo e nei parlamenti nazionali per Stato membro1 60 % % Donne al Parlamento europeo 55 % % Donne nei parlamenti nazionali 50 % 45 % 40 % 35 % 30 % 25 % 20 % 15 % 10 % 5% Lussemburgo Repubblica ceca Polonia Italia Regno Unito Austria Grecia Cipro Belgio Romania Lettonia Lituania Ungheria Slovacchia Bulgaria Spagna Germania Portogallo Irlanda Svezia Francia Paesi Bassi Danimarca Malta Estonia Croazia Slovenia Finlandia 0% Le donne rappresentano più della metà della popolazione mondiale. La loro partecipazione e il loro contributo al processo politico sono sia importanti che necessari e costituiscono, in realtà, un diritto fondamentale. per Belgio, Austria, Italia, Polonia, Repubblica ceca e Lussemburgo. La Finlandia ha più deputati donne che uomini al Parlamento europeo. La Croazia, l'Estonia, Malta e la Slovenia raggiungono una parità perfetta. La percentuale delle donne al Parlamento europeo è aumentata ulteriormente dopo le elezioni del 2009. Nei vari Stati membri dell'Unione europea, la percentuale delle donne che siedono al Parlamento europeo è oggi più elevata di quella che siede nei parlamenti nazionali, fatta eccezione Con una percentuale di donne pari al 35,8% nella 7 a legislatura, la rappresentanza femminile al Parlamento europeo raggiunge quasi il doppio della media mondiale delle donne elette nelle assemblee nazionali, che oggi si attesta al 21,8%. 1 Dati dei parlamenti nazionali basati sul numero di donne elette alla Camera bassa. Fonte: www.ipu.org al 1° novembre 2013. 6 Giornata internazionale della donna – 8 marzo 2014 L I V E L LO P O L I T I C O Ufficio di presidenza L'Ufficio di presidenza si compone del Presidente del Parlamento europeo, dei 14 Vicepresidenti e dei cinque Questori, che hanno status di osservatori, ed è eletto dall'Assemblea con un mandato di due anni e mezzo rinnovabile. L'Ufficio di presidenza si occupa del funzionamento interno del Parlamento, compreso lo stato di previsione di bilancio, e di tutte le questioni amministrative, organizzative e concernenti il personale. 3 Vicepresidenti donna 21,4 % 3 11 78,6 % Anni PODIMATA Roberta ANGELILLI Isabelle DURANT (EL - S&D) (IT - PPE) (BE - Verts/ALE) 2 Questori donna 40 % Astrid LULLING (LU - PPE) 2 3 60 % Lidia Joanna GERINGER DE OEDENBERG Unità Uguaglianza e Diversità – Direzione generale del Personale (PL - S&D) 7 Le donne al PA R L A M E N T O E U R O P E O Gruppo di alto livello sull'uguaglianza di genere e la diversità L'Ufficio di presidenza ha istituito il Gruppo di alto livello (GAL) nel 2004 dando seguito alla risoluzione del Parlamento europeo del 13 marzo 2003 sull'integrazione della dimensione di genere al Parlamento europeo, e ha affidato a tale organo la responsabilità di promuovere e attuare l'integrazione della dimensione di genere nelle attività, nelle strutture e negli organi parlamentari. Nel quadro della portata generale della politica in materia di uguaglianza, nel novembre 2007 l'Ufficio di presidenza ha modificato il nome del suo gruppo di lavoro in "Gruppo di alto livello sull'uguaglianza di genere e la diversità". Il Gruppo di alto livello è un organo orizzontale che coopera strettamente con gli altri organi del Parlamento europeo, in particolare la Conferenza dei presidenti di commissione, la Conferenza dei presidenti di delegazione e la commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere. Nel corso della precedente legislatura, il GAL ha conseguito numerosi obiettivi importanti: la creazione di una rete di deputati e membri del personale all'interno delle commissioni e delle delegazioni interparlamentari al fine di assicurare l'integrazione della dimensione di genere, l'adozione di orientamenti sull'uso di un linguaggio neutro dal punto di vista del genere nei documenti parlamentari, nella comunicazione e nell'informazione, nonché la promozione del "gender budgeting". Per quanto riguarda le assunzioni e l'inserimento delle persone con disabilità, il GAL ha insistito sulla necessità di introdurre il concetto di "soluzioni ragionevoli". Il Gruppo ha altresì evidenziato l'importanza di una buona comunicazione, sia interna che esterna, atta a promuovere la sensibilizzazione, soprattutto grazie a un sito Internet completamente accessibile. Il mandato del Gruppo per la 7a legislatura prevedeva, in particolare, la garanzia della messa in atto del piano d'azione per la promozione dell'uguaglianza di genere e la diversità in seno al Segretariato generale (2009-2013). Il GAL deve accertarsi che esistano le strutture amministrative che consentono di integrare l'uguaglianza uomo- 8 2 3 40 % 60 % Presidente Roberta ANGELILLI (IT - PPE) donna nelle attività del Parlamento (procedure e politiche). Il GAL intende altresì favorire una migliore conciliazione tra vita professionale e vita personale e desidera incoraggiare la presa in considerazione delle questioni legate alla lotta contro l'omofobia e la transfobia. Esso promuove le iniziative in materia di comunicazione, in particolare mediante scambi di opinioni con il gruppo di lavoro ad hoc dell'Ufficio di presidenza. Il GAL, presieduto da Roberta Angelilli, Vicepresidente responsabile per l'uguaglianza di genere e la diversità, è attualmente composto da: uu Michael Cashman, presidente della Conferenza dei presidenti di delegazione uu Lidia Joanna Geringer de Oedenberg, Questore uu Mikael Gustafsson, presidente della commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere uu Oldřich Vlasák, Vicepresidente del Parlamento europeo. Nel 2013 il Gruppo di alto livello si è riunito tre volte consacrando i suoi lavori all'equilibrio di genere a tutti i livelli dell'organigramma e, in particolare, all'inquadramento intermedio, e ha incentrato la sua riflessione sull'individuazione di nuovi percorsi di azione intesi a incoraggiare ulteriormente le donne a candidarsi a posti di capo unità. È stata ampiamente trattata anche la questione dell'impiego e dell'inclusione delle persone disabili. Il Gruppo ha promosso le azioni di sensibilizzazione in materia di uguaglianza uomodonna, di integrazione delle persone disabili e a favore delle tematiche LGBT. Giornata internazionale della donna – 8 marzo 2014 L I V E L LO P O L I T I C O Gruppi politici Al Parlamento europeo, i deputati si riuniscono in gruppi creati in funzione non della nazionalità ma dell'affiliazione politica. Attualmente l'Assemblea è composta da 7 gruppi politici, guidati da un presidente (o due copresidenti). Il gruppo confederale della Sinistra unitaria europea/ Sinistra verde nordica è presieduto da una donna, Gabriele Zimmer, mentre il gruppo Verde/Alleanza libera europea è codiretto da Rebecca Harms, copresidente. I deputati che non aderiscono ad alcun gruppo politico dispongono di una segreteria e costituiscono i "Non Iscritti". Presidenti e copresidenti donna dei gruppi politici 7 2 77,8 % 22,2 % Rebecca HARMS (DE – Verts/ALE) Gabriele ZIMMER (DE – GUE/NGL) Ripartizione di genere nei gruppi politici 100 % 90 % 80 % 70 % 60 % 50 % 40 % 30 % 20 % 10 % 0% PPE S&D ADLE Verts/ALE ECR GUE/NGL EFD NI PPE Gruppo del Partito popolare europeo (Democratico cristiano) S&D Gruppo dell'Alleanza progressista di Socialisti e Democratici al Parlamento europeo ADLE Gruppo dell'Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa Verts/ALE Gruppo Verde/Alleanza libera europea ECR Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei GUE/NGL Gruppo confederale della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica EFD Gruppo Europa della Libertà e della Democrazia Nl Non inscritti Unità Uguaglianza e Diversità – Direzione generale del Personale 9 Le donne al PA R L A M E N T O E U R O P E O Commissioni parlamentari 63,6 % 36,4 % 14 8 Nella 7a legislatura il PE ha venti commissioni parlamentari e due sottocommissioni. Le commissioni preparano i lavori dell'Aula elaborando relazioni sulle proposte legislative e relazioni di iniziativa. I presidenti di commissione coordinano le attività delle commissioni nel quadro della Conferenza dei presidenti di commissione. Su ventidue commissioni, otto sono presiedute attualmente da una donna. Le donne nelle commissioni % parlamentari 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 Conferenza dei presidenti di commissione – 8 presidenti di commissione donna Eva JOLY (FR - Verts/ALE) Sviluppo (DEVE) Sharon BOWLES Pervenche BERÈS (UK - ADLE) (FR - S&D) Problemi economici e Occupazione e affari sociali monetari (ECON) (EMPL) FEMM 85,7 % EMPL* 54,0 % LIBE 51,7 % ENVI 48,6 % CULT* 48,4 % PETI* 47,1 % IMCO 41,5 % DROI* 38,7 % ITRE* 35,0 % BUDG 34,9 % ECON* 30,0 % AGRI 29,5 % REGI* 28,6 % Amalia SARTORI Danuta Maria HÜBNER Doris PACK JURI 28,0 % (IT - PPE) Industria, ricerca ed energia (ITRE) (PL - PPE) Sviluppo regionale (REGI) (DE - PPE) Cultura e istruzione (CULT) PECH 28,0 % AFET 27,9 % DEVE* 26,7 % CONT 25,8 % INTA 25,8 % TRAN 22,9 % SEDE 22,6 % AFCO 16,0 % Erminia MAZZONI Barbara LOCHBIHLER (IT - PPE) Petizioni (PETI) (DE - Verts/ALE) Sottocommissione per i diritti dell'uomo (DROI) 10 * Commissione presieduta da una donna Giornata internazionale della donna – 8 marzo 2014 L I V E L LO P O L I T I C O Commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere L a commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere (FEMM) ha la responsabilità di monitorare le questioni concernenti l'uguaglianza tra uomini e donne e i diritti delle donne e di legiferare in materia. La commissione deriva da una commissione ad hoc per i diritti delle donne e le pari opportunità istituita dal Parlamento europeo nel 1979, un'epoca in cui i diritti delle donne e l'uguaglianza stavano acquisendo sempre maggior rilievo sulla scena internazionale nonché l'anno dell'adozione della CEDAW (Convenzione sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne) da parte dalle Nazioni Unite. Nel 1984 la commissione è diventata permanente e dal quel momento la FEMM è l'organo principale in seno al Parlamento europeo per la promozione dell'uguaglianza di genere e dei diritti delle donne. Le attribuzioni della commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere, presieduta da Mikael Gustafsson, contemplano gli aspetti seguenti: la definizione, la promozione e la tutela dei diritti della donna nell'Unione europea e le misure adottate al riguardo; la promozione dei diritti delle donne nei paesi terzi, la politica in materia di pari opportunità compresa la parità di genere in materia di opportunità di lavoro e condizioni di lavoro; l'eliminazione di tutte le forme di discriminazione in base al genere, l'attuazione e l'ulteriore sviluppo dell'integrazione della dimensione di genere in tutti i settori della politica; il seguito e l'attuazione degli accordi e delle convenzioni internazionali riguardanti i diritti delle donne e la politica d'informazione sulle questioni relative alle donne. Il programma di lavoro della commissione per il periodo gennaio – aprile 2014 si concentra sull'ulteriore rafforzamento della parità di genere e sulla promozione dei diritti della donna. La commissione adotterà una progetto di relazione legislativa d'iniziativa sulla Presidente lotta alla violenza contro le donne che chiede Mikael GUSTAFSSON (SV – GUE/NGL) alla Commissione di presentare, entro la fine del 2014, una proposta di regolamento che fissa misure atte a promuovere e sostenere l'azione degli Stati membri nel campo della prevenzione della violenza fondata sul genere. Conformemente alla tradizione di celebrare la Giornata internazionale delle donne come un evento annuale speciale sotto forma di riunione di commissione interparlamentare, il tema del 2014 "Prevenire la violenza contro le donne – una sfida per tutti" è strettamente connesso con la relazione legislativa d'iniziativa. In tale occasione i deputati al PE e i rappresentanti dei parlamenti nazionali discuteranno delle esperienze e delle normative a livello nazionale nonché delle azioni strategiche e delle idee per combattere la violenza contro le donne a livello europeo. La commissione lavorerà anche su questioni quali: la valutazione delle misure adottate nell'UE e nei suoi Stati membri per promuovere l'uguaglianza tra uomini e donne; lo sfruttamento sessuale e la prostituzione e le loro conseguenze sulla parità di genere; equilibrio tra vita familiare e lavorativa; il ruolo delle donne nei processi di pace. Delegazioni della commissione si recheranno in Italia in vista della Presidenza di tale paese durante la seconda metà del 2014 e parteciperanno a New York alla 58a sessione della commissione delle Nazioni Unite sulla situazione delle donne, il cui tema principale sarà "Sfide e conquiste nell'attuazione degli Obiettivi di sviluppo del Millennio per le donne e le bambine". http://www.europarl.europa.eu/committees/it/FEMM/home.html Unità Uguaglianza e Diversità – Direzione generale del Personale 11 Le donne al PA R L A M E N T O E U R O P E O Delegazioni parlamentari Le delegazioni tengono e sviluppano i contatti internazionali del Parlamento europeo. Le attività delle delegazioni sono volte a intrattenere e intensificare i contatti con i parlamenti degli Stati che sono partner tradizionali dell'Unione europea e contribuiscono a promuovere, nei paesi terzi, i valori su cui è fondata l'Unione europea. Attualmente vi sono trentasei delegazioni e quattro assemblee multilaterali. Nella 7a legislatura, otto dei trentasei presidenti di delegazione sono donne, ma attualmente nessuna assemblea multilaterale è presieduta da una donna. 20 % 32 8 Le donne nelle delegazioni % parlamentari 10 20 30 40 50 0 Conferenza dei presidenti di delegazione – 8 presidenti di delegazione donna Hélène FLAUTRE Emer COSTELLO Monica Luisa MACOVEI (FR - Verts/ALE) Turchia (D-TR) (IR - S&D) Consiglio legislativo palestinese (DPLC) (RO - PPE) Moldova (D-MD) Angelika NIEBLER Tarja CRONBERG Emine BOZKURT (DE - PPE) Penisola arabica (DARP) (FI - Verts/ALE) Iran (D-IR) (NL - S&D) America centrale (DCAM) Jean LAMBERT Mara BIZZOTTO (UK - Verts/ALE) Asia meridionale (DSAS) (IT - EFD) Australia e Nuova Zelanda (DANZ) 12 80 % D-IL D-TR* DCAM* D-IQ D-UA DSAS* D-IN D-US DMAG DPLC* DAND DEEA D-CL DNAT DMAS DACP DLAT D-MD* D-JP DMED DPAP DASE DMER D-IR* D-MX D-CA D-ZA DEPA DSCA DANZ* DKOR D-CN DSEE D-MK DARP* DCAS D-RU D-AF D-BY DCAR 57,2 % 52,0 % 50,0 % 50,0 % 50,0 % 47,1 % 46,4 % 46,4 % 44,4 % 42,9 % 41,7 % 41,2 % 40,0 % 40,0 % 38,9 % 38,5 % 37,3 % 35,7 % 34,6 % 34,0 % 33,3 % 32,0 % 31,6 % 29,4 % 28,6 % 28,6 % 28,6 % 28,1 % 27,8 % 26,3 % 25,0 % 23,8 % 23,3 % 23,1 % 21,1 % 21,1 % 20,0 % 18,2 % 16,7 % 13,3 % * Delegazione presieduta da una donna Giornata internazionale della donna – 8 marzo 2014 L I V E L LO P O L I T I C O Direttive dell'Unione europea sull'uguaglianza di genere 1975 Direttiva 75/117/CEE sulla parità delle retribuzioni Stabilisce l'eliminazione della discriminazione sessuale riguardo a tutti gli aspetti relativi alle retribuzioni (abrogata dalla direttiva di rifusione 2006/54/CE). 1976 Direttiva 76/207/CEE sulla parità di trattamento Stabilisce l'assenza di discriminazione sessuale, diretta o indiretta, con riferimento allo stato civile o familiare, nell'accesso a occupazione, formazione, condizioni di lavoro, promozione o licenziamento (abrogata dalla direttiva di rifusione 2006/54/CE). 1978 Direttiva 79/7/CEE sulla sicurezza sociale Impone la parità di trattamento tra donne e uomini nei regimi legali di protezione contro malattia, invalidità, vecchiaia, infortuni sul lavoro e malattie professionali, nonché disoccupazione. 1986 Direttiva 86/378/CEE sui regimi professionali di sicurezza sociale Scopo della direttiva è l'attuazione, nei regimi professionali di sicurezza sociale, del principio della parità di trattamento tra gli uomini e le donne. Modificata nel 1996. 1992 Direttiva 92/85/CEE sulle lavoratrici gestanti Prevede misure minime volte a migliorare la sicurezza e la salute sul posto di lavoro di lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento, tra cui un diritto legale al congedo di maternità di almeno quattordici settimane. 1996 Direttiva 96/34/CE sul congedo parentale Stabilisce che a tutti i genitori di figli fino a una determinata età fissata dagli Stati membri sia riconosciuto un congedo parentale di almeno tre mesi e che ai singoli dipendenti sia permesso di assentarsi dal lavoro in caso di malattia o di infortunio di una persona a carico (abrogata dalla direttiva 2010/18/UE). Unità Uguaglianza e Diversità – Direzione generale del Personale 13 Le donne al PA R L A M E N T O E U R O P E O 1997 Direttiva 97/80/CE riguardante l'onere della prova nei casi di discriminazione basata sul sesso Ha richiesto l'apporto di modifiche nei sistemi giudiziari degli Stati membri affinché l'onere della prova sia ripartito più equamente in caso di denunce per discriminazione sessuale presentate da parte di lavoratori a carico dei datori di lavoro (abrogata dalla direttiva di rifusione 2006/54/CE). 2002 Direttiva 2002/73/CE sulla parità di trattamento nel lavoro Modifica la direttiva del 1976 sulla parità di trattamento aggiungendo le definizioni di discriminazione indiretta, molestie e molestie sessuali e prevede che gli Stati membri istituiscano appositi organismi per la promozione, l'analisi, il controllo e il sostegno della parità di trattamento tra donne e uomini (abrogata dalla direttiva di rifusione 2006/54/CE). 2004 Direttiva 2004/113/CE su beni e servizi Estende per la prima volta la legislazione in materia di uguaglianza di genere al settore dell'occupazione. 2006 Direttiva 2006/54/CE (rifusione) riguardante la parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego Volta a rafforzare la trasparenza, la chiarezza e la coerenza della legge, la direttiva riunisce in un unico testo le attuali disposizioni relative a parità di retribuzione, regimi occupazionali e "onere della prova". 2010 Direttiva 2010/18/UE sul congedo parentale (che abroga la direttiva 96/34/CE) Conferisce ai lavoratori uomini e donne il diritto a un congedo parentale di una durata minima di quattro mesi. Si prefigge di migliorare la conciliazione della vita professionale, della vita di famiglia e della vita privata per i genitori che esercitano un'attività professionale nonché l'uguaglianza tra uomini e donne per quanto riguarda le loro opportunità sul mercato del lavoro e il trattamento nel lavoro. 2010 Direttiva 2010/41/UE sull'applicazione del principio della parità di trattamento fra gli uomini e le donne che esercitano un'attività autonoma Applica il principio della parità di trattamento fra gli uomini e le donne ai lavoratori autonomi. Prevede un maggiore riconoscimento del lavoro dei coniugi. La direttiva introduce nuove disposizioni di lotta contro la discriminazione in materia di creazione di imprese, protezione sociale e maternità. 14 Giornata internazionale della donna – 8 marzo 2014 Le donne al Parlamento europeo Livello amministrativo Giornata internazionale della donna 8 marzo 2014 Unità Uguaglianza e Diversità Direzione generale del Personale Le donne al PA R L A M E N T O E U R O P E O Salvo diversamente indicato: donne uomini uu Amministrazione del PE: Streamline, al 5/1/2014 uu Fotografie: Parlamento europeo Un'iniziativa di: Unità Uguaglianza e Diversità DG Personale Parlamento europeo, Edificio "Président" 37B avenue J.F Kennedy, L-1855 Lussemburgo Tel: +352 4300 24397 Email: [email protected] Intranet: http://www.epintranet.ep.parl.union.eu/intranet/ep/ lang/fr/content/administrative_life/personnel Clausola di esclusione di responsabilità: le opinioni espresse nella presente pubblicazione non rispecchiano necessariamente la posizione ufficiale del Parlamento europeo 2 Giornata internazionale della donna – 8 marzo 2014 DG ITEC, EDIT Directorate | Designed by CLIENTS AND PROJECTS OFFICE, Intranet Services Unit | Printed by Printing Unit Fonte dei dati statistici L I V E L LO A M M I N I S T R AT I V O INDICE 4 Premessa del Segretario generale 4 Premessa del Segretario generale aggiunto 5 Prefazione di Yves Quitin, Direttore generale del Personale 6 7 9 Organigramma del Segretariato generale del Parlamento europeo – Direttori generali e Direttori Le donne fra il personale direttivo: dati statistici Segretariato generale, segreterie generali dei gruppi politici e assistenti parlamentari accreditati: dati statistici 11Misure di conciliazione della vita professionale con la vita privata: dati statistici 13Strutture che promuovono l'uguaglianza uomo-donna Unità Uguaglianza e Diversità – Direzione generale del Personale 3 Le donne al PA R L A M E N T O E U R O P E O Premessa del Segretario generale L 'opuscolo edito dall'Unità Uguaglianza e Diversità della Direzione generale del Personale offre l'occasione di fare un bilancio, in concomitanza con la Giornata internazionale della donna. vita privata è al centro della tematica dell'uguaglianza di genere. Il Segretariato generale assicura un'applicazione piena e completa delle disposizioni statutarie in materia. La sensibilizzazione e l'informazione del personale svolgono anch'essi un ruolo fondamentale nei progressi che sono stati e che saranno compiuti. La politica dell'uguaglianza di genere è trasversale e deve trovare una concretizzazione in tutti i progetti e le politiche della nostra Istituzione. Si sviluppano azioni positive, rese possibili dallo statuto che regola il funzionamento amministrativo delle istituzioni, per fare in modo che le donne siano equamente rappresentate a tutti i livelli direttivi. L'amministrazione ha lavorato in tal senso, fra l'altro per il tramite di un programma di formazione specifico messo a punto nel 2007 e destinato alle donne potenziali capi unità. Il programma è stato chiaramente un successo, dal momento che ha permesso a 39 donne, vale a dire a più di un terzo delle partecipanti, di accedere a questo incarico. Gli fa seguito oggi il nuovo programma di Talent management, anch'esso incentrato sull'individuazione e lo sviluppo dei talenti. E così, se non sono ancora stati realizzati tutti gli obiettivi, si sono però raggiunti risultati positivi a livello sia dell'inquadramento intermedio, dove la presenza delle donne ha registrato un aumento di tre punti, che dell'inquadramento superiore, per il quale, nel 2013, gli obiettivi di rappresentanza femminile stabiliti dall'Ufficio di presidenza sono stati oltrepassati nel caso dei Direttori generali e quasi raggiunti nel caso dei Direttori. Il Segretariato generale continuerà ad adoperarsi nel 2014 in vista di un'uguaglianza completa tra le donne e gli uomini a tutti i livelli. Klaus WELLE Anche la questione dell'equilibrio tra vita professionale e Premessa del Segretario generale aggiunto È per me un piacere contribuire anche quest'anno, in occasione della Giornata internazionale della donna, al presente opuscolo informativo volto a promuovere il sostegno, la conoscenza, la comprensione e il riconoscimento dell'uguaglianza di genere al Parlamento europeo. In qualità di Segretario generale aggiunto, credo che tutti noi dobbiamo essere fieri di lavorare per questa istituzione democratica che ha sempre perorato la causa dei diritti delle donne e dell'uguaglianza. Sul piano politico, il Parlamento europeo ha affermato costantemente l'esigenza di adottare misure a livello dell'Unione in relazione alle questioni di genere, alla luce di quanto viene già intrapreso negli Stati membri. Il Parlamento ha sempre posto le questioni legate all'uguaglianza di genere in cima alla propria agenda e a quella dell'Unione, individuando le disparità esistenti, elaborando strategie e ulteriori azioni in materia, nonché anticipando i vantaggi e il valore aggiunto europeo apportati dall'adozione di un approccio comune. Di fatto, nessuno conosce il potenziale valore aggiunto europeo di misure ispirate al principio della "parità di retribuzione a parità di lavoro," sancito nei trattati UE dal 1957. Secondo le stime di un recente studio condotto dalla Direzione per la valutazione d'impatto, i costi legati alla mancanza di un'azione comune a favore di tale principio fondamentale ammontano a 13 miliardi di EUR all'anno. Nonostante tali mancati interventi, la nostra istituzione compie continuamente importanti passi avanti nel campo delle riforme legislative e del riconoscimento formale dell'uguaglianza di genere. Nel 2013, ad esempio, circa il 30% dei posti di inquadramento intermedio era ricoperto da 4 donne; inoltre, 9 dei 24 capi unità nominati lo scorso anno sono donne. Si tratta di risultati incoraggianti, in contrasto con la comune tendenza che vede le donne rinunciare persino a presentare la propria candidatura per posizioni di questo tipo. Il sostegno e l'impegno a favore dell'uguaglianza di genere non sono, tuttavia, soltanto una conseguenza dell'adozione di norme o della definizione di obiettivi; essi devono inserirsi anche nel quadro di un "cambiamento culturale", aspetto di fondamentale importanza per il superamento dei divari esistenti. Nonostante l'impegno delle nostre autorità politiche e della dirigenza, e malgrado le numerose iniziative attuate a favore dell'uguaglianza di genere, le donne continuano a essere sottorappresentate nei posti apicali o a ricoprire quelle posizioni tradizionalmente caratterizzate da una più alta presenza femminile. Per conseguire un cambiamento reale e duraturo è necessario creare un "ecosistema" di misure e mantenerlo nel tempo. Oltre a ciò, dobbiamo adoperarci al massimo per realizzare un cambiamento di mentalità e di cultura, sostenere le ambizioni sia delle donne che degli uomini, sensibilizzare in merito agli ostacoli specifici che le donne devono affrontare nel loro percorso di ascesa professionale, nonché attuare un "modello di performance che sia neutro rispetto al genere" e promuova lo sviluppo di una cultura aperta ai diversi stili di leadership. Permettetemi di concludere il mio contributo di quest'anno con una citazione di Mark Twain: "Non sapevano che fosse impossibile, allora l'hanno fatto". Immaginiamoci quanto possa essere fatto da donne pienamente consapevoli delle loro possibilità! Francesca R. RATTI Giornata internazionale della donna – 8 marzo 2014 L I V E L LO A M M I N I S T R AT I V O Prefazione di Yves Quitin, DIRETTORE GENERALE DEL PERSONALE La politica dell'uguaglianza di genere al Segretariato generale del Parlamento europeo, condotta dalla Direzione generale del Personale L a politica in materia di uguaglianza di genere occupa un posto di primo piano fra gli obiettivi del Segretariato generale e della Direzione generale del Personale (DG PERS): le relazioni dell’Ufficio di presidenza in materia, la Dichiarazione di principi sulla politica di promozione della parità e della diversità1 e il piano d’azione, recentemente conclusosi, per la promozione della parità e della diversità2 forniscono un quadro di riferimento in un contesto giuridico rafforzato dal trattato di Lisbona e dalla Carta dei diritti fondamentali. La DG PERS è incaricata di declinare tale politica e di assicurarne la buona riuscita; essa vigila in modo particolare sull’equilibrata presenza degli uomini e delle donne a tutti i livelli nonché sull’integrazione della dimensione di genere nelle politiche e nei processi interni. A tal fine, là dove lo scarto tra uomini e donne resta più flagrante, sono state intraprese azioni segnatamente in relazione all’inquadramento intermedio. Nel 2007 la DG PERS ha lanciato un’azione positiva, nella forma di un programma pilota di formazione e motivazione destinato alle donne potenziali capi unità. Sono già stati organizzati quattro cicli che hanno accolto circa 120 partecipanti. Delle 55 donne nominate da allora capo unità, 39 hanno seguito il programma, cosa che ne dimostra il successo. Il programma Talent management istituito dalla DG PERS va oltre, proponendo un cursus completo di formazioni destinate a tutto coloro, uomini e donne, che danno prova di eccellenti capacità, onde dotarli degli strumenti necessari per prepararsi alle funzioni direttive. Tuttavia, la rappresentanza femminile nell’inquadramento intermedio (29,2%) resta al di sotto degli obiettivi (40%). Sotto l’impulso del Gruppo di alto livello sull’uguaglianza di genere e la diversità, l’amministrazione ha trasmesso un questionario alle donne che non hanno incarichi direttivi ma che 1 Adottata dall’Ufficio di presidenza il 13 novembre 2006. 2 Adottato dall’Ufficio di presidenza il 9 marzo 2009. possono ambire a un posto di capo unità, al fine di individuare le cause del deficit di candidature femminili a tali posti e potervi quindi ovviare. La DG PERS si compiace peraltro che gli obiettivi di equilibrio uomini/donne nell’inquadramento superiore siano stati raggiunti e addirittura superati per quanto riguarda i Direttori generali, e ciò da svariati anni. Inoltre, sono state adottate linee direttrici per l’uso di un linguaggio neutro dal punto di vista del genere e una formazione in materia di uguaglianza e di diversità è accessibile a tutto il personale; vengono organizzate azioni di sensibilizzazione e di informazione, come il Premio Uguaglianza e Diversità, che sarà attribuito nel 2014 in occasione della Giornata della donna. Il suo format è stato ampiamente modificato e questa edizione mette l’accento sull’uguaglianza uomodonna. Esso ricompenserà, ne sono certo, un agente, un servizio o una Direzione generale che avranno saputo dare prova di audacia e di impegno nella promozione di questa tematica. Inoltre, la DG PERS, e in particolare l’Unità Uguaglianza e Diversità, propone seminari e tavole rotonde aventi scopo pedagogico e informativo. La collaborazione interistituzionale consente inoltre di procedere a scambi di buone prassi. Non si dimentichi infine che le azioni prioritarie vertono anche sulla conciliazione della vita professionale con quella personale, nonché sulle questioni connesse alla dignità sul lavoro e al rispetto della persona, segnatamente nell’ambito della politica di prevenzione e di lotta contro le molestie (articolo 12 bis dello statuto). Desidero sottolineare che il successo della politica in materia di uguaglianza di genere, che è pienamente trasversale, può essere ottenuto solo grazie al coinvolgimento di tutti gli attori del Segretariato generale. La DG Personale intende continuare a svolgere a tale riguardo un ruolo d’impulso e di coordinamento. Unità Uguaglianza e Diversità – Direzione generale del Personale 5 Le donne al PA R L A M E N T O E U R O P E O Segretariato generale del Parlamento europeo Organigramma Direttori generali e Direttori Servizio giuridico Segretario generale Giureconsulto Capogabinetto del Segretario generale ** DG PRES Presidenza Segretario generale aggiunto DG IPOL DG EXPO Politiche interne Politiche esterne ** Servizi di ricerca parlamentare ** * DG PERS Comunicazione Personale DG COMM DG EPRS DG INLO Infrastrutture e Logistica ** DG TRAD Traduzione ** DG INTE Interpretazione e Conferenze DG FINS Finanze ** * Ufficio di Washington: un Direttore uomo ** facente funzioni DG ITEC Innovazione e Assistenza tecnologica DG SAFE ** Sicurezza ** Legenda Donne Uomini 6 Giornata internazionale della donna – 8 marzo 2014 L I V E L LO A M M I N I S T R AT I V O Le donne fra il personale direttivo: dati statistici Direttori generali 4 30,8 % Francesca R. RATTI 9 Janet PITT Olga COSMIDOU DG Traduzione (DG TRAD) DG Interpretazione e Conferenze (DG INTE) Juana LAHOUSSE-JUÁREZ DG Presidenza (DG PRES) DG Sicurezza (SAFE) facente funzioni DG Comunicazione (DG COMM) Direttori 69,2 % Capi unità 29,2 % 34,1 % 65,9 % 2929 70,8 % 177 177 1515 30,8 % Direttori generali Donne al 5/1/2014 20 % Obiettivi 2009 – quali definiti dall’Ufficio di presidenza nel 2006 (relazione Kaufmann) 34,1 % 35 % Direttori 7373 29,2 % Capi unità 40 % 0 10 20 Unità Uguaglianza e Diversità – Direzione generale del Personale 30 40 7 Le donne al PA R L A M E N T O E U R O P E O Nomine nell’inquadramento superiore – Direttori generali e Direttori (dal 1/1/2013 al 31/12/2013) 0 2013 3 100 % 2012 7 63,6 % 36,4 % 4 2011 9 56,2 % 43,8 % 7 2010 7 87,5 % 12,5 % 1 2009 6 60 % 40 % 4 2008 6 66,7 % 33,3 % 3 0% 20 % 40 % 60 % 80 % 100 % Capi unità per genere e per DG (al 5/1/2014) DG PRES DG IPOL DG EXPO DG EPRS DG COMM DG PERS DG INLO DG TRAD DG INTE DG FINS DG ITEC DG SAFE Servizio giuridico Totale 23,8 % 20 % 37,5 % 45,5 % 23,1 % 23,5 % 17,6 % 39,4 % 46,9 % 0% 13,3 % 16,7 % 55,6 % 29,2 % 76,2 % 80 % 62,5 % 54,5 % 76,9 % 76,5 % 82,4 % 60,6 % 53,1 % 100 % 86,7 % 83,3 % 44,4 % 70,8 % 0% 20 % 40 % 60 % 80 % 100 % Selezione dei capi unità – 2013 Candidati 71,9 % 28,1 % Candidati al colloquio 66,4 % 33,6 % Candidati sull’elenco ristretto 60,0 % 40,0 % Nominati 62,5 % 37,5 % 8 Giornata internazionale della donna – 8 marzo 2014 L I V E L LO A M M I N I S T R AT I V O Segretariato generale del PE, segreterie generali dei gruppi politici e assistenti parlamentari accreditati: dati statistici Personale del Segretariato generale del PE Totale 2156 AD 1171 41 % 59 % 48,2 % 51,8 % 985 AST 3099 1257 34,8 % 65,2 % 1842 Personale del Segretariato generale del PE (1957 – 2013) 60 % 55 % 50 % 45 % 40 % 35 % 1957 1967 1977 1987 1997 Personale del gruppo di funzioni AD AD16 AD15 AD14 AD13 AD12 AD11 AD10 AD9 AD8 AD7 AD6 AD5 5 18 105 214 78 79 75 115 108 163 73 137 55,6 % 81,8 % 70,9 % 56,9 % 53,1 % 54,5 % 59,1 % 55,3 % 38,4 % 38,6 % 42,2 % 37,1 % 44,4 % 18,2 % 29,1 % 43,1 % 46,9 % 45,5 % 40,9 % 44,7 % 61,6 % 61,4 % 57,8 % 62,9 % 2007 2011 2012 2013 Personale del gruppo di funzioni AST 4 4 43 162 69 66 52 93 173 259 100 232 AST11 AST10 AST9 AST8 AST7 AST6 AST5 AST4 AST3 AST2 AST1 Unità Uguaglianza e Diversità – Direzione generale del Personale 32 30 98 135 136 142 112 86 131 26 57 57,1 % 54,5 % 46,2 % 34,3 % 37,5 % 39,3 % 38,2 % 31,5 % 29,8 % 20,3 % 22,5 % 42,9 % 45,5 % 53,8 % 65,7 % 62,5 % 60,7 % 61,8 % 68,5 % 70,2 % 79,7 % 77,5 % 24 25 114 259 227 219 181 187 308 102 196 9 Le donne al PA R L A M E N T O E U R O P E O 48 45 46 46 TOTALE 43 45 42,9 % AST 53,6 % 0 Esempio10di lettura:20nel 2013,30il 60,3%40delle donne AD promuovibili è stato promosso Segretari generali dei gruppi politici 4 57 % 43 % 3 47 Ripartizione U/D dei promossi, per genere e gruppo di funzioni – 2013 AD 60,3 % 46 AST 48,4 % AST 49 AD Percentuale dei promossi tra i promuovibili, per genere e gruppo di funzioni – 2013 AD Totale Totale Totale Età media per genere 45,5 % 54,5 % Promossi 48,2 % 51,8 % Totale 31,0 % 69,0 % Promossi 34,8 % 65,2 % Totale Esempio di lettura: nel 2013, il 69% degli assistenti promossi erano donne (il totale U+D qui è sempre uguale a 100), mentre le donne rappresentano il 65,2% degli agenti AST al 5/1/2014 Personale dei gruppi politici Totale 316 39,9 % 60,1 % 476 AD 176 55,7 % 44,3 % 140 AST 140 29,4 % 70,6 % 336 0 10 20 30 40 Assistenti parlamentari accreditati 42,9 % 746 10 57,1 % 994 Giornata internazionale della donna – 8 marzo 2014 L I V E L LO A M M I N I S T R AT I V O Misure di conciliazione della vita professionale con la vita privata: dati statistici (gennaio - dicembre 2013) Personale che lavora a tempo parziale Personale che lavora a tempo parziale 43 % 36,8 % Ad esempio, il 64,7% degli uomini che lavorano a tempo parziale (a fronte del 43% delle donne) ha scelto di lavorare al 50%. Se una persona che lavora a tempo parziale ha modificato il suo tempo di lavoro nel corso del 2013, è calcolata in tutte le categorie relative alle opzioni prescelte. 33,4 % 41,8 % 12,3 % 14,6 % 171 6% 9,6 % 525 95 616 266 17,5 % 16,8 % 16,6 % 64,7 % 172 1141 491 1,9 % 5 13,2 % 69 35 10,9 % 9,4 % 189 192 25 29 AD AST Total (rispetto alla totalità del personale e ripartito in base al gruppo di funzioni) 50 % 60 % 75 % 80 % (ripartito in base al tempo di lavoro prescelto) Personale in congedo parentale a tempo pieno Personale in congedo parentale a metà tempo AD AST 43 25 % 32 19,2 % 75 % 129 AD 47 34,1 % 65,9 % 91 80,8 % 135 AST 35 25,4 % 74,6 % 103 (ripartito in base al gruppo di funzioni) Personale in congedo parentale 200 90 % (ripartito in base al gruppo di funzioni) Personale in congedo parentale a tempo pieno Personale in congedo parentale a metà tempo 15,1 % 10,3 % 7,3 % 7,3 % 3,7 % 157 458 (rispetto alla totalità del personale) 43 4% 3,2 % 129 32 7,2 % 135 (rispetto alla totalità del personale, AD in base al gruppo diAST ripartito funzioni) Unità Uguaglianza e Diversità – Direzione generale del Personale 47 3,6 % 91 35 5,6 % 103 (rispetto alla totalità del personale, AD in base al gruppo diAST ripartito funzioni) 11 Le donne al PA R L A M E N T O E U R O P E O Personale in congedo familiare a tempo pieno Personale in congedo familiare a metà tempo AD 7 41,2 % 58,8 % 10 AD 10 38,5 % 61,5 % 16 AST 2 11,1 % 88,9 % 16 AST 1 3,8 % 96,2 % 25 (ripartito in base al gruppo di funzioni) (ripartito in base al gruppo di funzioni) Personale in aspettativa per motivi personali AD AST 23 39 % 7 38,9 % 61 % 36 61,1% 11 (ripartito in base al gruppo di funzioni) In totale, il 26,8% del personale ha lavorato a tempo parziale nel 2013 (comprese le persone in congedo parentale a tempo parziale), l’11,7% ha beneficiato del congedo parentale, l’1,7% del congedo familiare e l’1,5% dell’aspettativa per motivi personali. 12 Giornata internazionale della donna – 8 marzo 2014 L I V E L LO A M M I N I S T R AT I V O Strutture che promuovono l’uguaglianza uomo-donna L ’amministrazione del Parlamento europeo comprende un certo numero di organi e strutture incaricati dell’uguaglianza di genere. Sebbene abbiano ruoli e compiti diversi, la loro stretta collaborazione è essenziale per fare avanzare l’Istituzione, in quanto datore di lavoro, sulla strada dell’uguaglianza e ottenere risultati concreti. Unità Uguaglianza e Diversità Alberto ROSSETTI Capo unità L’Unità Uguaglianza e Diversità riferisce al Direttore generale del Personale. Il suo mandato contempla l’elaborazione, l’attuazione e il controllo delle politiche in materia di uguaglianza e diversità in seno al Segretariato generale del Parlamento europeo. L’Unità è l’attore chiave dell’amministrazione per lo svolgimento dei seguenti compiti: uu Assicurare il seguito e la messa in atto delle politiche di uguaglianza e diversità quali definite dall’Ufficio di presidenza del Parlamento. uu Garantire che le politiche del Parlamento europeo in materia di risorse umane rispecchino i principi delle pari opportunità e del rispetto della diversità; promuovere l’integrazione della dimensione di genere in tutti gli aspetti della politica in materia di risorse umane. uu Promuovere, coordinare e valutare il codice di buone prassi per le persone con disabilità; definire e coordinare progetti a favore della piena partecipazione e del pieno inserimento delle persone con disabilità. uu Elaborare studi e relazioni; raccogliere e analizzare statistiche secondo una prospettiva di genere; intervenire per prevenire ed eliminare ogni forma di discriminazione, come stabilito all’articolo 1 quinquies dello statuto. uu Favorire la creazione di un ambiente di lavoro aperto e inclusivo; definire e coordinare progetti che agevolino la conciliazione della vita professionale con la vita privata; partecipare all’elaborazione e all’applicazione di una politica per la dignità sul lavoro onde eliminare qualsiasi forma di molestia sul posto di lavoro. uu Organizzare eventi di sensibilizzazione e attività di formazione; fornire assistenza al personale riguardo a questioni concernenti l’uguaglianza e la diversità. L’Unità Uguaglianza e Diversità fornisce sostegno e assistenza alla Vicepresidente responsabile dell’uguaglianza di genere e della diversità, che presiede il Gruppo di alto livello, nonché consulenza e assistenza all’AIPN, al COPEC e ad altri organi interni su questioni relative ai progressi nel campo dell’uguaglianza e della diversità in seno al Segretariato generale del PE. L’Unità sovrintende altresì il gruppo di coordinatori per l’uguaglianza e la diversità presso le Direzioni generali e promuove lo scambio di informazioni e di buone prassi con i partner interistituzionali. Unità Uguaglianza e Diversità – Direzione generale del Personale 13 Le donne al PA R L A M E N T O E U R O P E O Coordinatori per l’uguaglianza e la diversità Ciascun Direttore generale nomina due coordinatori per l’uguaglianza e la diversità, il cui compito è di contribuire alla messa in atto della politica di uguaglianza e diversità del Segretariato generale del Parlamento europeo a livello di Direzioni generali. I coordinatori consigliano i la gerarchia e i colleghi sulle questioni di uguaglianza e diversità attingendo alla propria esperienza, e si adoperano per evitare e combattere ogni forma di discriminazione sviluppando il dialogo e la sensibilizzazione, nella prospettiva di favorire un ambiente di lavoro aperto e inclusivo. I coordinatori collaborano strettamente con l’Unità Uguaglianza e Diversità. Il Gruppo di coordinamento Uguaglianza e Diversità (composto dai coordinatori e dall’Unità) può elaborare, su temi importanti e di interesse generale nei suoi settori di competenza, documenti, note e proposte destinati al Segretario generale e ai Direttori generali. L’Unità Uguaglianza e Diversità assicura il coordinamento e la segreteria del Gruppo. Comitato per le pari opportunità e la diversità (COPEC) Jutta SCHULZE-HOLLMEN Presidente del COPEC Il COPEC, istituito nel 1987, è un organo paritetico. È composto da un Presidente, quattro membri nominati dall’AIPN e quattro membri designati dal Comitato del personale. I compiti generali del COPEC consistono nel proporre e controllare le misure in materia di uguaglianza uomo-donna in seno al Segretariato generale del PE; altri compiti del COPEC attengono alla questione della diversità. Il COPEC ha osservatori all’interno dei vari comitati che si occupano di aspetti concernenti le risorse umane e del comitato consultivo per la nomina di alti funzionari. Il COPEC viene consultato con regolarità dall’amministrazione in merito alle norme e alle misure di applicazione derivanti dallo statuto riguardo alla politica del personale e formula pareri su tali materie. I principali obiettivi del COPEC figurano nel suo programma d’azione 2011-2014 (http://www. europarl.ep.ec/services/copec/programme_FR.htm). Comitato del personale Stefano GUCCIONE Presidente del Comitato del personale 51,7 % 48,3 % Il Comitato del personale rappresenta gli interessi del personale presso l’amministrazione del Parlamento, segnatamente nei 14 settori della carriera, delle condizioni di lavoro, delle retribuzioni 15 e della sicurezza sociale, delle misure disciplinari e dei ricorsi. Esso assicura un contatto permanente tra l’amministrazione e il personale e coopera ai fini del buon funzionamento dei servizi. Il Comitato del personale invia rappresentanti presso i comitati consultivi interni, così come presso i comitati e gli organi interistituzionali in cui la rappresentanza del personale è chiamata a sedere. Il Comitato del personale è anche rappresentato nelle delegazioni professionali. Le elezioni dei rappresentanti del personale che si sono tenute nel novembre 2013 hanno permesso di far progredire ulteriormente la rappresentanza delle donne in tale organo (dal 44,8% al 48,3%), che è ormai molto vicino alla parità perfetta. 14 Giornata internazionale della donna – 8 marzo 2014