Le
donne
al
Parlamento
europeo
Livello
politico
Giornata
internazionale
della donna
8 marzo 2014
Unità Uguaglianza e Diversità
Direzione generale del Personale
Le donne al PA R L A M E N T O E U R O P E O
Salvo diversamente indicato:
donne uomini
uu Parlamento europeo e suoi organi: www.europarl.eu, a partire dal 5/1/2014
uu Fotografie: Parlamento europeo
Un'iniziativa di:
Unità Uguaglianza e Diversità
DG Personale
Parlamento europeo, Edificio "Président"
37B avenue J.F Kennedy, L-1855 Lussemburgo
Tel: +352 4300 24397
Email: [email protected]
Intranet: http://www.epintranet.ep.parl.union.eu/intranet/ep/
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Clausola di esclusione di responsabilità: le opinioni espresse nella presente pubblicazione non rispecchiano
necessariamente la posizione ufficiale del Parlamento europeo
2
Giornata internazionale della donna – 8 marzo 2014
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Fonti dei dati statistici
L I V E L LO P O L I T I C O
INDICE
4
Prefazione di Roberta Angelilli, Vicepresidente del Parlamento europeo
5Deputati
6
Rappresentanza delle donne al Parlamento europeo e nei parlamenti nazionali
per Stato membro
7
Ufficio di presidenza
8
Gruppo di alto livello sull'uguaglianza di genere e la diversità
9
Gruppi politici
10 Commissioni parlamentari
11 Commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere
12 Delegazioni parlamentari
13 Direttive dell'Unione europea sull'uguaglianza di genere
Unità Uguaglianza e Diversità – Direzione generale del Personale
3
Le donne al PA R L A M E N T O E U R O P E O
Prefazione di Roberta Angelilli,
Vicepresidente del Parlamento europeo
L
'Unione europea ha raggiunto risultati importanti
nel corso dell'ultimo anno a sostegno della parità
di genere.
Una svolta significativa per infrangere il cosiddetto
soffitto di cristallo che continua a ostacolare l’ascesa
di donne di talento ai vertici delle principali imprese
europee è certamente rappresentata dal forte
sostegno del Parlamento europeo alla proposta
legislativa della Commissione europea per migliorare
l'equilibrio tra uomini e donne nei consigli di
amministrazione delle imprese europee. Una misura
importante per consentire a donne competenti
e qualificate di accedere a posti che oggi sono
loro difficilmente accessibili e contribuirà a ridurre
i persistenti e inaccettabili squilibri di genere nei
consigli di amministrazione delle società di tutta l'UE.
Il Parlamento europeo ha anche fortemente sostenuto
l'obiettivo di designare una donna tra i sei membri del
comitato esecutivo della BCE, dal 2011 composto da
soli uomini: dunque non posso che rallegrarmi per
l’avvenuta nomina di Sabine Lautenschläger.
Molti sforzi sono ancora necessari per conseguire
l'equilibrio di genere all'interno delle Istituzioni
europee e degli Stati membri. Ci sono ancora molte
barriere da superare, insite negli stereotipi tradizionali e
nelle condizioni generali di occupazione delle donne:
la problematica della conciliazione della vita familiare
con quella professionale, le interruzioni di carriera e la
mancanza di strutture per la cura dell'infanzia, solo per
fare alcuni esempi. Inoltre, vale la pena ricordare che la
crisi economica ha colpito in maniera più significativa
le donne, che risultano essere maggiormente esposte
al rischio povertà (il fenomeno interessa oltre il 25%
della popolazione femminile).
4
Le donne sono spesso vittime di discriminazioni
culturali che non tengono conto della meritocrazia:
esse si laureano con voti più alti rispetto ai colleghi
maschi e rappresentano il 60% dei laureati, ma
continuano a subire discriminazioni, sia in termini
di accesso alle posizioni apicali, sia in termini di
retribuzione salariale: infatti il divario retributivo di
genere, cioè la differenza media tra la retribuzione
oraria di uomini e donne nell’UE, è ancora del 16,2% .
Questo vuol dire che in Europa le donne lavorano 59
giorni a salario zero.
Come ha sottolineato il Parlamento europeo, occorre
un forte impegno da parte di tutti i partiti politici a
livello europeo, nazionale e regionale, per l'adozione di
misure d'incoraggiamento alla piena partecipazione
e al coinvolgimento delle donne nella vita politica
e nelle elezioni; è inoltre necessario garantire le pari
opportunità anche in termini di partecipazione
ai processi decisionali interni dei partiti, nelle
designazioni dei candidati a cariche elettive come
anche nelle liste elettorali.
I dati sulle donne al Parlamento europeo parlano
ancora chiaro: 36% dei MEP; 3 Vice Presidenti donna
su 14; 2 Questori su 5; 2 Presidenti e copresidenti
di un Gruppo (contro 9 uomini); 8 Presidenti di
commissione su 22.
Le Istituzioni europee devono essere un esempio
da seguire quanto a parità ed uguaglianza. Sarebbe
un bel traguardo raggiungere la rappresentanza
del 50% per uomini e donne nelle massime cariche
istituzionali.
In tal senso, la prossima legislatura deve rappresentare
un’ottima occasione.
Giornata internazionale della donna – 8 marzo 2014
L I V E L LO P O L I T I C O
Deputati
L
a presenza femminile alla fine della 7a legislatura
è pari al 35,8%, vale a dire più elevata di quanto
non fosse nel 2013 (35,1%). L'aumento del
numero delle donne in seno al Parlamento europeo
innalza il livello della rappresentanza democratica dei
cittadini dell'Unione europea e aiuta il Parlamento
a integrare più efficacemente una prospettiva di
genere in tutti gli ambiti della sua attività, sia nella
legislazione e nelle politiche concernenti l'UE nel
suo insieme che nelle strutture e negli organi interni
dell'Istituzione, ivi compreso il Segretariato generale.
A parte l'aumento della percentuale di donne
elette al Parlamento europeo, il numero delle
donne che occupano posizioni decisionali
ha subito diverse evoluzioni tra la 6a e la 7a
legislatura. Il numero dei Vicepresidenti donna è
passato da cinque a tre su un totale di quattordici
(sei donne erano Vicepresidenti nella prima metà
della legislatura). Le donne che presiedevano
una commissione o una sottocommissione
parlamentare durante la 6 a legislatura erano sei,
mentre erano dieci durante la prima metà della
7a legislatura (su un totale di ventiquattro) e
sono attualmente otto su ventidue. Per contro,
il numero delle donne che presiedono gruppi
politici è passato da tre copresidenti a una
presidente e una copresidente.
I deputati al Parlamento europeo 1952 - 2014
2004
2009
35,8 %
1999
35,1 %
25,9 %
31,1 %
1964
2012
05/01/2014
4,9 %
1958
30,2 %
1952
3,5 %
0%
3,5 %
10%
1,3 %
20%
19,3 %
16,6 %
30%
17,7 %
40%
30,3 %
50%
1975
1979
Deputati europei 1979
1984
1989
1994
Deputati europei 2014
83,4 %
64,2 %
35,8 %
16,6 %
342
68
491
Unità Uguaglianza e Diversità – Direzione generale del Personale
274
5
Le donne al PA R L A M E N T O E U R O P E O
Rappresentanza delle donne al Parlamento europeo
e nei parlamenti nazionali per Stato membro1
60 %
% Donne al Parlamento europeo
55 %
% Donne nei parlamenti nazionali
50 %
45 %
40 %
35 %
30 %
25 %
20 %
15 %
10 %
5%
Lussemburgo
Repubblica ceca
Polonia
Italia
Regno Unito
Austria
Grecia
Cipro
Belgio
Romania
Lettonia
Lituania
Ungheria
Slovacchia
Bulgaria
Spagna
Germania
Portogallo
Irlanda
Svezia
Francia
Paesi Bassi
Danimarca
Malta
Estonia
Croazia
Slovenia
Finlandia
0%
Le donne rappresentano più della metà della
popolazione mondiale. La loro partecipazione
e il loro contributo al processo politico sono sia
importanti che necessari e costituiscono, in realtà,
un diritto fondamentale.
per Belgio, Austria, Italia, Polonia, Repubblica
ceca e Lussemburgo. La Finlandia ha più deputati
donne che uomini al Parlamento europeo. La
Croazia, l'Estonia, Malta e la Slovenia raggiungono
una parità perfetta.
La percentuale delle donne al Parlamento europeo
è aumentata ulteriormente dopo le elezioni del
2009. Nei vari Stati membri dell'Unione europea,
la percentuale delle donne che siedono al
Parlamento europeo è oggi più elevata di quella
che siede nei parlamenti nazionali, fatta eccezione
Con una percentuale di donne pari al 35,8%
nella 7 a legislatura, la rappresentanza femminile
al Parlamento europeo raggiunge quasi il
doppio della media mondiale delle donne
elette nelle assemblee nazionali, che oggi si
attesta al 21,8%.
1 Dati dei parlamenti nazionali basati sul numero di donne elette alla Camera bassa.
Fonte: www.ipu.org al 1° novembre 2013.
6
Giornata internazionale della donna – 8 marzo 2014
L I V E L LO P O L I T I C O
Ufficio di presidenza
L'Ufficio di presidenza si compone del Presidente
del Parlamento europeo, dei 14 Vicepresidenti e dei
cinque Questori, che hanno status di osservatori,
ed è eletto dall'Assemblea con un mandato di due
anni e mezzo rinnovabile. L'Ufficio di presidenza si
occupa del funzionamento interno del Parlamento,
compreso lo stato di previsione di bilancio, e di
tutte le questioni amministrative, organizzative e
concernenti il personale.
3 Vicepresidenti donna
21,4 %
3
11
78,6 %
Anni PODIMATA
Roberta ANGELILLI
Isabelle DURANT
(EL - S&D)
(IT - PPE)
(BE - Verts/ALE)
2 Questori donna
40 %
Astrid LULLING
(LU - PPE)
2
3
60 %
Lidia Joanna
GERINGER DE OEDENBERG
Unità Uguaglianza e Diversità – Direzione generale del Personale
(PL - S&D)
7
Le donne al PA R L A M E N T O E U R O P E O
Gruppo di alto livello sull'uguaglianza
di genere e la diversità
L'Ufficio di presidenza ha istituito il Gruppo di
alto livello (GAL) nel 2004 dando seguito alla
risoluzione del Parlamento europeo del 13
marzo 2003 sull'integrazione della dimensione di
genere al Parlamento europeo, e ha affidato a tale
organo la responsabilità di promuovere e attuare
l'integrazione della dimensione di genere nelle
attività, nelle strutture e negli organi parlamentari.
Nel quadro della portata generale della politica in
materia di uguaglianza, nel novembre 2007 l'Ufficio
di presidenza ha modificato il nome del suo gruppo
di lavoro in "Gruppo di alto livello sull'uguaglianza di
genere e la diversità".
Il Gruppo di alto livello è un organo orizzontale
che coopera strettamente con gli altri organi del
Parlamento europeo, in particolare la Conferenza
dei presidenti di commissione, la Conferenza dei
presidenti di delegazione e la commissione per
i diritti della donna e l'uguaglianza di genere.
Nel corso della precedente legislatura, il GAL
ha conseguito numerosi obiettivi importanti: la
creazione di una rete di deputati e membri del
personale all'interno delle commissioni e delle
delegazioni interparlamentari al fine di assicurare
l'integrazione della dimensione di genere, l'adozione
di orientamenti sull'uso di un linguaggio neutro dal
punto di vista del genere nei documenti parlamentari,
nella comunicazione e nell'informazione, nonché
la promozione del "gender budgeting". Per quanto
riguarda le assunzioni e l'inserimento delle persone
con disabilità, il GAL ha insistito sulla necessità di
introdurre il concetto di "soluzioni ragionevoli". Il
Gruppo ha altresì evidenziato l'importanza di una
buona comunicazione, sia interna che esterna, atta a
promuovere la sensibilizzazione, soprattutto grazie a
un sito Internet completamente accessibile.
Il mandato del Gruppo per la 7a legislatura
prevedeva, in particolare, la garanzia della messa
in atto del piano d'azione per la promozione
dell'uguaglianza di genere e la diversità in seno
al Segretariato generale (2009-2013). Il GAL deve
accertarsi che esistano le strutture amministrative
che consentono di integrare l'uguaglianza uomo-
8
2
3
40 %
60 %
Presidente
Roberta ANGELILLI
(IT - PPE)
donna nelle attività del Parlamento (procedure e
politiche). Il GAL intende altresì favorire una migliore
conciliazione tra vita professionale e vita personale
e desidera incoraggiare la presa in considerazione
delle questioni legate alla lotta contro l'omofobia e
la transfobia. Esso promuove le iniziative in materia
di comunicazione, in particolare mediante scambi di
opinioni con il gruppo di lavoro ad hoc dell'Ufficio di
presidenza.
Il GAL, presieduto da Roberta Angelilli, Vicepresidente
responsabile per l'uguaglianza di genere e la
diversità, è attualmente composto da:
uu Michael
Cashman, presidente della Conferenza
dei presidenti di delegazione
uu Lidia Joanna Geringer de Oedenberg, Questore
uu Mikael
Gustafsson, presidente della commissione
per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere
uu Oldřich
Vlasák, Vicepresidente del Parlamento
europeo.
Nel 2013 il Gruppo di alto livello si è riunito tre
volte consacrando i suoi lavori all'equilibrio di
genere a tutti i livelli dell'organigramma e, in
particolare, all'inquadramento intermedio, e ha
incentrato la sua riflessione sull'individuazione
di nuovi percorsi di azione intesi a incoraggiare
ulteriormente le donne a candidarsi a posti di
capo unità. È stata ampiamente trattata anche
la questione dell'impiego e dell'inclusione delle
persone disabili. Il Gruppo ha promosso le azioni di
sensibilizzazione in materia di uguaglianza uomodonna, di integrazione delle persone disabili e a
favore delle tematiche LGBT.
Giornata internazionale della donna – 8 marzo 2014
L I V E L LO P O L I T I C O
Gruppi politici
Al Parlamento europeo, i deputati si riuniscono in
gruppi creati in funzione non della nazionalità ma
dell'affiliazione politica. Attualmente l'Assemblea
è composta da 7 gruppi politici, guidati da
un presidente (o due copresidenti). Il gruppo
confederale della Sinistra unitaria europea/
Sinistra verde nordica è presieduto da una donna,
Gabriele Zimmer, mentre il gruppo Verde/Alleanza
libera europea è codiretto da Rebecca Harms,
copresidente. I deputati che non aderiscono
ad alcun gruppo politico dispongono di una
segreteria e costituiscono i "Non Iscritti".
Presidenti e copresidenti
donna dei gruppi politici
7
2
77,8 %
22,2 %
Rebecca HARMS
(DE – Verts/ALE)
Gabriele ZIMMER
(DE – GUE/NGL)
Ripartizione di genere nei gruppi politici
100 %
90 %
80 %
70 %
60 %
50 %
40 %
30 %
20 %
10 %
0%
PPE
S&D
ADLE Verts/ALE
ECR
GUE/NGL
EFD
NI
PPE
Gruppo del Partito popolare europeo (Democratico cristiano)
S&D
Gruppo dell'Alleanza progressista di Socialisti e Democratici al Parlamento europeo
ADLE
Gruppo dell'Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa
Verts/ALE
Gruppo Verde/Alleanza libera europea
ECR
Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei
GUE/NGL
Gruppo confederale della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica
EFD
Gruppo Europa della Libertà e della Democrazia
Nl
Non inscritti
Unità Uguaglianza e Diversità – Direzione generale del Personale
9
Le donne al PA R L A M E N T O E U R O P E O
Commissioni parlamentari
63,6 %
36,4 %
14
8
Nella 7a legislatura il PE ha venti commissioni
parlamentari e due sottocommissioni. Le
commissioni preparano i lavori dell'Aula elaborando
relazioni sulle proposte legislative e relazioni di
iniziativa. I presidenti di commissione coordinano
le attività delle commissioni nel quadro della
Conferenza dei presidenti di commissione. Su
ventidue commissioni, otto sono presiedute
attualmente da una donna.
Le donne nelle commissioni
%
parlamentari
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90
Conferenza dei presidenti di commissione –
8 presidenti di commissione donna
Eva JOLY
(FR - Verts/ALE)
Sviluppo (DEVE)
Sharon BOWLES
Pervenche BERÈS
(UK - ADLE)
(FR - S&D)
Problemi economici e Occupazione e affari sociali
monetari (ECON)
(EMPL)
FEMM
85,7 %
EMPL*
54,0 %
LIBE
51,7 %
ENVI
48,6 %
CULT*
48,4 %
PETI*
47,1 %
IMCO
41,5 %
DROI*
38,7 %
ITRE*
35,0 %
BUDG
34,9 %
ECON*
30,0 %
AGRI
29,5 %
REGI*
28,6 %
Amalia SARTORI
Danuta Maria HÜBNER
Doris PACK
JURI
28,0 %
(IT - PPE)
Industria, ricerca ed
energia (ITRE)
(PL - PPE)
Sviluppo regionale (REGI)
(DE - PPE)
Cultura e istruzione
(CULT)
PECH
28,0 %
AFET
27,9 %
DEVE*
26,7 %
CONT
25,8 %
INTA
25,8 %
TRAN
22,9 %
SEDE
22,6 %
AFCO
16,0 %
Erminia MAZZONI
Barbara LOCHBIHLER
(IT - PPE)
Petizioni (PETI)
(DE - Verts/ALE)
Sottocommissione per i diritti
dell'uomo (DROI)
10
* Commissione
presieduta da una donna
Giornata internazionale della donna – 8 marzo 2014
L I V E L LO P O L I T I C O
Commissione per i diritti della donna e
l'uguaglianza di genere
L
a commissione per i diritti della donna
e l'uguaglianza di genere (FEMM) ha la
responsabilità di monitorare le questioni
concernenti l'uguaglianza tra uomini e donne e i
diritti delle donne e di legiferare in materia.
La commissione deriva da una commissione ad
hoc per i diritti delle donne e le pari opportunità
istituita dal Parlamento europeo nel 1979, un'epoca
in cui i diritti delle donne e l'uguaglianza stavano
acquisendo sempre maggior rilievo sulla scena
internazionale nonché l'anno dell'adozione della
CEDAW (Convenzione sull'eliminazione di ogni
forma di discriminazione contro le donne) da parte
dalle Nazioni Unite. Nel 1984 la commissione è
diventata permanente e dal quel momento la FEMM
è l'organo principale in seno al Parlamento europeo
per la promozione dell'uguaglianza di genere e dei
diritti delle donne.
Le attribuzioni della commissione per i diritti
della donna e l'uguaglianza di genere, presieduta
da Mikael Gustafsson, contemplano gli aspetti
seguenti: la definizione, la promozione e la tutela dei
diritti della donna nell'Unione europea e le misure
adottate al riguardo; la promozione dei diritti delle
donne nei paesi terzi, la politica in materia di pari
opportunità compresa la parità di genere in materia
di opportunità di lavoro e condizioni di lavoro;
l'eliminazione di tutte le forme di discriminazione
in base al genere, l'attuazione e l'ulteriore sviluppo
dell'integrazione della dimensione di genere in tutti
i settori della politica; il seguito e l'attuazione degli
accordi e delle convenzioni internazionali riguardanti
i diritti delle donne e la politica d'informazione sulle
questioni relative alle donne.
Il programma di lavoro della commissione per
il periodo gennaio – aprile 2014 si concentra
sull'ulteriore rafforzamento della parità di genere
e sulla promozione dei
diritti della donna. La
commissione
adotterà
una progetto di relazione
legislativa d'iniziativa sulla
Presidente
lotta alla violenza contro
le donne che chiede Mikael GUSTAFSSON
(SV – GUE/NGL)
alla
Commissione
di
presentare, entro la fine del
2014, una proposta di regolamento che fissa misure
atte a promuovere e sostenere l'azione degli Stati
membri nel campo della prevenzione della violenza
fondata sul genere. Conformemente alla tradizione
di celebrare la Giornata internazionale delle donne
come un evento annuale speciale sotto forma di
riunione di commissione interparlamentare, il tema
del 2014 "Prevenire la violenza contro le donne –
una sfida per tutti" è strettamente connesso con
la relazione legislativa d'iniziativa. In tale occasione
i deputati al PE e i rappresentanti dei parlamenti
nazionali discuteranno delle esperienze e delle
normative a livello nazionale nonché delle azioni
strategiche e delle idee per combattere la violenza
contro le donne a livello europeo.
La commissione lavorerà anche su questioni quali:
la valutazione delle misure adottate nell'UE e nei
suoi Stati membri per promuovere l'uguaglianza
tra uomini e donne; lo sfruttamento sessuale e la
prostituzione e le loro conseguenze sulla parità di
genere; equilibrio tra vita familiare e lavorativa; il
ruolo delle donne nei processi di pace. Delegazioni
della commissione si recheranno in Italia in vista
della Presidenza di tale paese durante la seconda
metà del 2014 e parteciperanno a New York alla
58a sessione della commissione delle Nazioni Unite
sulla situazione delle donne, il cui tema principale
sarà "Sfide e conquiste nell'attuazione degli
Obiettivi di sviluppo del Millennio per le donne e
le bambine".
http://www.europarl.europa.eu/committees/it/FEMM/home.html
Unità Uguaglianza e Diversità – Direzione generale del Personale
11
Le donne al PA R L A M E N T O E U R O P E O
Delegazioni parlamentari
Le delegazioni tengono e sviluppano i contatti internazionali
del Parlamento europeo. Le attività delle delegazioni sono
volte a intrattenere e intensificare i contatti con i parlamenti
degli Stati che sono partner tradizionali dell'Unione europea
e contribuiscono a promuovere, nei paesi terzi, i valori su cui
è fondata l'Unione europea. Attualmente vi sono trentasei
delegazioni e quattro assemblee multilaterali. Nella 7a
legislatura, otto dei trentasei presidenti di delegazione sono
donne, ma attualmente nessuna assemblea multilaterale è
presieduta da una donna.
20 %
32
8
Le donne
nelle delegazioni
%
parlamentari
10 20 30 40 50
0
Conferenza dei presidenti di delegazione –
8 presidenti di delegazione donna
Hélène FLAUTRE
Emer COSTELLO
Monica Luisa MACOVEI
(FR - Verts/ALE)
Turchia (D-TR)
(IR - S&D)
Consiglio legislativo
palestinese (DPLC)
(RO - PPE)
Moldova (D-MD)
Angelika NIEBLER
Tarja CRONBERG
Emine BOZKURT
(DE - PPE)
Penisola arabica (DARP)
(FI - Verts/ALE)
Iran (D-IR)
(NL - S&D)
America centrale
(DCAM)
Jean LAMBERT
Mara BIZZOTTO
(UK - Verts/ALE)
Asia meridionale
(DSAS)
(IT - EFD)
Australia e Nuova Zelanda
(DANZ)
12
80 %
D-IL
D-TR*
DCAM*
D-IQ
D-UA
DSAS*
D-IN
D-US
DMAG
DPLC*
DAND
DEEA
D-CL
DNAT
DMAS
DACP
DLAT
D-MD*
D-JP
DMED
DPAP
DASE
DMER
D-IR*
D-MX
D-CA
D-ZA
DEPA
DSCA
DANZ*
DKOR
D-CN
DSEE
D-MK
DARP*
DCAS
D-RU
D-AF
D-BY
DCAR
57,2 %
52,0 %
50,0 %
50,0 %
50,0 %
47,1 %
46,4 %
46,4 %
44,4 %
42,9 %
41,7 %
41,2 %
40,0 %
40,0 %
38,9 %
38,5 %
37,3 %
35,7 %
34,6 %
34,0 %
33,3 %
32,0 %
31,6 %
29,4 %
28,6 %
28,6 %
28,6 %
28,1 %
27,8 %
26,3 %
25,0 %
23,8 %
23,3 %
23,1 %
21,1 %
21,1 %
20,0 %
18,2 %
16,7 %
13,3 %
* Delegazione
presieduta da una
donna
Giornata internazionale della donna – 8 marzo 2014
L I V E L LO P O L I T I C O
Direttive dell'Unione europea
sull'uguaglianza di genere
1975
Direttiva 75/117/CEE sulla parità delle retribuzioni
Stabilisce l'eliminazione della discriminazione sessuale riguardo a tutti gli aspetti
relativi alle retribuzioni (abrogata dalla direttiva di rifusione 2006/54/CE).
1976
Direttiva 76/207/CEE sulla parità di trattamento
Stabilisce l'assenza di discriminazione sessuale, diretta o indiretta, con riferimento
allo stato civile o familiare, nell'accesso a occupazione, formazione, condizioni
di lavoro, promozione o licenziamento (abrogata dalla direttiva di rifusione
2006/54/CE).
1978
Direttiva 79/7/CEE sulla sicurezza sociale
Impone la parità di trattamento tra donne e uomini nei regimi legali di protezione
contro malattia, invalidità, vecchiaia, infortuni sul lavoro e malattie professionali,
nonché disoccupazione.
1986
Direttiva 86/378/CEE sui regimi professionali di sicurezza sociale
Scopo della direttiva è l'attuazione, nei regimi professionali di sicurezza sociale, del
principio della parità di trattamento tra gli uomini e le donne. Modificata nel 1996.
1992
Direttiva 92/85/CEE sulle lavoratrici gestanti
Prevede misure minime volte a migliorare la sicurezza e la salute sul posto di lavoro
di lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento, tra cui un diritto legale
al congedo di maternità di almeno quattordici settimane.
1996
Direttiva 96/34/CE sul congedo parentale
Stabilisce che a tutti i genitori di figli fino a una determinata età fissata dagli Stati
membri sia riconosciuto un congedo parentale di almeno tre mesi e che ai singoli
dipendenti sia permesso di assentarsi dal lavoro in caso di malattia o di infortunio
di una persona a carico (abrogata dalla direttiva 2010/18/UE).
Unità Uguaglianza e Diversità – Direzione generale del Personale
13
Le donne al PA R L A M E N T O E U R O P E O
1997
Direttiva 97/80/CE riguardante l'onere della prova nei casi di
discriminazione basata sul sesso
Ha richiesto l'apporto di modifiche nei sistemi giudiziari degli Stati membri
affinché l'onere della prova sia ripartito più equamente in caso di denunce per
discriminazione sessuale presentate da parte di lavoratori a carico dei datori di
lavoro (abrogata dalla direttiva di rifusione 2006/54/CE).
2002
Direttiva 2002/73/CE sulla parità di trattamento nel lavoro
Modifica la direttiva del 1976 sulla parità di trattamento aggiungendo le definizioni
di discriminazione indiretta, molestie e molestie sessuali e prevede che gli Stati
membri istituiscano appositi organismi per la promozione, l'analisi, il controllo e il
sostegno della parità di trattamento tra donne e uomini (abrogata dalla direttiva di
rifusione 2006/54/CE).
2004
Direttiva 2004/113/CE su beni e servizi
Estende per la prima volta la legislazione in materia di uguaglianza di genere al
settore dell'occupazione.
2006
Direttiva 2006/54/CE (rifusione) riguardante la parità di trattamento fra
uomini e donne in materia di occupazione e impiego
Volta a rafforzare la trasparenza, la chiarezza e la coerenza della legge, la direttiva
riunisce in un unico testo le attuali disposizioni relative a parità di retribuzione,
regimi occupazionali e "onere della prova".
2010
Direttiva 2010/18/UE sul congedo parentale
(che abroga la direttiva 96/34/CE)
Conferisce ai lavoratori uomini e donne il diritto a un congedo parentale di una
durata minima di quattro mesi. Si prefigge di migliorare la conciliazione della vita
professionale, della vita di famiglia e della vita privata per i genitori che esercitano
un'attività professionale nonché l'uguaglianza tra uomini e donne per quanto
riguarda le loro opportunità sul mercato del lavoro e il trattamento nel lavoro.
2010
Direttiva 2010/41/UE sull'applicazione del principio della parità di
trattamento fra gli uomini e le donne che esercitano un'attività
autonoma
Applica il principio della parità di trattamento fra gli uomini e le donne ai lavoratori
autonomi. Prevede un maggiore riconoscimento del lavoro dei coniugi. La direttiva
introduce nuove disposizioni di lotta contro la discriminazione in materia di
creazione di imprese, protezione sociale e maternità.
14
Giornata internazionale della donna – 8 marzo 2014
Le
donne
al
Parlamento
europeo
Livello
amministrativo
Giornata
internazionale
della donna
8 marzo 2014
Unità Uguaglianza e Diversità
Direzione generale del Personale
Le donne al PA R L A M E N T O E U R O P E O
Salvo diversamente indicato:
donne
uomini
uu Amministrazione del PE: Streamline, al 5/1/2014
uu Fotografie: Parlamento europeo
Un'iniziativa di:
Unità Uguaglianza e Diversità
DG Personale
Parlamento europeo, Edificio "Président"
37B avenue J.F Kennedy, L-1855 Lussemburgo
Tel: +352 4300 24397
Email: [email protected]
Intranet: http://www.epintranet.ep.parl.union.eu/intranet/ep/
lang/fr/content/administrative_life/personnel
Clausola di esclusione di responsabilità: le opinioni espresse nella presente pubblicazione non rispecchiano
necessariamente la posizione ufficiale del Parlamento europeo
2
Giornata internazionale della donna – 8 marzo 2014
DG ITEC, EDIT Directorate | Designed by CLIENTS AND PROJECTS OFFICE, Intranet Services Unit | Printed by Printing Unit
Fonte dei dati statistici
L I V E L LO A M M I N I S T R AT I V O
INDICE
4
Premessa del Segretario generale
4
Premessa del Segretario generale aggiunto
5
Prefazione di Yves Quitin, Direttore generale del Personale
6
7
9
Organigramma del Segretariato generale del Parlamento europeo –
Direttori generali e Direttori
Le donne fra il personale direttivo: dati statistici
Segretariato generale, segreterie generali dei gruppi politici e assistenti
parlamentari accreditati: dati statistici
11Misure di conciliazione della vita professionale con la vita privata: dati statistici
13Strutture che promuovono l'uguaglianza uomo-donna
Unità Uguaglianza e Diversità – Direzione generale del Personale
3
Le donne al PA R L A M E N T O E U R O P E O
Premessa del Segretario generale
L
'opuscolo
edito
dall'Unità
Uguaglianza
e
Diversità
della Direzione generale del
Personale offre l'occasione di fare
un bilancio, in concomitanza con la
Giornata internazionale della donna.
vita privata è al centro della tematica dell'uguaglianza di
genere. Il Segretariato generale assicura un'applicazione
piena e completa delle disposizioni statutarie in materia. La
sensibilizzazione e l'informazione del personale svolgono
anch'essi un ruolo fondamentale nei progressi che sono stati
e che saranno compiuti.
La politica dell'uguaglianza di
genere è trasversale e deve trovare
una concretizzazione in tutti i
progetti e le politiche della nostra Istituzione. Si sviluppano
azioni positive, rese possibili dallo statuto che regola il
funzionamento amministrativo delle istituzioni, per fare in
modo che le donne siano equamente rappresentate a tutti
i livelli direttivi. L'amministrazione ha lavorato in tal senso, fra
l'altro per il tramite di un programma di formazione specifico
messo a punto nel 2007 e destinato alle donne potenziali
capi unità. Il programma è stato chiaramente un successo,
dal momento che ha permesso a 39 donne, vale a dire
a più di un terzo delle partecipanti, di accedere a questo
incarico. Gli fa seguito oggi il nuovo programma di Talent
management, anch'esso incentrato sull'individuazione e lo
sviluppo dei talenti.
E così, se non sono ancora stati realizzati tutti gli
obiettivi, si sono però raggiunti risultati positivi a livello
sia dell'inquadramento intermedio, dove la presenza
delle donne ha registrato un aumento di tre punti, che
dell'inquadramento superiore, per il quale, nel 2013, gli
obiettivi di rappresentanza femminile stabiliti dall'Ufficio
di presidenza sono stati oltrepassati nel caso dei Direttori
generali e quasi raggiunti nel caso dei Direttori.
Il Segretariato generale continuerà ad adoperarsi nel 2014 in
vista di un'uguaglianza completa tra le donne e gli uomini a
tutti i livelli.
Klaus WELLE
Anche la questione dell'equilibrio tra vita professionale e
Premessa del Segretario generale aggiunto
È
per me un piacere contribuire
anche quest'anno, in occasione
della Giornata internazionale
della donna, al presente opuscolo
informativo volto a promuovere
il sostegno, la conoscenza, la
comprensione e il riconoscimento
dell'uguaglianza di genere al
Parlamento europeo. In qualità
di Segretario generale aggiunto, credo che tutti noi
dobbiamo essere fieri di lavorare per questa istituzione
democratica che ha sempre perorato la causa dei diritti
delle donne e dell'uguaglianza.
Sul piano politico, il Parlamento europeo ha affermato
costantemente l'esigenza di adottare misure a livello
dell'Unione in relazione alle questioni di genere, alla luce di
quanto viene già intrapreso negli Stati membri. Il Parlamento
ha sempre posto le questioni legate all'uguaglianza di
genere in cima alla propria agenda e a quella dell'Unione,
individuando le disparità esistenti, elaborando strategie e
ulteriori azioni in materia, nonché anticipando i vantaggi
e il valore aggiunto europeo apportati dall'adozione di un
approccio comune. Di fatto, nessuno conosce il potenziale
valore aggiunto europeo di misure ispirate al principio della
"parità di retribuzione a parità di lavoro," sancito nei trattati
UE dal 1957. Secondo le stime di un recente studio condotto
dalla Direzione per la valutazione d'impatto, i costi legati alla
mancanza di un'azione comune a favore di tale principio
fondamentale ammontano a 13 miliardi di EUR all'anno.
Nonostante tali mancati interventi, la nostra istituzione
compie continuamente importanti passi avanti nel campo
delle riforme legislative e del riconoscimento formale
dell'uguaglianza di genere. Nel 2013, ad esempio, circa il
30% dei posti di inquadramento intermedio era ricoperto da
4
donne; inoltre, 9 dei 24 capi unità nominati lo scorso anno
sono donne. Si tratta di risultati incoraggianti, in contrasto
con la comune tendenza che vede le donne rinunciare
persino a presentare la propria candidatura per posizioni di
questo tipo.
Il sostegno e l'impegno a favore dell'uguaglianza di genere
non sono, tuttavia, soltanto una conseguenza dell'adozione
di norme o della definizione di obiettivi; essi devono inserirsi
anche nel quadro di un "cambiamento culturale", aspetto
di fondamentale importanza per il superamento dei divari
esistenti. Nonostante l'impegno delle nostre autorità
politiche e della dirigenza, e malgrado le numerose iniziative
attuate a favore dell'uguaglianza di genere, le donne
continuano a essere sottorappresentate nei posti apicali o a
ricoprire quelle posizioni tradizionalmente caratterizzate da
una più alta presenza femminile.
Per conseguire un cambiamento reale e duraturo è
necessario creare un "ecosistema" di misure e mantenerlo
nel tempo. Oltre a ciò, dobbiamo adoperarci al massimo
per realizzare un cambiamento di mentalità e di cultura,
sostenere le ambizioni sia delle donne che degli uomini,
sensibilizzare in merito agli ostacoli specifici che le donne
devono affrontare nel loro percorso di ascesa professionale,
nonché attuare un "modello di performance che sia neutro
rispetto al genere" e promuova lo sviluppo di una cultura
aperta ai diversi stili di leadership.
Permettetemi di concludere il mio contributo di quest'anno
con una citazione di Mark Twain: "Non sapevano che fosse
impossibile, allora l'hanno fatto".
Immaginiamoci quanto possa essere fatto da donne
pienamente consapevoli delle loro possibilità!
Francesca R. RATTI
Giornata internazionale della donna – 8 marzo 2014
L I V E L LO A M M I N I S T R AT I V O
Prefazione di Yves Quitin,
DIRETTORE GENERALE DEL PERSONALE
La politica dell'uguaglianza di genere al Segretariato generale del
Parlamento europeo, condotta dalla Direzione generale del Personale
L
a politica in materia di uguaglianza di genere
occupa un posto di primo piano fra gli obiettivi
del Segretariato generale e della Direzione
generale del Personale (DG PERS): le relazioni
dell’Ufficio di presidenza in materia, la Dichiarazione
di principi sulla politica di promozione della parità
e della diversità1 e il piano d’azione, recentemente
conclusosi, per la promozione della parità e della
diversità2 forniscono un quadro di riferimento in un
contesto giuridico rafforzato dal trattato di Lisbona e
dalla Carta dei diritti fondamentali.
La DG PERS è incaricata di declinare tale politica e
di assicurarne la buona riuscita; essa vigila in modo
particolare sull’equilibrata presenza degli uomini e
delle donne a tutti i livelli nonché sull’integrazione
della dimensione di genere nelle politiche e nei
processi interni. A tal fine, là dove lo scarto tra uomini
e donne resta più flagrante, sono state intraprese
azioni segnatamente in relazione all’inquadramento
intermedio.
Nel 2007 la DG PERS ha lanciato un’azione positiva,
nella forma di un programma pilota di formazione
e motivazione destinato alle donne potenziali capi
unità. Sono già stati organizzati quattro cicli che
hanno accolto circa 120 partecipanti. Delle 55 donne
nominate da allora capo unità, 39 hanno seguito
il programma, cosa che ne dimostra il successo. Il
programma Talent management istituito dalla DG
PERS va oltre, proponendo un cursus completo di
formazioni destinate a tutto coloro, uomini e donne,
che danno prova di eccellenti capacità, onde dotarli
degli strumenti necessari per prepararsi alle funzioni
direttive.
Tuttavia,
la
rappresentanza
femminile
nell’inquadramento intermedio (29,2%) resta al di
sotto degli obiettivi (40%). Sotto l’impulso del Gruppo
di alto livello sull’uguaglianza di genere e la diversità,
l’amministrazione ha trasmesso un questionario
alle donne che non hanno incarichi direttivi ma che
1
Adottata dall’Ufficio di presidenza il 13 novembre 2006.
2
Adottato dall’Ufficio di presidenza il 9 marzo 2009.
possono ambire a un posto di capo unità, al fine
di individuare le cause del deficit di candidature
femminili a tali posti e potervi quindi ovviare. La DG
PERS si compiace peraltro che gli obiettivi di equilibrio
uomini/donne nell’inquadramento superiore siano
stati raggiunti e addirittura superati per quanto
riguarda i Direttori generali, e ciò da svariati anni.
Inoltre, sono state adottate linee direttrici per l’uso di
un linguaggio neutro dal punto di vista del genere e
una formazione in materia di uguaglianza e di diversità
è accessibile a tutto il personale; vengono organizzate
azioni di sensibilizzazione e di informazione, come il
Premio Uguaglianza e Diversità, che sarà attribuito
nel 2014 in occasione della Giornata della donna. Il
suo format è stato ampiamente modificato e questa
edizione mette l’accento sull’uguaglianza uomodonna. Esso ricompenserà, ne sono certo, un agente,
un servizio o una Direzione generale che avranno
saputo dare prova di audacia e di impegno nella
promozione di questa tematica. Inoltre, la DG PERS, e
in particolare l’Unità Uguaglianza e Diversità, propone
seminari e tavole rotonde aventi scopo pedagogico
e informativo. La collaborazione interistituzionale
consente inoltre di procedere a scambi di buone
prassi.
Non si dimentichi infine che le azioni prioritarie
vertono anche sulla conciliazione della vita
professionale con quella personale, nonché sulle
questioni connesse alla dignità sul lavoro e al rispetto
della persona, segnatamente nell’ambito della politica
di prevenzione e di lotta contro le molestie (articolo
12 bis dello statuto).
Desidero sottolineare che il successo della politica in
materia di uguaglianza di genere, che è pienamente
trasversale, può essere ottenuto solo grazie al
coinvolgimento di tutti gli attori del Segretariato
generale. La DG Personale intende continuare a
svolgere a tale riguardo un ruolo d’impulso e di
coordinamento.
Unità Uguaglianza e Diversità – Direzione generale del Personale
5
Le donne al PA R L A M E N T O E U R O P E O
Segretariato generale del Parlamento europeo
Organigramma
Direttori generali e Direttori
Servizio giuridico
Segretario generale
Giureconsulto
Capogabinetto del
Segretario generale
**
DG PRES
Presidenza
Segretario generale
aggiunto
DG IPOL
DG EXPO
Politiche interne
Politiche esterne
**
Servizi di ricerca
parlamentare
**
*
DG PERS
Comunicazione
Personale
DG COMM
DG EPRS
DG INLO
Infrastrutture e
Logistica
**
DG TRAD
Traduzione
**
DG INTE
Interpretazione e
Conferenze
DG FINS
Finanze
**
* Ufficio di Washington: un Direttore uomo
** facente funzioni
DG ITEC
Innovazione e
Assistenza tecnologica
DG SAFE
**
Sicurezza
**
Legenda
Donne
Uomini
6
Giornata internazionale della donna – 8 marzo 2014
L I V E L LO A M M I N I S T R AT I V O
Le donne fra il personale direttivo: dati statistici
Direttori generali
4
30,8 %
Francesca R. RATTI
9
Janet PITT
Olga COSMIDOU
DG Traduzione
(DG TRAD)
DG Interpretazione e
Conferenze
(DG INTE)
Juana LAHOUSSE-JUÁREZ
DG Presidenza (DG PRES)
DG Sicurezza (SAFE)
facente funzioni
DG Comunicazione
(DG COMM)
Direttori
69,2 %
Capi unità
29,2 %
34,1 %
65,9 %
2929
70,8 %
177
177
1515
30,8 %
Direttori generali
Donne al 5/1/2014
20 %
Obiettivi 2009 – quali
definiti dall’Ufficio di
presidenza nel 2006
(relazione Kaufmann)
34,1 %
35 %
Direttori
7373
29,2 %
Capi unità
40 %
0
10
20
Unità Uguaglianza e Diversità – Direzione generale del Personale
30
40
7
Le donne al PA R L A M E N T O E U R O P E O
Nomine nell’inquadramento superiore – Direttori generali e Direttori
(dal 1/1/2013 al 31/12/2013)
0
2013
3 100 %
2012
7
63,6 %
36,4 %
4
2011
9
56,2 %
43,8 %
7
2010
7
87,5 %
12,5 %
1
2009
6
60 %
40 %
4
2008
6
66,7 %
33,3 %
3
0%
20 %
40 %
60 %
80 %
100 %
Capi unità per genere e per DG (al 5/1/2014)
DG PRES
DG IPOL
DG EXPO
DG EPRS
DG COMM
DG PERS
DG INLO
DG TRAD
DG INTE
DG FINS
DG ITEC
DG SAFE
Servizio giuridico
Totale
23,8 %
20 %
37,5 %
45,5 %
23,1 %
23,5 %
17,6 %
39,4 %
46,9 %
0%
13,3 %
16,7 %
55,6 %
29,2 %
76,2 %
80 %
62,5 %
54,5 %
76,9 %
76,5 %
82,4 %
60,6 %
53,1 %
100 %
86,7 %
83,3 %
44,4 %
70,8 %
0%
20 %
40 %
60 %
80 %
100 %
Selezione dei capi unità – 2013
Candidati
71,9 %
28,1 %
Candidati al colloquio
66,4 %
33,6 %
Candidati sull’elenco ristretto
60,0 %
40,0 %
Nominati
62,5 %
37,5 %
8
Giornata internazionale della donna – 8 marzo 2014
L I V E L LO A M M I N I S T R AT I V O
Segretariato generale del PE, segreterie generali dei
gruppi politici e assistenti parlamentari accreditati:
dati statistici
Personale del Segretariato generale del PE
Totale
2156
AD
1171
41 % 59 %
48,2 % 51,8 %
985
AST
3099
1257
34,8 % 65,2 %
1842
Personale del Segretariato generale del PE (1957 – 2013)
60 %
55 %
50 %
45 %
40 %
35 %
1957
1967
1977
1987
1997
Personale del gruppo di funzioni AD
AD16
AD15
AD14
AD13
AD12
AD11
AD10
AD9
AD8
AD7
AD6
AD5
5
18
105
214
78
79
75
115
108
163
73
137
55,6 %
81,8 %
70,9 %
56,9 %
53,1 %
54,5 %
59,1 %
55,3 %
38,4 %
38,6 %
42,2 %
37,1 %
44,4 %
18,2 %
29,1 %
43,1 %
46,9 %
45,5 %
40,9 %
44,7 %
61,6 %
61,4 %
57,8 %
62,9 %
2007
2011
2012
2013
Personale del gruppo di funzioni AST
4
4
43
162
69
66
52
93
173
259
100
232
AST11
AST10
AST9
AST8
AST7
AST6
AST5
AST4
AST3
AST2
AST1
Unità Uguaglianza e Diversità – Direzione generale del Personale
32
30
98
135
136
142
112
86
131
26
57
57,1 %
54,5 %
46,2 %
34,3 %
37,5 %
39,3 %
38,2 %
31,5 %
29,8 %
20,3 %
22,5 %
42,9 %
45,5 %
53,8 %
65,7 %
62,5 %
60,7 %
61,8 %
68,5 %
70,2 %
79,7 %
77,5 %
24
25
114
259
227
219
181
187
308
102
196
9
Le donne al PA R L A M E N T O E U R O P E O
48
45
46
46
TOTALE
43
45
42,9 %
AST
53,6 %
0 Esempio10di lettura:20nel 2013,30il 60,3%40delle donne AD
promuovibili è stato promosso
Segretari generali dei gruppi politici
4
57 %
43 %
3
47
Ripartizione U/D dei promossi, per
genere e gruppo di funzioni – 2013
AD
60,3 %
46
AST
48,4 %
AST
49
AD
Percentuale dei promossi tra i promuovibili,
per genere e gruppo di funzioni – 2013
AD
Totale
Totale
Totale
Età media per genere
45,5 %
54,5 %
Promossi
48,2 %
51,8 %
Totale
31,0 %
69,0 %
Promossi
34,8 %
65,2 %
Totale
Esempio di lettura: nel 2013, il 69% degli assistenti
promossi erano donne (il totale U+D qui è sempre
uguale a 100), mentre le donne rappresentano il 65,2%
degli agenti AST al 5/1/2014
Personale dei gruppi politici
Totale
316 39,9 %
60,1 % 476
AD
176 55,7 %
44,3 % 140
AST
140 29,4 %
70,6 % 336
0
10
20
30
40
Assistenti parlamentari accreditati
42,9 %
746
10
57,1 %
994
Giornata internazionale della donna – 8 marzo 2014
L I V E L LO A M M I N I S T R AT I V O
Misure di conciliazione della vita professionale con la
vita privata: dati statistici
(gennaio - dicembre 2013)
Personale che lavora a tempo parziale
Personale che lavora a tempo parziale
43 %
36,8 %
Ad esempio, il 64,7% degli uomini che lavorano a
tempo parziale (a fronte del 43% delle donne) ha scelto
di lavorare al 50%. Se una persona che lavora a tempo
parziale ha modificato il suo tempo di lavoro nel corso
del 2013, è calcolata in tutte le categorie relative alle
opzioni prescelte.
33,4 %
41,8 %
12,3 %
14,6 %
171
6%
9,6 %
525
95
616
266
17,5 %
16,8 %
16,6 %
64,7 %
172
1141
491
1,9 %
5
13,2 %
69
35
10,9 %
9,4 %
189
192
25
29
AD
AST
Total
(rispetto alla totalità del personale e ripartito in base al gruppo di
funzioni)
50 %
60 %
75 %
80 %
(ripartito in base al tempo di lavoro prescelto)
Personale in congedo parentale a tempo pieno
Personale in congedo parentale a metà tempo
AD
AST
43 25 %
32 19,2 %
75 % 129
AD
47 34,1 %
65,9 % 91
80,8 % 135
AST
35 25,4 %
74,6 % 103
(ripartito in base al gruppo di funzioni)
Personale in congedo
parentale
200
90 %
(ripartito in base al gruppo di funzioni)
Personale in congedo
parentale a tempo pieno
Personale in congedo parentale
a metà tempo
15,1 %
10,3 %
7,3 %
7,3 %
3,7 %
157
458
(rispetto alla totalità del personale)
43
4%
3,2 %
129
32
7,2 %
135
(rispetto alla totalità del personale,
AD in base al gruppo diAST
ripartito
funzioni)
Unità Uguaglianza e Diversità – Direzione generale del Personale
47
3,6 %
91
35
5,6 %
103
(rispetto alla totalità del personale,
AD in base al gruppo diAST
ripartito
funzioni)
11
Le donne al PA R L A M E N T O E U R O P E O
Personale in congedo familiare a tempo pieno
Personale in congedo familiare a metà tempo
AD
7 41,2 %
58,8 % 10
AD
10 38,5 %
61,5 % 16
AST
2 11,1 %
88,9 % 16
AST
1 3,8 %
96,2 % 25
(ripartito in base al gruppo di funzioni)
(ripartito in base al gruppo di funzioni)
Personale in aspettativa per motivi personali
AD
AST
23 39 %
7 38,9 %
61 % 36
61,1% 11
(ripartito in base al gruppo di funzioni)
In totale, il 26,8% del personale ha lavorato a tempo parziale nel 2013 (comprese le persone in
congedo parentale a tempo parziale), l’11,7% ha beneficiato del congedo parentale, l’1,7% del
congedo familiare e l’1,5% dell’aspettativa per motivi personali.
12
Giornata internazionale della donna – 8 marzo 2014
L I V E L LO A M M I N I S T R AT I V O
Strutture che promuovono
l’uguaglianza uomo-donna
L
’amministrazione del Parlamento europeo comprende un certo numero di organi e strutture incaricati
dell’uguaglianza di genere. Sebbene abbiano ruoli e compiti diversi, la loro stretta collaborazione è
essenziale per fare avanzare l’Istituzione, in quanto datore di lavoro, sulla strada dell’uguaglianza e
ottenere risultati concreti.
Unità Uguaglianza e Diversità
Alberto ROSSETTI
Capo unità
L’Unità Uguaglianza e Diversità riferisce al Direttore generale del Personale. Il suo mandato contempla
l’elaborazione, l’attuazione e il controllo delle politiche in materia di uguaglianza e diversità in seno al
Segretariato generale del Parlamento europeo. L’Unità è l’attore chiave dell’amministrazione per lo svolgimento
dei seguenti compiti:
uu Assicurare
il seguito e la messa in atto delle
politiche di uguaglianza e diversità quali definite
dall’Ufficio di presidenza del Parlamento.
uu Garantire
che le politiche del Parlamento
europeo in materia di risorse umane rispecchino
i principi delle pari opportunità e del rispetto
della diversità; promuovere l’integrazione della
dimensione di genere in tutti gli aspetti della
politica in materia di risorse umane.
uu Promuovere,
coordinare e valutare il codice
di buone prassi per le persone con disabilità;
definire e coordinare progetti a favore della
piena partecipazione e del pieno inserimento
delle persone con disabilità.
uu Elaborare
studi e relazioni; raccogliere e
analizzare statistiche secondo una prospettiva
di genere; intervenire per prevenire ed eliminare
ogni forma di discriminazione, come stabilito
all’articolo 1 quinquies dello statuto.
uu Favorire
la creazione di un ambiente di lavoro
aperto e inclusivo; definire e coordinare
progetti che agevolino la conciliazione della
vita professionale con la vita privata; partecipare
all’elaborazione e all’applicazione di una politica
per la dignità sul lavoro onde eliminare qualsiasi
forma di molestia sul posto di lavoro.
uu Organizzare
eventi di sensibilizzazione e attività
di formazione; fornire assistenza al personale
riguardo a questioni concernenti l’uguaglianza e
la diversità.
L’Unità Uguaglianza e Diversità fornisce sostegno e assistenza alla Vicepresidente responsabile dell’uguaglianza
di genere e della diversità, che presiede il Gruppo di alto livello, nonché consulenza e assistenza all’AIPN, al
COPEC e ad altri organi interni su questioni relative ai progressi nel campo dell’uguaglianza e della diversità
in seno al Segretariato generale del PE. L’Unità sovrintende altresì il gruppo di coordinatori per l’uguaglianza e
la diversità presso le Direzioni generali e promuove lo scambio di informazioni e di buone prassi con i partner
interistituzionali.
Unità Uguaglianza e Diversità – Direzione generale del Personale
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Le donne al PA R L A M E N T O E U R O P E O
Coordinatori per l’uguaglianza e la diversità
Ciascun Direttore generale nomina due coordinatori per l’uguaglianza e la diversità, il cui compito è di
contribuire alla messa in atto della politica di uguaglianza e diversità del Segretariato generale del Parlamento
europeo a livello di Direzioni generali. I coordinatori consigliano i la gerarchia e i colleghi sulle questioni
di uguaglianza e diversità attingendo alla propria esperienza, e si adoperano per evitare e combattere
ogni forma di discriminazione sviluppando il dialogo e la sensibilizzazione, nella prospettiva di favorire un
ambiente di lavoro aperto e inclusivo.
I coordinatori collaborano strettamente con l’Unità Uguaglianza e Diversità. Il Gruppo di coordinamento
Uguaglianza e Diversità (composto dai coordinatori e dall’Unità) può elaborare, su temi importanti e
di interesse generale nei suoi settori di competenza, documenti, note e proposte destinati al Segretario
generale e ai Direttori generali. L’Unità Uguaglianza e Diversità assicura il coordinamento e la segreteria del
Gruppo.
Comitato per le pari opportunità e la diversità (COPEC)
Jutta SCHULZE-HOLLMEN
Presidente del COPEC
Il COPEC, istituito nel 1987, è un organo paritetico. È composto da un Presidente, quattro membri nominati
dall’AIPN e quattro membri designati dal Comitato del personale. I compiti generali del COPEC consistono
nel proporre e controllare le misure in materia di uguaglianza uomo-donna in seno al Segretariato generale
del PE; altri compiti del COPEC attengono alla questione della diversità. Il COPEC ha osservatori all’interno
dei vari comitati che si occupano di aspetti concernenti le risorse umane e del comitato consultivo per la
nomina di alti funzionari. Il COPEC viene consultato con regolarità dall’amministrazione in merito alle norme
e alle misure di applicazione derivanti dallo statuto riguardo alla politica del personale e formula pareri su
tali materie. I principali obiettivi del COPEC figurano nel suo programma d’azione 2011-2014 (http://www.
europarl.ep.ec/services/copec/programme_FR.htm).
Comitato del personale
Stefano GUCCIONE
Presidente del Comitato del personale
51,7 %
48,3 %
Il Comitato del personale rappresenta gli interessi del personale
presso l’amministrazione del Parlamento, segnatamente nei
14
settori della carriera, delle condizioni di lavoro, delle retribuzioni 15
e della sicurezza sociale, delle misure disciplinari e dei ricorsi. Esso assicura un contatto permanente tra
l’amministrazione e il personale e coopera ai fini del buon funzionamento dei servizi. Il Comitato del
personale invia rappresentanti presso i comitati consultivi interni, così come presso i comitati e gli organi
interistituzionali in cui la rappresentanza del personale è chiamata a sedere. Il Comitato del personale è
anche rappresentato nelle delegazioni professionali.
Le elezioni dei rappresentanti del personale che si sono tenute nel novembre 2013 hanno permesso di far
progredire ulteriormente la rappresentanza delle donne in tale organo (dal 44,8% al 48,3%), che è ormai
molto vicino alla parità perfetta.
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Giornata internazionale della donna – 8 marzo 2014
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Le donne Parlamento europeo