Cronologie comparate:
Evoluzione del diritto comunitario e delle legislazioni in Belgio, Francia e Italia
Data
1791
Diritto internazionale e
comunitario
Belgio
1865
Italia
Le donne ottengono il
diritto alla successione.
Il codice civile stabilisce
l’incapacità giuridica
totale della donna
sposata: questa non ha il
diritto di :
firmare un contratto e
amministrare i suoi
beni
lavorare senza il
permesso del marito
ricevere di persona il
suo salario.
1804
1830
Francia
Soltanto gli uomini belgi
che godono di una certa
consistenza economica
possono votare.
Parità tra gli uomini e le
donne secondo la legge
civile, ma la donna è
sottomessa
all’autorizzazione del
marito per gli atti
patrimoniali più
considerevoli.
1875
Le donne sposate
ottengono il diritto di
aprire un libretto di
risparmio con il
permesso del marito.
Possono fare dei
depositi da sole ma, per
il prelievo, la presenza
dei due coniugi è
indispensabile.
Le donne sposate
possono aprire un
libretto di risparmio
senza il permesso del
marito, ma aspetteranno
il 1895 per poter
effettuare dei prelievi da
sole.
1881
Divieto di fare lavorare le
donne durante le quattro
settimane che seguono il
parto.
1890
1898
Le donne sposate
possono aderire ad un
sindacato o
un’associazione
professionale con il
permesso del marito.
1900
Le donne possono
concludere un contratto
di lavoro, percepire il loro
stipendio e risparmiare
del denaro.. se il marito
lo permette.
Instaurazione di un
congedo per maternità
di 4 settimane
obbligatorio ma non
remunerato.
1902
Le donne sposate
possono disporre
liberamente del loro
salario.
1907
Instaurazione del
congedo per maternità di
8 settimane senza
stipendio.
1909
Instaurazione del
congedo per maternità
stipendiato di 8
settimane per le
maestre.
1910
1919
A livello nazionale, tutti
gli uomini possono
votare. Soltanto le
vedove di guerra e le
Instaurazione del
congedo per maternità
obbligatorio remunerato
a forfait (non
proporzionale al salario)
Le donne hanno il diritto
d’esercitare tutte le
professioni e di svolgere
donne incarcerate per
motivi politici votano. A
livello comunale, tutte le
donne a partire da 21
anni votano eccetto le
prostitute.
Le donne possono
aderire ad un sindacato
senza il permesso del
marito.
1920
1921
tutti i mestieri del
Pubblico Impiego
eccetto le carriere
militari, giudiziarie e
diplomatiche. ?
Abrogazione
dell’istituzione
dell’autorizzazione del
marito.
Le donne hanno il diritto
d’esercitare le funzioni di
borgomastro, di scabino,
di segretario comunale e
d’esattore ma le donne
sposate devono chiedere
il permesso al marito.
1923
Inizio dei divieti
professionali (nella
direzione delle scuole,
nell’insegnamento, nel
Pubblico Impiego..).
Divieto di licenziare le
impiegate incinte.
Creazione dell’ “Opera
Nazionale Maternità e
Infanzia”.
1924
1925
1928
Il congedo per maternità
di 8 settimane con
retribuzione è esteso a
tutto il pubblico impiego.
1933
1934
- Le donne possono
ereditare.
- Il governo emana
un’ordinanza che riduce
del 25% il salario delle
donne funzionarie
sposate ad un impiegato
statale.
La legge proclama che
tutti gli impieghi statali,
eccetto i lavori domestici,
sono riservati agli
uomini.
Stabilito un compenso
- La legge del 1907, che
pone delle limitazioni al
lavoro femminile è
rimessa in discussione.
- Divieto d’effettuare i
lavori “moralmente
pericolosi”
- Il congedo per
maternità passa a dieci
settimane con la
retribuzione
raddoppiata;
- anche le operaie
usufruiscono della
protezione data alla
donna incinta che non
può essere licenziata
fino alla fine del
congedo obbligatorio.
- Stabiliti degli assegni
familiari per certe
categorie di lavoratori
dell’industria.
Divieto per i datori di
1938
per le madri casalinghe.
Divieto o limitazione di
accedere ai lavori
pubblici per le donne
sposate.
Le donne sposate
possono lavorare se
non causano
licenziamenti, anche
quando il marito lavora.
Le donne sposate
possono aprire un conto
in banca
1940
1942
1944
1945
1948
lavoro, sia pubblici sia
privati, di fare lavorare
più del 10% di donne
eccetto per dei lavori
“specificamente
femminili” (lavori
manuali e/o funzioni
puramente esecutive)
- Il concetto di “lavoro
femminile “è soppresso
- La legislazione
francese proclama
“a parità di lavoro parità
di salario”
Le donne ottengono il
diritto di voto
Soppressione delle
leggi fasciste che
limitano il lavoro delle
donne nel settore
pubblico.
Allargamento alle donne
del diritto di votare e di
essere elette.
E’ stabilito il principio
generale
dell’uguaglianza tra gli
uomini e le donne e
dell’uguaglianza di
stipendio dei lavoratori e
delle lavoratrici. Gli
uomini e le donne
possono accedere nelle
stesse condizioni ai
lavori del Pubblico
Impiego. Tuttavia, la
legge afferma che “ le
condizioni di lavoro
devono permettere alle
donne di svolgere il loro
ruolo essenziale di
madri di famiglia e
assicurare alle madri e
ai figli una protezione
specifica e adatta”.
Creazione dell’indennità
speciale per famiglie con
stipendio unico versata
ai “capi famiglia” che
hanno una moglie
casalinga.
1950
1951
Il principio
dell’uguaglianza delle
rimunerazioni tra le
lavoratrici e i lavoratori
per un lavoro di pari
valore è stato enunciato
formalmente la prima
volta nel 1951durante la
Convenzione n° 100
dell’Organizzazione
Internazionale del
Lavoro (OIT).
1952
Ratifica della
convenzione n° 100
dell’OIT.
Ratifica della
convenzione n° 100
dell’OIT.
1953
+ Ratifica della
convenzione n° 100
dell’OIT.
- La legge proclama
l’uguaglianza dei salari
tra gli uomini e le
donne.
- Il congedo per
maternità è prolungato
con una diaria
equivalente all’80% del
salario.
- Divieto di licenziare le
donne fino al primo
compleanno del figlio.
1956
1957
1958
L’uguaglianza delle
remunerazioni per lo
stesso lavoro è stata
inserita nel trattato di
Roma, articolo 119.
Convenzione 111
dell’OIT sulle
Legge sull’uguaglianza
dei salari tra gli uomini e
le donne.
Legge sull’uguaglianza
giuridica tra gli uomini e
discriminazioni tra uomini
e donne (lavoro e
professione). Ha per
obiettivo le pari
opportunità o
l’uguaglianza dello
stipendio, uguaglianza
anche per l’accesso e le
condizioni di lavoro.
le donne; le donne
sposate possono
esercitare un’attività
professionale senza il
permesso del marito.
Accordo
sull’uguaglianza
salariale tra uomini e
donne nel settore
industriale.
-Ratifica della
convenzione N° 111
dell’OIT
- Divieto di licenziare le
donne che si sposano.
- Le donne possono
accedere a tutte le
professioni del Pubblico
Impiego, compresa la
magistratura, ma la loro
integrazione nelle forze
armate è limitata da
regole “ particolari”.
1960
1963
1965
Le donne sposate
possono esercitare
un’attività professionale
senza il consenso del
marito.
1966
1967
1969
1971
1973
Sciopero nella fabbrica
nazionale d’armi di
Herstal.
Ordinanza reale che
permette il ricorso alle
vie legali per esigere
l’uguaglianza di
remunerazioni.
Le donne possono
entrare nella Borsa di
Parigi, cosa che era loro
vietata dal 1724.
Divieto di licenziare o di
esigere le dimissioni
delle donne per ragioni
di matrimonio o di
maternità.
Legge che istituisce il
Il congedo per maternità
congedo per maternità di è indennizzato al 90 %
14 settimane.
del salario per tutte le
donne.
Le madri di famiglia
possono accedere a
modalità di formazione
remunerate dallo Stato.
Concessione di un
congedo per maternità
di 5 mesi che
corrisponde all’80% del
salario per il congedo
obbligatorio e al 30%
per il congedo
facoltativo (6 mesi);
divieto di licenziare le
donne dall’inizio della
gravidanza fino al primo
compleanno del figlio;
allargamento alle
lavoratrici rurali
- creazione di nidi
d’infanzia.
Nuove norme di
protezione del lavoro a
domicilio (settore
occupato in
maggioranza da donne);
stessi diritti del lavoro
dipendente, compreso il
diritto al congedo di
maternità.
1974
1975
Una direttiva
74/117/CEE enuncia il
principio dell’uguaglianza
delle rimunerazioni per
un lavoro di pari valore.
Direttiva 75/117/CEE
d’applicazione del
principio dell’uguaglianza
delle remunerazioni tra i
sessi.
Direttiva 1976/207/CEE
- Creazione dei Centri
d’Osservazione e
d’Orientamento
dell’ONEM per eliminare
la divisione tra lavori
riservati alle donne e agli
uomini.
- Un accordo collettivo,
stipulato in seno al
Consiglio nazionale del
lavoro, sull’uguaglianza
delle remunerazioni tra i
lavoratori e le lavoratrici
menziona dei sistemi di
valutazione delle
funzioni, che devono
assicurare l’uguaglianza
di rimunerazioni tra i
sessi.
Uguaglianza dei diritti in
Riforma del diritto di
famiglia : posizione
egualitaria dei coniugi
nei regimi matrimoniali
per l’educazione dei figli
e per la gestione dei
beni della famiglia e del
loro patrimonio.
Introduzione della
comunità dei beni .
La donna conserva la
sua identità ed
aggiunge il nome del
marito al suo.
Soppressione del
concetto di capo
famiglia.
Soppressione
dell’autorità paterna e
introduzione dell’autorità
dei genitori.
- Creazione dei
“Policlinici Familiari”
Decreto che comprende
1976
1977
1978
1981
1982
1983
sull’uguaglianza di
stipendio.
materia di beni
matrimoniali: la donna
sposata può aprire un
conto in banca senza il
permesso del marito.
una lista precisa dei
lavori gravosi,
pericolosi, insalubri
vietati alle madri
lavoratrici.
- Ratifica della
convenzione N° 111
dell’OIT
Legge sull’uguaglianza
di stipendio tra gli
uomini e le donne sul
lavoro.
Creazione del Servizio
Sanitario Nazionale.
Legge che riconosce
l’uguaglianza tra gli
uomini e le donne
nell’accesso al lavoro,
nelle condizioni di lavoro
in altre parole i salari,
l’educazione e la
formazione.
Introduzione nella
- Ratifica della
regolamentazione della convenzione N° 111
disoccupazione del
dell’OIT
concetto di coabitante.
Le mogli di commercianti
o d’artigiani possono
scegliere fra tre statuti:
coniuge collaboratore,
salariata o associata.
- Legge sull’uguaglianza
professionale tra gli
uomini e le donne
- Soppressione del
concetto di capo
famiglia nel diritto
Un decreto istituisce il
“comitato nazionale per
l’applicazione dei
principi d’uguaglianza di
rimunerazione e delle
fiscale : la doppia firma
diventa obbligatoria per
la dichiarazione dei
redditi delle coppie
sposate.
- Legge sull’uguaglianza
dei coniugi nei regimi
matrimoniali per la
gestione dei beni della
famiglia e del loro
patrimonio
- riscossione degli
assegni alimentari dal
Fondo Sussidi Famigliari
e versamento
dell’assegno di sostegno
famigliare (ASF).
1984
1986
1987
Direttiva relativa
all’attuazione
dell’uguaglianza di
rimunerazione tra uomini
e donne nei regimi
professionali di
Previdenza Sociale.
pari opportunità tra i
lavoratori e le
lavoratrici”.
Un decreto istituisce la
“Commissione
nazionale per la
realizzazione della
parità tra gli uomini e le
donne”.
Creazione del
consigliere di parità al
quale (alla quale) le
lavoratrici si possono
rivolgere per segnalare
le violazioni della legge
di parità.
Nel Piano straordinario
per il lavoro dei giovani
sono privilegiati i
progetti che favoriscono
l’inserimento delle
donne nei settori in cui
sono in minoranza
- Riforma
dell’organizzazione del
mercato del lavoro:
integrazione del
consigliere
d’uguaglianza nella
Commissione regionale
dell’impiego.
- Allargamento dello
stipendio di maternità
alle lavoratrici autonome
1988
Gli assegni di sostegno
familiare sostituiscono
gli assegni familiari.
1990
Allargamento dello
stipendio di maternità
alle professioniste.
1991
La legge 125 ha per
obiettivo la promozione
e il sostegno delle
azioni positive con 5
obiettivi principali tra cui
L’eliminazione delle
disuguaglianze esistenti
nell’accesso alla
formazione e al lavoro,
nello svolgimento della
carriera e nei periodi di
mobilità.
La diversificazione delle
scelte professionali;
l’accesso a delle cariche
di responsabilità e a dei
settori tecnici.
L’equilibrio tra le
responsabilità familiari e
professionali.
1992
Direttiva 92/85CEE per il
miglioramento della
sicurezza e della salute
sul lavoro delle lavoratrici
incinte, che hanno
partorito o che sono nel
periodo d’allattamento.
Ordinanza reale con lo
scopo di proteggere le
lavoratrici e i lavoratori
dalle molestie sessuali.
Modifica dell’assegno
dato alle famiglie per
l’educazione (APE) per i
genitori con due figli.
Minimi sociali in Francia
1994
1996
1997
Inversione dell’onere
della prova nei casi di
discriminazione basata
sul sesso.
- La legge 215 ha come
scopo la promozione e il
sostegno
dell’imprenditoria
femminile.
Finanziamenti per la
creazione e
l’innovazione delle
imprese delle donne.
- Inizio della riforma
delle pensioni.
32044 coabitanti sono
esclusi dalla
disoccupazione. L’80 %
sono delle donne.
Direttiva relativa all’onere Legge che sopprime i
della prova nei casi di
provvedimenti del 1971
discriminazione basata
sul lavoro di notte delle
sul sesso.
donne.
- Direttiva della
Presidenza del
Consiglio dei Ministri
per la creazione d’azioni
che favoriscono
l’empowerment e
l’attribuzione di
responsabilità alle
donne, per riconoscere
e assicurare libertà di
scelte e di qualità
sociale alle donne e agli
uomini applicando il
programma di Pechino.
- Creazione del
Ministero per le pari
opportunità.
- Creazione della
Commissione per la
promozione e lo
sviluppo
dell’imprenditoria
femminile.
-Creazione di un
osservatorio
sull’imprenditoria
femminile.
1999
2000
L’articolo 141 del trattato
d’Amsterdam ha dato
una base giuridica al
divieto di una
discriminazione salariale
tra le donne e gli uomini
per un lavoro di pari
valore. La possibilità
d’attuare delle misure
specifiche è prevista per
compensare e prevenire
gli svantaggi nella
carriera professionale.
Direttiva 200/43/CEE
- Legge costituzionale
che dà lo stesso accesso
agli uomini e alle donne
ai mandati elettorali e
alle funzioni elettive.
- Legge d’orientamento
agricolo per il
riconoscimento
dell’attività professionale
delle consorti
accordando loro lo
statuto di coniuge
collaboratore d’azienda
o d’impresa
agricola.
Legge d’attuazione della -Disciplina dell’attività
quadro generale per la
parità di trattamento in
materia d’impiego e di
condizioni di lavoro.
2001
2002
Direttiva 2002/73/CEE
che modifica la direttiva
76/207/CEE relativa
all’attualizzazione del
principio d’uguaglianza
di trattamento tra gli
uomini e le donne per
quel che riguarda
l’accesso all’impiego, alla
formazione e alla
promozione
professionale e le
condizioni di lavoro;
definizione di
discriminazione diretta e
indiretta, di molestie e di
molestie sessuali.
parità nel mondo politico. dei consiglieri di parità.
- Legge 53: disposizioni
per il sostegno della
maternità e della
paternità per il diritto
alle cure e alla
formazione e per la
coordinazione dei tempi
della città. Congedo di
10 mesi per i genitori
(di 11 mesi se il padre
prende più di 3 mesi di
congedo).
Legge Génisson,
attualizza la legge
d’uguaglianza del 1983.
Congedo di paternità
facoltativo di 10 giorni al
100% del salario.
Per saperne di più:
L’uguaglianza in cammino. Dates clés (Date fondamentali), pubblicato dal Ministero del lavoro e della solidarietà, dalla Segreteria di
Stato per i diritti delle donne e alla formazione professionale, il SDFE nel 2001.
Battagliola Françoise, Histoire du travail des femmes (Storia del lavoro delle donne). La Découverte. Collection Repères, 2000.
Groppi (a cura di ) – Il lavoro delle donne – Laterza, Bari –Roma, 1996.
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