scheda n° 1 IL PROGETTO IN CIBO VERITAS Sul problema dell’alimentazione e su quello che dovrebbe essere un approccio più salutistico al quotidiano - movimento, cibo e vita regolata gli elementi chiave - si sono accavallate da anni campagne divulgative a vari livelli, anche di qualificati contesti scientifici internazionali che hanno lanciato un chiaro monito sulle gravi conseguenze di uno stile di vita non corretto. In tante aree del pianeta quella del cibo è ancora un’emergenza dovuta alla sua scarsità e inadeguatezza qualitativa, ma in occidente il problema è di segno opposto. La popolazione vive in un benessere consolidato, ma esso ha generato anche un trend negativo che si manifesta anche alimentandosi in modo squilibrato (quantità) rispetto alle effettive necessità, e senza guardare troppo a cosa si mangia (qualità). Le conseguenze, quelle di un aumento di patologie legate a comportamenti alimentari non corretti a cui fanno da sponda la carenza di attività fisica e lo stress, sono sotto gli occhi di tutti: infarto, ictus, malattie del cuore, diabete precoce, obesità giovanile e in età adulta!! Il fenomeno si lega a inevitabili meccanismi di sofferenza fisica e psicologica, sono aumentati i comportamenti dissociati, individuali e collettivi, con conseguenze dirette sul piano sociale e anche economico, visti i costi iperbolici della sanità pubblica e i riflessi sui bilanci familiari. Non fa eccezione l’Italia, statistiche e studi recenti hanno dimostrato ad esempio che l’obesità giovanile tocca il nostro Paese in maniera più preoccupante rispetto ad altri industrializzati. Il dato è sorprendente perché la nostra dieta e i prodotti che sono alla sua base incontrano giudizi positivi da parte di studiosi di tutto il mondo. Servono, allora, misure radicali e un approccio al problema senza tentennamenti. Molte mamme spesso non si rendono neanche conto del male che fanno ai propri figli facendo far loro colazione al bar con il cornetto, o abusando di merendine, bevande gassate, patate fritte o il classico “pezzo” di pizza. Una volta ogni tanto è permesso, abusare e generalizzare l’uso di tali prodotti significa invece portare i propri figli a forme patologiche gravi. Molto, a dire la verità, si comincia a fare, spesso con iniziative degli Enti Pubblici. È il caso della Regione Lazio che con il suo Assessorato all’Agricoltura e all’azione appassionata dell’Assessore Daniela Valentini e del suo staff, ha proposto decine d’iniziative culturali legate all’alimentazione. La scelta della Pallavolo del Lazio Nel caso di “In Cibo Veritas”, si è partiti dal fondamento che chi pratica sport agonistico o amatoriale tende ad alimentarsi più correttamente, equilibrando l’attività fisica con la qualità e la quantità del cibo necessario. Un aspetto educativo che dura negli anni e può essere d’esempio agli altri. L’iniziativa, nata dalla collaborazione dell’Assessarato all’Agricoltura con il Comitato Regionale FIPAV Lazio, propone un format molto innovativo che al rigore scientifico affianca un’immagine fresca e vincente attraverso la divulgazione via web. La scelta di abbinare il progetto “In Cibo Veritas” alla Pallavolo ha inteso evidenziare come la disciplina abbia una sua attenzione verso problemi sociali, accompagnata da un rapporto privilegiato con il territorio. E’ necessario sottolineare il fatto che la maggior parte dei praticanti sono donne, vale a dire le mamme di oggi e di domani. Tutto ciò ha portato all’elaborazione di un modello formativo che si manifesterà in concreto nella proposizione di una formazione a distanza delle Società, tesserati FIPAV, e altri strati della popolazione legati alla disciplina. COME RACCOGLIERE LE SCHEDE Il progetto prevede: Schede informative a fumetti che il Comitato Regionale FIPAV invierà a tutte le Società e alle Scuole del Lazio iscritte alla propria newsletter con scadenza periodica a partire dal 16 marzo sino al 31 maggio 2009. Le schede, da stampare da parte dei singoli destinatari, saranno raccolte in un contenitore che sarà spedito per posta a ogni Società e a ogni Scuola dopo l’invio dell’ultima scheda, così da favorirne la raccolta in un simpatico KIT utile per essere conservato. Le stesse schede saranno contestualmente inserite (sarà quindi possibile stamparle anche da lì) sul sito Internet dedicato www.inciboveritas.com e sul sito Internet del Comitato Regionale www.fipavlazio.it. I KIT completi saranno distribuiti anche in occasione del Trofeo delle Province 2009 (Frosinone 1 - 2 maggio) e della Festa del Minivolley (maggio 2009), manifestazioni di grandissimo richiamo e partecipazione giovanile nei quali sarà allestito uno Stand informativo della Regione che distribuirà anche proprio materiale divulgativo e gadget. Per iscriversi alla newsletter e ricevere le schede sarà sufficiente registrarsi nella home page del sito www.fipavlazio.it La registrazione consentirà anche di avere tutte le notizie sui Campionati Mondiali di Pallavolo Maschile del 2010 che vivranno a Roma la loro fase conclusiva. scheda n° 2 I SALUTI ASSESSORE ALL’AGRICOLTURA DELLA REGIONE LAZIO Alimentazione e attività sportiva. Insieme per un corretto stile di vita. Un binomio che sta prendendo sempre più piede anche tra i giovani e non solo. Perché fare sport significa anche adeguare la propria dieta all’attività praticata e un’alimentazione che predilige prodotti genuini e di stagione è sempre più necessaria e fondamentale. Abbiamo investito molto sull’educazione alimentare, puntando sul biologico e dicendo no agli OGM. Un investimento che ha valorizzato i nostri prodotti all’insegna della cultura del mangiar bene e di una dieta sana: valori che portano prestigio all’agricoltura e reddito agli agricoltori. Il progetto “In Cibo Veritas”, avvalendosi anche di strumenti innovativi, rappresenta infine un’ulteriore conferma di quanto stretto e antico sia il legame tra alimentazione e attività sportiva, tra tradizione e corretto stile di vita che, anche nella frenesia dei ritmi quotidiani, non dovremmo mai tralasciare o dimenticare. DANIELA VALENTINI L’ASSESSORATO PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE Il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) è lo strumento di programmazione delle aree rurali regionali. La sua durata va dal 2007 al 2013. Il nuovo PSR del Lazio permetterà un investimento complessivo di circa 1 miliardo e mezzo di euro di investimenti, coinvolgendo oltre 100 mila Aziende su una superficie rurale che è pari all’80% dell’intero territorio laziale. Con il PSR la Regione intende puntare sugli investimenti (50% delle risorse complessive), i giovani, le donne e il ricambio generazionale, la commercializzazione e le politiche di filiera, la qualità dei prodotti, la sicurezza sul lavoro e i diritti, l’ambiente e la multifunzionalità, ossia un’agricoltura capace di relazionarsi con tutto il territorio, mettendo a sistema la sua produzione con il patrimonio storico, artistico e ambientale. COLOSSELLA Colossella è il nome del marchio di qualità voluto dalla Regione Lazio che, a partire dalla mozzarella di bufala, garantirà tutti i prodotti della filiera lattiero-casearia regionale. Un marchio per dare un segnale concreto di sostegno ai produttori, trasparenza, garanzia e tracciabilità per i consumatori. La mozzarella di latte di bufala Colossella è distribuita in 58 supermercati delle catene Gros (punti vendita PIM e SIR) e Gruppo Mercurio (punti vendita Sidis e Ser Franco). La Regione ha dato vita anche al Consorzio Colossella, ufficializzato lo scorso 26 giugno. Il Consorzio racchiude oltre 100 allevatori e 15 caseifici, coinvolgendo 37 comuni delle province di Roma, Latina e Frosinone e garantendo fin da subito una produzione di 400 quintali di latte al giorno, pari a 100 quintali di mozzarelle di bufala. Un territorio, quello delle tre province produttrici, dove vivono circa 5 milioni di persone e la cui superficie agricola utilizzata è pari a 409.613 ettari, cioè più del 55% della SAU regionale. SAPERE I SAPORI Circa 600 scuole di tutta la Regione, più di 6 mila e 300 classi e 150 mila ragazzi partecipanti, sono questi gli ingredienti principali del progetto Sapere i Sapori promosso dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio; un’iniziativa sempre in crescita, soprattutto in questi ultimi tre anni quando gli istituti coinvolti sono passati da 482 a 600 e le classi da 5.333 a 6.308. BIOFIERA La Biofiera, giunta alla sua terza edizione, è un appuntamento, ormai consolidato, tutto dedicato a conoscere e promuovere il biologico nel Lazio e raccontare la natura dalla terra alla tavola. Un evento che mette in campo il meglio del settore produttivo dell’agricoltura biologica in un sistema integrato che rispetta l’ambiente, garantisce l’equilibrio naturale e offre al consumatore attento una scelta di gusto e qualità. Il Lazio con più di 2.500 Aziende biologiche e una superficie coltivata pari al 10% della superficie agricola utilizzata è tra i principali consumatori in Italia di prodotti biologici. Biofiera significa quindi scoprire, informarsi e nutrirsi all’insegna del bio. Un viaggio di sapori “familiari” fatti di freschezza, gusto e qualità. scheda n° 3 I SALUTI PRESIDENTE FIPAV - COMITATO REGIONALE LAZIO Sono particolarmente lieto che l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio, in particolare l’Assessore Daniela Valentini, abbia scelto la Pallavolo del Lazio per un progetto di qualità come quello legato alla corretta alimentazione in ambito sportivo. Essa costituisce uno dei punti fondamentali nella crescita delle giovani generazioni in un’ottica di benessere individuale e collettivo, per questo come Comitato Regionale abbiamo ritenuto che l’iniziativa fosse non solo condivisibile, ma da assecondare in modo deciso e senza tentennamenti. Mi piace inoltre sottolineare che il progetto “In Cibo Veritas” si articolerà con modalità nuove, legate al fatto che esso sarà parte integrante di una formazione a distanza tramite web per le nostre società affiliate e per tutti i tesserati della Regione; anche questa capacità del movimento pallavolistico del Lazio di cogliere il segno dell’innovazione è motivo d’orgoglio. L’amplificazione dell’iniziativa, oltreché sul web e sui media, avverrà all’interno di due momenti particolarmente significativi del nostro calendario, il Trofeo delle Province e la grande Festa del Minivolley i cui protagonisti saranno giovani e giovanissimi. Sarà il giusto corollario ad un progetto straordinariamente importante e di grande attualità, per il quale ringrazio vivamente l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio e il suo staff. ANDREA BURLANDI COORDINATORE SCIENTIFICO DEL PROGETTO CENTRO DI MEDICINA DELLO SPORT DELL’ UNIVERSITA’ CATTOLICA DEL SACRO CUORE DI ROMA E’ con grande spirito di servizio ed entusiasmo che ho deciso di ricoprire il ruolo di coordinatore scientifico del progetto “In Cibo Veritas”, nato dalla collaborazione tra l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio e il Comitato Regionale Lazio Pallavolo, un organismo sempre pronto ad accogliere nuove sfide non solo nel campo sportivo, ma anche culturale. L’ho fatto attingendo ad un format già sperimentato con successo nell’ambito di progetti analoghi, con la consapevolezza che quello della corretta alimentazione collegata a una giusta attività fisica e all’equilibrio psicologico dei singoli, e quindi della collettività, resta ancora uno dei nodi irrisolti di questa nostra epoca. Molto si sta facendo, ma non é ancora abbastanza, dobbiamo perciò continuare tutti insieme a parlare di certi temi, imprimendo una decisa accelerazione sul piano dell’approccio culturale al problema e alla ricerca degli antidoti giusti per porre un freno a una vera e propria emergenza che è propria di gran parte del mondo evoluto e che tocca in modo palese anche il nostro Paese. Plaudo, dunque, all’iniziativa di Daniela Valentini che con il suo Assessorato ha dimostrato di tenere nella giusta considerazione argomenti quanto mai attuali e degni del massimo dell’attenzione. Lo stesso plauso lo rivolgo al mondo del volley, non solo perché a me caro, ma perché così aperto al dibattito su tematiche vicine al mondo dei giovani, della scuola e della famiglia, come del resto dimostra la modalità di divulgazione del progetto. ROBERTO VANNICELLI scheda n° 4 ALIMENTAZIONE E SPORT I vantaggi di un’alimentazione corretta sono alla base di una buona salute e di una adeguata prestazione sportiva. Oramai sembra assodato che il benessere comincia a tavola per proseguire sui campi, nelle piscine, nei prati, nelle palestre ma anche a scuola o in ufficio. Sono milioni in tutto il mondo gli studi che indicano come delle buone abitudini alimentari possano rappresentare la migliore opera di prevenzione nei confronti delle malattie del progresso sociale come le patologie cardiocircolatorie, tumorali e dismetaboliche (diabete in primis). La malattia più diffusa di questi ultimi anni tra i ragazzi più piccoli, cioè la malattia ipocinetica caratterizzata da mancanza di movimento e introiti nutrizionali sproporzionati e squilibrati, si avvia ad essere sconfitta attraverso un’opera di educazione generale che deve cominciare in famiglia dalle abitudini più naturali come sedersi a tavola a mangiare. Inoltre i dati di biochimica e fisiologia ci indicano come l’alimentazione possa essere applicata all’attività sportiva per fornire un risultato migliore attraverso un intervento non soltanto quantitativo, ma anche e soprattutto qualitativo. Sono state composte delle tabelle sul peso desiderabile rispetto alla statura e all’età, ma sono molto generiche e danno indicazioni grossolane, ma acquistano valore se vengono personalizzate sul singolo individuo. Infatti, un apporto di energia adeguato rappresenta il requisito basilare alla base di ogni proposta di tipo nutrizionale e deve tener conto del dispendio energetico richiesto e della massa corporea del soggetto in esame. I fabbisogni calorici sono necessari a mantenere le spese basali, quelle per la termoregolazione, spese di crescita e finalmente quelle del lavoro fisico, qualunque esso sia. L’energia che l’uomo consuma è prodotta dai carboidrati, dalle proteine e dai grassi presenti negli alimenti che introduce. L’energia viene continuamente consumata sia durante il giorno che durante la notte, perchè qualsiasi attività, comprese le funzioni vitali necessitano di carburante. Possiamo affermare che se anche non svolgessimo alcuna attività, verrebbero comunque consumate in 24 ore almeno 1500 calorie, se a queste aggiungiamo tutte le attività quotidiane e l’attività fisica, il dispendio energetico giornaliero aumenta notevolmente, e tanto più grande è il corpo, tanto maggiore è TABELLA 1a - Modelli di fabbisogno energetico giornaliero calcolato sulla base di sesso, il consumo energetico. Ad esempio un giovane età e peso - Larn di 70 kg svolgendo una giornata tipo senza particolare attività fisica, può essere superiore a PESO Maschi kcal PESO Femmine kcal ETA’ 2700 Kcal. kg per diem kg per diem anni kcal kcal per kg per kg 10 11 12 13 14 15 16 17 18-29* 30-59* > 60** 66 61 56 54 50 47 45 44 45 45 32 33 37 41 44 51 57 61 67 67 65 63 2178 2257 2296 2376 2550 2697 2745 2948 3015 2925 2007 57 52 48 44 42 40 39 39 40 39 33 34 38 42 47 51 55 56 56 55 54 52 1938 1976 2016 2068 2142 2200 2184 2184 2200 2129 1716 * attività moderata ** attività leggera TABELLA 1b - da larn - sinu 1996 CATEGORIA ETA’ (anni) Peso (kg) Proteine (g) Acidi grassi essenziali (g) w6 Lattanti Bambini Maschi Femmine Gestanti Nutrici 0,5-1 1-3 4-6 7-10 11-14 15-17 18-29 30-59 60+ 11-14 15-17 18-29 30-49 50+ 7-10 9-16 16-22 23-33 35-53 55-66 65 65 65 35-51 52-55 56 56 56 15-19 13-23 21-28 29-42 44-65 64-72 62 62 62 43-58 56-57 53 53 53 59 70 4 4 4 4 5 6 6 6 6 4 5 4,5 4,5 4,5 5 5,5 Calcio (mg) Fosforo (mg) Potassio (mg) Ferro (mg) 500 800 800 1000 1200 1200 1000 800 1000 1200 1200 1000 800 1200-1500 1200 1200 600 800 800 1000 1200 1200 1000 800 1000 1200 1200 1000 800 1000 1200 1200 800 800 1100 2000 3100 3100 3100 3100 3100 3100 3100 3100 3100 3100 3100 3100 7 7 9 9 12 12 10 10 10 12/18 18 18 18 10 30 18 Zinco Rame Selenio (mg) (mg) (mg) Iodio (mg) w9 0,5 0,7 1 1 1 1,5 1,5 1,5 1,5 1 1 1 1 1 1 1 4 4 6 7 9 9 10 10 10 9 7 7 7 7 7 12 0,3 0,4 0,6 0,7 0,8 1 1,2 1,2 1,2 0,8 1 1,2 1,2 1,2 1,2 1,5 8 10 15 25 35 45 55 55 55 35 45 55 55 55 55 70 50 70 90 120 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 180 Tiamina Ribo- Niacina Vit. B6 (mg) flavina (N.E.) (mg) (mg) (mg) 0,4 0,6 0,7 0,9 1,1 1,2 1,2 1,2 0,8 0,9 0,9 0,9 0,9 0,8 1 1,1 0,55 0,9 1,1 1,3 1,3 1,4 1,7 1,8 1,8 1,2 1,3 1,3 1,3 1,2 1,4 1,6 5 9 11 13 15 18 18 18 18 14 14 14 14 14 14 16 0,4 0,6 0,7 0,9 1,1 1,3 1,5 1,5 1,5 1,5 1,1 1,1 1,1 1,1 1,1 1,3 Vit. B12 (mg) Vit. C (mg) Folati (mg) Vit. A R.E. (mg) Vit. D (mg) 0,5 0,7 1 1,4 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2,2 2,6 35 40 45 45 50 60 60 60 60 50 60 60 60 60 70 90 50 100 130 150 180 200 200 200 200 180 200 200 200 200 400 350 350 400 400 500 600 700 700 700 700 600 600 600 600 600 700 950 10-25 10 0-10 0-10 0-15 0-15 0-15 0-15 10 0-15 0-15 0-15 0-15 10 10 10 scheda n° 5 ALIMENTAZIONE E SPORT Tuttavia, questo bilancio tra entrate e uscite può portare al sovrappeso se non ben equilibrato. Infatti se non si pratica attività fisica le necessità metaboliche risultano inferiori rispetto ad uno sportivo, quindi mangiando troppo, si può andare facilmente incontro a un surplus calorico con accumulo delle calorie in eccesso. Un segreto in questi casi, è mangiare dei cibi naturali ricchi di fibre (frutta, verdura, cereali integrali etc.) che provocano la sazietà più rapidamente e contribuiscono a ridurre il problema dell’eccessiva introduzione alimentare. Un atleta che invece consuma molto perché pratica un’attività fisica intensa, deve introdurre una quota calorica adeguata che permetta di produrre l’energia metabolica necessaria. TABELLA 2a TABELLA 2b La spesa enerFabbisogno energetico quotidiano Fabbisogno energetico orario getica, quindi per attività lavorativa per attività sportiva rappresenta un Consumo calorico elemento imporTIPO DI SPORT Consumo calorico ATTIVITA’ medio tante anche per (Kcal/h) (Kcal/24hh) gestire il peso corporeo. Atletica (lanci) 450 Agricoltore 3.900 (TABELLA 2a-2b) Autista 3.050 Atletica (salti) 400 Le Linee Guida sulle abitudini alimentari fornite dalle principali Società Scientifiche di Nutrizione Internazionali, tendono a indicare come tra i gruppi di alimenti che ora elencheremo, almeno due alimenti per gruppo dovrebbero essere consumati ogni giorno: Calzolaio Casalinga Cuoco Falegname Impiegato Lavandaia Meccanico Muratore Sarto Tipografo 3.150 2.900 3.400 3.400 2.500 3.300 3.400 4.000 2.750 2.750 – carne, pesce, uova, legumi: apportano proteine di medio e alto valore biologico, ferro, vitamine del gruppo B. Vanno preferiti pollame e pesce (almeno due volte la settimana), gli insaccati andrebbero limitati. Tra i legumi da preferire fagioli, lenticchie, ceci, piselli. Se in associazione con i cereali possono fornire delle buone composizioni proteiche in grado di sostituire gli alimenti del primo gruppo. Andrebbero consumati almeno 2-3 volte la settimana per favorire l’apporto di fibra alimentare. – latte e derivati: apportano proteine di alto valore biologico, calcio, alcune vitamine del gruppo B, minerali. Da preferire latte intero o scremato, yogurt, formaggi freschi e magri come caciottine o fior di latte, meglio evitare burro e panna facendo attenzione a non consumare troppo formaggio. – cereali, pane: apportano carboidrati, proteine di medio valore biologico, alcune vitamine del gruppo B, fibre. Da preferire pane, pasta, riso, in particolare prodotti integrali. Va moderato il consumo di crackers, pizza, pasta all’uovo. – grassi da condimento: apportano acidi grassi, vitamine A e E. Vanno preferiti olio di oliva, olio di semi e margarina e in generale i grassi vegetali cercando di moderare quelli animali in particolare il burro, il lardo e i grassi fritti. – ortaggi e frutta: apportano vitamine, in particolare la A e la C, minerali e fibre. Le fonti di vitamina A sono carote, albicocche, meloni, zucche, peperoni, spinaci, lattuga, broccoli. Sarebbe meglio evitare che soprattutto le verdure vengano ripassate in padella. La vitamina C è per lo più contenuta in cavolfiori, radicchio, arance, limoni, kiwi, fragole, lamponi, ananas. Andrebbero consumati non più di una volta la settimana la frutta secca, sott’olio o sott’aceti, moderare la frutta sciroppata e consumarne lontano dai pasti. Calcio Canottaggio Ciclismo Ciclismo (velocità) Corsa piana (fondo) Corsa piana (maratona) Corsa piana (mezzofondo) Corsa piana (velocità) Lotta Pallacanestro Pallanuoto Pallavolo Pattinaggio (artistico) Pattinaggio (velocità) Pugilato Rugby Scherma Sci (fondo) Sci (velocità) Sollevamento pesi Tennis (singolo) 400 500 360 700 750 700 930 1.500 900 600 600 500 600 700 600 500 600 750 960 450 750 scheda n° 6 ALIMENTAZIONE E SPORT TABELLA 3 BMI Monogramma del peso corporeo ideale. Unire i valori di peso e altezza misurati; sulla colonna centrale si incrocerà il peso ideale Antropometria Per quanto riguarda le misure antropometriche di un soggetto, abbiamo molti elementi in grado di darci un’indicazione sulle caratteristiche morfologiche e sullo stato di nutrizione di un soggetto. Per tale motivo sono state proposte alcune misurazioni particolari. Una di queste è l’indice di massa corporea o body mass index che è il rapporto tra peso espresso in kg e la sua statura in metri elevata al quadrato. Tale parametro ci dà una valutazione del sottopeso, normopeso o sovrappeso. (TABELLA 3 BMI) 140 INDICE* MASSA CORPOREA 130 120 110 60 100 50 90 85 80 75 70 65 60 Un altro parametro utilizzato è l’indice di Livi che si ottiene dal rapporto tra la radice cubica del peso corporeo in grammi per la statura in metri. E permettono di classificare i soggetti come: PESO (kg) DONNE OBESO 55 135 45 140 40 UOMINI OBESO 155 25 SOVRAPPESO 20 ACCETTABILE SOVRAPPESO 160 ACCETTABILE 165 170 15 175 40 L’INDICE DI LIVI < > PESO CLASSE < 21.9 22-22.9 23-23.9 24-24.9 24.9 magrissimo magro normale corpulento sovrappeso > 35 145 150 30 45 125 130 65 35 55 50 ALTEZZA (cm) 180 185 10 190 30 195 200 25 205 210 * L’indice di massa corporea (IMC) si ottiene dividendo il peso corporeo per il quadrato dell’altezza, ossia IMC = P A2 L’indice scelico dà indicazioni se un soggetto è brevilineo, normolineo o longilineo misurando il rapporto tra la statura seduta e quella eretta. L’indice di Grant fornisce indicazioni sulla taglia corporea ed è il rapporto tra statura eretta e circonferenza del polso: L’INDICE DI GRANT TAGLIA CORPOREA piccola media grande MASCHI FEMMINE < 9.6 9.6-10.4 < 10.4 < 9.9 9.9 - 10.9 <10.9 scheda n° 7 ALIMENTAZIONE E SPORT TABELLA 4 130 125 120 115 110 40 33 100 38 31 60 105 95 35 90 29 34 55 85 27 50 32 ETA’ 80 25 45 30 75 23 40 28 70 26 65 24 60 22 55 20 50 18 45 15 40 14 35 12 30 21 35 19 30 17 25 20 15 15 13 11 9 La percentuale tra massa grassa e massa magra varia da uomo a donna (nella donna la parte grassa è maggiore per motivi ormonali), ma sia il peso che la composizione corporea possono variare anche a seconda delle stagioni, derivando dalla differente qualità del grasso immagazzinato. Infatti l’organismo umano d’inverno necessita di una quantità di grasso maggiore per proteggersi dal freddo, mentre in estate aumenta la spesa energetica e si riduce l’appetito, fattori che conducono ad un fisiologico calo ponderale. * 7 TORACE, ADDOME, COSCIA 5 10 3 TRICIPITE, COSCIA, CRESTA ILIACA Percentuale di grasso corporeo Somma di tre pliche cutanee* (mm) Per la valutazione della composizione corporea ideale, bisogna tener conto del rapporto tra massa grassa e massa magra. La massa grassa è il grasso corporeo. Esso in parte va a costituire alcuni organi importantissimi (ad esempio il sistema nervoso centrale è costituito da grasso) ed è fondamentale nella funzione della trasmissione nervosa, ma in buona parte il grasso derivante dall’eccesso calorico, viene immagazzinato come se fosse una zavorra. La massa magra invece è costituita da muscoli, ossa e organi interni e costituisce la maggior parte dell’organismo umano. Normogramma che valuta il grasso corporeo di maschi e femmine attraverso la misurazione delle tre pliche cutanee indicate. Unendo con una riga l’età alla somma di tali pliche si ottiene la percentuale di grasso corporeo. 25 20 15 10 TABELLA 5 Stature medie della popolazione italiana e pesi desiderabili Maschi Femmine ETA’ anni Statura cm Peso kg Statura cm Peso kg 0,00-0,25 0,25-0,50 0,50-0,75 0,75-1,00 54,4 63,6 69,4 73,6 4,7 7,0 8,5 9,7 53,4 61,9 67,5 71,8 4,3 6,3 8,0 9,1 1 2 3 4 5 6 7 8 9 85 94 100 106 112 117 124 129 134 12 14 16 17 19 21 24 26 29 83 92 99 105 111 116 123 128 133 11 13 15 17 19 20 23 26 29 10 11 12 13 14 15 16 17 139 145 151 157 163 168 171 174 33 37 41 44 51 57 61 67 140 146 151 157 160 161 162 163 34 38 42 47 51 55 56 56 18-29 30-59 175 171 67 65 162 161 55 54 169 63 159 52 60 Le tecniche di misurazione della composizione corporea, in particolare della massa grassa e della massa magra sono molteplici. Le più usate sono il metodo plicometrico che misura lo spessore del grasso sottocutaneo (TABELLA 4) e la bioimpedenziometria che misura la resistenza al passaggio di una corrente alternata a bassa frequenza e intensità, presupponendo che l’acqua presente nel corpo sia nei tessuti magri, fornendo un indice indiretto di questi compartimenti. Sulla base della antropometria e della tipologia di persona valutata (bambino, adulto, uomo, donna), del tipo e della quantità di attività fisica praticata (consumo) è possibile ricavare tabelle di peso ottimale, anche se la valutazione poi dovrebbe essere assolutamente individuale (TABELLA 5). Ora passiamo ad analizzare alcuni tra i principali macronutrienti alla base della nutrizione umana: carboidrati e fibre alimentari, gli alimenti proteici, ortaggi e frutta, i grassi. scheda n° 8 CARBOIDRATI E FIBRE ALIMENTARI I carboidrati, che rappresentano il principale carburante necessario ai processi metabolici dell’organismo, possono essere suddivisi in semplici e complessi. I carboidrati semplici, comunemente detti zuccheri, comprendono i monosaccaridi, quali il glucosio ed il fruttosio, e i disaccaridi, quali il saccarosio, il maltosio ed il lattosio. Gli zuccheri, sono presenti in forma primaria in molti alimenti e in forma raffinata vengono incorporati in alimenti e bevande (saccarosio, sciroppo di glucosio e fruttosio) al fine di migliorarne il sapore grazie al gusto particolarmente gradevole (dolce). I carboidrati complessi, o polisaccaridi, sono invece quelli presenti nella pasta e nel pane e comprendono l’amido e la fibra alimentare. L’amido è costituito da polimeri di glucosio, i quali possono possedere una forma lineare o ramificata in proporzione differente. L’amido costituisce, nella dieta dello sportivo, la principale fonte di carboidrati disponibili all’assorbimento ed utilizzati dal metabolismo cellulare. Il valore energetico dei carboidrati è di circa 4 kcal/g (17 kJ/g). I carboidrati sono il principale substrato energetico per la produzione dell’ATP, l’unità energetica. Le fibre alimentari sono invece dei carboidrati complessi resistenti alla digestione e all’assorbimento nel tratto superiore dell’intestino umano ma possono fermentare ad opera della microflora residente nel colon. I fabbisogni energetici dell’organismo per lo svolgimento dell’attività fisica che avvengono all’interno delle cellule, vengono soddisfatti oltre che dai carboidrati anche da proteine, lipidi e alcol. Il glucosio è il principale carburante poiché produce energia in tutti i tessuti del nostro organismo, attraverso l’attivazione dei processi metabolici come la glicolisi e il ciclo di Krebs. La disponibilità di glucosio è pertanto essenziale per il corretto funzionamento del corpo umano e riduzioni della glicemia comportano gravi conseguenze cliniche. E’ stato calcolato che per un soggetto adulto in condizioni normali sono necessari circa 180 g/die di glucosio per soddisfare i bisogni di energia del sistema nervoso e dei globuli rossi. L’uomo, come la maggior parte dei mammiferi, è capace di trasformare alcuni aminoacidi ed il glicerolo in glucosio e non ha quindi uno specifico fabbisogno alimentare per i carboidrati una volta garantito un sufficiente apporto di proteine e trigliceridi. Per tale ragione i carboidrati non possono essere considerati essenziali, come avviene per alcuni aminoacidi, acidi grassi, vitamine e sali minerali che l’organismo non è in grado di sintetizzare. La ragione per cui una elevata proporzione del fabbisogno energetico debba risultare a carico dai carboidrati, deriva inoltre dal fatto che una dieta troppo ridotta in carboidrati può condurre a un eccessivo catabolismo delle proteine tessutali con accumulo di corpi chetonici. Generalmente la quantità di carboidrati introdotti nella dieta è considerevole. La quantità ottimale di carboidrati nella dieta non è facilmente definibile, anche se l’adesione alle raccomandazioni relative ai fabbisogni in proteine e lipidi porta la percentuale di energia che può derivare dai carboidrati a livelli che variano dal 55% al 65% dell’energia totale della dieta. Per questa ragione, anche in considerazione dei possibili effetti negativi collegati al crescente livello di assunzione di lipidi da parte della nostra popolazione, sarebbe opportuno raccomandare che almeno il 55% del fabbisogno energetico sia fornito dai carboidrati. Poiché parte della popolazione adulta introduce calorie dalle bevande alcoliche, una quota glucidica del 55% consente, in caso di apporto di alcol non superiore al 10% dell’energia, di introdurre le quote proteiche e lipidiche raccomandata. E’ auspicabile che questo obiettivo venga raggiunto grazie ad un aumento nel consumo di alimenti ricchi in fibra o contenenti amidi a lento assorbimento, mentre andrebbe contenuta la quota di energia derivante da zuccheri raffinati. scheda n° 9 CARBOIDRATI E FIBRE ALIMENTARI A questo proposito va ricordato che zuccheri semplici sono contenuti in numerosi alimenti primari, tra cui latte, frutta ed alcune verdure, naturalmente ricchi anche in vitamine, minerali e/o fibra alimentare. Una dieta equilibrata e ricca in fibra basata su alimenti comuni è quindi inevitabilmente associata ad una introduzione non marginale di zuccheri semplici. Gli zuccheri contribuiscono inoltre a rendere più gradevoli ed accettabili, specie in età pediatrica, diete ricche in carboidrati. Va tuttavia notato che gli zuccheri raffinati (ed in particolare il saccarosio consumato come tale o contenuto in alimenti dolci) oltre ad aumentare l’energia nella dieta, può rappresentare un fattore di rischio per la carie dentaria o il diabete. Per questa ragione il livello di zuccheri semplici nella dieta non dovrebbe superare il 10-12% dell’energia giornaliera, favorendo il consumo di frutta e verdure e limitando il consumo di saccarosio. Poiché la dieta del bambino è generalmente più ricca di zuccheri semplici di quella dell’adulto in relazione al più elevato consumo di latte, frutta e succhi di frutta ed alimenti dolci, può essere accettabile in questa fascia di età una presenza di zuccheri semplici sino al 15-16% dell’energia, ferma restando la raccomandazione della limitazione nel consumo di saccarosio ed una corretta educazione all’igiene orale. Pur non potendosi considerare dei veri e propri nutrienti, le fibre alimentari, soprattutto quelle grezze, esercitano effetti di tipo funzionale e metabolico che le fanno ritenere una importante componente della dieta umana. Oltre che all’aumento del senso di sazietà e al miglioramento della funzionalità intestinale e dei disturbi ad essa associate (stipsi, diverticolosi), l’introduzione di fibre con gli alimenti è stata messa in relazione alla riduzione del rischio per importanti malattie cronico-degenerative, in particolare i tumori al colonretto, il diabete e le malattie cardiovascolari perchè favorisce l’abbassamento del colesterolo nel sangue. In considerazione dell’importanza della conoscenza del contenuto in fibre alimentari e delle sue componenti solubili ed insolubili per la valutazione differenziata del loro effetto biologico ed eventualmente per la finalizzazione di un loro possibile impiego, particolare attenzione va posta alle metodiche analitiche utilizzate per la valutazione del contenuto di fibre negli alimenti. I valori medi di introduzione di fibre dovrebbero essere compresi compresi tra 20 e 30 g/die. Anche alcuni zuccheri normalmente digeribili, come il fruttosio ed il lattosio, se assunti da soggetti intolleranti o se consumati in quantità eccessiva in un’unica soluzione, possono in parte sfuggire all’assorbimento nell’intestino tenue. È possibile che alcune di queste sostanze possiedano la capacità di stimolare una microflora probiotica contribuendo quindi, con la fibra alimentare, a migliorare l’ecosistema intestinale. Va tuttavia ricordato che, se consumati in dosi eccessive, oligosaccaridi e polialcoli rapidamente fermentescibili possono provocare disturbi intestinali quali distensione addominale per produzione di gas e diarrea. La tolleranza è particolarmente critica in soggetti non adattati, ragione per cui l’introduzione nella dieta di alimenti contenenti significative quantità di oligosaccaridi non digeribili, polialcoli, lattosio e fruttosio dovrebbe essere graduale. scheda n° 10 GLI ALIMENTI PROTEICI Le proteine sono l’elemento principale di costiuzione della struttura dell’organismo, in parte possono svolgere anche funzione energetica e favoriscono il funzionamento metabolico essendo alla base di molti enzimi che favoriscono le reazioni chimiche. Le proteine inoltre costituiscono le membrane cellulari, sono gli elementi contrattili del muscolo (actina e miosina), ormoni e elementi coinvolti nel meccanismo di difese immunitarie. Gli amminoacidi, elementi base delle proteine, sono suddivisi in essenziali, che non vengono prodotti dall’organismo e devono quindi essere introdotti dall’esterno, e non essenziali che sono costruiti a partire da altre sostanze nutritive. Il valore biologico delle proteine deriva dalla quantità di amminoacidi essenziali presenti. I cibi proteici a più alto valore biologico sono in ordine decrescente: uova, latte, yogurt, formaggi, carne, pesce, legumi e cereali. Il fabbisogno giornaliero di proteine è di circa 60-70 gr/die. Le carni contribuiscono in larga misura a coprire il fabbisogno di proteine e rappresentano oltre il 50% delle proteine animali consumate e circa il 30% di quelle totali. Di gran rilievo, negli ultimi trent’anni, l’aumento di consumo di alcune carni come maiale, pollo e tacchino, coniglio. Le carni bovine e suine hanno una parte preminente nella nostra alimentazione, rispetto a carni caprine, ovine, equine o di bufalo. La carne, per il suo alto valore nutritivo, è da considerarsi uno degli alimenti più importanti in assoluto. La composizione delle carni fresche varia a seconda della specie, dell’età, del sesso, dello stato fisiologico e della alimentazione dell’animale. La percentuale di acqua contenuta piò oscillare dal 50% (oca) al 75% (vitello). Il contenuto in grasso dallo 0,6-0,7% (coniglio magro, petto di faraona) al 34% dell’oca e al 22% del maiale. La carne contiene una elevata percentuale di proteine di alto valore biologico, che contengono buone quantità e in proporzione bilanciata tutti gli amminoacidi indispensabili alla formazione, all'accrescimento e al mantenimento del nostro organismo. Nella carne si trovano inoltre sostanze come creatina, potassio, fosforo, ferro e zinco, magnesio e calcio. Il contenuto in vitamine consiste soprattutto in B1, B2, B12, PP. Tutte queste vitamine sono presenti soprattutto nelle frattaglie, in particolare fegato e rene. È importante ricordare che includere nella dieta giornaliera una porzione di carne è utile per assicurarsi la copertura di buona parte dei fabbisogni quotidiani in proteine, in minerali e in alcune vitamine, ma includerne una quota eccessiva, può danneggiare la salute. Le proteine della carne, in quanto animali, contengono un’elevata quantità e in corrette proporzioni tutti gli amminoacidi (componenti di base delle proteine) di cui l'organismo ha bisogno sia per la costruzione e riparazione dei tessuti che per la sintesi di sostanze quali enzimi, anticorpi, ormoni, ecc. In particolare, sono presenti notevoli quantità di amminoacidi "essenziali", che l'organismo non riesce a fabbricare da sé e che quindi deve obbligatoriamente ricavare dall’alimentazione. Il latte si caratterizza nutrizionalmente per gli apporti in proteine di elevata qualità biologica (caseina e lattalbumina principalmente), in alcune vitamine (B2, B12 e A) e in calcio. La presenza del latte e dei suoi derivati nella dieta è pressoché indispensabile per l’equilibrio e la adeguatezza della razione alimentare: non a caso essi costituiscono da soli uno dei 7 gruppi di alimenti che devono possibilmente essere sempre rappresentati nella alimentazione quotidiana. L’apporto in energia del latte è moderato: va dalle circa 60 kcal/100 gr del latte intero alle 50 kcal del latte parzialmente scremato, fino alle 35 kcal del latte totalmente scremato. I suoi compiti nell’organismo umano sono quelli della formazione e del mantenimento delle ossa e dei denti e quelli di regolare la conduzione degli impulsi nervosi, la contrazione dei muscoli, la coagulazione del sangue, la permeabilità delle cellule, ecc. I bisogni in calcio del nostro organismo variano a seconda dell’età e delle condizioni fisiologiche: sono più elevati nell’età evolutiva e fino ai 25 anni circa e un pò inferiori nelle età successive; durante la gravidanza e l’allattamento è consigliato comunque un aumento della sua introduzione. Il latte e i suoi derivati, assicurano una notevole quota di apporto alimentare di calcio. Questo accade sia perché contengono elevate quantità di calcio (per il latte, circa 120 mg/100 gr) e sia perché il calcio contenuto nel latte è, per il nostro organismo, particolarmente facile da assorbire e da utilizzare, contrariamente a quello presente in certi prodotti vegetali, in particolare nei cereali. scheda n° 11 GLI ALIMENTI PROTEICI Anche il fosforo è un minerale importante, che svolge molte funzioni essenziali, comprese quelle di favorire la costruzione e il mantenimento delle ossa e dei denti. È importante che il calcio e il fosforo siano nel complesso della dieta, in un rapporto eguale o superiore alla unità: una introduzione eccessiva di fosforo può portare a perdite di calcio, con il rischio di danni che possono arrivare alla demineralizzazione delle ossa. Le proteine del latte e dei suoi derivati (80% caseina e 20% da sieroproteine quali la lattalbumina) assicurano da sole circa 1/5 dell’apporto proteico totale e circa 1/3 del reale fabbisogno giornaliero medio e hanno un elevato valore biologico. La qualità di queste proteine è molto elevata contenendo nelle giuste quantità e nelle giuste proporzioni tutti gli amminoacidi di cui l’organismo ha bisogno, ed in particolare quelli essenziali che l’organismo deve necessariamente assumere con il cibo, anche in relazione alla sintesi proteica che deve avvenire regolarmente e che ci assicura non soltanto la crescita e la riparazione dei tessuti, ma anche la formazione di enzimi, anticorpi, ormoni, ecc. La quantità di proteine presente nel latte intero è di 3,1 gr/100 gr, fino a 3,5 nel latte parzialmente scremato e 3,6 in quello interamente scremato. Il latte contiene discrete quantità di vitamina B2 e di vitamina B12 e, in parte, anche di vitamina A. Nel latte di mucca sono presenti anche i grassi. Si tratta di grassi per 2/3 saturi, in buona parte caratterizzati da buona digeribilità e facile utilizzazione, e poco capaci di elevare il colesterolo del sangue. I carboidrati sono rappresentati unicamente dal lattosio, nella misura di circa 5 gr/100 gr. Il consumo giornaliero dovrebbe essere di circa 200-300 ml e superiore (almeno 500 millilitri) per le gestanti e le nutrici, nonché per i bambini e gli adolescenti. Vi sono soggetti che vanno incontro a problemi se ingeriscono latte, dato che il loro apparato digerente non è in grado di tollerare alcuni componenti di questo alimento. I responsabili di questa intolleranza sono in genere il lattosio o le proteine. a) Chi soffre di una intolleranza al lattosio (per mancanza o insufficienza dell’enzima "lattasi", indispensabile per scindere e digerire il lattosio) in genere non ha fastidi se consuma quantità di latte ridotte o cibi che ne contengano piccole dosi. Queste persone possono comunque utilizzare lo yogurt (nel quale il lattosio è già in gran parte scisso), e spesso riescono a risolvere il problema consumando quantità gradualmente crescenti di latte. b) La intolleranza alle proteine del latte è invece una forma di allergia alimentare comune nei bambini. La tolleranza si stabilisce in genere verso il secondo o terzo anno di vita. Prima di allora l’alimento non tollerato va escluso dalla dieta. Lo yogurt è il prodotto della fermentazione e coagulazione del latte, operate da due microrganismi che sono presenti, vivi e vitali, in centinaia di milioni per ogni grammo del prodotto finale. Viene raccomandato nei disturbi intestinali, in quanto la presenza di fermenti lattici vivi è in grado di collaborare al riequilibrio della flora batterica intestinale. Il formaggio è il prodotto della maturazione della "cagliata" ottenuta con la coagulazione del latte intero e puro o della crema da esso ricavata, o del latte scremato parzialmente o totalmente, con la sola aggiunta di fermenti, sale, spezie. Sul latte intero o parzialmente scremato, prevalentemente vaccino, si fa agire un fermento detto "caglio" che è un liquido o in polvere o in pasta, preparato dal ventriglio essiccato e stagionato dei vitelli o dei capretti o degli agnelli. Sotto l'azione del "caglio", la caseina, la proteina tipica del latte, si coagula in una massa granulosa detta "cagliata", la quale oltre alla proteina (caseina) contiene quantità di grasso, maggiori o minori a seconda che si parta da latte intero o parzialmente scremato; la cagliata contiene i minerali e le vitamine presenti nel latte di partenza. scheda n° 12 GLI ALIMENTI PROTEICI Da queste diverse manipolazioni tecnologiche hanno origine le differenze tra i formaggi: duri o molli, dolci o piccanti, ecc. La ricotta è preparata prevalentemente con latte di pecora, ed in alcune regioni anche con latte di mucca. I formaggi possono essere distinti in vaccini, pecorini, bufalini e caprini, a seconda del tipo di latte che si adopera per produrli. In funzione del metodo di lavorazione si possono ottenere formaggi a pasta molle (che contengono più del 40% di acqua) e formaggi a pasta dura (che ne contengono meno del 40%). Questi ultimi, poi, a seconda della temperatura alla quale viene portata la cagliata, possono essere suddivisi in formaggi crudi, semi cotti e cotti. I formaggi hanno un valore nutritivo molto elevato. Si prestano straordinariamente a fungere da correttivo delle carenze di certe diete povere o sbilanciate e incomplete (ad esempio, le diete vegetariane estreme) e da integratore, particolarmente nei bambini e nelle persone anziane. Sono ricchi di energia (sono un vero alimento, non un condimento o un complemento al pasto!) e sono un concentrato proteico (fino a dieci volte i valori del latte di partenza) di alta qualità: 150 grammi di formaggio coprono il fabbisogno proteico di un adulto, pari a 250-300 grammi di carne. Inoltre, la qualità delle loro proteine è considerata superiore a quella delle stesse proteine della carne, ed adattissima, per la sua particolare ricchezza in certi amminoacidi, a compensare le carenze delle proteine vegetali presenti nella dieta. Il maggior contributo al valore energetico dei formaggi è dato dai grassi, presenti in quantità diverse a seconda della varietà, ma comunque sempre in notevole misura, mentre il colesterolo è presente nei formaggi in misura variabile dai 60 ai 100 mg/100 grammi (per una assunzione massima giornaliera suggerita di 300 mg). I relativi problemi di equilibrio nutrizionale possono essere superati limitando le quantità consumate oppure ricorrendo a prodotti scremati o parzialmente scremati, del tipo di quei formaggi "magri" o "leggeri". La qualità dei grassi presenti nei formaggi è comunque per lo più tale da renderli facilmente digeribili e utilizzabili da parte dell’organismo e da conferire loro ridotte attitudini ad elevare i livelli di colesterolo nel sangue. I formaggi contengono fosforo, sodio (il che può creare problemi a chi soffre di ipertensione arteriosa), ma soprattutto molto calcio, un minerale essenziale per la formazione e il mantenimento delle ossa e dei denti e per la conduzione degli impulsi nervosi, la contrazione muscolare, la coagulazione del sangue, ecc. Il formaggio, con il latte e lo yogurt, è l’unica vera fonte alimentare di calcio per l’uomo: questi prodotti assicurano oltre i 2/3 dell’introito giornaliero di calcio nel nostro Paese, e bastano 70-120 grammi di un qualsiasi formaggio per coprire il fabbisogno quotidiano medio di un adulto, e presente in una forma chimica molto più facilmente assorbibile e utilizzabile da parte del nostro organismo. Per quanto riguarda le vitamine, i formaggi coprono circa il 30% della assunzione totale di vitamina B2 e B12, ma vantano soprattutto, la presenza di quantità significative di vitamina A: bastano 100 gr di formaggio ad assicurare circa il 50% della quantità giornaliera consigliata per questa vitamina. L’unico vero problema è quindi quello di utilizzare correttamente i formaggi, in relazione al loro apporto nutritivo ma anche alla molteplicità di tipi disponibili, alla loro elettiva indicazione per l’età evolutiva e per le intolleranze al latte, alla loro attitudine a completare le diete vegetariane e a sostituire vantaggiosamente le carni, ecc. Il formaggio è adatto a persone di tutte le età. Esso è particolarmente indicato per i bambini ed i ragazzi in crescita, per il suo alto contenuto di proteine, di calcio, di grassi. Per l’infanzia si preferiscano formaggi non fermentati, ad alto contenuto di lipidi, il cui sapore delicato e la cui consistenza morbida sono particolarmente accetti ai giovanissimi. Per gli adulti qualunque varietà di formaggio può essere adottata, ai pasti o fuori dei pasti; in generale si alterna l’uso di formaggio a pasta dura (per condimento) e di formaggio a pasta molle (per l’esecuzione di piatti particolari). scheda n° 13 GLI ALIMENTI PROTEICI Per le persone anziane, per i bambini in tenera età e in generale per tutti coloro cui è consigliata una dieta a basso tenore di grassi, sono da preferire formaggi ottenuti da latte parzialmente scremato. I legumi sono, tra gli alimenti vegetali, i più ricchi di sostanze proteiche e quelli che vantano le proteine di migliore qualità. Essi vengono consumati sia allo stato fresco che allo stato secco. Ovviamente i legumi freschi, rispetto a quelli secchi, hanno un contenuto di acqua molto superiore (dal 60 al 90% contro il 10-13%), e quindi, a parità di peso, un contenuto proteico e glicidico inferiore, ed anche un valore calorico più basso. I legumi di maggior uso alimentare e più diffusi nel nostro Paese sono: fagioli, piselli, lenticchie, ceci e fave. A questi va oggi aggiunta la soia, altra leguminosa di importanza mondiale, originaria dell’Asia ed ormai coltivata e sfruttata anche in altri Paesi. Si tratta di alimenti che vantano un notevole e peculiare valore nutritivo e sono alimenti plastici (costruttivi). Freschi, ma soprattutto secchi, i legumi sono ottime fonti di proteine: quelli secchi ne contengono infatti una quantità all’incirca pari, o anche superiore a quella della carne (anche se la qualità è inferiore) e doppia rispetto a quella dei cereali. Sebbene di origine vegetale, queste proteine apportano alcuni amminoacidi essenziali (come lisina, treonina, valina e triptofano) in discreta quantità, superiore a quella presente nelle proteine dei frumento, del mais e del riso. Da tutto ciò deriva l’importante considerazione di ordine pratico che l’associazione di cereali o loro derivati (pane, pasta, riso, ecc.) con i semi di leguminose è molto razionale, in quanto i due patrimoni proteici, entrambi incompleti, si integrano e si riequilibrano vicendevolmente, fino a mettere a disposizione dell’organismo, per le sue necessità di costruzione e di riparazione di tessuti e di molecole, una miscela proteica il cui valore biologico è paragonabile a quello delle proteine animali. È quanto avviene in tanti piatti tradizionali della cucina mediterranea, quali pasta con fagioli e pasta con ceci, nonché nel riso con piselli, ecc. I legumi sono alimenti ricchi di energia perché hanno un elevato contenuto - intorno al 50% in peso - di glucidi (carboidrati). Il valore calorico quindi è elevato, e fa di questi alimenti un’ottima fonte di energia. I legumi, con l’eccezione della soia, contengono pochi grassi (2-4%), il che li rende consigliabili per le diete ipolipidiche. Inoltre tali grassi sono in genere ricchi di acidi grassi polinsaturi. Elevato è invece il contenuto in fibra alimentare, sia di quella "insolubile" (soprattutto cellulosa, localizzata prevalentemente nella buccia esterna), capace di regolare le funzioni intestinali, sia di quella solubile, capace di collaborare al controllo dei livelli di glucosio e di colesterolo nel sangue. Principalmente allo stato secco, i semi di leguminose contengono una discreta quantità di fosforo ed anche (sebbene parzialmente legata e quindi non del tutto disponibile per l’assorbimento) di calcio e soprattutto di ferro, uno dei principi nutritivi più scarsamente presenti negli alimenti. Per quanto riguarda le vitamine, i legumi apportano quantità apprezzabili di alcune vitamine del gruppo B (B1, B2 e niacina), e, allo stato fresco, anche di vitamina C. Il pesce è un altro alimento proteico molto importante. Esso contiene mediamente dal 12 al 30% di proteine. Si tratta di un alimento di discreto valore biologico che oltretutto ha la peculiarità di contenere un elevato quantitativo di acidi grassi polinsaturi che sono importanti in quanto in grado di diminuire il colesterolo nel sangue e prevenire l’arteriosclerosi. Le vitamine presenti in maggior quantità sono quelle del gruppo B, A e D. Nel pesce sono presenti anche alcuni elementi minerali come sodio, fosforo, iodio, fluoro e calcio. scheda n° 14 ORTAGGI E FRUTTA I vegetali sono da sempre una delle fonti più importanti di nutrimento. Il loro contenuto di vitamine, sali minerali e carboidrati ne fanno degli alimenti fondamentali per il mantenimento dell’equilibrio acido-base dell’organismo. La funzione energetica non è senz’altro il compito primario di questi alimenti. Si tratta quindi di nutrienti che migliorano la capacità dell’organismo di resistere alle malattie o ritrovare la salute quando essa venga a mancare. Noi italiani, in particolare, siamo fra i maggiori consumatori mondiali di questi prodotti. La frutta forma un gruppo di alimenti più omogeneo che non gli ortaggi e le verdure. Esistono però differenze nel suo valore nutritivo e nella possibilità di conservazione, in relazione al tipo di buccia (la frutta a buccia spessa è meno fragile di quella a buccia sottile), al colore (la frutta molto colorata è più ricca di vitamina A e di vitamina C), alla diversità della selezione genetica. È alla piena maturità che la frutta raggiunge il massimo delle sue qualità gustative e nutritive. Gli ortaggi non hanno una struttura biologica comune, ma derivano da parti diverse di molte piante: di alcune (cavolo, lattuga, spinaci) si usano le foglie; di altre (carote, rape) le radici; di altre ancora (peperoni, pomodori, cetrioli, melanzane, zucchine) i frutti; del sedano si utilizza il fusto; dei legumi il seme; del cavolfiore, del broccolo e del carciofo il fiore o inflorescenza. Comuni sono invece le caratteristiche nutrizionali, tranne quelle dei semi e dei tuberi: molta acqua (fino a oltre il 90%), poche proteine, pochi grassi, amido praticamente assente (con l’eccezione delle patate). Nel loro complesso sono molto digeribili e, grazie al loro volume, contribuiscono notevolmente al senso di sazietà senza elevare sensibilmente il livello calorico della dieta. Alcuni vengono consumati crudi, mentre altri, per divenire commestibili, richiedono cotture anche prolungate che riducono notevolmente il loro contenuto in vitamine e sali minerali. Valore nutritivo della frutta e degli ortaggi. I principi nutritivi fondamentali che l’organismo umano deve ricavare dai cibi sono, come è noto, proteine, grassi e carboidrati - i cosiddetti principi nutritivi energetici, i quali si ritrovano più o meno in tutti gli alimenti, sia pure in misura differente, e sono per lo più scarsi negli ortaggi e nella frutta - minerali, vitamine e acqua - i cosiddetti principi nutritivi non energetici negli ortaggi e nella frutta sono ben rappresentati, insieme alla fibra. Per questa loro tipica composizione, ortaggi e frutta sono per lo più definibili come alimenti a scarsa densità energetica (ossia con basso potere calorico per porzione) e ad elevato volume, e quindi anche ad elevato potere saziante. Queste caratteristiche li rendono particolarmente idonei per chi voglia controllare il proprio peso, perché è possibile un loro maggiore consumo senza che il livello calorico della dieta si elevi sensibilmente. I minerali sono sostanze inorganiche che non forniscono energia ma svolgono nell’organismo importanti funzioni, partecipando a processi vitali e alla regolazione dei liquidi corporei. L’organismo li elimina e li rinnova in continuazione, e non può fabbricarli da sé (sono "essenziali"): quindi essi devono essere introdotti regolarmente con la dieta. I minerali sono presenti in diversa misura sia negli alimenti animali che in quelli vegetali. Frutta e ortaggi ne contengono notevoli quantità, con particolare riferimento al calcio, al potassio, al fosforo ed anche al magnesio, al ferro, al fluoro, al manganese. Va peraltro ricordato che il calcio e il ferro contenuti in alcuni ortaggi sono di difficile assimilazione, perché legati ad altri composti che ne diminuiscono l’assorbimento intestinale. La frutta è molto ricca di potassio e povera di sodio così come gli ortaggi frutto come i pomodori, peperoni, zucche etc. Le vitamine sono sostanze organiche molto diverse fra loro indispensabili in piccole quantità all’organismo per facilitare e consentire lo svolgimento di processi di vitale importanza e la sintesi di molti componenti fondamentali per la vita e per la salute. Non forniscono energia e devono essere introdotte preformate (o come precursori) con regolarità, perché il nostro organismo non è capace di sintetizzarle ex-novo: anch’esse sono quindi "essenziali". scheda n° 15 ORTAGGI E FRUTTA BROCCOLI - broccoletti di rapa e broccoli sono prodotti ricchi in vitamina C e in pro-vitamina A, e contengono anche buone quantità di altre vitamine (B1 e B2), di calcio e di ferro. Sono inoltre buona fonte di fibra alimentare. POMODORI - sono una fonte notevole di vitamina A e soprattutto di vitamina C, le cui funzioni essenziali sono quelle di assicurare il buono stato delle ossa, dei denti e dei vasi sanguigni e di svolgere una azione antiossidante e di protezione nei confronti delle infezioni. Le ampie possibilità che i pomodori offrono per un consumo sia allo stato crudo (in insalata, in succo e come frutti) che allo stato cotto (in salse, conserve, ecc.) permettono di sfruttare al meglio queste loro qualità nutritive. INSALATE - disponibili in ogni stagione, costituiscono una risorsa preziosa, in quanto il loro consumo allo stato crudo conferisce volume e potere saziante al pasto con un apporto calorico estremamente limitato, e assicura anche un certo contributo in calcio, fosforo potassio, vitamina A e vitamina C, ossia in nutrienti che vengono invece notevolmente a ridursi negli altri ortaggi in seguito alla cottura. Per quanto riguarda la frutta: ALBICOCCHE - per il loro elevatissimo contenuto in pro-vitamina A (carotenoidi) e per il buon contenuto in vitamina C (sono uno dei pochissimi prodotti a fornire contemporaneamente quantità rilevanti di queste due vitamine), in potassio e in fibra solubile, sono fra la frutta di maggior pregio. ANGURIE - per le sue note caratteristiche possiede un effetto reidratante e diuretico spiccato. Aiuta a depurare l’organismo e per sfruttare al massimo i suoi effetti va mangiata lontano dai pasti. Per ben oltre il 90% è costituita da acqua. FRAGOLE - benché disponibili per un breve periodo dell’anno, questi frutti saporosi e fragranti debbono essere largamente consumati, quando possibile, allo stato fresco, essendo ottime fonti di vitamina C e buone fonti di zucchero e di potassio. Sono adatte per moderare il livello energetico della dieta, perché forniscono poche calorie. AGRUMI - la loro caratteristica fondamentale è la ricchezza in vitamina C ma sono anche provvisti di altre vitamine, quali la vitamina A, e di sali minerali, quali potassio ed anche calcio. Digestivi, dissetanti, gustosi questi frutti, disponibili pressoché tutto l’anno, sono un grande aiuto per la salute e non devono perciò mai mancare nella nostra dieta, e particolarmente in quella dei bambini. MELE - il loro contenuto in certe vitamine (B1 e anche C), la loro ricchezza in sali di acidi organici, la deliziosa fragranza delle polpe, l’abbondanza di fibra (soprattutto se consumate con la buccia), il modesto apporto calorico e la prevalenza del potassio sul sodio ne fanno un alimento utile per la salute, anche in quanto capace di svolgere azione antidiarroica e di regolazione della colesterolemia. MELONI - possiede delle spiccate qualità rinfrescanti e diuretiche. Sono indicati in caso di stitichezza e di emorroidi. CILIEGIE - contengono molti zuccheri semplici e molto potassio, oltre ad una discreta quantità di vitamina C. Il loro caratteristico sapore è dovuto alla presenza di acidi organici. PERE - contengono l’11% di zuccheri semplici (quasi tutto fruttosio), il 2-3% di fibra, molta acqua e poche calorie. Sono quindi adatte a chi soffre di intestino pigro e a chi non vuole ingrassare, grazie anche al loro buon potere saziante. UVA - contiene una notevole quantità di zuccheri (una miscela di glucosio e di fruttosio con pochissimo saccarosio), molta acqua, acidi organici liberi (soprattutto acido tartarico e acido malico), poco sodio e molto potassio e piccole quantità di vitamine (soprattutto vitamina C e niacina). Il suo apporto calorico varia da 250 a 700 Kcal al chilo a seconda della varietà e del grado di maturazione. L’uva è tradizionalmente ben vista dai medici anche per certe sue azioni terapeutiche antiuriche, antichetogeniche, diuretiche e di stimolo all’appetito. Conservazione della frutta e degli ortaggi Nel nostro Paese le favorevoli condizioni di clima consentono, in ogni stagione, di disporre di frutta e ortaggi freschi. Ciò nonostante, osservando i calendari che abbiamo innanzi offerto al lettore di questo opuscolo, si nota che di talune frutta come di taluni ortaggi non è possibile disporre in tutti i mesi. E poiché il gusto e l’utilità di taluni prodotti sono sempre validi, è buona regola approfittare delle larghe disponibilità di prodotti freschi che si hanno nella stagione per conservare gli ortaggi e le frutta preferiti onde disporne in qualunque epoca. L’industria alimentare moderna offre larga disponibilità di prodotti conservati. scheda n° 16 ORTAGGI E FRUTTA Ma ogni massaia può prepararli da sé, spesso con notevole economia e con assoluta garanzia di genuinità e di igiene. Ortaggi e frutta, se ben conservati, mantengono un elevato valore nutritivo, anche se le vitamine subiscono perdite di entità variabile. Si ritiene pertanto di fare cosa utile segnalando qui i metodi corretti di conservazione delle frutta e degli ortaggi. Per le frutta vi sono vari metodi di conservazione: a) conservazione in sciroppo di zucchero; b) essiccazione al calore od al sole; c) conservazione in alcol; d) trasformazione in gelatina, marmellata e confettura. I succhi di frutta Le preziose sostanze nutritive contenute nella frutta possono essere assunte non soltanto consumando i frutti interi sia allo stato fresco che conservato, ma anche con i loro succhi, che rappresentano una forma di conservazione che permette di avere a disposizione l’apporto nutritivo di ogni tipo di frutta per tutto l’arco dei 12 mesi. Per succhi di frutta si devono intendere quelli che vengono ricavati dai frutti con procedimento meccanico, e che hanno colore, aroma e gusto caratteristici dei frutti di provenienza. Non vanno confusi con le numerose bevande del commercio tipo "aranciata", "limonata", ecc., che sono invece soluzioni acquose di saccarosio cui è stata mescolata la polpa del frutto indicato sull’etichetta. Un succo di frutta ben ottenuto e ben conservato riflette sostanzialmente le proprietà della frutta di origine, fino a riprodurne da vicino il valore nutritivo complessivo. In particolare il patrimonio in minerali non viene compromesso (nei succhi c’è molto potassio e ci sono discrete quantità di magnesio, fosforo, ferro e altri minerali) e anche quello in vitamine viene discretamente conservato: nella lavorazione si fa particolare attenzione a rispettare la vitamina C, che è molto sensibile al calore e all’ossigeno, mentre la B1 e la A sono sufficientemente resistenti. Neanche la conservazione prolungata incide sensibilmente sul contenuto vitaminico dei succhi di frutta, a patto che sia effettuato in maniera corretta (ambienti freschi, contenitori non esposti alla luce solare diretta). I succhi di frutta contengono anche una certa quantità di zuccheri semplici (glucosio e fruttosio soprattutto) e di acidi organici, che svolgono un ruolo prezioso nel regolare l’equilibrio acido-basico del sangue, contrastando l’instaurarsi della cosiddetta "acidosi". Questo perché gli acidi organici "deboli" presenti negli ortaggi, nelle frutta e nei relativi succhi vengono spostati e sostituiti dagli acidi "forti" presenti nell’organismo, i quali, combinandosi con le "basi" rimaste libere, vengono neutralizzati e poi eliminati come sali. Inoltre tutti i succhi di frutta, apportando elevate quantità di acqua e un buon contenuto di potassio unito a scarse quantità di sodio, sono utili per l’equilibrio idro-salino dell’organismo. Sarebbe utile che anche presso di noi si diffondesse l’abitudine di consumare più spesso succhi di frutta, ad esempio in occasione della colazione del mattino ed anche nell’intervallo fra i pasti, nel corso - perché no? - di una delle tante visite al bar che si compiono nel corso della giornata. scheda n° 17 I GRASSI Sono definiti in questo modo quelle sostanze sia di origine animale che vegetale che risultano composte per la maggior parte da lipidi, i quali sono a loro volta costituiti da glicerina e acidi grassi. Sono i nutrienti a maggior capacità calorica (1 gr di grassi fornisce 9 Kcal), per cui sono quelli che svolgono la principale funzione energetica. Tuttavia essendo costituenti di alcune zone nobili del nostro organismo come cervello e vie di trasmissione nervosa, rappresentano un elemento estremamente prezioso nella composizione corporea. Avendo una funzione isolante, ci permettono di difendere gli organi interni dalle aggressioni termiche attraverso il grasso di rivestimento che molti di noi possiedono in discreta quantità. Ad esempio chi è grasso disperde con maggior difficoltà il calore prodotto con il movimento, per cui la sudorazione massiccia ha lo scopo di ovviare a questo inconveniente. I grassi possono essere suddivisi in grassi di origine animale e vegetale. I primi sono costituiti prevalentemente da acidi grassi saturi che poi sono quelli che possono accumularsi sulla parete delle arterie. Essi elevano inoltre il tasso di colesterolo nel sangue innescando quei processi metabolici che portano all’arteriosclerosi e all’infarto ecc. Gli acidi grassi saturi sono presenti nelle carni, nelle uova, nel latte e nei suoi derivati a tassi variabili. Ad esempio il burro, lo strutto, la panna e il lardo sono costituiti per oltre il 70% da acidi grassi saturi, mentre il pollo o il vitello ne hanno una percentuale compresa tra il 5 e il 10%. Gli acidi grassi vegetali sono invece contenuti in alcuni frutti come noci, mandorle e soja nonché negli oli di arachide, mais o girasole. La loro razione giornaliera dovrebbe essere almeno due quinti della razione lipidica introdotta. Essi possono essere suddivisi in monoinsaturi o polinsaturi. Questi ultimi posseggono delle caratteristiche tali che permettono di combattere notevolmente l’innalzamento dei tassi di colesterolo, nonché sono un utile presidio contro i danni di tipo cardiovascolare. Per quanto i grassi monoinsaturi, il principe è l’olio di oliva che contribuisce anch’esso a prevenire i danni da elevati tasso di colesterolo aiutando a liberare la parete delle arterie. La funzione dei grassi come costituenti delle membrane cellulari, precursori di ormoni o trasportatori di vitamine è importante. Dal punto di vista energetico rappresentano un substrato determinante per l’esercizio muscolare soprattutto a bassa intensità. I grassi sono utilizzati in modo rapido e abbondante soprattutto nell’esercizio di tipo aerobico. scheda n° 18 NECESSITA’ ENERGETICHE E NUTRITIVE NELL’ATTIVITA’ SPORTIVA La società moderna impone alla maggioranza delle persone una vita spiccatamente sedentaria. Dedicarsi ad uno sport rappresenta spesso l’unica occasione, e certamente la migliore, per compiere un’attività fisica significativa. Come già accennato, per costoro che svolgono un’attività sportiva a livello dilettantistico e ricreativo, con l’unico scopo di stare meglio, l’alimentazione può rivestire un ruolo benefico di fondamentale importanza, al pari di quello che rappresenta per un atleta professionista, frequentemente e attentamente controllato. La dieta di chi pratica sport, dal punto di vista qualitativo è abbastanza simile a quella di un sedentario. Essa dovrebbe essere equilibrata fornendo le quantità appropriate di carboidrati grassi e proteine e le percentuali adeguate di acqua vitamine e minerali. (TABELLA 6) TABELLA 6 ASSUNZIONE GIORNALIERA RACCOMANDATA FONTI PRINCIPALI FUNZIONI 4000-5000 UI 200 UI 25-30 UI 60 mg 400 mcg 13-18 mg 1.2-1.6 mg 1.0-1.4 mg 2.0-2.2 mg 3.0 mcg Fegato, latte e derivati Luce solare, uova, pesce, latte e derivati Oli vegetali, verdure Agrumi, pomodori Verdure, fegato Noccioline, cereali, verdura, pesce Latte, uova, pesce, carne, verdura Carne, cereali, latte Cereali, carne, banane, fagioli Fegato, pesce Resistenza alle infezioni, adattamento alla luce Assorbimento del calcio Funzione cellulare Vasi, tessuto connettivo, stress Globuli rossi Produzione di energia Produzione di energia Produzione di energia Energia, proteine, emoglobina Globuli rossi, energia, sistema nervoso MINERALE ASSUNZIONE GIORNALIERA RACCOMANDATA FONTI PRINCIPALI FUNZIONI CALCIO FOSFORO IODIO FERRO MAGNESIO ZINCO 1000-1200 mg 800 mg 150 mcg 10-18 mg 300-350 mg 15 mg Latte e derivati, verdure Pesce, fegato, carne, fagioli, latte Pesce di mare, sale addizionato con iodio Fegato, carne, fagioli, frutta secca Cereali, noci, fagioli, verdure fresche Cereali, carne, crostacei Ossa, muscoli, sangue Ossa, sangue, cellule Ormoni tiroidei Utilizzo dell’ossigeno nel sangue e nei muscoli Enzimi e produzione di energia Crescita, produzione di globuli rossi VITAMINA A D E C FOLACINA NIACINA RIBOFLAVINA (B2) TIAMINA (B1) B6 B12 “Recommended Daily Allowances” (8a ed.), a cura del Food and Nutrition Board, 1984, Washington D.C.: National Academy of Sciences, National Research Council I tanto reclamizzati supplementi dietetici, nonché i farmaci, non aggiungono niente ad uno sportivo bene alimentato e in salute e andrebbero anzi evitati anche perché, in certi casi, sono potenzialmente rischiosi, figuriamoci quanto possano essere inutili per chi pratica attività fisica solo saltuariamente! Da un punto di vista quantitativo, uno sportivo va considerato un soggetto con necessità caloriche superiori a quelle normali. Questo surplus di energia, come detto va attentamente valutato sulla base del tipo, della durata e dell’intensità dello sforzo compiuto. Ad esempio il dispendio energetico nella corsa o pattinaggio è il doppio rispetto al tennis o alla pallavolo. Il costo di un’attività varierà tuttavia, anche in relazione all’età, alla taglia fisica e al peso corporeo, al sesso, alle condizioni ambientali e climatiche, all’impegno profuso e all’abilità individuale. La spesa calorica legata alle attività fisiche deve quindi essere coperta dalle modificazioni dell’alimentazione abituale. È bene che complessivamente le calorie alimentari provengano per circa il 10-20% dalle proteine (ben distribuite fra animali e vegetali), per circa il 25-30% dai grassi (con prevalenza di grassi vegetali) e per il restante 55-65% dai carboidrati (con preferenza per quelli complessi). Non è vero che lo sportivo ha bisogno di razioni particolarmente elevate di proteine (mito sulla base del fatto che i muscoli sono costituiti da proteine). Lo sportivo consumerà più proteine solo in relazione alle maggiori necessità energetiche e quindi alla maggiore quantità di alimenti da ingerire. Inoltre, una dieta iperproteica è fatalmente più ricca anche in grassi, e rischia di fornire quantità di carboidrati inferiori a quelle necessarie, oltre a costringere rene e fegato ad un superlavoro e a far correre rischi di disidratazione, di gotta, ecc. Le proteine da consumare devono essere in buona parte di elevata qualità, come quelle presenti nelle carni, nel pesce, nelle uova, nel formaggio e nel latte, ma anche vegetali. È anche essenziale conservare il giusto rapporto tra grassi saturi ed insaturi, in quanto un eccesso di grassi fa correre il rischio di sovrappeso e di iper-dis-lipidemie e può provocare un sovraccarico metabolico oltre che un rallentamento dei processi digestivi. scheda n° 19 NECESSITA’ ENERGETICHE E NUTRITIVE NELL’ATTIVITA’ SPORTIVA Accade spesso che gli sportivi abbiano una predilezione per lo zucchero e i dolci: questa tendenza va contenuta onde evitare eccessi. Sono gli amidi, invece, quelli che rappresentano, insieme agli acidi grassi, il combustibile di elezione per il lavoro muscolare. Nell’uomo a riposo i muscoli scheletrici utilizzano solo il 30% dell’ossigeno consumato dall’organismo, sotto sforzo, invece, i muscoli si appropriano anche del 90% dell’ossigeno disponibile, e riescono ad utilizzare a scopo energetico sia i carboidrati che i grassi, in relazione al tipo e alla durata dell’esercizio nonché al tipo di alimentazione adottata. In particolare, il tipo di carburante utilizzato dai muscoli per la loro contrazione varia proporzionalmente e progressivamente al variare della intensità e della durata dello sforzo: - a riposo solo una piccola quota dell’energia è fornita da glucidi (glicogeno e glucosio), mentre la maggior parte deriva dagli acidi grassi; - all’inizio dello sforzo le percentuali di glucidi utilizzate si incrementano, - per sforzi di bassa intensità, l’energia è fornita esclusivamente dai grassi. Il ricorso ai glucidi aumenta man mano che lo sforzo si fa più intenso; - in uno sforzo di intensità medio-alta e di modesta durata, circa il 50% dell’energia è fornito dal glucosio e il 50% dagli acidi grassi; - in uno sforzo di elevata intensità e breve durata, fino al 100% dell’energia è fornito dal glucosio; - all’allungarsi del lavoro, e man mano che le scorte muscolari di glicogeno si abbassano, aumenta l’utilizzazione dei grassi; - in uno sforzo intenso e prolungato fino a 3 ore, circa un terzo dell’energia è fornita dai glucidi e i due terzi dagli acidi grassi: quindi nel lavoro di resistenza il muscolo utilizza ampiamente i grassi. Per quanto riguarda le vitamine, è ancora aperta la diatriba sulla supplementazione vitaminica. Vi sono varie correnti di pensiero sul fatto che un ulteriore assunzione di vitamine in un atleta che si alimenti abitualmente in maniera completa ed equilibrata, possa determinare un incremento significativo della prestazione. In linea generale, in relazione al maggior dispendio energetico e all’incremento del metabolismo legato all’esercizio fisico e all’allenamento, le necessità dello sportivo sono, per certe vitamine, più elevate di quelle del soggetto normale. In questi casi allo sportivo può essere sufficiente la normale quantità di vitamine ricavabile da una dieta adeguata e variata, nella quale trovino il loro giusto posto i prodotti freschi. Negli atleti professionisti, sottoposti a impegni particolarmente gravosi, può verificarsi l’opportunità di ricorrere ad integrazioni, limitatamente però ad alcune vitamine (tiamina, riboflavina, B6, niacina, vitamina C, vitamina E e B12-acido folico. Per quanto riguarda i minerali, esiste in realtà negli atleti una perdita superiore alla norma, in seguito alla notevole sudorazione (soprattutto sodio e cloro) e agli effetti dell’iperventilazione polmonare che si ha durante l’esercizio, con perdita di potassio, ferro e rame attraverso le urine. Tuttavia occorre tener presente che le perdite con il sudore avvengono soprattutto all’inizio dell’esercizio e che solo per attività molto prolungate si può arrivare a una alterata distribuzione degli elettroliti. Il recupero dei minerali che si perdono con la sudorazione durante lo sport rappresenta un grande problema. Queste perdite riguardano soprattutto sodio, cloro e potassio. La reintegrazione avviene per lo più con la dieta, mentre una supplementazione può rendersi consigliabile solo in caso di sudorazioni particolarmente abbondanti provocate da sforzi molto intensi o compiuti in condizioni ambientali particolari. In ogni caso, l’assunzione di cloruro di sodio deve essere accompagnata dalla ingestione di adeguate quantità di acqua. La supplementazione di ferro è opportuna soltanto per chi soffre di anemia sideropenica o per chi comunque sia carente in ferro. Molto importante è una graduata e adeguata assunzione di liquidi, sia allo scopo di conservare buone capacità di termoregolazione della temperatura corporea, sia allo scopo di evitare la disidratazione durante sforzi prolungati. I bisogni idrici sono nello sportivo dell’ordine di 3,5 litri al giorno (circa 2 litri con le bevande, il resto nei cibi. Fra tutti i liquidi da ingerire, al primo posto c’è l’acqua. Durante lo sforzo, o prima di esso, si può però anche ricorrere a soluzioni con meno del 2,5% di zuccheri semplici e non più di 10 mEq di sodio e 5 mEq di potassio per litro. Utile anche l’uso di latte, succhi di frutta e spremute di agrumi, considerandone l’apporto calorico. Non bisogna eccedere con le bevande nervine (thè, caffè), un bicchiere di vino o birra, durante il pasto, a chi vi è abituato, non crea problemi. Una insufficiente assunzione di liquidi può limitare notevolmente la prestazione fisica. L’acqua va rimpiazzata con la stessa velocità con cui è eliminata, onde evitare rischi di disidratazione. Le perdite non dovrebbero mai eccedere l’1-2% del peso corporeo, pena gravi rischi per la termoregolazione (sino al colpo di calore), per la funzionalità cardiaca e renale, ecc. È importante, soprattutto, d’estate, non attendere il segnale della sete per bere. Spesso il nostro organismo ne ha bisogno e si disidrata senza darne segno, per cui è opportuno bere comunque e sopratutto prima di una attività fisica, sarebbe necessario fare quella che viene definita una “preidratazione”, cioè bere 200-250 ml di acqua ogni 15’ a partire da 2 ore prima l’inizio di una gara o qualsiasi prestazione fisica intensa. Durante lo sforzo è molto meglio ricorrere ad una frequente assunzione di piccole quantità di liquidi (circa 200 ml ogni 15-20 minuti) a temperatura non troppo fredda. L’acqua è il principale nutriente di cui necessita il nostro organismo e può compromettere sia la salute del sedentario che dell’atleta. scheda n° 20 IL NUTRIMENTO DELL’ATLETA AGONISTA Nella maggior parte dei casi tutto ciò che serve è un’adeguata assunzione dei diversi principi nutritivi essenziali attraverso una dieta adeguata, equilibrata e corretta, senza bisogno di alcuna supplementazione. Nell’atleta professionista si ammettono: 1) Un maggior apporto di proteine in sport di forza e potenza massima (sollevamento pesi, lotta, lanci, ecc.) nei quali è necessario sviluppare grandi masse muscolari, fino a 2-2,5 gr di proteine per kg di peso corporeo al giorno. Ciò deve accompagnarsi ad un aumento dell’apporto di acqua, allo scopo di facilitare l’eliminazione delle scorie azotate derivate dal metabolismo di queste. 2) Un notevole apporto di grassi, per raggiungere con un minor volume le elevate quote energetiche legate ad una pratica sportiva che tocchi le quattro e più ore di allenamento al giorno. 3) Esiste anche un tipo di dieta necessaria a consentire il raddoppio della quantità di glicogeno nei muscoli prima di una gara. 4) Maggiori dosi di vitamina C, E e del gruppo B, in periodi di allenamento prolungato e particolarmente intenso, in relazione al fatto che alcune di queste vitamine sono direttamente coinvolte nei processi metabolici che servono ad utilizzare carboidrati, proteine e grassi. La dieta deve essere inoltre tarata in relazione al periodo di allenamento o di gara. Nel periodo di allenamento si utilizzano le variazioni a medio termine del peso corporeo come indice per regolarsi circa le quantità di cibo da assumere. Nelle ore precedenti la gara bisogna evitare troppi zuccheri semplici per cercare illusori miglioramenti dell’efficienza muscolare. Gli orari dei pasti (almeno tre al giorno) saranno cambiati in relazione all’orario di inizio della gara. L’ultimo pasto prima della gara dovrà essere consumato in un orario che permetta di fornire energia e che contemporaneamente impedisca che l’atleta abbia l’apparato digerente impegnato nei processi digestivi. Quest’ultima evenienza, oltre a danneggiare la prestazione eleva il rischio dei traumi per chi pratichi sport che prevedano contatti fisici. Quindi va consumato almeno trequattro ore prima dell’impegno fisico. Per impegni di breve durata il contenuto dell’ultimo pasto non ha grande importanza, mentre per impegni di maggior durata è bene che tale pasto sia ipolipidico e ipoproteico e non troppo ricco in fibra (per una migliore e più rapida digestione) nonché relativamente ricco in carboidrati (specialmente complessi), digeriti con relativa facilità e utili a mantenere buoni livelli glicemici. Proteine e grassi, al contrario, se consumati insieme sono digeriti più lentamente, e non vengono utilizzati con la stessa prontezza come fonti energetiche nel corso dello sforzo. Molti sport permettono una razione di metà gara, utile come ricarica energetica e plastica. Ad esempio, acqua e destrosio (10%) e sali (cloruro di sodio, fosfato tricalcico e gluconato di potassio) può essere molto utile per reidratare, far risalire la glicemia, alcalinizzare e compensare le perdite saline. Dopo la gara una buona razione di recupero sarà rappresentata da un pasto leggero, limitato quanto a grassi e proteine e ricco di sali, vitamine e sostanze alcalinizzanti. Molto indicate le minestre di verdura ed una abbondante assunzione di acqua, anche per una più facile e completa eliminazione dei metaboliti della fatica. scheda n° 21 GLI INTEGRATORI ALIMENTARI NELL’ALIMENTAZIONE Possiamo distinguere: 1) Integratori completi, costituiti in genere da carboidrati di pronta utilizzazione e da proteine di elevato valore biologico, con aggiunta di piccole quantità di grassi, di sali minerali e vitamine. Possono essere utili soprattutto in certi sport (ciclismo, alpinismo ecc.) che, per la loro durata e l'ambiente nel quale si svolgono, richiedono elevatissimi supporti nutrizionali. A proposito degli amminoacidi ramificati, la spinta all’uso di questi particolari integratori nasce dalla teoria che una generosa supplementazione di amminoacidi ramificati possa influire considerevolmente sul rendimento atletico. Tale ipotesi si basa sull’azione di stimolo della sintesi proteica che gli amminoacidi ramificati sono capaci di esercitare, nel muscolo e nel fegato, in tutte le condizioni in cui tale sintesi è depressa. 2) Integratori monocomposti: comprendono integratori glucidici, proteici, idroelettrolitici e a base di sali minerali nei casi in cui si verifichino sudorazioni profuse e ripetute, vitaminici. Le perdite di sali dipendenti dalla sudorazione sono per lo più sopravvalutate, nella pratica sportiva corrente, molto spesso la loro unica vera azione positiva consiste in un vero effetto-placebo psicologico, legato alla fiducia con la quale vengono assunti, tuttavia a volte risultano utili e necessari. Le uniche integrazioni sicuramente indispensabili sono quelle idriche nel corso di prove protratte e con elevate necessità di termoregolazione. Molto utili possono essere le supplementazioni glucidiche in occasione di più impegni nella stessa giornata o di giorni consecutivi. Di accertata utilità sono anche gli integratori alimentari "completi" per quei pochi sport che non permettono l’assunzione di pasti regolari e che pure comportano elevati fabbisogni in calorie e principi nutritivi. L’abuso di integratori alimentari non solo è inutile, costoso e diseducativo, ma può anche essere dannoso a breve e lungo termine. In definitiva: "La dieta ideale per qualunque atleta è quella che gli piace e che gli fornisce una varietà di cibi nutrienti, nonché di liquidi sufficienti, in quantità adeguata a mantenere un peso desiderabile e a permettere prestazioni ottimali". Tutto ciò che occorre allo sportivo è una dieta che garantisca salute, benessere ed efficienza fisica attraverso un corretto equilibrio nutrizionale, e non provochi disturbi durante gli allenamenti o le competizioni. Lo sportivo, quindi, può e deve mangiare abitualmente di tutto, dando anche ampio spazio a verdura e frutta fresca ed evitando di eccedere nel consumo di proteine e grassi animali. La razione dovrà essere correttamente suddivisa in almeno tre pasti al dì, senza evitare la colazione del mattino e riducendo il volume del singolo pasto. ALCUNE APPLICAZIONI PRATICHE Le regole fin qui descritte permettono di disegnare alcuni prototipi di alimentazione che tengano conto dei momenti della vita sportiva, anche se ricordiamo come poi l’alimentazione debba essere il più possibile personalizzata. L’ALIMENTAZIONE NEL PERIODO DI ALLENAMENTO In questo periodo i pasti devono essere regolari, adeguati, equilibrati e variati. La colazione deve apportare almeno il 2025% della quota calorica giornaliera e può essere composta da: LA COLAZIONE bevanda zuccherata: the, caffè, latte, yogurt pane, fette biscottate,cereali o biscotti secchi prosciutto o formaggio miele o marmellata, succo di frutta Se l’allenamento è previsto nel primo pomeriggio, meglio effettuare uno spuntino adeguato a metà mattina e fare un piccolo pasto ricco di carboidrati un’ora prima di iniziare. La merenda apporta il 10-15% delle calorie e va consumata entro un paio d’ore dall’allenamento: LA MERENDA - yogurt - pane e marmellata - frutta fresca o cotta Il pranzo deve apportare almeno il 30-35% delle calorie ma essere digeribile seppur incompleto: IL PRANZO buffet di verdure porzione di carboidrati complessi (pasta, riso, patate, mais, farro) carne bianca o formaggio o altro latticino legumi o verdura dolce di frutta frutta dopo un’ora dalla fine del pasto condimento con limone o olio di oliva a crudo La cena va strutturata come il pranzo da un punto di vista calorico: LA CENA passato di verdura con pasta o minestrone all’italiana carne bianca, rossa, uova, pesce legumi, ortaggi dolce pane frutta dopo un’ora dal pasto scheda n° 22 GLI INTEGRATORI ALIMENTARI NELL’ALIMENTAZIONE L’alimentazione nel giorno di gara Gli ultimi giorni prima di una gara a carattere aerobico, non devono contenere alimenti di difficile digestione come grassi, insaccati, speziati, legumi secchi che possano provocare fermentazioni alcoliche, salse, fritti, bevande gassate. Può essere fatto il cosiddetto carico glucidico con incremento dalla quota di carboidrati che hanno lo scopo di aumentare le scorte di glicogeno, il carburante dei muscoli. Il giorno della gara deve tener conto dell’orario di inizio. Il pasto prima della gara dovrebbe essere: PASTO PRIMA DELLA GARA legumi cotti patate o riso bollito dolce di frutta, yogurt con zucchero, miele pane, acqua A partire da due ore prima si inizia la preidratazione bevendo acqua in soluzione con maltodestrine a bassa concentrazione a piccoli sorsi. L’alimentazione per il recupero dopo una gara Nelle prime due ore è molto importante la reidratazione con glicidi. Particolarmente indicato è il fruttosio, acqua poco mineralizzata, passato di verdure e tisane, miele, frutta secca, biscotti. I muscoli hanno fame di glucidi in questa fase. Dopo le due ore: PASTO PRIMA DELLA GARA passato di legumi con pasta carne bianca o pesce patate o riso o polenta o latticini dolce pane, acqua Il giorno dopo la dieta sarà ancora ipercalorica e ricca in glucidi al fine di ripristinare il glicogeno perso. Per concludere Attenzione alle diete della moda, vanno evitate le diete rivoluzionarie che consentono di mangiare ciò che si vuole con la possibilità di perdere peso in qualsiasi momento. Sono illusorie e dannose, specialmente se sono seguite da giovani che non riescono a distinguere perfettamente ciò che è adatto per il loro organismo. Le abitudini alimentari non vanno stravolte da un giorno all’altro. Bisogna cercare di mangiare controllando i grassi e gli zuccheri in eccesso, ma ciò non deve andare a scapito di un eccesso di proteine, spesso non necessario. Un’altra attenzione che può essere posta è quella delle giuste combinazioni tra gli alimenti ad esempio carboidrati con legumi. Infine andrebbero ricercati gli alimenti che possono provocare intolleranza da parte dell’organismo che andrebbero allontanati giusto il tempo necessario alla disintossicazione. Ricordiamo infine che non esiste l’alimento magico che fa vincere o migliora sostanzialmente la prestazione senza un adeguato allenamento, così come non vanno ricercate sostanze o farmaci che possano sostituirsi ad esso. Tuttavia una sana e corretta alimentazione è in grado di rendere più vantaggiosi i sacrifici di un allenamento sistematico e corretto, fornendo all’organismo i mezzi per far funzionare meglio e più a lungo il motore umano. scheda n° 23 21 COMPOSIZIONE DEGLI ALIMENTI ENERGIA GLUCIDI ACQUA PROTEINE LIPIDI DISPONIBILI AMIDO SOLUBILI FIBRA ALIMENTARE SODIO POTASSIO FERRO CALCIO FOSFORO TIAMINA RIBOFLAVINA NIACINA VITAMINA A VITAMINA C CEREALI E DERIVATI Biscotti da prima colazione Brioches Cornflakes Crackers salati Farina di avena Farina di frumento integrale Farina di frumento tipo 0 Farina di frumento tipo 00 Farina di mais Farina d’orzo Farina di riso Fette biscottate Fiocchi d’avena (avena sativa) Grissini Mais Orzo perlato Pane tipo 1 Pane di tipo integrale % g g g g g g g Kcal Kj mg mg mg mg mg mg mg mg mg mg 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 2.2 19.5 5.0 6.0 9.0 13.4 14.2 14.2 12.5 12.8 12.3 4.0 10.3 8.5 12.5 12.2 34.0 36.6 6.6 7.2 6.6 9.4 12.6 11.9 11.5 11.0 8.7 10.6 7.3 11.3 8.0 12.3 9.2 10.4 8.9 7.5 7.9 18.3 0.8 10.0 7.1 1.9 1.0 0.7 2.7 1.9 0.5 6.0 7.5 13.9 3.8 1.4 0.6 1.3 85.4 58.4 88.1 80.1 72.9 68.4 76.9 78.0 81.5 80.0 87.8 83.0 73.5 69.0 75.8 70.5 60.3 53.8 60.3 43.1 70.0 72.2 65.7 59.7 67.7 68.7 72.1 72.1 79.1 72.8 66.3 60.2 66.0 64.1 52.3 48.5 18.5 10.6 10.4 (0) 2.1 1.8 1.7 1.5 tracce tracce 2.2 0 (2.2) 2.5 tracce 2.2 - 5.7 3.8 2.8 7.6 9.6 3.5 2.4 2.6 1.0 3.5 8.3 3.5 9.1 6.5 418 413 364 428 388 321 343 343 365 360 363 410 395 433 355 318 267 243 1750 1729 1524 1792 1624 1344 1436 1436 1528 1507 1520 1716 1653 1813 1486 1331 1118 1017 410 11 33 3 2 3 1 4 4 3 - 140 52 99 370 337 140 126 130 104 120 - 0.9 1.3 2.8 4.2 3.0 0.9 0.7 1.8 0.4 3.8 5.2 2.3 2.4 0.7 1.4 2.5 22 9 74 80 28 18 17 6 39 7 55 54 13 15 14 13 25 157 70 58 342 300 160 76 99 393 90 124 365 162 256 189 77 180 0.08 0.52 0.40 0.25 0.10 0.35 0.16 0.05 0.50 0.55 0.12 0.36 0.09 0.08 0.10 0.19 0.17 0.16 0.04 0.03 0.10 0.08 0.04 0.30 0.14 0.08 0.20 0.08 0.07 0.12 0.50 2.40 5.00 1.20 1.00 1.90 5.50 1.40 2.60 1.00 0.90 1.50 3.10 - tracce 0 0 0 0 67 0 0 0 0 0 62 0 0 - 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - PARTE EDIBILE ALIMENTI GLUCIDI PROTEINE LIPIDI DISPONIBILI AMIDO SOLUBILI FIBRA ALIMENTARE SODIO POTASSIO FERRO CALCIO FOSFORO TIAMINA RIBOFLAVINA NIACINA VITAMINA A VITAMINA C LEGUMI FRESCHI Fagioli Fagiolini Fave Piselli SECCHI Ceci secchi Fagioli secchi Fave secche sgusciate Lenticchie secche Piselli secchi ACQUA Panini all’olio Pasta di semola Pasta all’uovo Pizza bianca Pizza con pomodoro Pizza con pomodoro e mozzarella Riso brillato Tortellini freschi % g g g g g g g Kcal Kj mg mg mg mg mg mg mg mg mg mg 100 100 100 100 100 100 100 100 30.8 12.4 12.5 27.7 41.0 39.3 12.9 28.2 7.7 10.8 13.0 7.9 7.1 5.6 7.0 12.0 5.8 0.3 2.4 5.9 6.6 5.6 0.6 7.1 58.3 82.8 78.6 56.5 37.9 52.9 87.6 52.6 48.7 72.2 69.0 49.0 35.0 36.0 78.7 47.42 4.2 2.7 (2.0) 2.1 2.9 12.9 0.2 - 3.7 2.6 3.2 2.3 2.7 1.0 - 302 356 368 297 230 271 362 310 1264 1490 1540 1242 961 1134 1520 1298 5 17 775 775 6 - 160 164 209 110 - 1.3 2.1 tracce 1.5 tracce 0.6 - 17 22 9 22 12 6 - 165 199 39 40 48 120 - 0.14 0.14 0.06 0.06 - 0.11 0.19 0.05 0.03 - 2.00 2.10 1.30 - 0 35 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 41 95 30 47 62.3 90.5 80.7 76.1 6.4 2.1 5.4 7.0 0.6 0.1 0.2 0.2 19.4 2.4 4.2 12.4 16.5 0 3.43 7.33 1.3 2.4 0.43 4.43 10.6 2.9 5.1 5.2 104 17 37 76 435 71 155 318 2 2 18 1 650 280 210 202 3.0 0.9 1.8 1.8 44 35 23 47 180 48 98 101 0.44 0.07 0.20 0.42 0.10 0.15 0.10 0.18 1.00 0.80 1.20 1.00 18 41 11 49 10 16 24 28 100 100 100 100 100 13.0 10.7 13.3 11.6 13.0 21.8 23.6 27.2 25.0 21.7 4.9 2.5 3.0 2.5 2.0 54.3 51.7 55.3 54.0 53.6 46.0 43.2 45.4 46.5 45.7 3.7 4.0 4.9 2.4 2.9 13.8 17.0 7.0 13.7 15.7 334 311 342 325 306 1398 1302 1432 1360 1281 6 4 8 38 800 1445 980 990 6.1 6.7 5.0 5.1 4.5 117 137 90 127 48 299 437 420 347 320 0.36 0.40 0.50 0.57 0.58 0.14 0.17 0.28 0.20 0.15 1.70 2.30 2.60 1.80 2.20 30 3 10 10 10 5 3 4 3 4 PARTE EDIBILE ALIMENTI ENERGIA 1. Le pro-vitamine A sono presenti in maggiore quantità nelle foglie esterne, quindi il valore dipende molto dallo scarto. scheda n° 24 COMPOSIZIONE DEGLI ALIMENTI ENERGIA GLUCIDI ACQUA PROTEINE LIPIDI DISPONIBILI AMIDO SOLUBILI FIBRA ALIMENTARE SODIO POTASSIO FERRO CALCIO FOSFORO TIAMINA RIBOFLAVINA NIACINA VITAMINA A VITAMINA C VERDURE ED ORTAGGI Aglio Asparagi Barbabietole rosse Bieta Broccoletti di rapa Broccolo Carciofi Carote Cavolfiore Cavolo cappuccio verde Cetrioli Cicoria di campo % g g g g g g g Kcal Kj mg mg mg mg mg mg mg mg mg mg 75 52 82 82 60 51 34 95 66 93 77 80 80.0 92.0 91.3 94.5 90.7 90.3 84.0 91.6 90.5 92.2 96.5 93.4 0.9 3.0 1.1 1.3 2.9 3.0 2.7 1.1 3.2 2.1 0.7 1.4 0.6 0.1 0 0.1 0.3 0.4 0.2 0 0.2 0.1 0.5 0.2 8.4 3.0 4.0 2.8 2.0 3.1 2.5 7.6 2.7 2.5 1.8 0.7 0 0 0 0 0 0 0.6 0 0.3 0 0 0 8.4 3.0 4.0 2.8 2.0 3.1 1.9 7.6 2.4 2.5 1.8 0.7 2.1 2.6 1.2 2.9 3.1 5.5 3.1 2.4 2.6 0.7 3.6 41 24 20 17 22 27 22 33 25 19 14 10 172 100 84 71 92 113 92 138 105 80 59 42 84 12 133 95 8 23 13 - 300 340 376 220 350 260 140 - 1.5 1.0 0.4 1.0 1.5 0.8 1.0 0.7 0.8 1.1 0.3 0.7 14 24 20 67 97 28 86 44 44 60 16 74 63 65 21 29 69 66 67 37 69 29 17 31 0.14 0.27 0.03 0.03 0.04 0.04 0.06 0.04 0.10 0.06 0.02 0.03 0.02 0.25 0.02 0.19 0.16 0.12 0.10 0.04 0.10 0.04 0.03 0.19 1.30 0.90 0.20 1.80 1.00 1.80 0.50 0.70 1.20 0.60 0.60 (0.30) 5 13 tracce 263 225 2 18 1148 tracce 191 tracce 219 5 24 7 24 110 54 12 4 59 47 11 17 PARTE EDIBILE ALIMENTI 1. Le pro-vitamine A sono presenti in maggiore quantità nelle foglie esterne, quindi il valore dipende molto dallo scarto. ENERGIA GLUCIDI ACQUA PROTEINE LIPIDI DISPONIBILI AMIDO SOLUBILI FIBRA ALIMENTARE SODIO POTASSIO FERRO CALCIO FOSFORO TIAMINA RIBOFLAVINA NIACINA VITAMINA A VITAMINA C Cipolle Finocchi Fiori di zucca Funghi porcini Germogli di soia Invidia Lattuga Melanzane Patate novelle Patate Peperoni piccanti Peperoni Pomodori maturi Pomodori da insalata Porri Prezzemolo Radicchio rosso Rape Ravanelli % g g g g g g g Kcal Kj mg mg mg mg mg mg mg mg mg mg 83 59 79 92 98 69 80 92 96 83 89 82 100 100 77 80 72 69 99 92.1 93.2 94.3 92.0 86.3 93.0 94.3 92.7 81.9 78.5 87.8 92.3 94.0 94.2 87.8 87.2 94.0 93.3 95.6 1.0 1.2 1.7 3.91 6.2 0.9 1.8 1.1 2.0 2.1 1.8 0.9 1.0 1.2 2.1 3.7 1.4 1.0 0.8 0.1 0 0.4 0.7 1.4 0.3 0.4 0.1 0 1.0 0.5 0.3 0.2 0.2 0.1 0.6 0.1 0 0.1 5.7 1.0 0.5 3.0 2.7 2.2 2.6 15.8 18.0 3.8 4.2 3.5 2.8 5.2 tracce 1.6 3.8 1.8 0 0 0 0 0 0 13.5 16.0 2.1 0 0 0 0 0 0 0 0 5.7 1.0 0.5 3.0 2.7 2.2 2.6 0.2 0.4 1.5 4.2 3.5 2.8 5.2 tracce 1.6 3.8 1.8 1.1 2.2 2.5 1.6 1.5 2.6 1.4 1.6 1.9 1.0 1.1 2.9 5.6 3.0 2.6 1.3 26 9 12 22 49 16 19 15 67 85 25 22 19 17 29 20 13 18 11 109 38 50 92 205 67 80 63 280 356 105 92 80 71 121 84 54 75 46 10 52 30 10 9 26 7 2 6 3 20 59 140 235 218 380 240 184 570 210 297 290 670 240 0.4 0.4 2.0 1.2 1.0 1.7 0.8 0.3 0.6 0.6 0.5 0.7 0.3 0.4 0.8 4.2 0.3 0.6 0.9 25 45 39 22 48 93 45 14 10 10 18 17 9 11 54 220 36 40 39 35 39 37 142 67 31 31 33 54 54 18 28 25 26 57 75 30 29 29 0.02 0.02 0.09 0.38 0.23 0.05 0.05 0.05 0.12 0.10 0.09 0.05 0.02 0.03 0.06 0.10 0.07 0.02 0.03 0.03 0.04 0.16 0.26 0.20 0.30 0.18 0.05 0.03 0.04 0.23 0.07 tracce 0.03 0.08 0.21 0.05 0.07 0.02 0.50 0.50 4.00 0.80 0.50 0.70 0.60 2.40 2.50 3.00 0.50 0.80 0.70 0.50 0.60 0.30 0.90 0.40 0 2 252 0 24 213 229 tracce 0 3 824 139 135 42 tracce 943 tracce 0 tracce 5 12 28 3 13 35 6 11 28 15 229 151 25 21 9 162 10 23 18 PARTE EDIBILE ALIMENTI 1. Il 60% dell’azoto è presente come azoto non proteico. scheda n° 25 COMPOSIZIONE DEGLI ALIMENTI GLUCIDI ACQUA PROTEINE LIPIDI DISPONIBILI AMIDO SOLUBILI FIBRA ALIMENTARE SODIO POTASSIO FERRO CALCIO FOSFORO TIAMINA RIBOFLAVINA NIACINA VITAMINA A VITAMINA C Sedano Spinaci Zucca gialla Zucchine FRUTTA FRESCA Albicocche Ananas Arance Banane Castagne Ciliege Cocomero Fichi Fragole Kiwi Limoni % g g g g g g g Kcal Kj mg mg mg mg mg mg mg mg mg mg 80 83 81 88 83.3 90.1 94.6 93.6 2.3 3.4 1.1 1.3 0.2 0.7 0.1 0.1 2.4 3.0 3.5 1.4 0.2 2.4 1.0 0.1 2.2 0.4 2.5 1.3 1.6 1.9 1.3 20 31 18 11 84 126 75 46 140 100 - 280 530 - 0.5 2.9 0.9 0.5 31 78 20 21 45 62 40 65 0.06 0.07 0.03 0.08 0.19 0.37 0.02 0.12 0.20 0.40 0.50 0.70 207 485 599 6 32 54 9 11 94 57 80 65 69 86 52 75 94 87 64 86.3 86.4 87.2 76.8 41.0 86.2 95.3 81.9 90.5 84.6 89.5 0.4 0.5 0.7 1.2 3.5 0.8 0.4 0.9 0.9 1.2 0.6 0.1 0 0.2 0.3 1.8 0.1 0 0.2 0.4 1.6 0 6.8 10.0 7.8 15.5 42.4 9.0 3.7 11.2 5.3 9.0 2.3 0 0 0 2.4 34.3 0 0 0 0 tracce 0 6.8 10.0 7.8 12.8 8.1 9.0 3.7 11.2 5.3 9.0 2.3 1.5 1.0 1.6 1.8 8.4 1.3 0.2 2.0 1.6 2.2 - 28 40 34 66 189 38 15 47 27 44 11 117 167 142 276 791 159 63 197 113 184 46 1 2 3 1 11 3 3 2 2 5 2 320 250 200 350 500 229 280 270 160 400 140 0.5 0.5 0.2 0.8 1.2 0.6 0.2 0.5 0.8 0.5 0.1 16 17 49 7 38 30 7 43 35 25 14 16 8 22 28 89 18 2 25 28 70 11 0.03 0.05 0.06 0.06 0.22 0.03 0.02 0.03 0.02 0.02 0.04 0.03 0.01 0.05 0.060.3 5 0.03 0.02 0.04 0.04 0.05 0.01 0.50 0.20 0.20 0.70 1.40 0.50 0.10 0.40 0.50 0.40 0.30 360 7 71 45 0 19 37 15 tracce 0 13 17 50 16 11 8 7 54 85 50 PARTE EDIBILE ALIMENTI ENERGIA ENERGIA GLUCIDI AMIDO SOLUBILI FIBRA ALIMENTARE SODIO POTASSIO FERRO CALCIO FOSFORO TIAMINA RIBOFLAVINA NIACINA VITAMINA A VITAMINA C Kj mg mg mg mg mg mg mg mg mg mg 0 17.6 11.0 tracce 0 7.4 2.1 5.5 0 9.5 0 6.1 0 6.2 0 10.5 1 0 15.6 17.6 11.0 7.4 3.4 9.5 6.1 6.2 10.5 15.6 1.7 2.0 0.9 2.8 1.6 1.6 1.4 1.5 72 45 33 582 41 27 26 42 61 301 188 138 2436 172 113 109 176 255 1 2 8 3 2 3 1 2 1 210 120 333 130 260 230 190 192 0.3 0.3 0.3 2.6 0.3 0.4 0.3 0.2 0.4 32 6 19 131 6 4 17 13 27 19 12 13 238 11 20 16 14 4 0.08 0.02 0.05 0.58 0.01 0.01 0.05 0.08 0.03 0.07 0.02 0.04 0.17 0.03 0.03 0.03 0.05 0.03 0.30 0.30 0.60 0.80 0.10 0.50 0.20 0.50 0.40 18 8 189 6 tracce 27 tracce 16 4 42 5 32 tracce 4 4 40 5 6 8.5 80.9 58.0 4.0 6.3 1.8 1.0 0.8 3.1 15.4 58.0 4.0 3.9 1.8 1.0 0.8 10.9 13.1 10.4 14.3 6.2 6.7 4.4 - 597 349 242 542 660 625 142 234 2499 1461 910 2269 2763 2616 594 980 6 18 87 6 2 11 54 680 930 1010 860 368 466 432 3.5 2.0 3.0 4.6 2.1 3.3 1.6 1.6 64 52 186 236 83 150 64 62 283 90 111 508 380 322 14 18 0.16 0.33 0.14 0.30 0.45 0.51 0.03 0.10 0.08 0.40 0.10 0.44 0.10 0.10 0.080.1 0 14.00 2.30 0.60 2.10 0.90 2.80 0.50 1.00 0 0 8 0 8 30 48 (55) 0 0 tracce tracce 4 0 (20) DISPONIBILI Kcal LIPIDI g PROTEINE g ACQUA Mandarini Mele Melone d’estate Noci Pere Pesche Pompelmo Prugne Uva FRUTTA SECCA E CONSERVATA Arachidi tostate Castagne secche Fichi secchi Mandorle dolci Noci secche Nocciole secche Olive verdi Olive nere g % g g g g 80 94 47 58 91 91 70 89 94 81.4 85.6 90.1 19.2 85.2 90.7 91.2 87.5 80.3 0.9 0.2 0.8 10.5 0.3 0.8 0.6 0.5 0.5 0.3 0.3 0.2 57.7 0.4 0.1 0 0.1 0.1 65 100 100 24 39 42 84 74 2.3 10.1 19.4 11.7 6.3 5.7 76.8 68.6 29.0 4.7 3.5 16.0 15.8 13.0 0.8 1.6 50.0 3.0 2.7 51.5 63.7 62.9 15.0 25.1 PARTE EDIBILE ALIMENTI 1. Variabili con il grado di maturazione, con la cultivar e con il clima 4.9 59.0 0 0 2.2 0 0 0 scheda n° 26 COMPOSIZIONE DEGLI ALIMENTI GLUCIDI ACQUA PROTEINE LIPIDI DISPONIBILI AMIDO SOLUBILI FIBRA ALIMENTARE SODIO POTASSIO FERRO CALCIO FOSFORO TIAMINA RIBOFLAVINA NIACINA VITAMINA A VITAMINA C Prugne secche Uva secca CARNI Fresche Agnello* Agnello, costolette Cavallo Coniglio Fagiano Gallina Oca* Pollo* Vitello % g g g g g g g Kcal Kj mg mg mg mg mg mg mg mg mg mg 88 100 29.3 17.1 2.2 1.9 0.5 0.6 55.0 72.0 0 0 55.0 72.0 9.0 6.8 220 283 920 1185 8 52 824 864 3.9 3.3 59 78 85 29 0.18 0.12 0.02 0.08 1.00 0.30 19 3 3 0 83 77 100 71 85 70 70 72 100 70.1 48.7 74.1 74.9 69.2 66.0 49.1 70.9 76.9 20.8 14.7 21.7 19.9 24.3 20.9 15.8 22.5 20.7 8.8 36.3 2.7 4.3 5.2 12.3 34.4 5.6 1.0 0 0 0.5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0.5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 162 386 113 118 144 195 373 140 92 679 1593 473 493 603 816 1561 585 385 88 60 44 67 70 70 89 350 230 330 360 290 260 360 1.6 1.2 3.2 1.0 1.6 1.8 0.7 2.3 7 7 10 22 15 13 10 14 190 130 230 220 205 197 160 214 0.14 0.09 0.10 0.03 0.17 0.30 0.07 0.08 0.15 0.28 0.16 0.12 0.30 0.19 0.10 0.20 0.14 0.26 6.00 3.90 4.60 6.30 11.30 4.00 6.40 5.00 6.30 tracce tracce 0 0 0 90 0 tracce 0 0 0 0 0 0 0 0 0 PARTE EDIBILE ALIMENTI ENERGIA * Pronto da cuocere (lo scarto è cositutito dalle ossa del busto) ENERGIA GLUCIDI ACQUA PROTEINE LIPIDI DISPONIBILI AMIDO SOLUBILI SODIO POTASSIO FERRO CALCIO FOSFORO ZINCO MAGNESIO TIAMINA RIBOFLAVINA NIACINA VITAMINA A VITAMINA C ALIMENTI g g g g g g Kcal Kj mg mg mg mg mg mg mg mg mg mg mg mg 56.3 36.3 36.8 52.3 44.2 47.8 62.2 53.0 30.6 53.6 44.7 58.9 45.5 34.0 20.8 17.2 14.7 13.3 21.7 19.8 26.9 28.5 15.4 28.3 13.7 19.1 4.3 40.2 42.3 28.1 37.0 25.3 14.7 12.9 34.0 26.7 20.9 23.3 31.6 0 1.4 0 1.5 0.5 0 0.9 0.0 1.2 0.6 0.5 1.4 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.4 0 0 1.4 0 1.5 0.5 0 0.9 0 1.2 0.6 0.5 0 0 175 450 450 317 388 314 215 224 424 304 301 270 360 733 1884 1879 1327 1624 1314 900 938 1775 1274 1260 1130 1507 1744 1054 3074 1734 4589 2064 1100 2752 1916 1375 272 236 588 608 931 600 200 855 338 186 1.0 2.1 1.1 2.2 0.7 1.9 1.9 1.8 2.8 1.8 1.5 2.1 25 30 19 40 18 17 30 59 20 19 33 20 263 109 180 180 250 177 173 130 170 4.1 1.6 4.2 6.9 5.2 5.0 4.4 3.9 4.3 21.1 16.7 38.5 41.8 54.0 46.6 51.6 26.3 16.5 0.70 0.19 0.10 0.40 0.60 0.28 0.34 0.14 0.15 0.26 0.20 0.26 0.15 0.15 0.20 0.16 0.03 0.14 0.30 0.21 2.40 6.00 7.30 3.59 3.10 3.20 5.00 4.00 1.14 2.72 3.00 0 tracce 0 tracce tracce tracce tracce tracce tracce 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 CARNI TRASFORMATE E CONSERVATE (Parte edibile 100%) Bresaola Capocollo Cotechino Mortadella Mortadella di bovino e suino Pancetta Prosciutto cotto Prosciutto crudo Salame cacciatore Salsiccia di suino fresca Speck Wurstel Zampone scheda n° 27 COMPOSIZIONE DEGLI ALIMENTI GLUCIDI ACQUA PROTEINE LIPIDI DISPONIBILI AMIDO SOLUBILI FIBRA ALIMENTARE SODIO POTASSIO FERRO CALCIO FOSFORO TIAMINA RIBOFLAVINA NIACINA VITAMINA A VITAMINA C PRODOTTI DELLA PESCA FRESCHI Acciuga o alice Anguilla di fiume Aragosta Calamaro Carpa Cozza o mitilo Dentice Gambero Merluzzo o nasello Ostrica Palombo Polpo Razza Rombo Sarda Seppia Sgombro o maccarello Sogliola Spigola Tonno Triglia Trota Vongola PARTE EDIBILE ALIMENTI ENERGIA % g g g g g g g Kcal Kj mg mg mg mg mg mg mg mg mg mg 75 71 29 65 50 32 65 45 76 12 65 90 35 55 70 50 80 48 54 90 60 55 25 76.5 61.5 78.1 80.0 72.4 82.1 76.1 80.1 81.5 85.7 79.2 82.0 82.2 79.5 73.0 81.5 69.8 79.5 79.0 61.5 75.3 80.5 82.5 16.8 11.8 16.2 12.6 18.9 11.7 16.7 13.6 17.0 10.2 16.0 10.6 14.2 16.3 20.8 14.0 17.0 16.9 16.5 21.5 15.8 14.7 10.2 2.6 23.7 1.9 1.7 7.1 2.7 3.5 0.6 0.3 0.9 1.2 1.0 0.9 1.3 4.5 1.5 11.1 1.7 1.5 8.04 6.2 3.0 2.5 1.5 0.1 1.0 0.6 0 3.4 0.7 2.9 5.4 1.3 1.4 0.7 1.2 (1.5) 0.7 0.8 0.6 1.1 2.2 0 0 0 0 0 3.12 0 0 0 4.92 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 96 261 86 68 140 84 101 71 71 69 80 57 68 81 129 72 168 86 82 158 123 86 72 402 1093 360 285 56 352 423 297 297 289 335 239 285 339 540 301 703 360 343 661 515 360 301 65 50 290 146 77 510 66 130 120 43 40 - 278 217 286 320 266 320 260 630 273 360 280 465 - 2.8 1.0 0.8 0 1.0 5.8 1.2 1.8 0.7 6.0 1.0 0 1.0 1.2 1.8 0.8 1.2 0.8 1.1 1.3 1.1 1.0 - 148 31 60 144 34 88 38 110 25 186 31 144 31 38 33 27 38 12 20 38 21 14 - 196 218 280 189 220 236 264 349 194 267 218 189 218 264 215 143 264 195 202 264 218 220 - 0.06 0.15 0.15 0.07 0.07 0.12 0.08 0.08 0.05 0.10 0.03 0.03 0.03 0.02 0.10 0.05 0.11 0.20 0.07 0.08 - 0.26 0.20 0.18 0.16 0.04 0.16 0.10 0.10 0.08 0.20 0.03 0.04 0.04 0.25 0.25 0.05 0.16 0.12 0.07 0.06 - 14.00 3.50 2.00 1.20 1.50 1.60 2.10 3.20 2.20 1.50 5.60 2.50 9.70 7.60 1.70 8.50 4.20 3.00 - 32 12001 tracce 75 44 54 48 tracce tracce 75 15 25 15 28 (25) 45 tracce (15) 450 9 tracce (16) 2 1 2 tracce trac.3 tracce - 1. Valore medio; il contenuto in retinolo equivalenti è molto variabile a seconda del peso e dell’età dell’anguilla 2. Glicogeno 3. Alcune ostriche (Olimpia) hanno un elevato contenuto in Vit. C (fino a 38 mg per 100g) 4. Variabili con l’età dell’animale dal 3 al 15% ENERGIA GLUCIDI PROTEINE LIPIDI DISPONIBILI AMIDO SOLUBILI FIBRA ALIMENTARE SODIO POTASSIO FERRO CALCIO FOSFORO TIAMINA RIBOFLAVINA NIACINA VITAMINA A VITAMINA C 1. 1 litro di latte pesa 1030 g ACQUA PRODOTTI DELLA PESCA CONSERVATI Alici sott’olio Alici sotto sale Anguilla marinata Baccalà ammollato Baccalà secco Salmone in salamoia Sgombro o maccarello in salamoia Stoccafisso ammollato Stoccafisso secco Tonno sott’olio in scatola sgocciolato LATTE Latte di capra Latte di pecora Latte di vacca intero1 Latte parzialmente scremato Latte di vacca scremato Yogurt (da latte intero) % g g g g g g g Kcal Kj mg mg mg mg mg mg mg mg mg mg 100 50 88 82 75 98 100 85 78 100 56.0 53.8 59.9 75.6 52.4 64.3 66.0 76.1 12.0 54.6 25.9 25.0 14.8 21.6 29.0 21.1 19.3 20.7 80.1 22.8 11.3 3.1 21.9 1.0 0.7 11.5 11.1 0.9 3.5 18.5 0.2 0.6 0 0 0 0 0.3 1.1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0.3 1.1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 206 128 259 95 122 188 177 92 358 258 862 536 1084 398 511 787 741 385 1499 1080 (480) 540 500 361 (700) 300 1500 343 1.3 0.7 2.3 0.8 2.1 0.6 3.3 1.9 44 18 31 224 66 185 9 60 (8) (351) 202 562 286 274 163 450 234 0.06 0.28 0.05 0.05 0.06 0.01 0.14 0.05 0.20 0.37 0.28 0.19 0.21 0.08 0.50 0.12 6.50 (3.50) 7.00 5.80 1.00 3.50 11.90 58 (55) (940) 0 0 60 129 0 0 16 (0) (0) tracce 0 0 0 0 0 0 (0) 100 100 100 100 100 100 86.3 82.7 87.0 88.5 90.5 87.0 3.9 5.3 3.1 3.5 3.6 3.5 4.3 6.9 3.4 1.8 0.2 3.9 4.7 5.2 4.8 5.0 5.3 3.6 0 0 0 0 0 0 4.7 5.2 4.8 5.0 5.3 3.6 0 0 0 0 0 0 72 103 61 49 36 63 301 431 255 205 151 264 40 30 50 52 48 180 182 150 150 150 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 141 180 119 120 122 111 106 96 93 94 97 87 0.05 0.06 0.04 0.04 0.04 0.03 0.11 0.25 0.18 0.18 0.18 0.16 0.30 0.50 0.10 0.10 0.10 0.10 86 53 37 15 tracce 40 1 1 1 1 1 PARTE EDIBILE ALIMENTI scheda n° 28 COMPOSIZIONE DEGLI ALIMENTI GLUCIDI ACQUA PROTEINE LIPIDI DISPONIBILI AMIDO SOLUBILI FIBRA ALIMENTARE SODIO POTASSIO FERRO CALCIO FOSFORO TIAMINA RIBOFLAVINA NIACINA VITAMINA A VITAMINA C FORMAGGI E LATTICINI Bel paese Caciocavallo Caciotta romana (di pecora) Caciotta toscana Caciottina fresca Emmental Fior di latte Fontina Formaggino1 Gorgonzola Grana Groviera Mascarpone Mozzarella Panna o crema di latte Parmigiano Pecorino Provolone Ricotta di pecora Scamorza Stracchino UOVA Uova di anatra Uovo di gallina3 (intero) Uovo di gallina3 (albume) Uovo di gallina3 (tuorlo) Uovo di oca Uovo di tacchina PARTE EDIBILE ALIMENTI ENERGIA % g g g g g g g Kcal Kj mg mg mg mg mg mg mg mg mg mg 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 38.9 30.0 32.5 42.8 54.8 34.6 54.8 41.1 52.6 42.4 30.5 32.1 44.4 60.1 58.5 29.5 32.3 39.6 75.0 58.7 53.5 25.4 37.7 27.7 24.6 17.3 28.5 20.6 24.5 11.2 19.4 35.5 30.6 7.6 19.9 2.3 36.028. 5 26.3 9.5 22.7 18.5 30.2 31.1 27.3 29.6 21.3 30.6 20.3 26.9 26.9 31.2 25.0 29.0 47.0 16.1 35.0 25.6 28.0 28.0 15.0 10.1 25.1 2.1 3.6 0.8 6.02 3.7 1.5 4.9 3.4 tracce tracce 4.0 7.2 tracce 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2.1 3.6 0.8 6.0 3.7 1.5 4.9 3.4 tracce tracce 4.0 7.2 tracce 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 373 431 364 365 261 403 265 343 309 358 381 388 453 243 337 374 366 365 188 209 300 1561 1804 1524 1528 1093 1687 1109 1436 1293 1499 1595 1624 1896 1017 1411 1566 1532 1528 787 875 1256 514 450 (1000) (1450) 332 86 34 446 1890 (860) - 68 107 (108) (138) 80 53 100 100 94 (136) - 0.3 0.6 0.3 0.4 0.3 0.3 0.3 0.8 0.5 0.2 0.2 0 0.7 0.7 0.5 0.2 0.3 604 860 1145 162 870 430 612 1290 1123 68 403 78 1340 1160 881 274 392 567 480 590 700 (355) 561 650 356 702 685 97 239 61 800 675 576 270 229 374 0.07 0.01 0.01 (0.03) 0.01 0.02 0.01 0.02 (0.01) 0.01 (0.05) 0.02 0.02 0.03 0.02 0.03 - 0.30 0.45 0.45 (0.27) 0.45 0.30 0.18 0.12 (0.45) 0.22 (0.51) 0.11 0.11 0.47 0.83 - 0.30 0.10 0.30 0.20 0.10 0.90 0.10 (0.10) 0.10 (0.40) 0.10 0.20 0.60 - 310 420 425 300 (420) (370) 420 285 (400) 430 (190) 335 290 280 54 260 - 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 - 88 89 100 100 87 87 70.9 73.9 87.6 49.2 69.7 72.6 12.2 13.0 10.9 16.3 13.8 12.8 15.4 11.1 tracce 31.9 14.4 10.2 0.7 1.0 0.8 0.7 1.0 (1.0) 0 0 0 0 0 0 0.7 1.0 0.8 0.7 1.0 (1.0) 0 0 0 0 0 0 190 156 47 355 189 147 795 653 201 1486 791 615 122 140 190 50 - 129 140 150 120 - 2.8 2.5 0.1 6.1 2.6 (2.5) 57 50 9 147 52 (50) 195 210 15 586 (200) (200) 0.15 0.11 0.02 0.27 0.10 (0.15) 0.30 0.31 0.27 0.35 0.30 (0.30) 0.10 0.10 0.10 0.10 0.10 (0.10) 3604 2254 0 6404 330 (225) 0 0 0 0 0 0 1. Un formaggino pesa in media 22 g. 2. Variabile dal 3 al 10% 3. Un uovo pesa circa 60 g, il guscio 7 g, l’albume 34 g, il tuorlo 18 g. 4. Retinolo e caroteni variano notevolmente con la composizione del mangime. GLUCIDI Kj 100 100 100 100 100 100 100 14.1 1.0 13.0 0 0 19.30 .5 0.8 tracce 0.6 0 0 8.4 0.3 83.4 99.0 84.0 100.0 100.0 69.3 99.0 1.1 0 0.4 0 0 1.0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.1 0 0.4 0 0 1.0 0 0 0 0 0 0 0 0 758 891 760 900 900 661 892 3173 3730 3181 3767 3767 2767 3734 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 49.4 17.0 33.7 1.1 1.7 20.9 60.6 64.0 36.0 13.0 19.7 14.2 18.0 26.9 8.5 6.9 19.4 0.5 5.9 0.5 6.2 5.8 8.9 4.9 4.2 0 0.5 8.3 5.5 6.2 0.6 6.4 11.9 10.8 8.9 0 18.5 75.05 10.9 56.7 50.8 20.7 36.5 58.7 20.9 46.5 45.7 80.3 22.9 39.3 52.0 34.1 104.5 4.5 1.4 0 0 2.2 0 1.9 - 2523 283 369 542 565 339 218 137 222 463 359 414 303 334 392 479 368 392 1055 1185 1545 2269 2365 1419 913 573 929 1938 1503 1733 1268 1398 1641 2005 1540 1641 5.7 41.4 20.6 0 75.0 20.7 42.2 28.2 34.0 56.7 37.6 50.8 tracce 8.2 65.55 0 13.7 20.7 0 36.5 0 0 tracce 58.7 22.3 60.9 36.0 69.8 21.0 8.3 15.1 67.6 19.7 0 80.3 0 10.7 56.5 30.3 69.8 30.5 9.2 0 26.8 52.0 10.4 63.6 26.6 0 104.5 0 VITAMINA C Kcal VITAMINA A g NIACINA g RIBOFLAVINA FIBRA ALIMENTARE g TIAMINA SOLUBILI g FOSFORO AMIDO g CALCIO DISPONIBILI g FERRO LIPIDI g POTASSIO PROTEINE % SODIO ACQUA OLII E GRASSI Burro Lardo Margarina (100% vegetale) Olio di oliva1 Olio di semi vari Pancetta Strutto DOLCI Babà al rhum Canditi4 Cannoli alla crema Cioccolata fondente Cioccolata al latte Crostata con marmellata Gelato fior di latte Ghiacciolo all’arancio Marmellate (normali o tipo frutta viva) Merendine tipo pan di spagna Merendine con marmellata Merendine farcite Miele Panettone Savoiardi Torrone alla mandorla Torta margherita Zucchero (saccarosio) PARTE EDIBILE ALIMENTI ENERGIA mg mg mg mg mg mg mg mg mg mg 7 15 2 1 800 5 tracce tracce tracce tracce 108 180 11 120 12 11 1 300 420 100 103 98 180 51 2 0 0 0 0 1.2 0 15 20 0 0 13 0 16 16 0 0 108 - tracce 0 0 0 0 0.36 0 tracce 0 0 0 0 0.11 0 tracce 0 0 0 0 1.80 0 9602 0 75 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2.3 1.5 1.3 5.0 3.0 0.4 0 1.4 1.3 0.8 1.8 0.5 3.0 (2.0) 3.5 2.8 0.3 22 60 52 51 262 185 0 18 10 11 17 5 149 (40) 80 9 1 40 7 0 186 207 165 0 7 117 55 172 6 130 (180) 121 tracce 0.05 0 0.07 0.09 0 0.02 tracce (0.10) 0 0 0.04 0 0.07 0.39 0 0.02 0.04 (0.12) 0 0.50 0 0.60 0.60 0 0.90 0.30 tracce 0 8 0 9 25 0 0 0 0 0 tracce 0 0 0 0 0 0 0 12 4 0 0 0 1 0 0 0 0 1. Un formaggino pesa in media 22 g. 2. Variabile dal 3 al 10% 3. Un uovo pesa circa 60 g, il guscio 7 g, l’albume 34 g, il tuorlo 18 g. 4. Retinolo e caroteni variano notevolmente con la composizione del mangime. scheda n° 29 COMPOSIZIONE DEGLI ALIMENTI GLUCIDI ENERGIA 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 86.0 2.5 4.1 89.0 70.0 4.6 16.1 15.1 4.0 9.3 0.1 20.4 10.4 tracce 3.9 15.7 1.4 4.2 12.7 19.6 0 25.6 15.4 0 0.4 18.7 0 70.0 5.0 (2.0) 10.0 11.5 28.5 10.5 20.4 5.0 91.5 2.2 76.7 (3.0) 0 10.5 0 0 82.4 0 - 10.0 tracce 10.5 20.4 0 2.2 - 0 0 0 2.0 0 0 2.2 - 38 355 287 39 96 152 349 655 383 108 159 1486 1201 163 402 636 1461 2742 1603 452 PRECUCINATI SURGELATI Bastoncini di pesce Cannelloni Hamburger Merluzzo o nasello alla marinara Pasta e fagioli Pollo arrosto Riso alla pescatora Scaloppine 100 100 100 97 100 80 100 100 61.5 67.6 61.0 73.2 84.2 54.6 71.180. 6 11.0 7.6 12.7 11.6 2.9 19.9 6.1 11.8 10.1 10.3 14.2 10.3 1.3 22.4 2.6 3.7 15.0 12.8 11.8 0 7.3 0 14.0 2.0 13.0 10.1 10.2 0 6.0 0 12.0 0 0.6 1.6 0.5 0 0.6 0 0.7 2.0 - 191 171 224 139 51 281 100 88 800 716 938 582 213 1176 419 368 VITAMINA C PRODOTTI VARI Aranciata Cacao amaro in polvere Caffé tostato1 Coca cola Conserva di pomodoro Dadi da brodo Fecola di patate Maionese Pop corn Té (foglie)2 VITAMINA A Kj NIACINA Kcal RIBOFLAVINA FIBRA ALIMENTARE g TIAMINA SOLUBILI g FOSFORO AMIDO g CALCIO DISPONIBILI g FERRO LIPIDI g POTASSIO PROTEINE g SODIO ACQUA g PARTE EDIBILE % ALIMENTI mg mg mg mg mg mg mg mg mg mg tracce 18 74 2020 8 1 250 45 2160 - - 14.3 4.1 2.2 0.3 0.5 (2.7) 15.2 51 130 5 27 10 18 (11) 430 685 160 15 85 27 28 (281) 630 0.08 0 0.20 tracce 0.02 - 0.30 0.20 0 0.10 tracce 0.04 (0.12) - 1.70 10.00 0 3.10 tracce tracce (2.20) - 7 0 0 84 - 0 0 43 0 tracce (0) - 0.7 0.3 0.4 0.6 0.2 0.3 0.3 0.4 46 112 tracce 34 27 15 36 tracce 168 107 102 148 37 154 73 88 0.08 0.23 0.07 0.05 0.29 0.05 0.05 0.05 0.07 0.12 0.11 0.06 0.02 0.16 0.06 0.07 0.30 0.40 0.80 0.50 0.10 4.70 0.20 1.40 0 0 0 0 0 tracce tracce 1 1 1 0 1 0 1 1 1. Una tazzina di caffé, corrispondente a circa 6 g di polvere, contiene da 60 a120 mg di caffeina. 2. Una bustina monodose, corrispondente a circa 2 g contiene 15-20 mg di caffeina. ENERGIA FERRO CALCIO FOSFORO TIAMINA RIBOFLAVINA NIACINA VITAMINA A RETINOLO EQUIVALENTI VITAMINA C g 17.0 3.53 31.0 12.4 28.0 14.6 4.0 - POTASSIO 0 0 0 0 0 tracce 0 0 0 0 0 0 SODIO g 0.2 - g Kcal Kj mg mg mg mg mg mg mg mg mg mg 17.5 2.8 32.0 33.6 28.2 14.8 14.2 13.0 15.2 10.1 10.7 34.0 186 34 224 235 313 150 204 145 121 71 75 238 779 142 938 984 1310 628 854 607 507 297 314 996 10 tracce tracce 28 17 4 4 tracce 35 tracce tracce 30 40 61 61 tracce tracce 1.0 - 1 1 9 - 28 1 74 - tracce 0 0.01 - 0.03 0.05 - 0.90 tracce - - 1 - ALCOOL2 g GLUCIDI DISPONIBILI LIPIDI Aperitivi a base di vino Birra chiara Brandy Grappa Liquori da dessert Marsala all’uovo Marsala tipico Vermouth dolce Vermouth secco Vino da pasto bianco Vino da pasto rosso Whisky PROTEINE1 BEVANDE ALCOLICHE 1. Ottenuti da azoto totale 2. Il grado alcolico si ottiene dividendo i grammi di alcool per 0,79 3. Variabili da 2 a 5 g per 100 ml