Camillo Bortolato
di
Marottikkal Sindhu Abraham
Qualche cenno biografico
• Camillo Bortolato, insegnante di Treviso,
svolge attualmente attività di ricerca in
ordine
all’apprendimento
della
Matematica.
Ha sperimentato il suo “Metodo
Analogico” con l’Università di Padova ed
è disponibile come consulente.
INTERVISTA
VIRTUALE
Cos’è il “Metodo Analogico” da lei
inventato?
Si tratta di un metodo fondato sul “calcolo
mentale senza numeri”. Dove è stato applicato
ha ottenuto successi straordinari.
Da dove nasce questa proposta?
• Nasce dal bisogno di adeguare la Matematica
alle ultime acquisizioni della ricerca in fatto di
innatismo e genialità dei bambini, secondo le
quali il calcolo nasce da una “visione interna”
della quantità, alla quale i piccoli si
abbandonano con facilità e felicità, se sono
adeguatamente educati a farlo.
Cosa intende per “visione
interna”?
• Chiudere gli occhi e pensare solo alle
palline, non ai numeri, perché i numeri
non esistono, né come idee, né come
concetti, né come simboli o nomi!
Insomma, non si vede bene
che col cuore?
• Sì,
potremmo
applicare
anche
all’apprendimento
della
Matematica
questa frase di Saint
Exupery
ne
“Il
Piccolo
Principe”,
anche se con un
significato un po’
diverso…
• Con questo metodo i
bambini, infatti,
comprendono, che al
contrario della
tensione, serve
lasciarsi andare alla
spontaneità della
visione, dimenticando
se stessi, come nel
gioco.
• La conoscenza
arriverà da dietro,
come una luce.
Su quali strumenti si fonda
questo metodo?
• Si fonda sulla qualità di determinati
strumenti di simulare i procedimenti
mentali del calcolo in modo da trasferire
la comprensione dalla elaborazione
logico-concettuale a quella analogicointuitiva, come quando un bambino
impara ad usare il computer solo
osservando come fanno gli altri.
Gli strumenti del metodo
Cosa intende per computo
istintivo?
• Butterworth afferma che non
possiamo vedere delle
mucche nel prato senza
avvertire che, oltre che
bianche e rosse, sono tre.
Allo stesso modo noi
potremmo cogliere che sono
320 se fossero disposte
secondo un ordine
prestabilito.
Questo dobbiamo insegnare ai
bambini: a essere ordinati
internamente.
E’ vero che i bambini imparano
il calcolo mentale senza
numeri?
• Certo, al più utilizziamo le cifre come
delle etichette senza bisogno di
giustificazione.
La
didattica
che
definiamo
“concettuale”, alla continua ricerca del
significato, è perdente.
0, 1, 2, 3…
Per finire, cosa consiglierebbe
ai bambini per imparare
facilmente la matematica?
Ecco i miei 10 segreti…
1°Disinteressarsi della disciplina, ma gioire della
facilità con cui il calcolo “affiora” nell’intimo!
2°Non astrarre, ma “vedere”!
3°Non contare mai, perché il conteggio si può fare
solo in presenza del materiale, ma quando si
chiudono gli occhi…il materiale sparisce.
4. Pensare solo alle palline.
5. Essere ordinati internamente.
6. Non pensare mai alle operazioni
7°. Disinteressarsi della
scrittura dei numeri.
8°. Considerare il
calcolo scritto come
calcolo “cieco”.
9°. Saper chiudere gli
occhi.
10°. Avere gratitudine
per la conoscenza
che nasce
spontanea.
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