FORUM NAZIONALE ADOSITALIA Amelia 24 settembre 2010 Interventi psicologici per migliorare la qualità della Vita Dott.ssa Maria Anna Capozzo ADOS Trieste 1 L’IMPATTO DEL CANCRO Nell’immaginario collettivo ed individuale, la patologia cancerosa si associa a vissuti di stigma sociale, di sofferenza fisica e psichica, di morte ineluttabile, talvolta accompagnata a sentimenti di colpa e di vergogna (Morasso G, 2002). Il processo di malattia si pone come un evento che interrompe in modo brusco il percorso di vita di una persona e ne frammenta le dimensioni di identità individuale e sociale su cui si basa l’esistenza umana, paralizzando le capacità di regolazione e di riassestamento ed evocando sentimenti di indeterminatezza (Grassi L. et al., 2003). 2 3 4 5 IL SIGNIFICATO DELLA MALATTIA La malattia, indipendentemente dall’oggettivazione che ne fa il medico, è per il malato un’esperienza soggettiva, a cui si conferiscono particolari attributi in funzione del tipo di personalità, dalle esperienze vissute, dalla fase della vita e dall’immaginario (L.Triolo, 1996). Nel caso specifico del cancro alla mammella, quando l’intervento chirurgico si risolve con uno sfiguramento o una mutilazione di un organo come il seno, carico di significati simbolici per la donna, si può arrivare alla percezione soggettiva di gravi perdite sul piano relazionale, affettivo nonché di incertezza sulla propria identità. Per qualche paziente ciò è più negativo della prognosi stessa, ed è vissuto come un lutto (L.Triolo, 1996). La malattia comunque innesca vissuti di perdita e di dipendenza. 6 LA REAZIONE PSICOLOGICA I Il processo reattivo evolve in 4 fasi: Fase di Fase di Fase di Fase di shock (meccanismi di difesa). reazione (la realtà si impone: angoscia, rabbia, paura). elaborazione (si cerca un senso e un perché). orientamento (successiva ad ogni visita di controllo). (Bolund C., 1990) 7 LA REAZIONE PSICOLOGICA II Ogni fase di malattia rappresenta un momento di crisi e di rottura dell’equilibrio precedente ed è connotata da peculiari modalità di adattamento o coping, strategie che un soggetto sviluppa per gestire il disagio psicologico generato dalla situazione traumatizzante dell’evento malattia che costituisce una minaccia per il suo benessere fisico e psichico nonché per la vita. (Morasso G., Di Leo S.,2002) 1). attribuzione di significato alla situazione che si sta affrontando. 2). comportamenti operativi adottati e manifestati dal soggetto. (Grassi L., et al, 2003). 8 GLI STILI DI COPING Dato che la patologia neoplastica può assumere accezioni diverse a seconda della storia, delle esperienze passate e della personalità di ogni singolo individuo, esistono molti differenti stili di adattamento. (Grassi L. et al, 2003). L’abilità di reazione dipende da molti fattori – medici/biologici, psicologici, spirituali, sociali - che possono favorire un adattamento funzionale o uno stile di coping disadattativo. (Grassi L. et al, 2003) 9 ADATTAMENTO AL CANCRO Coping / meccanismi di difesa Negazione Disperazione/ impotenza Preoccupazione ansiosa Spirito combattivo Evitamento Fatalismo Se i meccanismi di coping non sono adattativi: Regressione Disturbi emozionali Disturbi comportamentali Problemi relazionali Minore qualità di vita 10 FATTORI DI RISCHIO PER COMPLICANZE PSICOPATOLOGICHE Breve termine (3 mesi): Problemi psicologici/ distress psicologico Severità della patologia Medio termine (4 mesi-2 anni): Problemi psicologici precedenti Carente supporto sociale Severe difficoltà non correlate al cancro Lungo termine (2-5 anni): Precoci episodi di depressione/ansietà Carente supporto sociale Giovane età Severe difficoltà non correlate al cancro (Burgess et al., 2003) 11 FATTORI DETERMINANTI PER LA QUALITA‘ DELLA VITA Condizioni generali socioeconomiche, culturali e ambientali Condizioni di vita e di lavoro Supporto sociale Risorse individuali Età, momento di vita e fattori di personalità 12 STRATEGIE DI COPING ADATTATIVE = MIGLIORE QUALITA‘ DI VITA Gestione dello stress. Risorse di personalità (autostima, autoefficacia, et al.). Supporto sociale. Precedenti esperienze nell‘adattamento a situazioni di distress. Capacità di adattamento. La qualità della vita è un insieme multisfaccettato di dimensioni che si confrontano e si intersecano in una fitta rete di: • relazioni. • aspettative. • bisogni soggettivi ed oggettivi. 13 David Spiegel. Effects of psychoterapy on cancer survival Nature Reviews Cancer 2; 1-7 (2002) 14 15 IL MODELLO PSICO-EDUCAZIONALE EDUCAZIONE ALLA SALUTE IDENTIFICAZIONE DELLE CAUSE CONSAPEVOLEZZA IDENTIFICAZIONE DELLE REAZIONI PERSONALI GESTIONE DELLO STRESS GESTIONE MODIFICARE LE SORGENTI (PROBLEM SOLVING) CAMBIARE ATTITUDINE O PERCEZIONE (NEW LIGHT) CAMBIARE LA RISPOSTA FISICA (RILASSAMENTO) OTTIMISMO (ATTESA DI CAMBIAMENTI POSITIVI) SENSO PRATICO (ESISTENZA DI OPZIONI E DI ALTERNATIVE) FLESSIBILITA’ (STRATEGIE DI CAMBIAMENTO PER PROBLEMI CHE CAMBIANO) SVILUPPO DELLE PROPRIE RISORSE (CAPACITA’ DI RICERCARE SUPPORTO) CAPACITA’ DI ADATTAMENTO RILASSAMENTO IDENTIFICAZIONE DEL PROBLEMA RICERCA DI POSSIBILI SOLUZIONI SELEZIONE E MESSA IN OPERA DI UNA POSSIBILE SOLUZIONE VALUTAZIONE PSICOTERAPIA DI SUPPORTO DI GRUPPO GENERAZIONE DI SPERANZA E DETERMINAZIONE MOBILIZZAZIONE DI RISORSE DI ADATTAMENTO SUPPORTO NEL GRUPPO DAI SUOI COMPONENTI 16 An Early Structured Psychoeducational Intervention in Patients With Breast Cancer: Results From a Feasibility Study Capozzo Maria Anna DS; Martinis Elisabetta DS; Pellis Giorgio MD; Giraldi Tullio Cancer Nursing: May/June 2010 - 33: 3; pp 228-234 Background: Although the incidence of breast cancer in Italy is high, like in most Western countries, the role of psychosocial support in disease management and outcome is incompletely understood. A structured psychoeducational group intervention has been shown by Fawzy to increase psychological well-being and natural killer immunological reactivity in patients with melanoma, with decreased relapse rate and prolonged survival time. Objective: The aims of the present study were to assess the feasibility of Fawzy's intervention by preliminary evaluation of its usefulness on a sample of women with early-stage breast cancer. Methods: Psychological reaction to the disease and its possible modification by the psychoeducational treatment were determined with the Mini-Mental Adjustment to Cancer scale at the time of study recruitment and at the end of the intervention. Results: A total of 29 patients participated in the study. Rate of participation and adherence to the intervention were 83% and 100%, respectively. A significant reduction in anxious preoccupation was observed in treated patients, whereas the other coping strategies identified by the Mini-Mental Adjustment to Cancer scale were not significantly modified. Conclusion: The results support the feasibility of the intervention. In particular, the reduction in anxious preoccupation, characterizing the early phase of adaptation to breast cancer, may be the target for psychosocial intervention including specific nursing contributions. 17 “E’ il modo di dare assistenza che permette di raggiungere i luoghi più reconditi” (Madame C. Sauders,1996) 18