Terza lezione Venerdì 12 febbraio 2010 dott.ssa A. Decataldo 1 Ad Emile Durkheim va riconosciuto il merito di aver apportato un contributo fattivo all’impegno etico attribuito alla sociologia dai primi positivisti: è l’indagine sociale, secondo questo autore, ciò che può aiutare a capire e migliorare la realtà. Durkheim esplicita, infatti, la necessità di una fondazione empirica della sociologia che deve realizzarsi specificando cosa essa debba studiare (l’oggetto), come debba studiarlo (il metodo) e con quali fini (l’obiettivo). dott.ssa A. Decataldo 2 Durkheim non si limita a sostenere cosa la sociologia debba fare per migliorare la società (come aveva fatto Comte), ma introduce il metodo che essa deve utilizzare: è sua, infatti, la prima indagine sociologica metodologicamente fondata, cioè “Il suicidio” (1897), nella quale applica quelle che ritiene siano le regole del metodo sociologico. Durkheim ha, infatti, due anni prima, scritto un’opera preposta proprio a fornire il suo contributo metodologico alle scienze sociali: “Le regole del metodo sociologico” (1895). In essa traccia le linee che si devono seguire all’interno della sociologia; esse sono sintetizzabili nei seguenti punti: dott.ssa A. Decataldo 3 la sociologia deve studiare i fatti sociali, ove con questo termine si intende <<qualsiasi modo di fare, stabilito o no, suscettibile di esercitare sull’individuo una costrizione esterna o anche che è generale all’interno di una data società, in quanto ha una sua propria esistenza, indipendentemente dalle sue manifestazioni individuali>>; gli individui nei loro comportamenti mettono in luce la costrittività dei fatti sociali che s’impongono coercitivamente dall’esterno, dalla società, come delle cose, come degli oggetti puri e semplici per studiare e comprendere i quali basta rifarsi agli altri fatti sociali che li hanno preceduti (la sociologia deve, in altre parole, fuggire ogni forma di psicologismo); dott.ssa A. Decataldo 4 il metodo delle variazioni concomitanti: l’obiettivo della sociologia è quello di mettere in chiaro le relazioni causali che legano reciprocamente i fatti sociali; nel fare ricerca sociale è necessario definire il fenomeno, confutare le interpretazioni precedenti e le prenozioni (cioè le opinioni precostituite che si sono formate a prescindere dall’esperienza), fornire la spiegazione propriamente sociologica del fenomeno considerato. In sostanza, bisogna applicare il procedimento per variazioni concomitanti ai fatti sociali, in modo da evidenziare le costitutive relazioni causali. dott.ssa A. Decataldo 5 Evidenziare le costitutive relazioni l’obiettivo primario della sociologia. causali è Quanto detto porta con se che la teoria per Durkheim deve seguire l’osservazione e <<non può venire che quando la scienza si è spinta molto lontano>>. Durkheim mostra una rigida adesione al modello induttivista (anche i concetti sono fondati induttivamente e frutto di innumerevoli osservazioni) poiché la scienza procede dalle cose alle idee. L’idea che la natura sia uniforme e regolare, permette a questo autore di sostenere che la sociologia debba cogliere relazioni causali necessarie e universali. dott.ssa A. Decataldo 6 La scienza prende avvio dalla percezione di dati sensibili. Poiché la sensazione può essere soggettiva, i dati vanno sottoposti ad un lavoro di pulitura (criterio di stabilità). Durkheim fissa, metodologiche: inoltre, le seguenti regole regole per la costruzione di tipi sociali: i fatti sociali si cristallizzano nei comportamenti collettivi (nei costumi e nel diritto), che diventano fondamentali per la modulazione successiva dei comportamenti individuali. dott.ssa A. Decataldo 7 Il tipo sociale è uno strumento utile per effettuare una classificazione. Le società vengono classificate in base al loro livello di composizione e si prende come base la società semplice detta anche segmento unico. Il sociologo costruisce i tipi sociali e in base al comportamento tenuto da questi può fissare due importanti categorie interpretative entro le quali ricondurre le espressioni collettive, cioè la normalità e la patologia: è normale il comportamento dal punto di vista statistico più frequente, mentre è patologico quello meno frequente. dott.ssa A. Decataldo 8 Regole per la esplicitazione dei fatti sociali: la causa determinante di un fatto sociale deve essere ricercata tra i fatti sociali antecedenti e la funzione di un fatto sociale deve essere sempre ricercata nel rapporto che esso ha con qualche fine sociale. Regole per la produzione della prova: non si può spiegare un fatto sociale complesso senza aver seguito il suo sviluppo integrale attraverso tutte le specie sociali. dott.ssa A. Decataldo 9