La psicoanalisi e gli sviluppi delle scienze umane
GENEALOGIA DELLA CONOSCENZA
DI SÉ
La scienza moderna: il
modello meccanico
Il meccanicismo
 Descartes:
 Fondazione teorica del meccanicismo applicato al
corpo, alle sensazioni e alle emozioni, ma non
all’anima = sostanza pensante
 Hobbes:
 mette da parte l’anima e studia soltanto la
macchina psicofisica
La macchina
La macchina psichica
Psiche = Macchina inconscia
Desiderio
Piacere
Oggetto piacevole
Dolore
Avversione
Oggetto doloroso
I pulsanti della macchina
La macchina psichica
Psiche = Macchina inconscia
Amore
Piacere
Dolore
Odio
Scale graduate: intensità, durata, presenza
Oggetto piacevole
Oggetto doloroso
Macchina con cabina di
manovra
Cabina di manovra
Coscienza/inconscio-macchina
Coscienza
Approvazione
Disapprovazione
Psiche = Macchina inconscia
Comportamenti
Oggetti esterni
Spinoza: le emozioni
Spinoza oggi
 Collegamento con le neuroscienze
 Origine e meccanismi fisiologici delle emozioni
 Neuroni specchio
 Rischio di neurohybris (tutto spiegabile in
termini neuronali?)
 Necessario dialogo con le scienze umane?
Leibniz: la forza
Leibniz: la forza
Vico: l’antropologia
 Tre età della storia:
 Età degli dèi (il senso : la nascita del linguaggio e
della sapienza poetica)
 Età degli eroi (la fantasia e lo sviluppo della
sapienza poetica)
 Età degli uomini (la ragione e la nascita della
scienza)
 Corsi e ricorsi storici
Comte: la sociologia
 Filosofia positiva indica un modo uniforme di
ragionare, applicabile a tutti gli argomenti e
include:
 lo studio dei fenomeni naturali delle scienze moderne
 lo studio dei fenomeni sociali (fondazione della fisica
sociale o sociologia)
 Le diverse scienze sono concepite come
sottomesse ad un unico metodo (matematicosperimentale) e formanti le diverse parti di un
piano generale di ricerche
Comte e Positivismo
 Metodo scientifico = forma universale del
sapere
 Studio dell’uomo: studio di qualsiasi altra
entità, a parte maggiore complessità umana
 Nessuna differenza di metodo tra studio di società
d’insetti o di società umane
 Sociologia = studio oggettivo dei
comportamenti umani, delle relazioni sociali
e delle loro cause
Connessione tra macchine
Durkheim: la sociologia
 I fatti sociali devono essere trattati come
“cose”
 È “cosa” ogni oggetto di conoscenza che lo
spirito non può giungere a comprendere se
non a condizione di uscir fuori di se stesso,
per via di osservazioni e di esperimenti
 In sociologia bisogna cercare separatamente
la causa efficiente che lo produce e la
funzione che assolve, senza preoccuparsi di
sapere se questa è stata intenzionale o no
Durkheim: anti-psicologia
 Tutti i problemi di intenzione sono troppo
soggettivi perché possano essere trattati
scientificamente:
 ricondurre i fatti sociali agli individui è impossibile in
sociologia (essa non è corollario della psicologia)
 Il tutto non è identico alla somma delle sue parti,
è qualcosa di diverso, le cui proprietà
differiscono dalle parti onde è composto (anche
in biologia):
 la società non è una semplice somma di individui, ma il
sistema formato dalla loro associazione rappresenta
una realtà specifica che ha caratteri propri.
Durkheim: la religione
 Tutti i fenomeni sociali, senza eccezione, si
impongono all’individuo dall’esterno
 Le credenze e le pratiche religiose, le regole
della morale, gli innumerevoli precetti del
diritto, cioè per le manifestazioni più
caratteristiche della vita collettiva sono
espressamente obbligatorie:
 ora l’obbligazione è la prova che questi modi di
agire e di pensare non sono l’opera dell’individuo
Durkheim: la religione
 Un certo numero di nozioni essenziali dominano
tutta la nostra vita intellettuale
 Sono quelle che i filosofi chiamano le categorie
dell’intelletto – tempo, di spazio, causa, sostanza,
ecc.
 Corrispondono alle proprietà più universali delle
cose, racchiudendo saldamente il pensiero:
 che non può farne a meno senza distruggersi, perché non
possiamo pensare oggetti che non siano nel tempo o nello
spazio, ecc.
 Analizzando metodicamente le credenze religiose
primitive, si incontrano naturalmente le principali tra
queste categorie:
 esse sono nate dalla religione e nella religione; esse sono un
prodotto del pensiero religioso
La psicologia scientifica
 La psicologia diventa scientifica quando si mette
in rapporto alla fisiologia
 La PS è nata per stabilire il rapporto tra uno stimolo
fisico e l'impressione psichica sensoriale che se ne
riceve
 Questo rapporto può essere verificato non solo
sperimentalmente (in laboratorio), ma anche misurato
e formulato addirittura matematicamente
 Il metodo sperimentale consiste in verifiche, prove,
test, simulazioni...
 Fechner e Wundt collegarono strettamente i
processi psichici a quelli cerebrali, sostenendo la
loro reciproca influenza
Weber: una nuova sociologia
 L’oggettività delle leggi generali non ha senso nelle
cosiddette scienze dello spirito, o scienze della
cultura
 Eventi e processi culturali hanno significato dal
punto di vista dell’uomo,
 in quanto essere culturale, dotato della capacità e della
volontà di attribuire un senso alla mondo e alla vita
 Conoscenza di processi culturali ha fondamento nel
significato che ha per l’uomo la realtà della vita,
sempre individualmente atteggiata, in determinate
relazioni particolari
 La cultura è
 relazione dei fenomeni con idee di valore
 attribuzione di senso e valore dal punto di vista dell’uomo
Weber: la causalità
 Questione relativa all’individuazione delle cause
di un fenomeno storico:
 non sono le leggi generali della natura a poter fare luce
 Invece si tratta di individuare le caratteristiche
specifiche e peculiari della causalità storica:
 stabilire concrete connessioni tra realtà storiche
individuali e processi o eventi cui è attribuito valore
 L’imputazione causale connette effetti a cause
concrete in modo non deterministico e non
meccanico, ma secondo relazione di possibilità
oggettiva.
Weber: le condizioni
 Processi storici: impossibile tradurre in termini
numerici e quantitativi, come accade nel lancio di un
dado, la possibilità oggettiva che un evento si
verifichi, o che una decisione venga presa da
qualcuno
 ma possibile valutare con buona approssimazione
quali condizioni favoriscono, in grado maggiore o
minore, un evento o una decisione
 Individuazione di tali condizioni permette allo
studioso di identificare la possibilità oggettiva = la
causazione adeguata (= l’imputazione causale
concreta) di un fenomeno individuale
 Si tratta di una causalità condizionante e non
determinante
Strutturalismo
 De Saussure: linguistica strutturale = studio
sincronico della lingua come sistema o struttura:
 la comunicazione linguistica verbale (linguaggio) =
possibile soltanto attingendo alla lingua
 coloro che parlano una certa lingua, per comunicare e
intendersi, devono necessariamente far riferimento al
sistema (= unica vera base reale di funzionamento del
linguaggio)
 Lingua = patrimonio comune collettivo in gran parte
posseduto a livello inconscio (una sorta di inconscio
collettivo junghiano)
De Saussure: il segno
 Lingua = sistema, socialmente accettato, dei
segni linguistici e delle relative regole di
combinazione e di esclusione
Jakobson: significazione
 Jakobson: metafora e metonimia = grandi
gruppi di processi di significazione:
 Metafore = figure fondate sulla similitudine
 Metonimie = figure fondate sulla contiguità
Lacan: inconscio=linguaggio
 lnconscio è
 “strutturato come un linguaggio”
 “desiderio che diviene linguaggio”
 Analisi dell'inconscio = decifrazione di tale
linguaggio
 Linguaggio dell'inconscio è il discorso
dell'Altro (di ciò che l’Io non è) rispetto al
soggetto conscio (all’Io)
Lacan e Jakobson
 Jakobson: metafora e metonimia = grandi gruppi
di processi di significazione:
 Metafore = figure fondate sulla similitudine
 Metonimie = figure fondate sulla contiguità
 Lacan sviluppa Jakobson:
 Condensazione = metafora
 Spostamento = metonimia
 Analisi non per potenziare l'Io-dimensione conscia
 ma consentire l'accesso alla verità dell'inconscio:
 la verità risiede nell'inconscio ed è anonima
 non del soggetto-Io (costruzione successiva)
 anzi, il sapere si oppone alla verità.
Lévi-Strauss
 Noi non pretendiamo di mostrare come gli
uomini pensino nei miti, ma viceversa come i
miti pensano se stessi negli uomini, e a loro
insaputa.
 E forse, come pure abbiamo suggerito,
conviene spingersi ancora più lontano,
facendo astrazione da ogni soggetto per
considerare che, in un certo modo, i miti si
pensano fra di essi.
Teoria del caos
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