Come si presenta dal punto di vista dei sintomi e segni • • • • • Ipermotricità .iper-reattività .impulsività Iperattività .disattenzione Cosa considerare per la comprensione della problematica • 1 soggetto (aspetti neurobiologici-cognitivi, aspetti della struttura della personalità) • .2 ambiente familiare • 3 ambiente sociale (scuola, luoghi di aggregazione ecc..) La prospettiva relazionale prende in considerazione: • La relazione del bambino/a con i membri della famiglia • .la relazione del bambino con l’ambiente scolastico, ovvero con il compito evolutivo, con gli insegnanti e con il gruppo classe Presa in carico Vi è la necessità di un’equipe composta da più professionalità che possa costituire una rete terapeutica coordinata e coesa in quanto il disturbo esprime una grande complessità e una forte sofferenza non solo nel bambino ma anche nelle persone intorno a lui/lei. Le professionalità coinvolte in genere consistono: . Neuropsichiatra infantile . Pedagogista .Psicologo- psicoterapeuta .Educatore .Insegnante di sostegno Nella terapia: • . Accoglimento della sofferenza del bambino e della famiglia • .individuazione di come il bambino si relaziona al nuovo rapporto terapeutico • .costruzione dell’alleanza terapeutica • .costituzione di uno spazio psicologico che possa incrementare la consapevolezza del bambino/a rispetto ai suoi problemi e le possibili cause • .condivisione di strategie che aiutino l’autocontenimento Lavoro con la famiglia • .fondamentale il lavoro con i familiari in cui verranno: • 1 aiutati ad individuare gli stili educativi • 2 capire il ruolo che ricopre il bambino/a all’interno delle dinamiche familiari • 3 sviluppare nuove modalità relazionali ed educative La situazione di giuseppe • Dal punto vista del comportamento vi erano due atteggiamenti prevalenti: • 1 tentativo di rapportarsi annullando le differenze generazionali • 2 difficoltà a contenersi a livello motorio La situazione di Giovanni • L’atteggiamento prevalente era di grande irrequietezza, di numerosi passaggi da un’attività ad un’altra senza la possibilità di fermarsi su qualcosa. Il bambino esprimeva con il suo comportamento una forte sofferenza ed inquietudine. Lavoro terapeutico • In entrambe le situazioni si è operato in stretta condivisione con i servizi invianti e il Centro ha optato per : • 1 psicoterapia per i minori • 2 training per i familiari • 3 lavoro educativo con la scuola Situazione di Piero e Giovanni Il lavoro si è sviluppato attorno a temi differenti quali: 1 aiuto e sviluppo di strategie per il contenimento per la famiglia 2 comprensione delle dinamiche familiari e degli aspetti di attribuzione automatica (proiezioni, aspettative, desideri..) riguardanti il bambino 3 elaborazione di nuove modalità di relazione, più adeguate e chiare Metafora del funzionamento Funzioni .Difficoltà di pianificazione .difficoltà a simbolizzare Rischio di collisioni Traffico aereo • Aerei in arrivo = stimoli provenienti dal mondo esterno (richieste di adattamento alla realtà es scuola, relazioni con i pari, famiglia ,tempo libero ecc..) • Aerei in partenza = stimoli provenienti dall’interno (istinti, emozioni, aspettative, bisogni primari , desideri ecc..) Difficoltà • Integrazione degli stimoli interni/esterni • Processamento , pianificazione • Controllo Trattamento multimodale Lavoro di tessitura Dare struttura Trattamento multimodale • Rimodulazione della stimolazione e delle richieste provenienti dal mondo esterno (attraverso interventi sull’ambiente) • Incremento delle capacità e delle funzionalità di controllo, gestione ed integrazione degli stimoli (effettuati con il bambino/ragazzo) Intervento individuale/ di gruppo • Nel trattamento di gruppo la variabile del rapporto con pari aggiunge e sollecita le dinamiche di confronto, competizione, solidarietà Terapia ? di gruppo • Gruppi a tempo limitato (18/20 sedute) • Incontri della durata di un'ora a frequenza settimanale • Partecipanti (3-4 per gruppo) • Età 7/9 , 10/12; Obiettivi dell’intervento • Regolazione del comportamento 1 ) favorire la durata della concentrazione (attraverso attività strutturate); 2) sostenere le funzioni di autocontrollo (rispetto all'impulsività ed iperattività) 3) sollecitare l'utilizzo del canale verbale per la regolazione interpersonale (richieste, condivisione ecc..) 4) Migliorare le abilità sociali Tecniche terapeutiche fanno riferimento al paradigma cognitivo comportamentale, e relazionale Tecniche usate 1 rinforzo positivo 2 costo della risposta 3 supporto alla verbalizzazione dei contenuti emotivi e cognitivi 4 rispecchiamento di atteggiamenti Altro… Struttura dell'incontro 1 apertura con i saluti e racconto della settimana 2 attività di gioco , vengono alternati giochi di movimento e di pensiero/strategico 3 momenti di riflessione personale/di gruppo 4 rinforzo al fine di sottolineare la capacità di controllo acquisita Valutazione dell’intervento • Al momento la valutazione è più di tipo qualitativo ed avviene attraverso il resoconto di insegnanti, genitori, NPI, conduttori del gruppo