BLACKOUT MAGAZINE
ANNO 3 – N° 19 (63) – 4 Aprile 2008 – blackoutbergamo.altervista.org
Esordi di Suardi e Dall’Ara. Unico lampo, la rete capolavoro di Spini, un eurogol per il 7-1 finale
La bestia nera fa male al Blackout: Città Altissima
Sità Olta ancora tabù per gli allblacks, che perdono e rischiano di restare ancora a secco
DALL’ARA 6 La prestazione tra i pali meriterebbe un
voto più generoso, ma a penalizzarlo è la scelta
troppo anticipata di abbandonare la porta, mettendo
in difficoltà la squadra. Idea lecita, probabilmente era
meglio attendere ancora un po’. LETORIO 6
Quando, a inizio partita, sfiora il gol capolavoro, con
un colpo di testa fuori di poco su perfetta intuizione
di Pennacchia, si sente odore di grande calcio.
Aggiunge un altro paio di aperture interessanti e
tanta grinta in difesa, ma pure qualche amnesia.
MOSTOSI 6 Da applaudire perché si sacrifica per la
squadra entrando tra i pali quando Dall’Ara glielo
chiede e non si può certo puntargli il dito contro se la
prestazione non è delle migliori. Il giudizio riguarda la
sua prova difensiva, buona ma inferiore al suo
standard. PENNACCHIA 6,5 Senza Perla, c’è un
motivo in più per considerarlo leader sul campo.
Silenzioso come sempre, sono i fatti a promuoverlo
come migliore giocatore dell’anno e simbolo del
nuovo corso. La sua prestazione non è la migliore di
sempre, ma è anche sfortunatissimo, sfiorando il
palo da tutte le posizioni. FALCIANO 6 Un infortunio
lo mette fuori uso a inizio ripresa, ma si era già
capito che i fasti sanpaolini erano lontani. Partita
opaca anche se generosa. SUARDI 6 Vederlo in
campo è una delle più belle notizie di giornata. Dopo
un lungo calvario burocratico, il desaparecido più
atteso della storia allblack fa il suo esordio e si
candida al ruolo di mina vagante di questo finale di
stagione: gli restano tre partite da giocare, il
prossimo anno sarà ceduto in prestito, ma il Blackout
conta molto su di lui per un progetto a lungo termine.
SPINI 6,5 Nell’ultimo minuto, il capitano combina di
più di quanto aveva fatto nella partita intera,
confermando la sua realtà di giocatore troppo
emotivo. Il gol da cineteca che si inventa a fine
partita vale da solo il prezzo del biglietto ed entra di
diritto nella galleria delle prodezze da ricordare. Una
sassata del genere non si era mai vista, soprattutto
da un giocatore tradizionalmente portato ai tocchi
sottomisura da centro area. Applausi anche per la
geniale capocciata sul primo palo con cui va vicino
alla doppia cifra. Avesse combinato qualcosa in più
anche prima… CONSONNI 6 Caparbio più del solito
nell’insistere su alcuni palloni che sembravano persi
e tentare le sgroppate personali. Tenta anche il gol
da posizione difficile ed è da applaudire per la sua
costanza e lo spirito di sacrificio.
Risultati: Sità Olta- Blackout 7-1. Prossima:
mercoledì 9 aprile, 21, Azzano: Blackout.-Bellini.
Classifica: S. Paolo 47, Bellini 46, P.R. Zeta 44,
Real Os 37, Dominoni 30, Marakaibo 28, Sità Olta
24, Esse di Erre 23, Osio Sp. 13, A. Polenta 10,
Blackout Bg 8, Pantera Rosa 4. Gol: Perla 16,
Pennacchia 10, Spini (2 rig.) 9, Consonni 6, Fantoni
5, Mostosi 4, Letorio, Falciano 2. Presenze: Spini
19, Perla 18, Letorio 16, Consonni 14, Mostosi,
Falciano 13, Pennacchia 8, Zito 7, Cannella, Fantoni
5, Sbarra 4, Voltino, Camolese 2, Suardi, Dall’Ara 1.
Voti: Pennacchia 7,19, Perla 6,72, Falciano 6,71,
Spini 6,68, Letorio 6,53, Mostosi 6,5, Consonni 6,3.
SITA’ OLTA - BLACKOUT BERGAMO 7-1
RETE: 19’ st Spini.
BLACKOUT BERGAMO: 24 Dall’Ara, 2 Letorio, 4 Mostosi, 3 Pennacchia, 14 Falciano,
8 Suardi, 9 Spini, 11 Consonni.
TREVIOLO – Più bestia nera di tutte. Il Blackout ha la sua avversaria tabù: è il Sità
Olta, capace di spazzare via tutte le speranze sorte con lo storico pareggio
prepasquale contro la capolista, centrando il quarto successo in altrettanti scontri. Delle
quattro avversarie affrontate per due stagioni consecutive, non è l’unica ad avere
ottenuto altrettanti successi, ma è senz’altro la meno forte. Contro lo Sporting Levate,
l’anno scorso, era arrivata una larga vittoria dopo tre ko, I Canarios hanno sempre vinto
ma erano di caratura superiore, l’Osio Sopra è ancora da affrontare per l’ultima sfida
(appuntamento alla giornata finale), mentre il Sità Olta ha sempre fatto male, pur senza
impressionare. Squadra leale e corretta, senza grandi giocatori ma molto compatta,
tanto che, zona Cesarini a parte, gli allblacks non erano mai riusciti a segnare. Un dato
che ha dell’incredibile, se si pensa che in tre campionati soltanto quattro volte i lupi
sono rimasti a secco, la metà delle quali contro il Sità Olta. Soltanto un finale sprint
aveva commutato un 5-0 in 5-3 nel ritorno dello scorso anno, soltanto un guizzo di
Spini è valso ieri il gol della bandiera, evitando la seconda sconfitta senza gol in tutta la
stagione, dopo lo 0-6 dell’andata. Non cambia, invece, il margine con cui Spini e
compagni si arrendono: 1-7 al termine di una partita discreta, ma condizionata dai soliti,
troppi errori. Manca Fantoni e, per la prima volta, anche Perla, ma il Blackout sembra
non risentirne troppo, schierando il neoacquisto Dall’Ara tra i pali al posto
dell’infortunato Zito e l’esordiente Suardi, il cui transfer è arrivato dalla Svezia soltanto
in settimana, dopo una lunga trafila burocratica. La difesa è completata da Letorio e
Mostosi, con Falciano costretto ad uscire per infortunio dopo l’intervallo e Spini e
Consonni a reggere le sorti dell’attacco. L’avvio è promettente, gli avversari lasciano
spazi, Pennacchia ci prova con un paio di conclusioni dalla distanza fuori di un soffio e
Letorio che sfiora il capolavoro inzuccando di testa a fil di palo. Ma un doppio harakiri
difensivo costa i due gol dei padroni di casa che fanno la differenza all’intervallo, con
una mezza autorete di Pennacchia e una palla estirpata dalle mani di Dall’Ara e
calciata in rete. A inizio ripresa, ci si attende una reazione che, invece, come troppo
spesso è accaduto, si trasforma in rilassamento: un paio di gol mancati con
Pennacchia e Spini (che arriva di un soffio tardi all’appuntamento con la deviazione
vincente) e due reti subite su altrettante distrazioni e, poi, la scelta di Dall’Ara di uscire
dai pali forse troppo presto per dare maggior peso all’attacco. Una scelta infelice, dato
che Mostosi, ovviamente, non è tanto bravo in porta quanto in difesa e regala due gol
avversari. Sul 6-0, il portiere torna al suo ruolo, ma è tardi e i padroni di casa dilagano,
calando il settebello. Del Blackout non c’è traccia e non basta Pennacchia che predica
nel buio o Suardi che tenta qualche accelerazione: fortunatamente, a rendere meno
umiliante il passivo, ci pensa capitan Spini, che si inventa un eurogol che entrerà negli
annali. Stop di petto difficoltoso su un lancio di Pennacchia dalle retrovie, contrasto
vinto sulla trequarti e un autentico missile di collo pieno che tocco la parte inferiore
della traversa e si infila in fondo al sacco: un capolavoro che senz’altro si guadagna la
palma di miglior rete di sempre del bomber (alla nona realizzazione stagionale), che di
solito predilige le reti da da rapinatore d’area alle divagazioni balistiche. La partita si
chiude con Spini, galvanizzato
dalla perla, a inzuccare di
testa sul primo palo da
posizione impossibile un cross
al bacio di Letorio, con il
portiere
chiamato
agli
straordinari. E’ finita, ma
almeno stavolta il gol è
arrivato: contro la bestia nera,
è già qualcosa. Ora un nuovo
obiettivo: arrivare terzultimi,
rendendo la vita difficile alla
seconda e alla terza della
classe (Bellini Pane e P.R.
Zeta, prossime avversarie) e
battendo l’Osio Sopra.
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19 - Blackout Bergamo 2005 - Sito Ufficiale