BLACKOUT MAGAZINE ANNO 3 – NUMERO 12 (56) – 6 Febbraio 2008 – blackoutbergamo.altervista.org Primo tempo equilibrato, ma tre errori costano il 3-0. Poi, gol di Pennacchia e una sterile supremazia Marakaibo, mare forza quattro Il Blackout stecca la prima di ritorno (4-1): partita discreta, ma incapacità di andare al tiro SBARRA 7 Applausi. Chiamato all’ultimo secondo, fa di tutto per non mancare e sostituisce più che degnamente Zito. La squadra gioca ma non tira, anzi subisce: e lui mette tante pezze, fin dove può. Quasi insuperabile nella ripresa. Nella sarabanda di portieri visti all’opera quest’anno, è forse il più bravo. MOSTOSI 6 Buona partita a tutto campo, con la responsabilità di una difesa da dirigere. Sbaglia solo sul secondo gol subito, non riuscendo a chiudere a metà campo e sul mancato tap-in a porta vuota, su assist di Falciano. PERLA 6 Sottotono rispetto ad altre volte. Innervosito dalla trappola del fallo attuata dagli avversari, finisce per non vedere la porta neanche su punizione. Colpisce un palo dalla bandierina, ma è meno in palla rispetto al solito. PENNACCHIA 6,5 Quarto gol in tre partite, buone idee, ma pure tanta rabbia per i continui interventi fallosi subiti. Gli avversari capiscono che è il giocatore dotato di maggiore tecnica e lo tartassano. Su punizione non riesce ad indovinarla. FALCIANO 7 Migliore in assoluto. Dinamico, tonico e mai così altruista: un giocatore rinato rispetto all’anno scorso. La fotografia della sua partita è quella meravigliosa azione personale culminata con un assist a Mostosi (che sbaglia) quando era solo davanti al portiere. Gioca per la squadra e questo è già un grande successo. CONSONNI 6 Il solito inesauribile andirivieni sull’esterno e qualche spunto degno di nota. Unica macchia: l’erroraccio che costa il 3-0 e taglia le gambe al Blackout. SPINI 6,5 Visibilmente appesantito, è lontano dalla forma migliore, ma si comporta da leader e decide di sacrificarsi per la squadra, giocando di sponda, procurandosi punizioni e rinunciando ad andare alla conclusione. 12° Accanto: Una formazione del Blackout giornata: Marakaibo – Blackout 4-1. Prossimo Turno:: 13/2/, h.21, Azzano: Blackout Bergamo – Atletico Polenta. Classifica: S. Paolo 30, P.R. Zeta 27, Bellini, Real Os 22, Marakaibo 21, Sità Olta 14, Osio Sp. 12, EsseErre, Dominoni 11, P.Rosa, A.Polenta 4, Blackout 3. Gol: Perla 9, Consonni, Fantoni 5, Spini (1), Pennacchia 4, Mostosi 3, Letorio 2, Falciano 1. Presenze: Spini, Perla 12, Letorio 11, Mostosi, Consonni 9, Falciano 7. Cannella 5, Sbarra, Pennacchia 3, Fantoni, Voltino, Camolese, Zito 2. Voti: Perla 6,71, Spini 6,67 Letorio, Falciano 6,64, Mostosi 6,5, Consonni 6,33. MARAKAIBO FC – BLACKOUT BERGAMO 4-1 RETI: 6’ pt, 12’ pt e 13’ pt M, 2’ st Pennacchia, 19’ st M. MARAKAIBO FC: Ravasio, Fantuzzi, Monguzzi, Rota, C. Mariani, L. Mariani, Esni. BLACKOUT BERGAMO: 22 Sbarra, 4 Mostosi, 10 Perla, 3 Pennacchia, 14 Falciano, 11 Consonni, 9 Spini. OSIO SOTTO – Discreto, piacevole, in palla dalla vita in giù. Ma spuntato, inefficace, sterile al momento di concludere. Un Blackout in versione improduttiva domina contro Marakaibo, raggiunge una percentuale di possesso palla vicina al 100%, ma si infrange puntualmente sul più bello. Si piace troppo, ma non tira mai e cade incredibilmente nella trappola di un Marakaibo giovane ma esperto, capace di fermare gli attaccanti allblack con la sistematica trappola del fallo. Finisce 4-1 per i padroni di casa, con Spini e compagni a giocare l’intera ripresa nell’area avversaria collezionando giusto un paio di conclusioni degne di nota e il Marakaibo assai più pericoloso in contropiede. Non si meritava di perdere? Forse. Ma per vincere si deve giocare, non giochicchiare. All’andata, furono le performances non proprio invidiabili dell’estremo difensore a costare il 6-4 finale, stavolta è una prestazione positiva, ma per nulla efficace. Con Sbarra tra i pali richiamato in extremis in sostituzione dell’influenzato Zito e senza Letorio (prima assenza stagionale), Fantoni e Suardi, il Blackout apre la prima di ritorno attaccando, con uno Spini fuori fase ma utile nel gioco di sponda, a facilitare gli inserimenti dei palleggiatori come Pennacchia e Perla, dei maratoneti come Consonni, dei kamikaze come Falciano o dei tiratori come Mostosi. Eppure, al primo errore difensivo, è il Marakaibo a passare: 1-0 dopo 6’. Il primo tempo è equilibrato, ma un errore di Mostosi libera il raddoppio in contropiede e, ancora una volta, gli allblacks compiono il solito errore, subendo più gol in rapida successione, come in trance: svista di Consonni e padroni di casa avanti di tre gol all’intervallo. Nella ripresa, Spini e compagni attaccano dall’inizio alla fine, ma a parte il gol lampo di Pennacchia e un’invenzione di Falciano che troppo altruisticamente serve un Mostosi incapace di concludere a porta vuota, non costruiscono granché. Almeno una ventina di punizioni procurate, con gli avversari a ricorrere all’intervento sistematico: ma, senza il tetto ai falli, c’è poco da fare. E il giovane Marakaibo si comporta da veterano: forse non troppo sportivo, ma efficace. Anzi, in contropiede arrivano le migliori occasioni, tutte per gli azzurri, con l’ottimo Sbarra a mettere più pezze, fino al 4-1 in zona Cesarini. C’è da ripartire: tra sette giorni, arriva l’Atletico Polenta, unica squadra con cui sono stati ottenuti punti all’andata. Vietato sbagliare.