BLACKOUT MAGAZINE
ANNO 3 – NUMERO 13 (57) – 14 Febbraio 2008 – blackoutbergamo.altervista.org
Il giusto pari al 23’ st. Non più ultimo posto solitario. Primo punto in casa: fermato l’Atl. Polenta, 3-3
Eroico Spini! E il Blackout rivede la luce
Impresa del capitano in pieno recupero: infortunato, prende un palo e, poi, segna il pari
BLACKOUT BERGAMO – ATL.
POLENTA 3-3
RETI: 6’ pt A, 11’ pt Pennacchia,
13’ pt Mostosi, 8’ st e 11’ st A,
23’ st Spini.
ATLETICO POLENTA: Togni,
Valsecchi, Pizzaballa, Provenzi,
Paravisi, Fadini, Picenni, Ghezzi,
Pelliccioli.
BLACKOUT BERGAMO: 1 Zito,
4 Mostosi, 3 Pennacchia, 10
Perla, 14 Falciano, 9 Spini. N.e:
12 Cannella.
AZZANO – Dove non ci si arriva
con la tecnica, la precisione e la
lucidità, ce la si può fare soltanto
con il cuore. Il Blackout torna a
fare punti dopo un digiuno di
quattro mesi e lo fa contro l’unica
squadra con cui era uscita
indenne anche l’andata. Atletico
Polenta, unica formazione contro
la quale gli allblacks hanno
portato a casa il risultato, sia
all’andata che ora al ritorno,
occasione nella quale è stato
anche sfatato il tabù del campo
amico, dove finora erano arrivate
soltanto sconfitte. Una vittoria di
cuore, si diceva. Perché se il
Blackout
quest’anno
ha
conquistato soltanto quattro
punti, è conseguenza di diverse
circostanze sfortunate, in partite
dominate ma scivolate via verso
risultati
negativi.
Stavolta,
invece, una prestazione non
trascendentale,
contro
una
squadraccia senza capo né coda
e pure una sconfitta sfiorata fino
alla fine. Fino al colpo di scena
finale, il lampo di orgoglio, la
zampata di chi non aveva ancora
mollato: non è un caso che a
salvare
gli
allblacks
dall’ennesima sconfitta sia il
capitano, Spini, con una dei suoi
guizzi nel cuore dell’area. Uno
Spini che ci aveva già abituato a
prodezze del genere, soprattutto
nella sua prima stagione, quella
dei dodici gol, marchiata da due
reti in zona Cesarini che valsero
quattro punti. Ora, un altro pari
pesante, soprattutto per il
morale, con la classifica che si
muove e che, ora, parla di ultimo
posto in coabitazione con
Pantera Rosa, con i rivali di
giornata avanti di quattro
lunghezze.
Sembrava
tutto
finito: la solita partitella discreta
ma con troppi errori, anche se
l’avversario era tutt’altro
che insuperabile. Invece, Spini
trova il gol che non ti aspetti e la
sua esultanza per la quinta gemma
stagionale
è
rappresentativa
dell’impresa di una squadra che
meritava un risultato del genere.
Scherzi del destino: il Blackout che
domina
contro
alcune
delle
protagoniste del campionato esce a
mani vuote, il Blackout che soffre
contro un’avversaria inguardabile
porta a casa un punto d’oro. E dire
che tutto sembrava lasciare
intendere una sconfitta quasi certa.
Basti ripensare alla gara, partendo
dalla fine, anzi un po’ prima: 21’
della ripresa, una delle ultime palle
Perla smarca Spini che ci mette il
sinistro secco, ma il portiere fa il
miracolo e si salva con l’aiuto del
palo.
Solita
sfortuna
nera:
sembrava
finita
e,
invece,
sull’ultimissimo pallone giocabile,
un tiro di Pennacchia deviato da un
difensore si trasforma in un invito a
nozze per il capitano, che, senza
quasi rendersene conto, appoggia
da due passi il gol del 3-3. E dire
che Spini stava giocando con una
caviglia distrutta per una brutta
caduta capitatagli poco prima: un
gol dello zoppo che lo rende
ancora di più il grande eroe di
giornata. Si noti una cosa: nella
sua storia, ogni volta che il
Blackout ha fatto un’impresa
(leggasi come rimonta nel finale o
risultato strappato con le unghie),
c’è sempre stato lo zampino del
suo capitano, sicuramente meno
bello da vedere di molti suoi
compagni, ma anche assai più
efficace, soprattutto quando la
posta in palio si alza a dismisura.
Riavvolgendo il nastro fino all’inizio,
ci si trova a parlare di una partita
iniziata con brutti presupposti:
forfait all’ultimo di Fantoni e
Consonni (non certo per colpa sua:
ma, ironia della sorte, le migliori
partite sono state giocate senza di
lui), oltre all’infortunato Letorio e in
attesa di Suardi. Rientra Zito tra i
pali, con Mostosi a fare l’ultimo
uomo, Pennacchia e Perla a creare
gioco e Spini a finalizzare,
affiancato da Falciano. Svantaggio
alla prima occasione ospite e
pronto uno-due firmato dal solito
Pennacchia e da Mostosi, con un
tiraccio spedito in fondo al sacco
da un difensore Il Blackout chiude
ZITO 6,5 Ritorna tra i pali dopo l’influenza e si comporta
egregiamente. Gli attaccanti avversari hanno in effetti troppe
occasioni e molte le sciupano per imprecisione, ma lui fa tutto il
resto. MOSTOSI 7 Si capisce la sua importanza, quando se ne sta in
panchina, con la squadra che –già orfana di Letorio- va in tilt, in
quanto scoperta in difesa. Utile anche con i suoi inserimenti e i tiri
dalla distanza, uno dei quali, deviato, vale il momentaneo 2-1.
PENNACCHIA 7 Quinto gol in quattro partite, una traversa
impressionante, un paio di assist al bacio. Gran giocatore e,
soprattutto, al servizio della squadra. Con lui si può solo crescere.
PERLA 6 Probabilmente le buone prestazioni in un paio di
amichevoli senza alcun valore gli devono avere montato la testa,
visto che da due partite decide che è il più forte del mondo e che non
vale la pena passare palla ai compagni. Il tocco è sempre quello da
ottimo giocatore, ma certi impeti di egoismo fanno storcere in naso.
FALCIANO 7 In crescita netta: un giocatore rinato, altruista utile alla
squadra. Nel primo tempo si mangia un paio di gol, ma sa fare lavoro
di sponda e non disdegna la classica galoppata partendo da lontano.
Sempre più nel cuore della squadra. SPINI 8 Un giocatore che
segna un gol così pesante è da considerare l’eroe di giornata, a
prescindere. Non stava quasi in piedi per un dolore alla caviglia ma,
invece di chiedere il cambio, ha preferito continuare, quasi sentisse
aria di impresa. Prima ci mette la zampa, ma portiere e palo gli
dicono di no, poi si prende di forza il ruolo di protagonista, girando di
sinistro da due passi una palla vagante. E dire che quasi non si era
reso conto della dinamica dell’azione, trovandosi la palla tra i piedi
quasi per caso. Eroico, esemplare e anche d’aiuto alla squadra
prima del gol, con un paio di buoni tentativi e un erroraccio nella
prima frazione: va al tiro spessissimo e ciò significa che c’è. Per chi
avesse dubbi, la dimostrazione a tempo scaduto. Il capolavoro.
13° giornata: Blackout . Atl. Polenta 3-3. Prossima: 20/2/,
h.20.30, Osio St.: Real Os - Blackout. Classifica: S. Paolo 34,
P.R. Zeta 31, Bellini, Real Os 28, Marakaibo 21, Dominoni 17, Sità
Olta 14, Osio Sp. 12, EsseErre 11, A. Polenta 8, Blackout, P.Rosa
4.. Gol: Perla 9, Spini (1), Consonni, Fantoni, Pennacchia 5,
Mostosi 4, Letorio 2, Falciano 1. Presenze: Spini, Perla 13, Letorio
11, Mostosi, Conso 10, Falciano 8. Cannella 5, Pennacchia 4,
Sbarra, Zito 3, Fantoni, Voltino, Camolese 2. Voti: Spini 6,77,
Falciano 6,69, Perla 6,65, Letorio 6,64, Mostosi 6,55, Consonni 6,33
la prima frazione in
vantaggio, ma nella
ripresa
parte
malissimo, lasciando
concludere
in
continuazione gli
avversari: il gol è
nell’aria e arriva
ben presto,
seguito anche
dal ribaltone
Che vale
Sembra
perché
il
2-3.
finita,
Il Blackout sbaglia
troppo. Ma nessuno
ha fatto i conti con
Spini che, infortunato,
costringe il portiere al
miracolo e poi compie
lui
stesso
la
meraviglia, con la
girata che vale il pari.
che, stavolta, vale più
di una vittoria. Daniele
Zanardi,
anima Black
e guest
star,
sorride:
questa
impresa
è anche
sua.
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13 - Blackout Bergamo 2005 - Sito Ufficiale