Le agevolazioni fiscali per le associazioni
sportive e per l’attività sportiva dopo la
Manovra “anti-crisi”
Dott. Umberto Valocchi
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DL 29.11.2008 n. 185 - art. 30 (c.d. Decreto anti-crisi)
conv. in L. 28.01.2009, n. 2
Nel suo complesso:
-
è dedicato ai controlli nei confronti degli enti di tipo associativo
-
prelude ad un’attività di verifica nei confronti dell’attività svolta da:
o
o
o
Associazioni
Associazioni e società sportive dilettantistiche
Organizzazioni di volontariato
2
Corte di Cassazione - Sentenza 9.9.2008 n. 22739
Ha chiarito che l’effettiva corrispondenza ai fini istituzionali dell’attività
in concreto esercitata dall’associazione deve farsi discendere non dalla
sola circostanza che l’associazione sportiva dilettantistica abbia avuto
il riconoscimento della Federazione (Fise) di appartenenza.
Il riconoscimento implica unicamente la conformità dello statuto
associativo ai principi della Federazione, ma non autorizza a
presumere sic et simpliciter la corrispondenza dell’attività in concreto
esercitata ai principi stessi, essendo necessaria la verifica dell’attività
effettivamente svolta.
3
DL 185/2008 art. 30 co. 1 - conv. in L. 28.01.2009 n. 2
Per mantenere il beneficio della NON IMPONIBILITÀ dei:



Corrispettivi
Quote
Contributi
148 del TUIR
di cui, indistintamente, all’art.
4 del DPR 633/72
Devono essere rispettate due condizioni.

L’art. 148 co. 8 del TUIR, stabilisce che le disposizioni dei co. 3, 5, 6 e 7
si applicano a condizione che le associazioni si conformino, recependole
nei loro statuti, a specifiche clausole

lettere da a) a f)
Tale vincolo non condizionava la non imponibilità delle quote associative
di cui al co. 1. Adesso sì.
4
DL 185/2008 art. 30 co. 1 - conv. in L. 28.01.2009 n. 2
NUOVE CONDIZIONI
Gli enti associativi devono:
1)
Effettivamente possedere i requisiti qualificanti previsti dalla
normativa tributaria (TUIR art. 148 co. 8; DPR 633/72 art. 4 co. 7; L.
27.12.2002 n. 289 art. 90 co. 17 e 18. circ. Agenzia delle Entrate
22.04.2003 n. 21).
2)
Trasmettere per via telematica all’Agenzia delle Entrate, al fine di
consentire gli opportuni controlli, i dati e le notizie rilevanti ai
fini fiscali mediante un apposito modello da approvare entro il
31.1.2009 con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate
(ad esclusione delle organizzazioni di volontariato iscritte nei registri
regionali di cui all’art. 6 della L. 266/91)

Nuovo modello
Nuovo adempimento

Prevedibili ricadute sul futuro meccanismo del 5 per mille
5
DL 185/2008 art. 30 co. 2 - conv. in L. 28.01.2009 n. 2
Prevede che con lo stesso provv. Direttore Agenzia delle Entrate siano stabiliti:

Tempi e modalità di trasmissione del modello, anche da parte delle
associazioni già costituite (e che avevano già adeguato i propri statuti alle
previsioni del DLgs. 460/97).
associazioni di nuova costituzione
l’obbligo compete a
associazioni già costituite

Modalità di comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate in merito alla
completezza dei dati e delle notizie trasmessi.
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DL 185/2008 art. 30 co. 3 - conv. in L. 28.01.2009 n. 2
L’onere della trasmissione telematica all’Agenzia delle
Entrate dei dati e delle notizie rilevanti ai fini fiscali mediante
l’apposito modello da approvare entro il 31.01.2009 riguarda
anche le SOCIETÀ SPORTIVE DILETTANTISTICHE di cui
all’art. 90 della L. 27.12.2002 n. 289.
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DL 185/2008 art. 30 co. 3-bis - Conv. L. 28.01.2009 n. 2
Le disposizioni in oggetto NON si applicano a:
-
-
associazioni Pro loco che optano per il regime di cui alla L. 398/91
Enti associativi dilettantistici (associazioni e società) iscritti nel
registro del CONI che NON SVOLGONO ATTIVITÀ COMMERCIALE.
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DL 185/2008 art. 30 co. 4 - Conv. L. 28.01.2009 n. 2
All’art. 10 del DLgs. 460/97 è inserito il co. 2-bis
Si considera attività di beneficenza, ai sensi del co. 1 lett. a), n.
3), anche la concessione di EROGAZIONI GRATUITE IN DENARO
con utilizzo di somme provenienti dalla gestione patrimoniale o
da donazioni appositamente raccolte, a favore di enti senza
scopo di lucro che operano prevalentemente nei settori di cui al
medesimo co. 1 lett. a) (tra cui il settore dello sport
dilettantistico), per la realizzazione diretta di PROGETTI di
UTILITÀ SOCIALE.
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DL 185/2008 art. 30 co. 4 (Stralciato in sede di conversione)
È soppresso l’art. 7 del DL 28.5.2004 n. 136 convertito in L. 27.7.2004 n. 186
Tale norma prevedeva che le disposizioni di carattere fiscale di cui all’art. 90
della L. 289/2002 si applicassero alle:


Associazioni sportive dilettantistiche
Società sportive dilettantistiche
In possesso del riconoscimento ai fini sportivi rilasciato dal CONI (quale garante
dell’unicità dell’ordinamento sportivo nazionale ai sensi dell’art. 5 co.1 del
DLgs. 242/99).
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DL 207/2008 (c.d. “Milleproroghe”)
-
Art. 35 co. 5
nelle parole “esercizio diretto di attività sportive dilettantistiche” di cui art. 67
co. 1 lett. m) del TUIR, sono ricomprese:
-
la formazione
la didattica
la preparazione
l’assistenza all’attività sportiva dilettantistica
-
Art. 35 co. 6
-
-
Alle:
- Federazioni Sportive Nazionali
- Discipline Associate
- Enti di Promozione sportiva
riconosciute dal CONI
si applica quanto previsto dall’art. 67 co. 1 lett. m), secondo periodo, del TUIR e
dall’art. 61 co. 3 del DLgs. 10.9.2003 n. 276
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Art. 15 del TUIR - Detrazioni per oneri
o
co. 1, lett. i- ter)
Erogazioni liberali in denaro per importo complessivo non superiore a
€ 1.500,00, a favore di:
•
Associazioni
sportive dilettantistiche
•
o
Società
co. 1, lett. i-quinquies)
(lettera aggiunta dalla L. 296/2006 – Finanziaria 2007) - vedi anche DM 28.3.2007
Spese non superiori a € 210,00, sostenute per l’iscrizione annuale e
l’abbonamento, per i ragazzi di età compresa tra i 5 e 18 anni, a:
•
Associazioni e società sportive dilettantistiche
•
Palestre
Piscine
Altre strutture e impianti sportivi
destinati alla
pratica sportiva
dilettantistica
agonistica e non
agonistica
anche se gestiti
da altri soggetti
giuridici
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Le previsioni agevolative di carattere generale di cui all’art. 143 co. 1
secondo periodo, continuano ad essere applicabili.

Decommercializzazione di alcune attività di prestazione di servizi:




Non rientranti tra quelle previste dall’art. 2195 c.c.
Rese in conformità alle finalità istituzionali dell’ente
Rese senza organizzazione specifica
Rese verso il pagamento di corrispettivi che non eccedono i
costi di diretta imputazione (non possono generare un utile per
l’ente)
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
Art. 143 co. 3 del TUIR
Non concorrono alla formazione del reddito degli enti non
commerciali:
a)
b)
Fondi derivanti da raccolte pubbliche occasionali, anche mediante
offerte di beni di modico valore o di servizi ai sovventori, in
concomitanza di celebrazioni, ricorrenze o campagne di
sensibilizzazione.
Contributi corrisposti da Amministrazioni pubbliche per lo
svolgimento convenzionato o in regime di accreditamento di attività
sociali (tipiche dell’ente) esercitate in conformità ai fini istituzionali
degli enti stessi.
La circ. Agenzia delle Entrate 31.10.2007 n. 59 ha precisato che:
o
I fondi raccolti dall’Ente non devono essere utilizzati per autofinanziarsi
o
Deve esistere uno stretto rapporto tra i fondi raccolti e la loro destinazione
o
I costi devono comunque essere ragionevolmente contenuti
o
Sussiste uno specifico obbligo di rendicontazione (art. 20 co. 2 del DPR 600/73)
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