La struttura dello Sport in Italia
Il Coni ha come finalità, tra le
altre:
la preparazione degli atleti ai fini
della partecipazione alle
competizioni internazionali e alle
olimpiadi, tramite i propri enti
riconosciuti.
Promuove lo sport in Italia
Coni, gli enti da questo
riconosciuti, gli enti pubblici
territoriali, i privati possono
promuovere le
Sport professionistico
viene svolto da società
di capitali con scopo di
lucro
Sport dilettantistico
viene svolto da società di
capitali, cooperative e
associazioni senza scopo
di lucro con e senza
personalità giuridica
Attività motorie e
promozionali
Possono essere svolte sia
da soggetti riconosciuti
dal Coni non profit sia da
imprese terze operanti
sul mercato dei servizi
alla persona profit
1
Settori dichiarati tali
nell’ambito delle
Federazioni: calcio,
ciclismo, pugilato, golf,
pallacanestro
(motociclismo)
Federazioni sportive
nazionali, discipline
associate, enti di
promozione sportiva
riconosciuti dal Coni
palestre private, attività
riabilitativa, turismo
sportivo, ginnastica per
la terza età, ecc. Problema
della qualificazione degli
istruttori
Quando si diventa Associazione o Società Sportiva
Dilettantistica
 Costituzione ex art. 90 L. 289/02
 Affiliazione ad una FSN o EPS o DSA
 Iscrizione Registro CONI
2
Criticità
 Team motoristici
 Sport non riconosciuti: football americano,
freesbee
3
Dilettantismo.
Assenza di Scopo di Lucro
 Divieto di distribuzione di utili tra gli associati,
anche in maniera indiretta
 Devoluzione
residuassero
liquidazione
a fini sportivi dei beni che
al termine della procedura di
 Cessione della quota per le società dilettantistiche
solo al valore nominale
 Cosa accade se un soggetto, regolarmente affiliato
come dilettante, interrompe l’affiliazione e
distribuisce gli utili accantonati?
4
Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche
• Associazioni riconosciute
• Associazioni non riconosciute
• Società a responsabilità limitata
• Società per azioni
• Cooperative
 Perché mancano le società di persone e quelle in
accomandita?
 Problema: assenza di una figura tipizzata di
società sportiva
5
Art. 90 Legge 289/2002 Comma 17
Le società e associazioni sportive dilettantistiche devono indicare
nella denominazione sociale la finalità sportiva e la ragione o la
denominazione sociale dilettantistica e possono assumere una delle
seguenti forme:
a)Associazione sportiva priva di personalità giuridica………
b)Associazione sportiva con personalità giuridica…………
c)Società sportiva di capitali o cooperativa costituita secondo le
disposizioni vigenti, ad eccezione di quelle che prevedono le finalità
di lucro.
• Problema: Se sono costituite secondo le disposizioni vigenti sono
le stesse società del libro quinto del codice civile o sono società di
diritto speciale?
6
Art. 90 Legge 289/2002 Comma 18
•Le società e le associazioni sportive dilettantistiche si costituiscono con
atto scritto nel quale deve tra l’altro essere indicata la sede legale.
Nello statuto devono essere espressamente previsti:
a) La denominazione;
b) L’oggetto sociale con riferimento all’organizzazione di attività
sportive dilettantistiche, compresa l’attività didattica;
c) l’attribuzione della rappresentanza legale dell’associazione;
d) l’assenza di fini di lucro e la previsione che i proventi delle attività
non possono, in nessun caso, essere divisi fra gli associati, anche in
forme indirette;
Problemi:
• la sede legale completa di indirizzo ?
• l’oggetto sociale – l’attività sportiva deve essere esclusiva?
• concetto di lucro indiretto
7
Art. 90 Legge 289/2002 Comma 18
e) le norme sull’ordinamento interno ispirato a principi di democrazia e
di uguaglianza dei diritti di tutti gli associati, con la previsione
dell’elettività delle cariche sociali, fatte salve le società sportive
dilettantistiche che assumono la forma di società di capitali o
cooperative per le quali si applicano le disposizioni del codice
civile;
f) l’obbligo di redazione di rendiconti economico-finanziari,
nonché le modalità di approvazione degli stessi da parte degli
organi statutari;
g) le modalità di scioglimento dell’associazione:
h) l’obbligo di devoluzione ai fini sportivi del patrimonio in caso di
scioglimento delle società e delle associazioni
Problemi:
 Uguaglianza di diritti di tutti gli associati
 Natura del rendiconto economico - finanziario
8
Principi fondamentali degli Statuti delle Associazioni e Società Sportive
Consiglio Nazionale C.O.N.I.
DELIBERA N. 1273 DEL 15 LUGLIO 2004
Ai sensi dell’art,. 5, comma 2, lettera b) del decreto
legislativo 23 luglio 1999, n. 242 e successive modifiche ed
integrazioni, che, “allo scopo del riconoscimento ai fini
sportivi delle società e associazioni sportive da parte del
CONI”, gli statuti delle stesse, oltre ai requisiti richiesti
dalla legislazione statale, devono prevedere l’obbligo
di conformarsi alle norme e alle direttive CONI
nonché agli statuti e ai regolamenti delle Federazioni
sportive nazionali e delle Discipline sportive associate o
dell’Ente di promozione sportiva cui la società o associazione
intende affiliarsi.
9
Statuto C.O.N.I.
Art. 29 – ordinamento e riconoscimento delle società e
associazioni sportive
1) Le società e le associazioni sportive riconosciute ai
sensi dell’articolo 90 della legge 27 dicembre
2002, n. 289…….
Pertanto tutte le società e associazioni
sportive dilettantistiche si dovranno adeguare
prescindendo dalla volontà o meno di godere dei
benefici fiscali.
10
Società di Capitali Dilettantistiche
 Non sono società di diritto speciale
 Si applica il libro V del Codice Civile
 Si applicano comunque gli art. 2421
(libri sociali obbligatori) 2412 e ss.
Codice Civile (redazione del bilancio)
11
Art. 73 TUIR (d.p.r. 917/86)
Sono soggetti all’imposta sul reddito delle società:
a) Le società per azioni e in accomandita per azioni, le società a
responsabilità limitata, le società cooperative…..
c) Gli enti pubblici e privati diversi dalle società, residenti nel
territorio dello Stato che non hanno per oggetto esclusivo o
principale l’esercizio di attività commerciali
…..L’oggetto esclusivo o principale dell’ente residente è
determinato in base alla legge, all’atto costitutivo o allo statuto
se esistenti in forma di atto pubblico o di scrittura privata
autenticata o registrata. Per oggetto principale si intende
l’attività essenziale per realizzare direttamente gli scopi primari
indicati dalla legge, dall’atto costitutivo o dallo statuto.
In mancanza dell’atto costitutivo o dello statuto nelle predette
forme l’oggetto principale dell’ente residente è determinato in
base all’attività effettivamente esercitata nel territorio dello
Stato..
12
Scopo di Lucro
 L’assoggettamento ad imposizione prescinde
pertanto dall’esistenza o meno della finalità
lucrativa.
 Art. 73 lett. a)
Società di capitali
dilettantistiche o professionistiche
 Art. 73 lett. c)
Associazioni riconosciute e
non
13
Enti non Commerciali
Sotto il profilo civilistico non vengono dettati obblighi
contabili per gli enti non lucrativi di cui al Libro Primo del
Codice Civile.
a) Gli obblighi contabili sono previsti solo per le imprese (art.
2214), pertanto le società di capitali dilettantistiche e le
cooperative sportive dovranno attivare comunque la
contabilità;
b) L’art. 20 del C.C. prevede per le Associazioni l’obbligo di
approvazione del bilancio, ma non della tenuta della
contabilità;
c) l’art. 90 comma 17 prevede
approvazione
del
rendiconto
finanziario
14
l’obbligo della
economico
-
Rendicontazione
L’obbligo di rendicontazione
1) Nel caso di sola attività istituzionale si parla di una
contabilità libera ossia fondata su annotazioni riportate nel
libro cassa
2) Nel caso di attività commerciali (obbligo di
contabilità separata) oltre alle movimentazioni relative
all’attività istituzionale è necessario adottare diversi regimi
contabili
15
Circolare ministeriale n. 124/e del 1998
Il rendiconto annuale, (art. 90, comma 18, lett .f) l.
289/2002) redatto secondo le modalità stabilite dallo
stesso ente nello statuto, deve riassumere le vicende
economiche e finanziarie dell’ente in modo da costituire
uno strumento di trasparenza e di controllo dell’intera
gestione economica e finanziaria dell’associazione. Deve
trattarsi di documento che evidenzia anche l’attività
decommercializzata.
La
documentazione
di
supporto di tale documento, anche se non fiscale,
deve essere conservata con le modalità previste dal
D.P.R. n. 600 del 1973, attesa la rilevanza attribuita allo
stesso rendiconto annuale imposto da una norma tributaria
quale specifico requisito per l’applicazione di un particolare
trattamento di favore.
16
ATTIVITA’ COMMERCIALE
ATTIVITA’ NON COMMERCIALE
 PRESTAZIONI DI SERVIZI SOCIALI A NON
QUOTE ASSOCIATIVE

CORRISPETTIVI SERVIZI SOCIALI DAI SOCI

CORRISPETTIVI
SERVIZI
SOCIALI
DA
TESSERATI, ASSOCIAZIONI STESSA ATTIVITA’
E LORO SOCI, FACENTI PARTE DI UNICA
ORGANIZZAZIONE LOCALE O NAZIONALE
ELARGIZIONI A TITOLO DI LIBERALITA’
EROGATI DA ENTI PUBBLICI
ELARGIZIONI A TITOLO DI LIBERALITA’
EROGATE DA PRIVATI
VENDITA GIORNALINO SOCIALE CEDUTO
PREVALENTEMENTE AGLI ASSOCIATI
ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE:
SOMMINISTRAZIONE ALIMENTI E BEVANDE
ORGANIZZAZIONI DI VIAGGI E SOGGIORNI
A SOCI, NONCHE’ A TESSERATI AD UNICA
ORGANIZZAZIONI LOCALE O NAZIONALE E
SOCI DI ASSOCIAZIONI FACENTI DELLA
MEDESIMA ORGANIZZAZIONE LOCALE O
NAZIONALE (PURCHE’ COMPLEMENTARI A
SCOPO ISTITUZIONALE)







SOCI
PUBBLICITA’ (PUBBLICITA’ TRADIZIONALE,
SPONSORIZZAZIONE)
CESSIONE DIRITTI DI RIPRESA TELEVISIVA
ORGANIZZAZIONI
DI
MANIFESTAZIONI
SPETTACOLISTICHE CON INGRESSI DI
PUBBLICO A PAGAMENTO
ORGANIZZAZIONI
DI
FESTE
STAND
GASTRONOMICI
SOMMINISTRAZIONE
DI
PASTI
(CENE
SOCIALI) E SPACCIO
SOMMINISTRAZIONE
DI
ALIMENTI
E
BEVANDE
ORGANIZZAZIONI DI VIAGGI E SOGGIORNI
TURISTICI
VENDITA PRODOTTI
CESSIONE DI DIRITTI IN ESCLUSIVA SULLE
PRESTAZIONI SPORTIVE
NON IMPONIBILE
 OCCASIONALI RACCOLTE PUBBLICHE DI
FONDI
 CONTRIBUTI PUBBLICI PER ATTIVITA’
CONVENZIONATE (SOLO IMPOSTE SUI
REDDITI)
17
Regole del TUIR e del DPR 633/72
Regola di non commerciabilità
COMMA 1 ART. 148 TUIR
Non è considerata commerciale l'attività svolta nei
confronti degli associati o partecipanti, in conformità alle
finalità istituzionali, dalle associazioni, dai consorzi e dagli
altri enti non commerciali di tipo associativo. Le somme
versate dagli associati o partecipanti a titolo di quote o
contributi associativi non concorrono a formare il
reddito complessivo.
18
Regole del TUIR e del DPR 633/72
Regola di non commerciabilità
COMMA 2 ART. 148 TUIR
Si considerano tuttavia effettuate nell'esercizio di
attività commerciali, salvo il disposto del secondo
periodo del comma 1 dell'articolo 143, le cessioni di beni e
le prestazioni di servizi agli associati o partecipanti verso
pagamento di corrispettivi specifici, compresi i
contributi e le quote supplementari determinati in funzione
delle maggiori o diverse prestazioni alle quali danno diritto.
Detti corrispettivi concorrono alla formazione del reddito
complessivo come componenti del reddito di impresa o
come redditi diversi secondo che le relative operazioni
abbiano carattere di abitualità o di occasionalità.
19
Regole del TUIR e del DPR 633/72
Casi particolari di non commerciabilità
COMMA 3 ART. 148 TUIR
Profilo soggettivo
-
associazioni politiche
associazioni sindacali
associazioni di categoria
associazioni religiose
associazioni assistenziali
associazioni culturali
associazioni sportive dilettantistiche
associazioni di promozione sociale
associazioni di formazione extra-scolastica della persona
20
Regole del TUIR e del DPR 633/72
Casi particolari di non commerciabilità
COMMA 3 ART. 148 TUIR
Profilo oggettivo
1) Attività svolte in diretta attuazione scopi istituzionali
- Nei confronti di iscritti, associati o partecipanti
- Anche dietro pagamento di corrispettivi specifici
VALUTAZIONE ATTIVITA’ IN CONCRETO ESERCITATA
(Corte Costituzionale, sentenza n. 467/1992)
21
Regole del TUIR e del DPR 633/72
Presunzioni di commerciabilità
COMMA 4 ART. 148 TUIR
Regola del comma 3 non si applica a
- cessioni di beni nuovi prodotti per la vendita
- somministrazione di pasti
- erogazione di acqua, gas, energia elettrica e vapore
- prestazioni alberghiere, di alloggio, di trasporto e deposito
- prestazioni di servizi portuali e aeroportuali
- gestione di spacci aziendali e di mense
- organizzazione di viaggi e soggiorni turistici
- gestione di fiere ed esposizioni a carattere commerciale
- pubblicità commerciale
- telecomunicazioni e radiodiffusioni circolari
22
Regole del TUIR e del DPR 633/72
Vincoli Statutari
COMMA 8 ART. 148 TUIR
Agevolazioni dei commi 3-5-6-7 spettano se
1) l’atto costitutivo o lo statuto sono redatti nella forma
dell'atto pubblico o della scrittura privata autenticata o
registrata
2) l'atto costitutivo o lo statuto prevedono specifiche
clausole dirette a garantire la non lucratività
dell'associazione e ad evitare fenomeni elusivi
23
Le novità contenute nell’art. 30 DL 185/08
CONTROLLI SUI CIRCOLI PRIVATI
articolo 30 DL 185/08
COMMA 1. I corrispettivi, le quote e i contributi di cui all'articolo 148 del
testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente
della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e all'articolo 4 del decreto del
Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633 non sono imponibili a
condizione che gli enti associativi siano in possesso dei requisiti qualificanti
previsti dalla
normativa tributaria e, ad esclusione delle organizzazioni di
volontariato iscritte nei registri regionali di cui all’articolo 6 della
legge 11 agosto 1991, n. 266, in possesso dei requisiti di cui al
comma 5 del presente articolo,che trasmettano per via telematica
all'Agenzia delle entrate, al fine di consentire gli opportuni controlli, i
dati e le notizie rilevanti ai fini fiscali
mediante un apposito modello da approvare entro il 31 gennaio
2009 con provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle entrate.
24
Le novità contenute nell’art. 30 DL 185/08
CONTROLLI SUI CIRCOLI PRIVATI
articolo 30 DL 185/08
COMMA 2. Con il medesimo provvedimento del Direttore dell'Agenzia
delle entrate sono stabiliti i tempi e le modalità di trasmissione del
modello di cui al comma 1, anche da parte delle associazioni già
costituite alla data di entrata in vigore del presente decreto, ad
esclusione delle organizzazioni di volontariato iscritte nei
registri regionali di cui all’articolo 6 della legge 11 agosto
1991, n. 266, in possesso dei requisiti di cui al comma 5 del
presente articolo nonché le modalità di comunicazione da parte
dell'Agenzia delle entrate in merito alla completezza dei dati e
delle notizie trasmessi ai sensi del comma 1
COMMA 3. L'onere della trasmissione di cui al comma 1 e' assolto
anche dalle società sportive dilettantistiche di cui all'articolo 90
della legge 27 dicembre 2002, n. 289.
25
Le novità contenute nell’art. 30 DL 185/08
CONTROLLI SUI CIRCOLI PRIVATI
articolo 30 DL 185/08
COMMA 3 bis
Le disposizioni di cui al comma 1 non si applicano alle
associazioni pro loco che optano per l’applicazione delle
norme di cui alla legge 16 dicembre 1991, n. 398, e agli
enti associativi dilettantistici iscritti nel registro del
Comitato Olimpico Nazionale Italiano che non
svolgono attività commerciale.
26
LE PRESTAZIONI IN FAVORE DI
UN’ASSOCIAZIONE SPORTIVA
DILETTANTISTICA POSSONO ESSERE
A titolo retribuito
A titolo gratuito
27
Prestazioni a titolo gratuito
1) Motivazione (gratia vel benevolentia causae) da
acquisire
2) Nessun obbligo fiscale
3) Nessun obbligo previdenziale
4) Copertura assicurativa come tesserati (Art. 51 L.
289/02) morte + invalidità permanente
5) E’ possibile riconoscere unicamente il rimborso
delle spese vive effettivamente sostenute
28
Dichiarazione Volontario
Al Consiglio Direttivo
Dell’Associazione_____________
Il sottoscritto __________________________________
socio dell’associazione__________________________
Dichiara
Di non percepire alcun compenso per la partecipazione all’attività (o
manifestazioni a cui sarà invitato) dell’Associazione.
Dichiara inoltre di svolgere l’attività in modo del tutto volontaria e gratuita senza
alcun vincolo di subordinazione nei riguardi dell’Associazione.
Al
sottoscritto saranno rimborsate unicamente le spese sostenute e autorizzate
(viaggio, soggiorno, vitto)
con presentazione di idonea documentazione.
Il sottoscritto esonera da ogni responsabilità l’Associazione nello svolgimento
dell’attività di cui sopra.
In fede
____________________________
(il socio)
Luogo, lì__________
29
La disciplina dei compensi agevolati agli atleti
Tipologia di prestazione
A titolo retribuito
1) prestazioni di lavoro dipendente
(art. 2094 c.c.)
2) prestazioni di lavoro autonomo
(art. 2222 c.c.)
3) prestazioni sportive dilettantistiche
(è una forma di lavoro tipica ?????)
30
Compensi erogati agli sportivi dilettanti
Art. 67 lett. M) TUIR
TRATTAMENTO FISCALE AGEVOLATO
31
Art. 69 1° Comma Lett. M) TUIR
Sono redditi diversi se non costituiscono redditi
conseguiti nell’esercizio di arti o professioni né in
relazione alla qualità di lavoratore dipendente:
“Le indennità di trasferta, i rimborsi forfetari di spesa, i
premi e i compensi erogati nell’esercizio diretto di
attività sportive dilettantistiche dal Coni, dalle
Federazioni sportive nazionali, … dagli enti di
promozione sportiva e da qualunque organismo,
comunque denominato, che persegua finalità sportive
dilettantistiche e che sia da essi riconosciuto”
32
Art. 69 2° Comma TUIR
Le indennità, i rimborsi forfettari, i premi e i compensi
di cui alla lettera m) del comma 1 dell’articolo 67 non
concorrono a formare il reddito per un importo
non superiore complessivamente nel periodo
d’imposta a € 7.500. Non concorrono, altresì, a
formare il reddito i rimborsi di spese documentate
relative al vitto, all’alloggio, al viaggio e al trasporto
sostenute in occasione di prestazioni effettuate fuori
dal territorio comunale
33
Dichiarazione
DICHIARA
Di non avere, per l’anno solare _______, alla data odierna maturato reddito per
prestazioni sportive dilettantistiche da altri soggetti e che ritengo di non maturarne per
tutto il corso dell'anno solare. Ove dovessi percepire altri redditi di tale natura, mi
impegno a darne tempestiva comunicazione all'ufficio amministrativo della citata società
 Di avere, per l’anno solare _______, alla data odierna, maturato redditi per prestazioni
sportive dilettantistiche non superiori a € 7.500,00 e, quindi, di avere diritto a ricevere
ulteriori somme in esenzione per € ____________(euro___________________________)
 Di avere, per l’anno solare _______, alla data odierna, maturato redditi per prestazioni
sportive dilettantistiche superiori a € 7.500,00.
Alla luce di tutto quanto sopra dichiaro di ricevere la somma di €_______________(euro
_________________)
mezzo
contanti/bonifico
bancario/altro
per
compensi/premi/rimborsi forfetari/indennità di trasferta relativi al periodo dal
_______________ al _________________.
In fede
Data ____________
_________________
(firma)
34
Dichiarazione da parte della Società Sportiva
In presenza di compensi per attività sportive
dilettantistiche, il modello 770 semplificato
dovrà comunque essere presentato anche nel
caso in cui siano stati erogati solo compensi non
soggetti a ritenuta (inferiori a € 7.500)
35
CO.CO.CO. Amministrativo-gestionali
ART. 90 Legge 289/2002, comma 3:
a) all’articolo 81 (ora 67), comma 1 lettera m) del TUIR
è aggiunto il seguente periodo:
“Tale disposizione si applica anche ai rapporti di
collaborazione coordinata e continuativa di carattere
amministrativo-gestionale di natura non professionale
resi in favore di società e associazioni sportive
dilettantistiche.”
In virtù di quanto previsto dall’art. 35,
comma 6 L. 14/2009 è applicabile
anche da FSN, DSA, EPS.
36
Chiarimenti sulle somme erogate per prestazioni
amministrativo-gestionali
(Circolare Ag. Entrate n. 21/E del 22/04/2003)
1)
2)
3)
Svolte in forza di contratti di collaborazione coordinata e
continuativa

Assenza del vincolo di subordinazione

Continuità nel tempo

Inserimento nell’organizzazione economica del
committente

Coordinamento con il committente
Di natura non professionale

La prestazione non rientra nell’oggetto dell’arte o
professione del percettore
Rese in favore di associazioni e società sportive
dilettantistiche
37
Circolare 21/03 Agenzia delle Entrate
“Il
carattere
amministrativo-gestionale
delle
collaborazioni limita la previsione dell’art. 81, comma
1, lett. m), alla collaborazione nell’attività
amministrativa e di gestione dell’ente. Rientrano,
pertanto, nei rapporti di natura non professionale, i
compiti tipici di segreteria di un’associazione o
società sportiva dilettantistica, quali ad
esempio la raccolta delle iscrizioni, la tenuta
della cassa e la tenuta della contabilità da
parte di soggetti non professionisti.”
38
Compensi da erogare a dipendenti pubblici
Comma 23 dell’Art. 90 L. n. 289/2002
I dipendenti pubblici possono prestare, fuori dall’orario di lavoro, la
propria attività a favore di società e associazioni sportive dilettantistiche,
purché a “titolo gratuito” e “fatti salvi gli obblighi di servizio”,
previa comunicazione all’amministrazione di appartenenza.
Mancano precisi chiarimenti in merito sulle somme eventualmente da
riconoscersi e le relative modalità di erogazione. A questi infatti
possono essere unicamente riconosciute le indennità di trasferta
(fuori dal territorio comunale) ed i rimborsi forfetari di cui
all’art. 67, comma 1 lett. m) Tuir.
Ciò deve in ogni caso limitarsi comunque al solo ambito sportivo
dilettantistico ed escludere qualunque altra forma di remunerazione
per attività prestata al di fuori delle attività tipicamente istituzionali
(quindi non sportive). La possibilità di erogare eventuali rimborsi
forfetari di spesa anche all’interno del comune dove viene svolta
l’attività deve tenere conto di specifici criteri tali da non configurare
veri e propri compensi, da valutarsi in relazione alle diverse fattispecie
che si prospettano di volta in volta.
39
La disciplina dei compensi agevolati agli Atleti
La tassazione ai fini IRPEF
Compenso annuo
Totale percepito
Aliquota irpef
(primo scaglione
irpef art. 11 tuir)
Art. 25 L . 133/99
Add. regionale
Fino 7.500 €
Esenti
esenti
Da 7.500 €
a 28.158,28 €
23% a titolo
d’imposta
0,9% compartecipazione
unica a livello nazionale
Oltre 28.158,28 €
23% a titolo
d’acconto
0,9% compartecipazione
unica a livello nazionale
40
Sugli obblighi di dichiarazione
Ulteriore notazione.
• Le società / associazioni sportive che
erogano i redditi diversi sono sempre e
comunque
tenute
a
presentare
la
dichiarazione del sostituto d’imposta, anche
nel caso di erogazioni di redditi inferiori ai
7.500,00 annui;
• vi è pertanto un obbligo generale e
generalizzato di certificazione delle ritenute
operate al soggetto che le subisce.
41
La disciplina dei compensi agevolati agli Atleti
TRATTAMENTO FISCALE DEI RIMBORSI
Sono ESCLUSI
Dalla formazione del reddito
I rimborsi spese analitici per
Vitto
Alloggio
Se DOCUMENTATE:
È necessario produrre
Una nota spese
Viaggio
Trasporto
Se in occasione di prestazioni
effettuate FUORI
DAL TERRITORIO COMUNALE
(residenza dello sportivo dilett.)
42
Gestione Convenzionata
PROPRIETA’
PUBBLICA
GESTIONE
PRIVATA
Convenzione: atto contrattuale con il quale il
soggetto proprietario e gestore concordano i
rispettivi obblighi e responsabilità. Il soggetto
pubblico è il proprietario, quello privato è
utilizzatore e gestore dell’impianto
43
Concessione Amministrativa di Pubblico Servizio
“…un contratto che presenta le stesse
caratteristiche di un appalto pubblico di servizi,
ad eccezione del fatto che il corrispettivo della
fornitura di servizi consiste unicamente nel
diritto di gestire i servizi o in tale diritto
accompagnato da un prezzo” (d.lgs.163/2006
art.3 codice contratti pubblici)
44
Concessione Amministrativa
 Il lato pubblicistico prevale su quello
consensuale con la conseguenza che la
permanenza del rapporto contrattuale è
condizionata
dall’esistenza
dell’atto
amministrativo.
45
Art. 90 Legge 289/02 Comma 24
L’uso degli impianti sportivi in esercizio da parte
degli enti locali territoriali è aperto a tutti i
cittadini e deve essere garantito, sulla base di
criteri obiettivi, a tutte le società e associazioni
sportive
46
Art. 90 Legge 289/02 Comma 25
“…nei casi in cui l’ente pubblico territoriale non
intenda gestire direttamente gli impianti sportivi,
la gestione è affidata in via preferenziale a
società e associazioni sportive dilettantistiche,
sulla base di convenzioni che ne stabiliscono i
criteri d’uso e previa determinazione di criteri
generali e obiettivi per l’individuazione dei
soggetti affidatari. Le regioni disciplinano, con
propria legge, le modalità di affidamento”
47
Oneri previsti dalla Convenzione
CONCESSIONARIO
CONCEDENTE
Manutenzione
ordinaria
Manutenzione
straordinaria
Manutenzione
programmata
Opere di
adeguamento e
migliorative previste
in convenzione
Pulizia
Spese per l’attività
Guardiania
48
Convenzione
Concetto di manutenzione ordinaria – utilizzo di
macchine operatrici
Messa a norma dell’impianto
Il c.d. – volontariato sportivo
La subconcessione per
merchandising e pubblicità
posto
di
ristoro,
A.T.I. (è legittimo privilegiare le associazioni
sportive in A.T.I.?)
Comitati di gestione
49
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Presentazione.