-( xxr ) - lina dal Sig. B r a m M l a . Più tardi questa gemma della Briologia subalpina fu trovata in grande abbondanza noli' agro Locarnese dal l>altlin.i e dall' Avv. Franzoni, indi nel1'Ossola superiore, e nella Valtellina, e nel Tirólo meridionale, ed al Lago di Como, ed ultimamente ne ho raccolto io stesso copiosi esemplari sur una rupe soleggiata sotto Bieno, in vai Intrasca. Trattandosi di specie perenne, la quale, in istato di sterilità può essere scambiata con Hedwigia, è verosimile sia rimasta inavvertita ; ma intanto è positivo che a tutto il 1 8 6 0 , i Briologi ritennero essere questa interessantissima specie, per poco circoscritta al Cantone Ticino. Schistostega osmundacea, non farebbe parte di questo quadro, s e , var- cando il Morgen nel 4 8 6 5 , eventualmente non mi fossi affacciato all'atrio di una miniera aperto ai piedi di quella salita. Di qui ognuno di leggieri comprende, che se alcune specie non furono riscontrate che in una sola località, e limitativamente ad un determinato substratum, ciò non esclude la possibilità eh' elleno non si possano in appresso trovare abbondanti in qualche tratto eli paese non anco esplorato, e che potrebbe, per così dire, esserne il centro. Basta il riflesso, che l'immenso gruppo delle Alpi marittime, per geologica costituzione interessantissimo, molti tratti della catena principale delle Alpi, «la maggior parte delle giogaie Apennine dell'Italia meridionale, le zone marittime meridionali dell'Adriatico , biológicamente, a tutt' oggi rimangono incognite. Non in tutti i paesi alpestri fessi Botanici, quali sono si trovano i Chiarissimi valenti e indeAbate A.. Ca. i-ostia, di Riva in Valsesia, il Dottor G r . Venturi di Trento, il Prof. M. A-nzi di Como, per cui quando le più aspre situazioni montane saranno state botanicamente ricercate, come lo furono le guglie più elevate che fanno corona al monte Rosa, le più alte vette del Trentino, e della Valtellina , allora solo si potranno avere congrui elementi per dis-