Popolazione e cultura nella Convenzione delle Alpi
Bevölkerung und Kultur in der Alpenkonvention
Population and Culture in the Alpine Convention
Paolo Angelini, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Riassunto
Il contributo presenta il lavoro fin qui svolto dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare italiano, nell’ambito della Convenzione delle Alpi, in relazione al tema
Popolazione e Cultura, con particolare riferimento a una eventuale e auspicabile conversione della
Dichiarazione Popolazione e Cultura in un Protocollo alla Convenzione. I temi della Dichiarazione
sono molteplici e riguardano in particolare: Coscienza di comunità e cooperazione, Diversità culturale,
Qualità della vita e pari opportunità, Spazio economico, Ruolo delle città e dei territori rurali. Entro il 2011
i Ministri delle Parti contraenti dovranno decidere se convertire la Dichiarazione in un Protocollo della Convenzione delle Alpi.
Zusammenfassung
Der Beitrag stellt die bisher vom italienischen Umweltministerium im Rahmen der Alpenkonvention zum Thema Bevölkerung und Kultur geleistete Arbeit vor, vor allem in Hinsicht auf
eine wünschenswerte Umwandlung der Absichtserklärung Bevölkerung und Kultur in ein Protokoll
der Konvention. Die Themen der Absichtserklärung sind vielfältig und betreffen im besonderen: Gemeinschafts- und Zusammenarbeitsbewusstsein, kulturelle Vielfalt, Lebensqualtiät und Chancengleichheit, Wirtschaftsraum, Rolle der Städte und der ländlichen Gebiete. Bis 2011 müssen die Minister
der Vertragspartner entscheiden, ob sie die Absichtserklärung in ein Protokoll der Alpenkonvention umwandeln wollen.
Abstract
The paper aims to present the activities promoted by the Italian Ministry of Environment
and Protection of Land and Sea, in relation to the Alpine Convention, particularly in the
field of Population and Culture and of the possible and desirable conversion of the Declaration
on Population and Culture into a Protocol of the Convention. Several are the topics on which
the Declaration is focused and they are related to Community awareness and cooperation, Cultural
diversity, Quality of life and equality of opportunity, Economic space, Towns and rural territories role. Until
2011 Ministries of adhering Countries are asked to decide if the Declaration will be converted
into a Protocol of the Alpine Convention.
alpine space - man & environment, vol. 12: Le Alpi che cambiano tra rischi e opportunità
© 2011 iup • innsbruck university press, ISBN 978-3-902811-09-7
Le Alpi che cambiano tra rischi e opportunità
Il Ministero dell’Ambiente, focal point in Italia per l’attuazione della Convenzione delle Alpi,
desidera congratularsi con la Rete Montagna e gli altri partner locali per l’organizzazione
di questo convegno che segue l’evento di Tolmezzo di fine 2006, al quale abbiamo avuto il
piacere di partecipare. I temi di ricerca e approfondimento della Rete Montagna, e più in
particolare, di questo convegno, sono per il Ministero di particolare interesse, soprattutto
alla luce degli ultimi sviluppi delle attività della Convenzione delle Alpi e delle decisioni
assunte dai Ministri alpini riunitisi lo scorso marzo ad Evian in occasione della X Conferenza delle Alpi. Ci riferiamo in particolare all’approvazione di un Piano di Azione per il Clima
nelle Alpi – che il Segretario generale della Convenzione delle Alpi avrà già avuto modo
di illustrare al pubblico e ai relatori intervenuti – frutto di un complesso ed impegnativo
processo negoziale tra le Parti contraenti, nonché ai futuri sviluppi del tema Popolazione e
cultura. A questo proposito, un primo importante punto riguarda l’eventuale conversione
della Dichiarazione Popolazione e Cultura in un Protocollo alla Convenzione.
Come molti già sapranno, infatti, il Ministero dell’Ambiente italiano ha coordinato dal
2001 al 2006 le attività di un Gruppo di lavoro per il tema Popolazione e cultura che ha portato
all’elaborazione di una Dichiarazione, strumento di soft law di attuazione della Convenzione
delle Alpi relativamente a questo tema, affinché le Parti contraenti – Austria, Francia,
Germania, Italia, Svizzera, Slovenia, Principati di Monaco e Liechtenstein – possano intraprendere misure comuni “al fine di rispettare, conservare e promuovere l’identità culturale
e sociale delle popolazioni locali e di assicurarne le risorse vitali di base, in particolare gli
insediamenti e lo sviluppo economico compatibili con l’ambiente, nonché al fine di favorire
la comprensione reciproca e le relazioni di collaborazione tra le popolazioni alpine ed extraalpine”.
I temi della Dichiarazione sono molteplici e riguardano in particolare: Coscienza di comunità e
cooperazione, Diversità culturale, Qualità della vita e pari opportunità, Spazio economico, Ruolo delle città
e dei territori rurali. Entro il 2011 i Ministri delle Parti contraenti dovranno decidere se convertire la Dichiarazione in un Protocollo alla Convenzione delle Alpi (uno strumento giuridico
vincolante), sulla base dei risultati della verifica della sua attuazione in questa prima fase. A
tal fine, il Gruppo di Verifica della Convenzione delle Alpi – deputato alla predisposizione
di strumenti per consentire un monitoraggio dell’attuazione della Convenzione delle Alpi
e dei suoi Protocolli – ha elaborato, per l’occasione e sotto il coordinamento dell’Italia, in
collaborazione con la CIPRA e l’IUCN, un modello standardizzato (sorta di questionario)
che le Parti contraenti sono chiamate a compilare e a consegnare al Segretariato permanente
nei mesi avvenire. Cogliamo qui l’occasione per esortare ad una fruttuosa collaborazione tra
enti locali territoriali alpini e autorità centrali affinché sia possibile mettere a disposizione
della Convenzione delle Alpi, tramite la compilazione di questo questionario, di cui in Italia
sarà responsabile il Ministero dell’Ambiente, informazioni circa le iniziative, i programmi
e i progetti intrapresi, nonché le normative recenti promosse per l’attuazione dei contenuti
della Dichiarazione Popolazione e cultura.
Il secondo aspetto riguarda un approccio sempre più integrato alla promozione della
tematica Popolazione e Cultura nelle attività della Convenzione delle Alpi. Con l’adozione della
Dichiarazione nel 2006, la Conferenza delle Alpi si è impegnata a determinare e supportare
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iniziative utili affinché la popolazione, le organizzazioni non governative, i Comuni e le
Regioni possano partecipare attivamente, confrontandosi, all’attuazione della Dichiarazione.
Grazie alla fruttuosa collaborazione delle Parti (in particolare Austria, Italia, Slovenia e Svizzera), al puntuale supporto del Segretariato permanente e soprattutto alla collaborazione
con gli enti locali, è stato possibile organizzare quattro eventi di carattere internazionale, con
approfondimenti tematici prescelti in base alle specificità locali, in altrettanti ambiti geografici caratterizzati da una forte vocazione transfrontaliera:
-
Villach (Austria), Conferenza di presentazione generale della Dichiarazione e cinque
workshop tematici, 3-4 marzo 2008;
-
Dobrovo (Slovenia), Seminario dedicato alla cultura dell’edilizia sostenibile nelle Alpi
alla luce dei cambiamenti climatici, 29-30 maggio 2008;
-
Ostana (Italia), Conferenza sul tema “Diversità culturale”, 26-27 giugno 2008;
-
Tirano (Italia) – Poschiavo (Svizzera), Convegno sul tema “Spazio economico”, 13-14
febbraio 2009.
In particolare, con l’organizzazione del Convegno di Tirano e Poschiavo, si è inteso
concludere, in un’area transfrontaliera delle Alpi centrali, il ciclo delle iniziative intraprese
dall’inizio del 2008 per la promozione locale della Dichiarazione, ma anche di tutte quelle
tematiche – dal cambiamento climatico al Patrimonio mondiale dell’UNESCO – che
rendono la Convenzione delle Alpi un unicum in ambito internazionale proprio per il suo
approccio integrato all’ambiente e allo sviluppo in un contesto transfrontaliero. Dal primo
evento organizzato a Villach all’ultima iniziativa di Tirano e Poschiavo, anche alla luce dei
diversi dibattiti, è stato possibile svolgere alcune e riflessioni e concludere che:
-
tutti i temi trattati dalla Dichiarazione sono stati considerati dai partecipanti e dalle
amministrazioni coinvolte estremamente attuali. Si è registrata una particolare predilezione per la trattazione degli argomenti inclusi nelle sezioni “Diversità culturale”, “Spazio
di vita, qualità della vita e pari opportunità” e “Spazio economico”;
-
esiste una molteplicità di progetti, programmi, iniziative, che rappresentano esempi di
buone pratiche e possono essere considerate attuative della Convenzione delle Alpi
e della Dichiarazione Popolazione e cultura (anche al di là del fatto che vi facciano più o
meno un esplicito riferimento), che in questi strumenti di sviluppo sostenibile delle
Alpi trovano un’ideale cornice di riferimento istituzionale.
Sulla base di questi risultati, la Conferenza ministeriale di Evian affida un ruolo importante al risultato della verifica in corso dell’attuazione della Dichiarazione. Ma a Evian i
Ministri hanno deciso di non fermarsi qui e, istituendo un Gruppo di lavoro su “occupazione, innovazione, fuga dei cervelli”, si sono impegnati ad approfondire quegli aspetti
economici della Dichiarazione, così sentiti dalla popolazione alpina in questo momento
di crisi finanziaria globale, confermando allo stesso tempo la propria attenzione a quegli
ambiti strategici – dai trasporti ai pericoli naturali, dalla gestione idrica al clima – su cui la
Convenzione delle Alpi continua ad impegnarsi. L’Italia è in prima linea nell’ambito della
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Le Alpi che cambiano tra rischi e opportunità
Convenzione delle Alpi e segue sempre con particolare attenzione il tema “popolazione e
cultura”. Il Ministero dell’Ambiente sarà lieto di riportare nelle sedi opportune i principali
risultati dell’azione dell’Italia nella Convenzione. Il Ministero è grato del sostegno di tutti
quegli enti e di quelle realtà che, dal livello locale a quello internazionale, si impegnano a
favore della tutela dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile delle Alpi.
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