Il problema: un percorso a ostacoli • Spunti per insegnare ad affrontare e risolvere problemi matematici Secondo incontro Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 1 Direzione e verso Consideriamo solo linee non intrecciate, cioè semplici. Distinguiamo tali linee in linee aperte- linee chiuse Esempi Linee semplici aperte Linee semplici chiuse Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 2 Retta r Ogni retta ha una “direzione” e due versi di percorrenza, l’uno opposto all’altro, indicati dalle frecce Osservazione: quando ci si muove su due rette parallele (r, s) si può confrontare, il verso di percorrenza su una delle rette con quello sull’altra e parlare, a livello intuitivo, di: versi di percorrenza concordi r s discordi r s Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 3 Semiretta O r • Ogni semiretta ha una “direzione” : quella della retta cui appartiene. Se si percorre la semiretta partendo dall’origine il verso è unico, indicato dalla freccia. • Se si parte da un qualsiasi punto della semiretta diverso dall’origine i versi di percorrenza sono due come nella retta. Di solito, però, quando si parla di verso di una semiretta si intende a partire dall’origine. Linee finite. Si percorrono partendo da uno dei due estremi. Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 4 Segmento r M P Ogni segmento ha una “direzione” : quella della retta cui appartiene. Su ogni segmento vi sono due versi, l’uno opposto all’altro: MP , PM. Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 5 Linea spezzata aperta E B A C T Abbiamo due versi di percorrenza che sono l’uno l’opposto dell’altro. Possiamo percorrere la linea spezzata da B a C oppure da C a B. Anche in questo caso si può indicare il verso di percorrenza scelto con una freccia (la freccia è indispensabile quando non vi sono lettere ai vertici) Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 6 Linea spezzata aperta E A B C T Se esaminiamo i vari segmenti di cui è composto il percorso, per ciascun segmento possiamo parlare, di direzione e di verso. L’intero percorso, però, non ha una direzione; è quindi errato affermare che il percorso ha quattro direzioni, perché quattro sono le rette alle quali appartengono i segmenti della spezzata E A B C T Se percorro la linea spezzata da C a B, la direzione delle quattro rette non cambia, mentre i versi di percorrenza dei quattro lati della linea spezzata sono opposti ai precedenti CA , AT , TE , EB. Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 7 Linee curve aperte finite B A Anche per queste linee abbiamo due versi di percorrenza tra loro opposti BA AB Per la direzione il discorso si complica. In ogni punto la direzione è data dalla retta tangente alla curva in quel punto. Come determinare la retta tangente in ogni punto? Se la linea curva è un arco di circonferenza non ci sono problemi H A O C In ogni punto la direzione è quella della retta tangente all’arco di circonferenza in quel punto. Tale retta è la perpendicolare al raggio dell’arco nel punto di tangenza. Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 8 Linee curve aperte finite Se la linea curva non è parte di una circonferenza per trovare la tangente in ogni punto si deve individuare il cerchio osculatore alla curva in quel punto. Per ogni punto si deve cioè trovare il cerchio che è tangente alla curva in tre o più punti, cioè quello che ”tocca di più la linea in quel punto”. È il cerchio che dà la curvatura della linea in quel punto. La retta perpendicolare al raggio del cerchio osculatore nel punto di tangenza dà la direzione della curva in quel punto. P r . O Il cerchio di raggio r è il cerchio osculatore (o cerchio di curvatura) nel punto P della linea a. Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 9 Linee semplici chiuse Per distinguere i due possibili versi di percorrenza presenti su ogni linea si introducono i termini: verso orario Se si percorre la linea nel verso in cui ruotano le lancette dell’orologio verso antiorario Se si percorre la linea nel verso contrario a quello in cui ruotano le lancette dell’orologio Per convenzione si assume quale verso positivo della rotazione quello antiorario Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 10 Angoli esterni di poligoni convessi ATTENZIONE!!! La nozione di angolo esterno è delicata: oltre alle difficoltà insiste nel concetto di angolo, la denominazione di angolo esterno richiama una presunta “negazione” rispetto agli angoli interni, per cui è diffusa la convinzione errata secondo cui, se l’angolo interno di un poligono convesso è l’angolo avente per lati le due semirette a cui appartengono due lati consecutivi del poligono e nella cui regione angolare esso è completamente contenuto, il corrispondente angolo esterno è quello con gli stessi lati dell’angolo interno, ma nella cui regione angolare non è contenuto il poligono, dunque l’angolo esplementare (completamento all’angolo giro) dell’angolo interno con lo stesso vertice. Esempio di errata individuazione di un angolo esterno di un triangolo Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 11 Angoli esterni di poligoni convessi • L’accezione del termine angolo che può utilmente supportare la definizione di angolo esterno nel caso di poligoni convessi è quella di angolo come cambiamento di direzione Dato un poligono, se A è un suo vertice, l’angolo esterno di vertice A è l’angolo individuato dal cambiamento di direzione tra le rette alle quali appartengono i lati del poligono consecutivi in A Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 12 Angoli esterni di poligoni convessi Se vuole rilevare il cambiamento della direzione della retta BC rispetto a quella della retta AB, è necessario prima di tutto evidenziare il mantenimento della direzione di AB, quindi si deve tracciare la semiretta di origine B opposta a quella che contiene il segmento AB; tale semiretta è il primo lato dell’angolo, mentre il suo secondo lato è la semiretta BC: α Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 13 Angoli esterni di poligoni convessi Se vuole rilevare il cambiamento della direzione della retta AB rispetto a quella della retta BC, è, invece, necessario evidenziare il mantenimento della direzione di BC, quindi si deve tracciare la semiretta di origine B opposta a quella che contiene il segmento BC; tale semiretta è il primo lato dell’angolo, mentre il suo secondo lato è la semiretta BA: β Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 14 Angoli esterni di poligoni convessi Come tutte le differenze, il risultato è diverso in base all’ordine con cui si considerano le due direzioni; tuttavia, gli angoli e sono tra loro opposti al vertice, per cui sono congruenti. α β Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 15 Angoli esterni di poligoni convessi Si propongono ancora attività motorie: in cortile, in palestra o su carta da pacco si traccia un poligono convesso piuttosto grande e si invita un alunno a posizionarsi su un vertice e a camminare lungo uno dei due lati uscenti da tale vertice tenendo le braccia tese in avanti, parallelamente al lato stesso, fino a raggiungere l’altro estremo del segmento. Quando raggiunge tale estremo, l’alunno deve tenere immobile un braccio davanti a se, mantenendo la direzione di provenienza, e ruotare l’altro braccio fino a disporlo parallelamente alla direzione individuata dal lato consecutivo del poligono. Se per esempio, il bambino è partito dal vertice A ed è giunto nel vertice B si ha: Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 16 Angoli esterni di poligoni convessi La riflessione su quanto fatto dovrebbe fare emergere che il contorno del poligono è stato percorso in un verso fissato (orario nel caso rappresentato) e che i lati dell’angolo indicante il cambiamento di direzione sono formati dal “prolungamento” del primo lato del poligono e dal secondo lato del poligono. Queste osservazioni dovrebbero aiutare nell’individuazione grafica degli angoli esterni di un poligono convesso e nella formulazione della definizione: l’angolo esterno di un poligono convesso è l’angolo che, fissato un verso di percorrenza della poligonale, indica il cambiamento di direzione tra le rette di due lati consecutivi del poligono Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 17 Rette parallele il concetto di direzione Due rette nel piano sono parallele se sono coincidenti oppure non hanno alcun punto di intersezione inoltre due rette non incidenti sono parallele e due rette non parallele sono incidenti Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 18 La proprietà astratta che accomuna le rette appartenenti ad una classe di equivalenza, ossia tra loro parallele, viene chiamata direzione. direzione r R t a b r s Q t v r s a c b . v g c g direzione a Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 20 DALL’ORIENTAMENTO SPAZIALE AI SISTEMI DI RIFERIMENTO Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 21 Quale spazio? Spazio reale Spazio geometrico tridimensionale, limitato, anisotropo (verticale), non omogeneo a più dimensioni illimitato, isotropo, omogeneo lo spazio fisico non è lo spazio della geometria ma la geometria permette di organizzare in modo razionale, rigoroso, preciso, obiettivo, comunicabile senza ambiguità lo spazio fisico. Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 22 Localizzazioni nello spazio Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 23 • Rappresentazione di posizioni nel piano: costruzione di sistemi di riferimento - Individuazione e rappresentazione della posizione di un punto su una retta L’alunno deve comprendere che in un allineamento : •È necessario fissare un punto di partenza e il verso di percorrenza della linea •Se cambia il punto di riferimento, una stessa posizione è individuata da informazioni diverse Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 24 I palloncini •Colora il terzo palloncino. •Confronta il tuo lavoro con quello dei tuoi compagni. Cosa noti? …………………………………………………………………………… Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 25 Nella prima fila dall’alto numera i palloncini a partire da sinistra. Colora il terzo di rosso, il quinto di verde, il settimo di blu. Nella seconda fila numera i palloncini a partire da destra. Colora il terzo di rosso, il quinto di verde, il settimo di blu. Che cosa noti? …………………………………………… Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 26 DOV'È L'UCCELLINO •Disegna un uccellino su un albero del viale. •Indica la sua posizione completando le frasi che seguono: L'uccellino si trova ..................................... a partire dalla chiesa, ................................................................ a partire dalla scuola. •Per stabilire qual è la posizione dell’uccellino a partire dalla fontana, quali informazioni devi dare? …………………………………………………………………………………………… Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 27 Organizzazione del piano mediante mappe - suddivisione del piano in 2 - 4 –3 - 6 - 9 zone - individuazione di ogni zona di una mappa mediante l’uso dei termini: destra/ sinistra, alto/basso, centro s d a a,s a,d b,s b,d b Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 28 Piano diviso in tre zone a s c d c b a,s a,c a,d c,s c,c c,d b,s b,c b,d Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 29 Organizzazione del piano mediante mappe LUISA SISTEMA LE FIGURE Oggi Luisa ha incollato sul suo album alcune figure. Ecco come si presenta una pagina del suo album quando Luisa smette di lavorare per andare a cena: • Precisa la posizione delle figure usando i termini: sinistra/destra, centro, alto/ basso • Nelle tre caselle vuote disegna tu tre figure rispettando il criterio usato da Luisa Nella casella in posizione alto centro ho disegnato ............… Nella casella in posizione sinistra centro ho disegnato ..................... Nella casella in posizione destra basso ho disegnato ...................................................... Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 30 Individuazione di ogni casella mediante coordinate Si deve ora avviare la costruzione di un sistema di riferimento adeguato a denominare tutte le zone in cui può essere suddiviso un piano, qualunque sia il loro numero. A tal fine si propongono disegni di mappe in cui non sia più possibile individuare una casella mediante le coordinate a,c,b; s,c,d. Se si analizzano situazioni del tipo: e si chiede agli alunni di indicare la posizione della finestra chiusa del palazzo, essi possono dare risposte come: La finestra chiusa è: la quarta dal basso e la terza da sinistra; la seconda dall'alto e la terza da sinistra: al quarto piano spostata a destra , ...................... Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 31 Individuazione di ogni casella mediante coordinate Dal confronto delle risposte emerge l'esigenza di esprimere la posizione della finestra chiusa con due sole coordinate uguali per tutti. In una mappa del tipo Si invitano a scegliere dei simboli per contrassegnarne ogni riga e ogni colonna. Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 32 Individuazione di ogni casella mediante coordinate Per esempio la bicicletta si trova nella casella di coordinate ( Œ oppure ( , , ) ) Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 33 Individuazione di ogni casella mediante coordinate Si propone di passare all’uso di lettere e numeri per indicare righe e colonne. d c b a Si suggerisce di differenziare inizialmente le righe dalle colonne contrassegnando le une con le lettere e le altre con i numeri; in questo modo la coppia di coordinate può non essere ordinata. Œ 1 2 3 4 La bicicletta si trova nella casella di coordinate (3,b) ma anche (b,3) Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 34 Individuazione di ogni casella mediante coordinate Successivamente su una mappa del tipo: 4 3 2 Il confronto tra le diverse risposte date consente di evidenziare che, se le righe e le colonne sono individuate dagli stessi simboli, è necessario fissare l'ordine di lettura delle coordinate. Œ 1 1 2 3 La bicicletta si trova nella casella (2,3) o nella casella (3,2)? 4 Poiché quando si struttura il piano con un riferimento cartesiano si leggono prima le coordinate delle colonne, poi quelle delle righe è opportuno abituare gli alunni a leggere in tale ordine anche le coordinate di una mappa. Tale ordine può essere evidenziato da una freccia messa come in figura Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 35 Mappe con un numero qualsiasi di caselle I GIOCATTOLI DI CAMILLA Camilla ha nascosto i suoi giocattoli in uno scaffale e per ritrovarli in fretta ha dato a ciascuno di loro un contrassegno formato da una coppia numerolettera. Osserva bene lo scaffale e scopri il contrassegno di ogni giocattolo: coccinella (2,A) orsacchiotto …....... cane …....... coniglio …....... gatto …....... topo …....... Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 36 Mappe con un numero qualsiasi di caselle LA FOTOGRAFIA DI SAMBUCA Nella mappa è nascosta la fotografia di Sambuca. Vuoi scoprire chi è? Colora di marrone quadrati corrispondenti alle seguenti coordinate: (2,2) ; (2,3) ; (3,3) ; (4,3) ; (5,2) ; (5,3) ; (5,4) ; (5,5) ; (6,5) 6 Chi è Sambuca? …........ 5 4 3 2 1 1 2 3 4 5 6 7 Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 37 Costruzione di griglie; individuazione della posizione dei punti nel piano mediante coordinate Per poter individuare la posizione di ogni oggetto nel piano è necessario costruire un riferimento che permetta di attribuire ad ogni punto del piano stesso una coppia di coordinate. In questo caso il piano viene reticolato come in figura La proposta di attività nelle quali, in una casella della mappa, siano presenti due o più oggetti consente di mostrare che le coordinate relative alla casella non sono sufficienti per precisare la posizione di ogni oggetto 4 3 2 1 1 2 3 Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 38 Si suggerisce di preparare in aula un paese immaginario dove le strade, perpendicolari fra loro, sono evidenziate da nastro adesivo di due colori, uno per le strade orizzontali l'altro per quelle verticali. Si invitano due alunni alla volta a percorrere due strade fra loro perpendicolari e a fermarsi nel punto in cui esse si incrociano I bambini partono, si incontrano, si fermano, si salutano, evidenziano l'incrocio con un adesivo sul quale scrivono i loro due nomi . Il punto d'incrocio resta così individuato da due coordinate: i nomi dei due ragazzi . Se si chiede di precisare in quali incroci sono posizionati i vari oggetti, i bambini si renderanno conto che ciò non è possibile e dovrebbero proporre di contrassegnare ogni strada con simboli diversi quali numeri o lettere. Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 39 L’analogia con quanto già fatto per la mappa si estende anche alla necessità di fissare un ordine nella lettura dei contrassegni delle strade, quando tali contrassegni sono dello stesso tipo (in particolare numeri): Per arrivare al disegno di un reticolo si riduce via via la larghezza delle strade fino a rappresentarle con un segmento, come in figura: b a 1 2 4 3 b 2 a 1 1 2 1 2 Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 3 40 Costruzione di griglie UN PRATO FIORITO Ogni fiore si trova in un punto ben preciso del prato. Scrivi , vicino ad ogni fiore, la coppia di numeri che dà la sua posizione. Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 41 I sistemi di riferimento Necessità di sistemi di riferimento oggettivi: uso di una coppia di coordinate per individuare in modo univoco una casella in una mappa con un numero qualunque di regioni Più usati in geometria •Coordinate cartesiane •Coordinate polari Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 42 Un sistema di riferimento cartesiano a coordinate naturali Per assegnare, in un piano a, un sistema di coordinate cartesiane dobbiamo fissare: • due rette orientate perpendicolari, dette assi di riferimento, che si incontrano in un punto O; • un'unità di misura per ciascun asse Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 43 Un sistema di riferimento collegato alla posizione dell'osservatore: coordinate polari. Per assegnare un sistema di coordinate polari occorre fissare • un punto O, detto polo • una semiretta a di origine O, detta asse polare , con l'unità di misura lineare • un verso di rotazione da considerarsi come positivo (di solito l'antiorario). Ogni punto P del piano, diverso da O, resta individuato da una coppia di numeri: • il primo rappresenta la distanza di P da O, detta modulo; • il secondo, compreso tra 0° incluso e 360° escluso, rappresenta l'ampiezza dell'angolo orientato avente per lati, ordinatamente, l'asse a e la semiretta O P: 1 O a P Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 44 Coordinate geografiche Per determinare la posizione di un punto P sulla superficie terrestre si usano due coordinate speciali: • Latitudine distanza di P dall’equatore, misurata in gradi lungo il meridiano passante per P (PÔR). Si parla di latitudine Nord e latitudine Sud, rispetto all’equatore, comprese tra 0° e 90° •Longitudine distanza di P dal meridiano di Greenwich, misurata in gradi lungo il parallelo passante per P (PÂT). Si parla di longitudine Nord e longitudine Sud, rispetto al meridiano di Greenwich, comprese tra 0° e 180° Si determina in tal modo una corrispondenza biunivoca tra i punti della superficie terrestre e coppie ordinate di numeri, espressi in misure angolari Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 45 Riferimento cartesiano I NODI " AMICI" Osserva il piano cartesiano che vedi disegnato. Segna tutti i nodi che si trovano sulla colonna tratteggiata e scrivi le loro coordinate …………. Che cosa cambia ?........... Che cosa resta invariato?... Segna tutti i nodi che si trovano sulla riga tratteggiata e scrivi le loro coordinate …. Che cosa cambia ?................ Che cosa resta invariato? … Traccia con un colore la diagonale del reticolo che parte dal punto (0,0). Segna tutti i nodi che si trovano su di essa e scrivi le loro coordinate. Che cosa noti? Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 46 Coordinate polari UNA GARA DI BARCHE A VELA Pippo, marinaio di acqua dolce, è giudice in una gara di barche a vela. All'improvviso il vento smette di soffiare e la superficie del lago è piatta: nessuna barca a vela è in movimento. Pippo approfitta della bonaccia per rilevare la posizione delle barche. Questa è la situazione. Scrivi le coordinate polari che individuano la posizione di ogni barca a vela. Barca a vela n°1……… Clara Colombo Bozzolo -Patrizia Dova - Marinella Del Torchio Mathesis Varese ottobre dicembre 2012 47