Diabete e Rene Dott.ssa C. Giovannone U.O. Nefrologia e Dialisi Ospedale B. Ramazzini - Carpi Diabete mellito • Il diabete è un problema di sanità pubblica mondiale. Prevalenza in Italia 5%.Si calcola che nel 2025 i pazienti diabetici nel mondo saranno 300.000.000 • Circa il 30-40% dei pazienti diabetici sviluppa nefropatia. In Italia la prevalenza di nefropatia diabetica in terapia sostitutiva della funzione renale (dialisi e trapianto) è aumentata dal 5% del 1985 al 12% del 1997, 30% attuale. • La nefropatia diabetica è inoltre associata ad aumentata morbilità e mortalità cardiovascolare Prevalence of DM in the General Population: CDC Annual Survey*; all age groups Rate per 1,000 population population on nephritis ey 7.5 7.5 Prevalenceof diabetesin thegeneral population 7.0 6.5 51% increase 6.0 5.5 5.0 4.5 1998 2000 1990 1992 1994 1996 1998 2000 *Ali H. Mokdad, PhD, et al Diabetes Trends in the U.S.: 1990-1998 Ali H. Mokdad, PhD, et al The continuing Epidemics of Obesity and Diabetes in the United States Data taken from CDC’s Behavioral Risk Factor Surveillance System (BRFSS) in 2000 MICROALBUMINURIA •Dopo 10 anni di ipertensione glomerulare e di iperfiltrazione, il diabetico diviene microalbuminurico (escrezione di albumina > 30mg/24 ore / 30 mg/g creatinina urine del mattino). •L’80% dei diabetici tipo I ed il 20-40% dei diabetici tipo II evolve dalla microalbuminuria alla proteinuria (>300mg/24ore / 300 mg/g creatinina urine). •2/3 dei diabetici con IRC moriranno per malattie cardiovascolari prima di iniziare la dialisi. (IMA-sepsi amputazione, ictus) •La microalbuminuria è inizialmente instabile (ed anche reversibile) e non è limitata ai pazienti diabetici ma è presente anche in molti soggetti affetti da arteriolosclerosi. Va interpretata come espressione di sofferenza endoteliale o del microcircolo. Nei diabetici (tipo II) di vecchia data, proteinurici possono essere presenti altri tipi di nefropatia in una percentuale variabile dal 10 al 50%. In questi casi, età permettendo, vi è indicazione ad accertamento bioptico. Viberti GC et al, In Mogensen CE ed. The kidney and hypertension in diabetes mellitus, 1994 Fioretto P et al., Diabetologia 1996 Schmidt S et al, Kidney Int 1995 1 Principali fattori di rischio e markers dello sviluppo e della progressione del danno renale nel diabete 0 0 e t s e i r T Scarso controllo glicemico Ipertensione sistemica Microalbuminuria o proteinuria Presenza di retinopatia Iperfiltrazione e ipertrofia Lunga durata del diabete Fattori genetici - sesso maschile - familiarità per ipertensione, nefropatie e malattie cardiovascolari - appartenenza razziale - polimorfismi genetici • Anomalie lipidiche • Fumo • (Elevata assunzione di proteine) 2 • • • • • • • Casi /100 persone-anno Incidenza in 7 anni di nefropatia nel diabete di tipo 2 in accordo a HbA1c 5 4 3 2 1 0 6.4 6.5-7.4 7.5-8.4 8.5-9.4 9.5-10.4 10.5 HbA1c media Yokoyama et al., 1998 Ruolo della proteinuria nella prognosi delle nefropatie Numerosi studi già negli anni 90 evidenziarono come l’entità della proteinuria, indipendentemente dal tipo di nefropatia (e la nefropatia diabetica non fa eccezione), costituisca un importante elemento prognostico e si correli con la velocità di decadimento della funzione renale (DVFG in negativo). Es: IgA, Gn lesioni minime, amiloidosi Proteinuria in evidenza particolare negli ultimi 15 anni Sono le proteinurie causate da modificazioni della emodinamica glomerulare. Per es: nefrectomia 5/6, obesità grave, diabete. In queste malattie il danno si esprime precocemente come microalbuminuria per poi evolvere a proteinuria nefrosica con insufficienza renale. Interpretazione della proteinuria È il più importante fra i parametri urinari che ci ragguaglia sull’alterato funzionamento del glomerulo. Nelle urine di 24 ore il valore fisiologico della proteinuria è minore di 150 mg, solitamente 40 – 80 mg, di cui 4 - 7 mg sono di albumina. Considerati poco significativi per le glomerulonefriti, valori < 0,5 g/24ore sono al centro della attenzione per malattie come diabete e sindrome metabolica perché rappresentano degli indici lesionali precoci. La microalbuminuria è espressa in mg/24 ore o come rapporto albuminuria/creatininuria (mg/g) ed i valori corretti sono fino a 30 mg/24 ore / 30 mg/g creatinina. Attualmente il laboratorio esprime i valori in mg/g creatinina urine, nelle urine del mattino, per evitare la raccolta 24 ore. NUOVA UNITA’ DI MISURA DELLA MICROALBUMINURIA Microalbumina urine 439 mg/g crea < 30 normale 30 – 300 microalbuminuria > 300 albuminuria clinica Raccomandazioni generali Identificazione della popolazione diabetica a rischio di nefropatia (cooperazione inter-specialistica: medico di famiglia, internista, diabetologo, nefrologo, dietologo) Uso di strumenti diagnostici e terapeutici semplici e validati: - microalbuminuria, rapporto albuminuria/creatininuria - rapporto proteinuria /creatininuria - calcolo del filtrato (formule di Cockroft-Gault e MDRD) Formula di Cockroft e Gault* VFG : 140 – età (anni) X massa magra (Kg) X 0,85 nelle donne 72 X Creatinina (mg/dl) Il calcolo può essere eseguito automaticamente con l’ausilio di un semplice regolo tascabile. La velocità di filtrazione glomerulare residua è correlabile grossolanamente alla percentuale di popolazione nefronica superstite. Valori sotto i 45-35 ml/min sono degni di grande attenzione e sorveglianza clinico-laboratoristica. * Nephron 1976 16:31. FORMULA MDRD (Modification of Diet in Renal Disease) Lo studio MDRD ha generato una serie di equazioni per la stima del filtrato glomerulare La più utilizzata: equazione a 4 variabili (creatinina, età, sesso, etnia) Formula complessa, necessita di un computer; esistono calcolatori on-line COCKROFT - MDRD Cockroft stima la clearance della creatinina, non il filtrato glomerulare Cockroft sottostima la funzionalità renale nell’età avanzata Cockroft sovrastima in caso di sovrappeso/obesità (usare peso ideale) Cockroft quindi necessita sia di peso che di altezza MDRD non è validata nel range normale – alto (x chè non erano presenti pz sani nello studio) A PROPOSITO DI METFORMINA Raccomandazioni AIFA (Luglio 2011) VFG compreso tra 30 e 60 ml/min evitarne l’uso VFG < 30 ml/min assolutamente controindicata Infezioni gravi, ipotensione grave, Disidratazione sospenderla temporaneamente Intervento chirurgico MDC iodato Stimare il filtrato con formula MDRD sospenderla da 2 giorni prima a 2 dopo Evitare l’uso di Metformina in caso di patologie acute o croniche che possano causare ipossia tissutale: insufficienza respiratoria, scompenso cardiaco acuto, IMA recente, shock Digiuno o malnutrizione, insufficienza epatica, intossicazione acuta da etanolo e alcolismo In queste condizioni vi è un aumentato rischio di acidosi lattica Sintomi indicativi di acidosi lattica: astenia, nausea, vomito, aumento della profondità del respiro, progressivo ottundimento del sensorio, ipotermia, crampi muscolari con disturbi come dolore addominale QUANDO RIFERIRE AL NEFROLOGO ? Pazienti con insufficienza renale: VFG < 60 ml/min Pazienti con proteinuria: proteinuria microalbuminuria > 300 mg/g creatinina > 300 mg/die o Pazienti con microalbuminuria 100 – 300 mg/g creatinina e funzione renale normale: Inizialmente, se ipertesi, iniziare ACEi o Sartano; controllo urea, crea, sodio, potassio dopo 3 settimane riferire al nefrologo se non regredisce la microalbuminuria o se peggiora la funzionalità renale