SIMULAZIONE DI UNA SESSIONE FORMATIVA SUPPORTATA DA MILLEGPG ANALISI DEI BISOGNI E VERIFICA DEI RISULTATI. L’audit clinico con MilleGPG Osservare la pratica clinica e raccogliere i dati Analizzare le cartelle cliniche dei pazienti con diabete tipo 2 (base line) Valutare la propria attività Inviare i dati al coordinatore Identificazione delle criticità Attività formativa mirata al miglioramento delle conoscenze e delle competenze Re-Audit per la verifica delle ricadute in termini di outcome della attività formativa Una attività di audit mirata alla soluzione di specifici problemi ha una elevata valenza formativa ed è capace di modificare i comportamenti (formazione continua sul campo) L’audit clinico…. 2. Definire criteri e standard 5. Realizzare il cambiamento 4. Confrontare i risultati con criteri e standard 1. Identificare l’ambito e lo scopo 3.Osservare la pratica e raccogliere dati La preparazione dell’audit a. b. c. d. Il gruppo dell’audit Definizione del tema (ambito e scopo) Definizione dei criteri, indicatori e standard Osservare la pratica e raccogliere i dati a. b. c. d. I medici di medicina generale (noi) Migliorare i risultati della cura nei diabetici Health Search, SIMG, Linee Guida Millewin e MilleGPG (produzione del report) Individuazione del problema Considerare attività gestite generalmente dal MMG, non troppo ampie né generiche. Considerare problemi clinici rilevanti e sufficientemente comuni. Verificare la variabilità della pratica clinica e l’esistenza di riferimenti scientifici,normativi e professionali. Identificare le criticità e selezionare le priorità. Disponibilità di indicatori e standard. Possibilità di modifica attraverso interventi realistici e realizzabili. Elevato beneficio atteso. A cosa servono gli indicatori per i MMG? Monitorare i processi di cura (PDT) Omogeneizzare i comportamenti (gruppi, reti, ASL) Confrontare i risultati di salute (Audit, benchmarking) Fare ricerca (clinica sul campo) In futuro…essere pagati adeguatamente (Pay for performance) Criteri di scelta degli indicatori di qualità in Medicina Generale Solidità ricavata dalle LLGG nazionali o internazionali Rilevanza rispetto alla pratica clinica del MMG Facilità di registrazione Misurabilità: livelli minimi di registrazione Semplice ed immediata valutazione ed interpretazione Possibilità di miglioramento Relazione con più elementi del processo di cura (prevenzione/diagnosi/terapia/follow-up) Definiamo un aspetto critico e un obiettivo realistico Secondo le raccomandazioni delle linee guida il paziente con Diabete deve eseguire annualmente i seguenti controlli clinicostrumentali e di laboratorio Visita medica generale Creatinina, Uricemia, Lipidi (Colesterolo tot., HDL, LDL, Trigliceridi, LDL) Microalbuminuria Parametri epatici Elettroliti ECG (anche più spesso in caso di cardiopatia ischemica) Esame del piede (+ ABI) Eventuali esami specifici (ecocardio, ecolordoppler TSA e/o arti inferiori, EMG, ECG da sforzo) Visita diabetologica E’ un aspetto rilevante? Quale è il comportamento dei MMG? Diabete e microalbuminuria > 30 mg\dl F M TOTALE 14-20 0,0% 2,3% 1,0% 21-30 0,0% 1,4% 0,6% 31-40 1,0% 1,2% 1,1% 41-50 1,0% 1,5% 1,3% 51-60 1,5% 1,2% 1,3% 61-70 1,4% 1,7% 1,5% 71-80 1,3% 1,4% 1,3% 81-90 0,8% 0,7% 0,8% 90> 0,8% 0,4% 0,7% TOTALE 1,2% 1,4% 1,3% Classi età Dati Health Search 2007 - Possibile sottostima Dallo studio Decor 1° report Gennaio 2007 3672 pz Base-line 2 °report Giugno 2007 6830 pz 3° report dicembre ‘07 6567 paz 4° report giugno 2008 5524 paz Almeno 2 HbA1c 14,2 45,5 48,8 48,3 +2,8 Almeno 2 controlli PA 23,9 43,1 44,9 45,6 +2,5 Almeno 3 controlli PA 13,9 30,8 32,1 32 +1,2 Almeno 1 C-LDL 27,1 42,9 50,7 53,7 +10.8 Fundus 21,6 30 37,2 41 +11 Microalbuminuria 3,8 7,5 8,7 8,5 +1 I dati di HS: V rapporto HS 2008 LAP 60% Ideale 80% HS 26,2% Nel 2009 30,2% Microalbuminuria: Ipotesi per audit Eterogeneità dei comportamenti dei MMG in rapporto alla richiesta/registrazione di Microalbuminuria Insufficiente aderenza alle raccomandazioni delle linee guida Possibile rischio clinico per i pazienti Aumento dei costi legati al possibile aumento di complicanze cardiovascolari Ampi margini di miglioramento ed elevato beneficio atteso Audit sulla gestione del DMT2 in MG La microalbuminuria Aggiornamento dei dati Produzione del report Report indicatori DMT2 Il report stampato può essere conservato per una successiva consultazione e/o confronto con i dati di successive estrazioni. Nell ’ambito di un progetto di Audit Clinico il report va inviato al coordinatore del gruppo. I dati sono raccolti in forma aggregata e anonimizzati. È possibile anche inviare il file salvato in formato Excel Esportazione del report in Excel Il report salvato in Excel Invio al coordinatore del gruppo Audit ad es. mediante posta elettronica, oppure… Invio automatico dei dati Invio dei dati tramite internet La microalbuminuria nella pratica Le criticità emerse dall’analisi dei report: Sottoregistrazione Sottorichiesta Followup non adeguato dei pazienti diabetici Alto rischio di complicanze micro e macrovascolari Diagnosi tardiva di nefropatia Ritardo nell’erogazione di cure adeguate È possibile ridurre la variabilità dei comportamenti? È presente un difetto di conoscenze o di competenze? Impegnare i medici di medicina generale in attività formative mirate può contribuire al miglioramento degli esiti dei processi di cura ed a migliorare la qualità dell’assistenza. La microalbuminuria nella gestione del DMT2 Simulazione di un’attività formativa mirata Microalbuminuria La presenza di microalbuminuria nel diabete di tipo 2 raddoppia la mortalità totale e la morbilità e mortalità cardiovascolare (Metanalisi. Dinneen SF, Gerstein HC. Arch Intern Med 1997;157:1413) In 4.5 anni di follow up sono andati incontro a infarto del miocardio, ictus cerebri o morte cardiovascolare il 28.6% dei diabetici microalbuminurici e soltanto il 15.5% dei diabetici non microalbuminurici (HOPE: Lancet 2000; 255:253) Mortalità in pazienti con diabete Cause di morte 50 % dei Decessi 40 30 20 10 0 Cardiopatia Altre ischemica malattie di cuore Diabete Cancro Stroke Infezioni Altre Geiss LS et al. In: Diabetes in America. 2nd ed. 1995; chap 11 Diabete mellito di tipo 2 L’impatto della microangiopatia al momento della diagnosi Retinopatia Nefropatia 2 21% 18% 20% Disfunzione Erettile1 Importanza della stratificazione del rischio CV nel paziente diabetico!! Neuropatia1 12% 1. UKPDS Group. Diabetes Res 1990; 13: 1–11. 2. The Hypertension in Diabetes Study Group. J Hypertens 1993; 11: 309–317. Nefropatia diabetica: Screening della microalbuminuria Eseguire annualmente il test di screening della microalbuminuria Nei diabetici di tipo 1 con durata del diabete superiore a 5 anni In tutti i pazienti con diabete tipo 2 fin dal momento della diagnosi American Diabetes Associations. Diabetic Nephropathy (Position Statement). Diabetes Care 27 (suppl. 1): S79, 2004 IMPORTANZA DEL FOLLOW-UP NEL DM E NELLE PATOLOGIE CRONICHE Il follow-up metodico del paziente diabetico migliora la qualità dell’assistenza ed è in grado di ridurre l’incidenza e la gravità delle complicanze acute e croniche del diabete mellito EVIDENZA DI TIPO 1 Griffin S. Diabetes Care in General Practice: meta-analysis of RCT Commentary: Meta-analysis is a blunt and potentially misleading instrument for analysing models of service delivery. BMJ 1998; 317:390-396 DM: OBIETTIVI DEL FOLLOW-UP Diagnosi precoce della nefropatia: creatinina, clearance creatinina, microalbuminuria, urine Compenso metabolico: HbA1c, glicemia a digiuno, automonitoraggio della glicemia, urine Monitoraggio e controllo del Rischio CV e delle cardiopatie (incluso lo scompenso cardiaco): ECG, pressione arteriosa, peso, BMI, assetto lipidico, esame obiettivo (cuore, vasi, piede), indice caviglia-braccio Diagnosi precoce retinopatia: fundus oculi Diagnosi precoce neuropatia (prevenzione piede diabetico): esame del piede, esame obiettivo (cuore, esame neurologico) Prevenzione piede diabetico: esame piede (polsi, esame neurologico, indice caviglia braccio) Esami indispensabili da richiedere dopo la diagnosi di diabete tipo 2 Glicemia a digiuno, HbA1c Colesterolo totale, LDL, HDL, Trigliceridi Uricemia Microalbuminuria, creatinina, esame urine, urinocoltura ECG+ Visita cardiologica; Fondo Oculare IL FOLLOW-UP nel diabetico Ogni anno Visita medica generale Creatinina, Uricemia, Lipidi (Colesterolo tot., HDL, LDL, Trigliceridi, LDL) Microalbuminuria Parametri epatici Elettroliti ECG (anche più spesso in caso di cardiopatia ischemica) Esame del piede (+ ABI) Eventuali esami specifici (ecocardio, ecolordoppler TSA e/o arti inferiori, EMG, ECG da sforzo) Visita diabetologica Ogni 2 anni Fondo dell’occhio (se non segni di RD) Dalle linee guida… Nei pazienti con diabete tipo 2, ipertensione e normoalbuminuria gli ACEinibitori riducono il rischio di sviluppare microalbuminuria. (Livello della prova I, Forza della Raccomandazione A) Nei pazienti con diabete tipo 2, normotesi e microalbuminurici, gli ACE-inibitori riducono il rischio cardiovascolare. (Livello della prova I, Forza della Raccomandazione A) Nei pazienti con diabete tipo 2, ipertensione e microalbuminuria gli ACEinibitori e gli ARB rallentano la progressione a macroalbuminuria. (Livello della prova I, Forza della Raccomandazione A) Nei pazienti con diabete tipo 2, ipertensione, macroalbuminuria e insufficienza renale (creatininemia >1,5 mg/dl), gli ARB rallentano la progressione della nefropatia. (Livello della prova I, Forza della Raccomandazione A) Se una delle due classi non è tollerata dovrebbe essere sostituita con l’altra. STANDARD ITALIANI PER LA CURA DEL DIABETE AMD-SID 2009-20010 Verifica degli outcome della formazione Realizzare il cambiamento nella pratica clinica e verificare gli esiti della formazione Il self-audit Analisi dei dati clinici a distanza di definiti periodi di tempo Il re-audit Chiudiamo il ciclo della qualità, pronti a ricominciare. L’AUDIT è un processo di miglioramento continuo della QUALITÀ dell’asssitenza. AUDIT è un’attività formativa efficace Formazione mirata ai bisogni consapevoli e inconsapevoli Formazione continua sul campo Esiti verificabili e documentabili Permette il miglioramento continuo degli outcome e della qualità professionale