INCONTRI NEFROLOGI-MMG 2010/2011 CONDIVISIONE DELL’APPROCCIO DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO ALLE NEFROPATIE - II parte - Albuminuria Nefropatia diabetica Progetto ReNe - Regione Lombardia Gruppo Approfondimento Tecnico MICROALBUMINURIA DEFINIZIONE: Anormale escrezione urinaria di albumina, in assenza di Proteinuria clinica, compresa tra: 20-200 g/min o 30-300 mg/die RACCOLTA URINE Modalità: Temporizzata: - 24 ore - notturna (overnight) Spot: - si normalizza alla creatininuria Necessarie: - 2-3 raccolte delle urine non consecutive (calcolare media) - in assenza di: - infezioni delle vie urinarie - microematuria - febbre … Classici valori di riferimento dell’albuminuria Albuminuria 24-ore (mg/die) Albuminuria minutata* (mg/min) < 30 < 20 Microalbuminuria 30-300 20 - 200 U 22 - 300 D 30 - 300 Macroalbuminuria o Proteinuria conclamata > 300 > 200 U > 300 D > 300 Normale Spot ACR** (mg/g) U < 22 D < 30 * Notturna minutata: Raccolta segnando l’ora dell’ultima minzione serale (che si getta) e della prima mattutina (che si tiene e si misura); trasformare le ore in minuti ** Spot: raccolta alla mattina; ACR: rapporto albumina urinaria (mg/l) e creatinina urinaria (g/l) ALBUMINURIA MICRAL TEST – striscia reattiva per la determinazione semiquantitativa dell’albuminuria – range: fino a 10 mg/dl – si basa su un principio immuno-enzimatico contenente anticorpi marcati con oro colloidale specifici per l'albumina umana L’escrezione urinaria di albumina predice lo sviluppo di insufficienza renale (GFR <60 mL/min) nella popolazione generale (studio PREVEND) 70 N=4851 N=909 N=761 N=72 60 Incidenza a 4 anni di GFR <60 ml/min 50 40 30 20 10 0 0-14 15-29 30-300 > 300 Escrezione urinaria di albumina (mg/24 ore) Verhave JC, et al. Kidney Int Suppl 2004;92:S18-S21 RISCHIO DI EVENTI CARDIOVASCOLARI IN BASE ALLA PRESENZA DI NEFROPATIA O CORONAROPATIA Il valore predittivo dell’insufficienza renale e della microalbuminuria è paragonabile a quello della coronaropatia e diventa ancora più evidente quando essi sono presenti entrambi. R.R. (95 % C.I.) • Insufficienza renale (IRC) • Microalbuminuria • IRC con microalbuminuria • Coronaropatia 0.5 1 1.25 1.5 2.0 Rischio aumentato Mann JF, et al., Ann Int Med, 2001;134:629-636 2.5 L’ALBUMINURIA È UN PREDITTORE DI PATOLOGIA CV NEL DIABETE MELLITO TIPO 2 B: U-Prot 150–300 mg/L 1 C: U-Prot > 300 mg/L 40 0.9 p < 0.001 A 0.8 B 0.7 0.6 C 0.5 Incidenza (%) Sopravvivenza senza malattie CV A: U-Prot < 150 mg/L 30 20 10 Overall: p < 0.001 0 0 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 Mesi Miettinen H, et al. Stroke 1996;27:2033-2039 Ictus Coronaropatia ALBUMINURIA E MORTE CARDIOVASCOLARE “CONTINUUM” NEL RISCHIO 6 – 5 – 4 – Rapporto di rischio 3 – 2 – 1 – 0 –I 1 I I I 10 100 1000 Concentrazione urinaria di albumina (mg/L) Hillege HL, et a. Circulation 2002;106:1777-1782 Microalbuminuria e mortalità in uno studio di popolazione su soggetti danesi anziani I tertile: Albu/Creatu <5 mg/g II tertile: Albu/Creatu 5-10 mg/g III tertile: Albu/Creatu > 10 mg/g 1.0 I tertile Probabilità di sopravvivenza 0.9 Età: 68 11 aa n = 764 II tertile 0.8 0.7 III tertile p =0.001 0.6 0.5 0 0 1 2 3 4 5 Anni Rischio relativo corretto di mortalità dei soggetti con valori di rapporto Albu/creatu > 80° percentile, rispetto ai soggetti con valori inferiori, pari a 1.88 (95% CI, 1.18-2.98). Kistorp C, et al. JAMA 2005;293:1609-1616 Disfunzione Renale Microalbuminuria Disfunzione Endoteliale Ipertensione Diabete Dislipidemia Endpoint Intermedi Infiammazione Vascolare Eventi Clinici Disfunzione VS Ridotta compliance Arteriosa ALBUMINURIA FOCALIZZARE Albuminuria 1) indice precoce di danno renale (specie in DM) 2) associata ad aumentato rischio cardiovascolare 3) buon marker dell’efficacia degli interventi sui fattori di rischio CV 4) va dosata in: - diabetici - ipertesi - obesi - pazienti con aumentato rischio CV ALBUMINURIA ASPETTI PRATICI Quando dosare l’albuminuria nei pazienti indicati? - almeno una volta all’anno - a verifica dell’efficacia di interventi su fattori di rischio CV Quando NON dosare l’albuminuria nei pazienti indicati? - malattie intercorrenti - attività fisica superiore alla norma - è già presente macroalbuminuria (o proteinuria) Riferirsi a valori assoluti o valori relativi ? - 1° dato: riferirsi ai “valori normali” - successivamente riferirsi ai valori precedenti di quel paziente Albuminuria Nefropatia diabetica IL “PROBLEMA” DEL DIABETE (2000-2025) 30.7 38.4 24.5 16.7 37.5 57.2 25% 22.8 47% 21.8 9.1 39.3 102% 150% 140% 18.2 2000 2025 18.6 0.4 0.7 64% 116% * In milioni di pazienti 2000 2025 Mondo Industrializzati In via di sviluppo 154 m 300 m 55 m 72 m 99 m 228 m IL DIABETE E LA SALUTE MALATTIA RENALE INFARTO E ICTUS CEREBRALE DIABETE NEUROPATIA RETINOPATIA NEFROPATIA DIABETICA Complicanza microvascolare del diabete caratterizzata da albuminuria e da progressiva perdita della funzione renale fino all’uremia terminale. E’ la causa più comune di uremia terminale in America e in molti paesi industrializzati. I pazienti con nefropatia diabetica hanno un rischio di morire 5-6 volte maggiore dei pazienti diabetici senza nefropatia o dei soggetti sani. EFFETTO DELLA PROTEINURIA SULLA MORTALITA’ IN PAZIENTI CON DIABETE TIPO 2 NEGLI INDIANI PIMA (x 1000 person-year) Mortalità 150 125 100 75 50 25 0 Soggetti sani Diabetici Diabetici senza nefropatia con nefropatia Nei diabetici senza proteinuria la mortalità è simile a quella dei non-diabetici. Il 97 % dell’eccesso di mortalità dei diabetici è attribuibile alla nefropatia conclamata Nelson RG, et al. Diabetes 1988;37:1499-1504 VALORE PREDITTIVO DELLA PROTEINURIA SULLA MORTALITA’ NEL DIABETE TIPO 2 - UKPDS 64 - 5,097 diabete tipo 2 - Follow-up: 10 anni %/anno 20 Mortalità 15 10 5 0 Normo Adler AI, et al. Kidney Int 2003;63:225-232 Micro Macro NEFROPATIA DIABETICA Nei diabetici quando si manifesta la malattia renale, si assiste ad un progressivo deterioramento della funzione renale, che è lineare nel tempo, fino all’uremia terminale. E’ una MALATTIA PROGRESSIVA Importanza di: prevenzione diagnosi precoce trattamento precoce STORIA NATURALE DELLA NEFROPATIA DIABETICA Ridotto - Obesità numero - Ipertensione di nefroni ? - Diabete Albuminuria Proteinuria clinica Peggioramento S. metabolica Aumentato rischio CV VFG (ml/min/1.73m2) 150 100 Iperglicemia transitoria, ipertensione 50 0 Normoalbuminuria UAE (µg/min) 0 Micro 20 200 13 18 Durata diabete (anni) IRC Macro 25 FATTORI DI RISCHIO PER LA PROGRESSIONE FATTORE DI RISCHIO TIPO DI INTERVENTO Durata del diabete Fattori genetici e familiari Immodificabili Iperglicemia Ipertensione Dislipidemia Albuminuria/Proteinuria Terapia farmacologica Inattività fisica Obesità Fumo Stile di vita PREVENZIONE E DIAGNOSI PRECOCE Educare il paziente a controllare i fattori di rischio per la nefropatia diabetica: - controllo glicemico - pressione arteriosa - obesità - lipidi - fumo - attività fisica Controllare l’albuminuria e potenziare l’intervento sui fattori di rischio in caso di riscontro di valori patologici od aumento rispetto ai controlli precedenti. Utilizzare il dato di albuminuria come controllo dell’efficacia degli interventi praticati. NORMOALBUMINURIAMICROALBUMINURIA PROTEINURIA IRC STUDIO BENEDICT Normoalbuminuria UAE (µg/min) Durata diabete 0 (anni) Micro 20 13 IRC Macro 200 18 25 Con simili valori di P.A., la comparsa di microalbuminuria era significativamente inferiore con l’ACE-I, non con il Ca-antagonista Ruggenenti P, et al. NEJM 2004;351:1941-1951 * ADA guidelines, Diabetes Care 1998 NORMOALBUMINURIAMICROALBUMINURIA PROTEINURIA IRC IRMA 2 Normoalbuminuria UAE (µg/min) Durata diabete 0 (anni) Micro 20 13 200 18 2.138 pazienti in 8 studi clinici dal 1992 al 1995 R.R. (95 % C.I.) Microalbuminuria va peggio 0.51 4 16 64 256 IRC Macro 25 NORMOALBUMINURIAMICROALBUMINURIA PROTEINURIA IRC RENAAL, IDNT Normoalbuminuria Micro UAE (µg/min) Durata diabete 0 (anni) 20 13 R.R.: 0.72 (0.58-0.89) p=0.002 30 200 18 Placebo 20 Losartan % in dialisi 10 0 0 12 24 36 Mesi Brenner BM, et al. N Engl J Med 2001;345:861-869 IRC Macro 48 25 RISCHIO DI PROGRESSIONE VERSO L’UREMIA TERMINALE IN PAZIENTI PROTEINURICI TRATTATI CON ACE-INIBITORE O SARTANO A DOSI CONVENZIONALI O MASSIMALI 40 Group 1, benazepril, conventional dose Group 2, benazepril, titrated dose Group 3, losartan, conventional dose Group 4, losartan, titrated dose 30 Primary composite end point (%) 20 10 0 0 12 Months 24 36 Il risultato è indipendente dall’effetto anti-ipertensivo Hou FF, et al. JASN 2007;18:1889-1898 INIBIZIONE DEL SRAA NEL DIABETE DI TIPO 2 - EFFETTI SULLA MORTALITÀ Riduzione del rischio microHOPE (ACE inibitore) MicroHOPE casi controlli pazienti (n) mortalità (%) 1808 1769 10.8 14.0 0 % - 10 - 10 % - 20 RENAAL, IDNT, IRMA2 1719 casi 1542 controlli 14.4 16.1 RENAAL IDNT, IRMA2 (Sartani) - 24% - 30 NEFROPATIA DIABETICA FOCALIZZARE L’INIBIZIONE DEL SISTEMA RENINA-ANGIOTENSINA (ACE-I E SARTANI) NEL PAZIENTE DIABETICO è in grado di: a) prevenire: - NORMOALBUMINURIA - MICROALBUMINURIA - PROTEINURIA MICROALBUMINURIA PROTEINURIA IRC b) ridurre la mortalità L’effetto è dose-dipendente Resta comunque un rischio residuo che deve trovare fattori causali e terapia