Udine, 17 dicembre ‘09
Verso una “nuova
generazione” di
interventi
di Giovanni Campagnoli
Le azioni del Ministero
Azioni a regia centrale di
interesse nazionale:
(Campagne, Eventi Azioni,
Assistenza e Bandi)
Le azioni del Ministero
Azioni per il territorio,
concertate con EELL:
Accordi Anci (12 mln, anno)
Bandi con UPI (3 mln, anno)
APQ Regioni (60 mln, anno)*
Cosa ha già “prodotto”
1. Effetto moltiplicatore (grazie all’effetto leva per le risorse)
2. Risultati attesi ed inattesi (in termini di responsabilità)
La crescente importanza, identità ed autonomia delle politiche
giovanili oggi (grazie all’azione del Ministero) ed alle Regioni (nuovi
policy makers), ha già portato ad avere:
1. nuove risorse: 130 mln/anno dal Ministero che diventano 500
grazie ai cofinanziamenti;
2. alla data del 3 sett. 2008, ben 21 APQ siglati (19 Regioni e 2
Prov. Autonome);
- 6 nuove leggi regionali in due anni (rispetto alle 13 in 21 anni…);
-i Comuni italiani con deleghe alle politiche giovanili sono 6.918,
l’85,3% del totale [Fonte, Anci Maggio ’09];
-il 72% delle Province italiane ha una delega alle Politiche giovanili
[Fonte UPI ’06], con 58 Assessori [Upi ‘2009];
- nuove ricerche, convegni e seminari (anche 10/15 in un mese),
percorsi formativi e pubblicazioni (19 libri in 30 mesi).
News pubblicate
160
140
News
120
100
80
60
news
40
20
0
2005
Anni
2006
2007
2008
2009
Anni
Presenze a convegni, seminari: una ogni 20 gg
IL CIRCOLO VIRTUOSO delle
politiche giovanili: il new deal di una
nuova generazione di interventi
Ministero (Az centrali) + Accordi con
Comuni, Prov, Regioni (130 milioni/anno)
1. Interesse nuovo su temi e questioni
giovanili (blog, film, editoriali, ecc).
2. Identità specifica delle pol giov
Effetto leva: 500 milioni in
tre anni grazie alla buona
prassi dei cofinaziamenti
Attivazione (nuove
resp) e progettazione di
EELL, giovani e Terzo
Settore (7.523 progetti)
GIOVANI IN LIBERA USCITA?
I giovani tra i 20 e i 30 anni,
celibi e nubili, che vivono con
almeno un genitore sono circa
l’80% (Istat-Ministero Pogas).
Se l’uscita da casa riguardasse
altre quote di giovani, il volume di
spesa per l’acquisto di beni
durevoli sarebbe da un minimo di 2
Miliardi di Euro (se uscisse il 5%) a
un massimo di 18 Miliardi di Euro
(se uscisse il 100%).
Avrebbero intenzione di lasciare la
casa di origine almeno il 30% (Istat)
Ciò comporta mediamente una spesa
per arredi ed elettrodomestici almeno
di 5.000 euro ad abitazione
Se tutti quei giovani che hanno
dichiarato la propria intenzione di
uscire da casa riuscissero a
realizzare il proprio desiderio,
l’acquisto di beni durevoli non
sarebbe inferiore a circa 9 Miliardi
di Euro.
FRANCIA: Programma Civis
In Francia, il 75% dei giovani tra i 16 ed i 25
anni dipende da aiuti pubblici.
Obiettivo: contrasto all’esclusione con
l’impiego di 800.000 giovani (dal 2005 al
2009, 733.260)
Strategia: coinvolgimento delle 600
strutture di missione locali e
Servizi di di informazione e
orientamento.
Investimento: 351 mln, da Stato, Regioni,
FSE
Tutor per orientamento pre e post
impiego (fino a sei mesi
dall’assunzione). Indennità fino a
300 eu mese, max 900 eu/anno
Valutazione:
Risultato atteso minimo: 25% di
occupati a minimo 500 euro/mese.
Ogni neo occupato versa allo Stato
4.000 euro/anno di contributi.
In totale: 700 mln
Nei primi 4 anni (aprile ’05/’09):
465.456 partecipanti, il 38% dei
quali ha una occupazione di lunga
durata (176.408)
L’ipotesi di introduzione regionale del sostegno al reddito ai giovani
piemontesi “attivi”
N° di giovani
20/25enni in
Piemonte*
Stima % nazionale di
potenziali percettori di
reddito di cittadinanza
tra i 20 e 25 anni: 62%
(la stessa della
Lombardia)
Costo annuale
reddito
cittadinanza (500
eu/mese** x 12
mesi = 6.000
euro/anno)
Uscite correnti
regionali
% di incidenza
sul bilancio
242.467
150.000
900 mln**
13.411.5 mln
(anno ’08)
6,7% al 5,37%
• * Fonte: Istat, popolazione al 31 dicembre 2008
• **che corrisponde al 73% della pensione media italiana del 2007
Strumenti regionali generativi:
Concorso di idee:
Principi attivi (Regione Puglia, 7,5 mln):
1.670 candidature, da giovani residenti nel
75% di tutti i Comuni): 420 progetti(4 mesi)
Giovani idee migliorano l’Italia (2 mln): 3.639 progetti per 15.738 partecipanti, 64
prog. Beneficiari (valutazione: 12 mesi).
Contratto etico (Ritorno al futuro, per borse
di studio a giovani laureati, Regione
Puglia, 5.000 contratti, 60 mln)
Fondo Accesso al futuro, Provincia di
Trento: 5 mln/anno
Lo “Small Business Act”per l’Europa:
una sfida per le PMI Italiane ed Europee
Gli Stati membri dovranno:
• stimolare mentalità innovative e
imprenditoriali fra i giovani
introducendo
l’imprenditorialità
come competenza chiave nei
programmi scolastici
• intensificare i legami con il
mondo
delle
imprese
per
sviluppare strategie sistematiche di
formazione
allo
spirito
imprenditoriale a tutti i livelli
Fonte: Commissione Europea, giugno ’08
A LIVELLO LOCALE?
Ipotesi:
1.
scelta di pol. giov. di promozione dell’agio
2.
circoli virtuosi: generazione di risorse, sviluppo, incremento di competenze spendibili,
capacità, saperi, (al fine dell’occupabilità) cittadinanza attiva, capitale sociale, sviluppo
locale.
•
Non voler essere solo spesa pubblica a fondo perduto (“giovani” e non “svantaggiati”, a
disagio, ecc). Un gruppo di 15 giovani motivati è una scelta potente, non una opzione B!
•
Raccogliere risorse da più attori e da “più parti” di uno stesso attore pubblico (uscendo
dalla logica dei “separati in casa”). Strumento dei PLG
•
Prevedere servizi con un prezzo (anche politico) da reinvestire
•
Attuare anche logiche di impresa sociale (soprattutto nella cooperazione), in quanto solo
una parte di lavoro è garantita dalla PA, mentre il resto deve derivare dalla capacità di
gestione.
•
Svolgere anche un ruolo di richiamo rispetto ad attenzioni e responsabilità
•
moltiplicazioni anche di idee e pensieri (invisibile ma strategico!)
•
progetti con tetti di spesa per il costo del personale, ma più servizi, strutture, attrezzature,
strumentazioni
•
Motori: informalità, mobilità, educaz all’imprenditività, che porta a valorizzazione reti
amicali, volontariato e associaz. giovanile, generazione di risorse (1 a 8 sull’investimento)
MOBILITA’ GIOVANILE:
Tra campanile, valli, pianure, Europa e ritorno… riportando
nella propria comunità gli apprendimenti, le idee, le news…
EDUCANDO alla IMPRENDITORIALITA’/IMPRENDITIVITA’
GIOVANILE (anche con l’associazionismo, che oggi ha un
nuovo ruolo…)
Ciò è possibile se esiste una
intenzionalità chiara:
- nella Scuola (programmi ad hoc di
sperimentazione di impresa)
- nella ExtraScuola (ad es.
nell’associazionismo giovanile che sta
assumendo sempre più il ruolo di
laboratorio di sperimentazione che
non di luogo di “militanza”). Per
questo imparare a gestire bene le
risorse è fondamentale per il
successo delle attività per i giovani (si
parla di microimprese sociale e
culturali.
Le Organizzazioni giovanili come aziende.
Connotazioni comuni a prescindere dalla forma giuridica anche
tra profit e non profit, infatti:
- l’associazionismo giovanile è sempre più il luogo della
sperimentazione, del fare esperienze e meno quello della
militanza, dell’appartenenza identitaria totalizzante);
- e le (micro)imprese giovanili vivono gli stessi passaggi e
difficoltà (amplificate) degli altri tipi di organizzazioni. Simili
anche i punti di forza e criticità. Ciò è evidente nelle loro storie.
Gli ambiti di intervento: sviluppo del territorio, arte, cultura e
festival, gestione di eventi, turismo leggero (e responsabile),
“gusto e sapori”, ICT, sport ed entertainment, socio-assistenzialeeducativo, nidi, creatività e design (factory), recupero spazi
urbani, energie rinnovabili, etica (commercio equo, 500 botteghe
in Italia, 15.000 giovani), “imprenditività leggera” legata a percorsi
di creatività nei contesti locali e marketing territoriale, a
opportunità innovative .
Punti di forza
- Idee innovative, ricerca e sperimentazione come “intangibile assets”. Il “tempo” come
valore (fattore produttivo) e le risorse umane come fattore strategico.
- essere portatori di innovazione, tendenze (non solo moda…) e nuovi valori (es. fonti
rinnovabili, agricoltura bio, territorio, ecc)
Spirito di iniziativa, entusiasmo, passione per un progetto in cui si crede
Creatività ed Innovazione
Lavorare con amici di cui ci si fida e con competenze complementari ed integrate
Motivazione a “costruirsi un futuro migliore”
Capacità di coinvolgimento di partner a diversi livelli
Incoscienza e propensione al rischio, oltre all’essere giovane in sé
Propensione a lavorare in gruppo
Facilità nel raccogliere e condividere dati ed informazioni
Disponibilità a spendere energie, tempo, competenze e capacità di guardare oltre il
calcolo utilitaristico immediato
Facilità nello scambio di esperienze e competenze
Conoscenza dei contesti locali e delle loro potenzialità comparate con altre (anche grazie
a viaggi e relazioni amicali)
-
vicinanza anagrafica e di vissuto con un pubblico giovane
Criticità
Poca esperienza
Bassa credibilità esterna
Difficoltà nel trovare una formazione specifica
Poca disponibilità economica (autofinanziamento)
Sfiducia nei propri mezzi (rischio di arrendevolezza alle prime difficoltà)
Rischio di poca concretezza e capacità di usare risorse in modo concreto e
duraturo
Difficoltà nel promuovere e reggere una progettualità a lungo termine
Pregiudizio del mondo adulto
Tempi lunghi nei rapporti con la PA
Ostacoli della burocrazia
Il pregiudizio
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Prof. Giovanni Campagnoli
Tel sede: 0322.836449
Portatile: +39.335.474834
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