Crisi della sedia vuota (1965-1966) Presupposti: -Enorme sviluppo economico della CEE tra il 1960 e il 1965 -Desiderio di ampliare l’ambito delle politiche messe in campo dalla CEE -La Commissione rivendica un ruolo ‘sovranazionale’ all’interno di una struttura istituzionale che la subordina al CdM Nodo successivo: di nuovo la PAC - Come si finanzia la PAC - 1965 - Proposta della Commissione Hallstein di dotare la CEE di ‘risorse proprie’ (avrebbero permesso un incremento delle politiche comunitarie in settori anche non originariamente previsti dai trattati di Roma) Hallstein prende l’iniziativa convinto della centralità del ruolo della Commissione e per dare un seguito logico alla ‘razionalizzazione’ delle Comunità avvenuta con il trattato di fusione (1965, in vigore dal 1° luglio 1967) Una sola Commissione (nove membri) per Cee, Ceca, Euratom. Un solo Consiglio dei ministri Parlamento e Corte di Giustizia La struttura istituzionale della Cee si arricchisce anche di un nuovo soggetto, il Comitato dei rappresentanti permanenti (CO.RE.PER.) Coreper I Coreper II CSA (Comitato speciale agricoltura) Inoltre, l’aspetto del voto nel CdM gioca un ruolo chiave Secondo il Trattato di Roma, nel 1966 sarebbe cominciata la terza fase transitoria (1958-1961; 1962-1965; 1966-1969). Da quel momento in poi il Consiglio dei Ministri avrebbe votato a maggioranza qualificata. Le ‘risorse proprie’ si aggiungevano così alla prospettiva della accentuata sovranazionalità della Cee con un Consiglio in cui la Francia sarebbe potuta andare in minoranza al momento del voto. In aggiunta, problema della procedura di approvazione del bilancio: La Commissione diventava, con il Parlamento, il cuore del sistema finanziario della Cee e l’istanza che determinava come sarebbero state spese le risorse proprie. Il bilancio emendato dal PE e accettato dalla Commissione, poteva essere rifiutato dal Consiglio solo con il voto contrario di 5 stati membri se si trattava di una versione emendata dal PE ma respinta dalla Commissione, la versione della Commissione passava con il voto di 4 stati a favore. Risultato: Crisi della sedia vuota. La Francia (de Gaulle) ritira i suoi rappresentanti dal Consiglio dei ministri (e solo da esso) e paralizza l’attività comunitaria. Soluzione: Compromesso di Lussemburgo (1966) Viene stabilito il principio del negoziato ad oltranza, all’interno del Consiglio, qualora si sia in presenza di una diversità di opinioni tra i ministri Potere di veto implicito Viene comunque affermato che le scadenze previste dai trattati non sono in discussione, anche se tutto viene rimandato a una prossima conferenza tra i capi di stato e di governo. Trionfo di de Gaulle o fortuna della Comunità? Governanza mono-livello (one-level governance) Stato -------------------------- CEE Governanza multi-livello (multi-level governance) Stato Regione Associazioni dei produttori Sindacati dei lavoratori Gruppi di interesse CEE/UE Insegnamenti della crisi della sedia vuota (“crise de la chaise vide”): Mai tentare di mutare unilateralmente gli equilibri tra stati e istituzioni europee Affermazione di un metodo fondato sul compromesso e negoziato permanente La sovranazionalità deve confrontarsi continuamente con gli interessi statali