1956 - Annus horribilis Crisi di Suez (novembre 1956) Crisi ungherese (novembre 1956) - strutturazione dei due blocchi - perdita definitiva di autonomia operativa degli stati europei La reazione francese è un ammorbidimento delle posizioni riguardo al negoziato CEE/CEEA e, il 25 marzo 1957, si arriva alla firma dei Trattati di Roma - CEE - CEEA (Euratom) La Gran Bretagna resta fuori (si auto-esclude e propone il palliativo dell’EFTA - European Free Trade Association) - danno economico - danno strutturale Trattati di Roma (CEE e CEEA) Commissione CEE (nove membri) Commissione CEEA (cinque membri) Consiglio dei ministri (CdM) CEE/CEEA/CECA Assemblea parlamentare in comune tra CEE, CEEA e CECA (142 meps) Corte di Giustizia delle Comunità europee Vengono previste dal trattato tre fasi transitorie di 4 anni ciascuna (entro il 1969 mercato unico e unione doganale) Obiettivi trattato CEE 1 - abolizione delle restrizioni quantitative nel commercio reciproco 2 - tariffa doganale esterna comune 3 - politica commerciale comune verso i Paesi terzi 4 - libera circolazione di persone, servizi e capitale 5 - politica comune dell’agricoltura 6 - politica comune dei trasporti 7 - libera concorrenza senza distorsioni 8 - procedure di coordinamento delle politiche economiche 9 - controllo delle bilance dei pagamenti 10 - coordinamento e armonizzazione delle politiche interne e delle relative legislazioni 11 - FSE, BEI, associazione con paesi già colonie Obiettivi trattato Euratom 1 - sviluppo delle ricerche in campo nucleare 2 - definire il quadro normativo relativo alla sicurezza di gestione degli impianti 3 - richiamare investimenti con agevolazioni di tipo fiscale 4 - controllare la disponibilità di materiale fissile per tutti gli utilizzatori 5 - supervisione dell’utilizzo del materiale 6 - possedere in maniera esclusiva i materiali fissili 7 - istituzione di un mercato comune in campo nucleare 8 - promuovere l’utilizzo pacifico del nucleare, anche mediante accordi in questo senso Presidente Walter Hallstein (D) Mandato: 7-1-1958 / 9-1-1962 10-1-1962 / 30-6-1967 Presidenza caratterizzata dai tentativi (sfortunati) di aumentare l’influenza della Commissione L’Assemblea parlamentare CEE Con la firma dei Trattati di Roma viene costituita una sola AP di 142 membri, in comune per CECA, CEE ed Euratom. Nel 1960 la stessa assemblea presenta una mozione per l’elezione parziale dei suoi membri a suffragio universale diretto (mozione che non viene accettata dal Consiglio). Dal 1962 l’Assemblea muta il suo nome in Parlamento europeo. Consiglio dei ministri Per i primi otto anni di vita della Cee il CdM avrebbe dovuto votare all’unanimità. Poi veniva previsto un voto a maggioranza di 12 su 17 Francia, Germania, Italia: 4 voti ciascuna Belgio e Paesi Bassi: 2 voti ciascuno Lussemburgo: 1 voto Impossibilità di veto di un solo grande paese, ma necessità di ‘alleanze’ Potere esecutivo: Commissione Potere legislativo: Commissione (proposte), CdM (emanazione) Parlamento: non ha poteri definiti, funzioni consultive Corte di Giustizia delle C.E.: vigila sull’osservanza dei trattati Comitato economico e sociale: funzioni consultive Banca europea degli investimenti (BEI): finanziamento grandi opere strutturali Aspettative Delusioni Illusioni Ernst Haas (The Uniting of Europe), Walter Lipgens (Europa-Föderationsplane der Widerstandsbewegungen), Alan S. Milward (The European Rescue of the NationState), Andrew Moravcsik (The Choice for Europe. Social Purpose and State Power from Messina to Maastricht) Politiche comuni previste dai trattati PAC (Politica agricola comune) PCT (Politica comune dei trasporti) Pac Relativa minore importanza complessiva del settore Agricolo Elettorato agricolo ‘mobile’, quindi da ‘fidelizzare’ aumentando i redditi, (e i prezzi pper i consumatori finali) Ricordo delle privazioni belliche e della penuria (si ricerca l’incremento produttivo in vista dell’autosufficienza) Stabilizzazione dei mercati e riparo dal pericolo inflattivo I Principi della PAC Art. 33 del Trattato di Roma: a) Incrementare la produttività dell’agricoltura e lo sviluppo razionale della produzione (manodopera, fattori di prod.ne) b) Assicurare il tenore di vita della popolazione agricola c) Stabilizzare i mercati d) Garantire la sicurezza degli approvvigionamenti e) Assicurare prezzi ragionevoli La PAC - Implementazione Luglio 1958 - Conferenza di Stresa, la PAC è affidata all’elaborazione del commissario Sicco Mansholt (già ministro olandese dell’agricoltura per 13 anni). Presidente della Commissione dal 22-3-1972 / 5-1-1973 La PAC - Implementazione 30 giugno 1960 e 18 dicembre 1961: «maratona agricola» del Consiglio dei ministri con accordo finale il 14 gennaio 1962. Punti dell’accordo: organizzazione dei mercati per cereali, carni suine, uova, pollame, ortofrutticoli e vino; Istituzione del FEOGA Sostegno finanziario dal 1° luglio 1962, data di entrata in vigore della PAC. La PAC - Implementazione Dicembre 1963: seconda maratona con accordo su latte, carni bovine e riso. Dicembre 1964: terza maratona agricola con accordo sull’unificazione dei prezzi dei cereali La proposta Hallstein per la dotazione della Comunità di «risorse proprie», nasce su ispirazione di Mansholt, compresa nel pacchetto per la copertura delle spese agricole per il triennio 1° luglio 1965-30 giugno 1968. La PAC - Funzionamento Sostegno dei prezzi (Feoga-Garanzia) I prezzi garantiti provocano sovrapproduzione, portando alla metà degli anni Ottanta a misure restrittive: quote tasse di corresponsabilità stabilizzatori (cioè se si eccede una soglia di produzione - quantità massima garantita - scatta una riduzione dei pagamenti garantiti incoraggiamento a sistemi di set-aside (messa a riposo dei terreni) OMC - Organizzazione comune dei mercati - garantisce l’acquisto delle eccedenze e protegge con dazi le produzioni CE da quelle esterne. PAC - Funzionamento Importazioni Prelievi Non-UE Prezzo obiettivo Prezzo-soglia Prezzo di intervento (la CEE compra direttamente l’invenduto) PAC - Funzionamento Esportazioni Prezzo obiettivo Restituzioni Prezzo-soglia Prezzi non-UE Prezzo di intervento (la CEE compra direttamente l’invenduto) Ruolo della Corte di giustizia La Corte sin dall’inizio intende il suo ruolo come quello di definizione dei limiti della ‘sovranità’ della Cee e di quella degli stati membri Sentenza Van Gend en Loos c/ Nederlandse Administratie der Berlastingen (imposte dirette) Viene stabilito che “la Comunità costituisce un nuovo ordine legale internazionale. Gli Stati, per trarre beneficio da quest’ultimo, hanno limitato i propri diritti di sovranità … la legge comunitaria non solo impone delle obbligazioni agli individui, ma deve anche fornire loro diritti che diventano parte integrante del loro patrimonio legale”.