Modelli di governance delle istituzioni internazionali e delle P.A. (l.m., modulo SECS-P/02) Modelli di governance: • Politica agricola comune; • Fondi strutturali UE; • Approccio Leader Lezione di: Roberto Finuola Tre esempi di governance Approccio top-down Government/Governance Approccio misto top-down/ bottom-up; Governance Approccio bottom-up Governance I PILASTRI DELLA POLITICA AGRICOLA COMUNE (PAC) Politiche di mercato (1° Pilastro) Politiche di sviluppo rurale (2° Pilastro) La PAC oggi: un sistema squilibrato 1° pilastro Pagamenti diretti e interventi di mercato (76%) 2° pilastro Sviluppo Rurale (24%) 1948-51 EUROPEAN RECOVERY PROGRAMA (ERP Piano Marshall Programma USA di aiuti alimentari all’Europa occidentale Il Segretario di Stato degli USA George Marshall Trattato di Roma - nasce la Comunità Economica europea (CEE) Nel trattato riconosciuta l’esigenza di costruire una politica agricola comune con due obiettivi: 1. fornire cibo a prezzi accessibili 2. equo tenore di vita ai contadini (allora il 24% della forza lavoro) Conferenza di Stresa: nasce la Politica Agricola Comune (PAC) 1. politica de prezzi e dei mercati (prezzi garantiti per gli agricoltori) 2. Politica delle strutture (marginale) La politica di sostegno dei prezzi (restituzioni alle esportazioni e prelievi sulle importazioni) spinge gli agricoltori ad aumentare la produzione. Raggiunto l’obiettivo della sicurezza alimentare Le eccedenze Il sistema dei prezzi garantiti stimola la produzione agricola al di là delle capacità di assorbimento del mercato: eccedenze produttive ritirate dalla CEE a costi sempre crescenti. Necessarie misure specifiche per allineare la produzione alle esigenze del mercato (Es.: Quote di produzione). 10 L’insostenibilità della PAC Sostegno accoppiato Esternalità negative (inquinamento, riduzione biodiversità) Modello “intensivo” di agricoltura attraverso massiccio impiego di prodotti chimici Crescita spesa di bilancio Sussidi alle esportazioni Dumping Eccedenze strutturali dell’offerta a fronte di una stagnazione della domanda > export sussidiate Gestione interventi di mercato Difficoltà relazioni commerciali Dal sostegno del mercato al sostegno dei produttori La PAC si sposta dal sostegno del mercato al sostegno ai produttori. Il sistema dei prezzi garantiti viene sostituito con aiuti diretti. Accento sulla qualità degli alimenti, le produzioni tradizionali e regionali, cura per l'ambiente. Lo sviluppo rurale Il campo di applicazione della PAC si allarga per includere lo sviluppo rurale. La PAC si concentra sullo sviluppo economico, sociale e culturale dell'Europa attraverso programmi mirati pluriennali. Il disaccoppiamento La riforma della PAC scioglie il legame tra sovvenzioni e produzione (disaccoppiamento). Gli agricoltori sono più orientati al mercato e ricevono aiuti al reddito condizionati al rispetto dell’ambiente, del benessere degli animali e della sicurezza alimentare. Nuovi paesi membri La popolazione agricola dell’UE raddoppia, nel 2004 e 2007, a seguito dell’allargamento a dodici nuovi Stati. Otto anni dopo la caduta del muro di Berlino, l’Unione europea conta 27 Stati membri e oltre 500 milioni di cittadini.. Nuova riforma della PAC con l’obiettivo di potenziare la competitività del settore agricolo a livello economico ed ecologico. In concreto è una politica conservatrice che mira a mantenere i livelli di sostegno al settore La struttura della spesa della PAC 1980 -2010 Il sostegno dei prezzi PAC in presenza di eccesso di domanda (prelievo) (oggi non più in atto) Grafico 1 CEE Resto del mondo O Prelievo variabile Peo Pcee = Pw f e Eo b a = Peo - Pw resto del mondo D Ed o A E F B o M1 cee M2 Pcee = Prezzo comunitario Pw = Prezzo mondiale Pe= Prezzo di entrata Ed = Eccesso domanda Eo= eccesso offerta Modificato da appunti sulla PAC del prof. Giuseppe Marotta Illustrazione del grafico 1 Consideriamo due grafici costruiti parallelamente in cui, a sinistra, riportiamo la situazione relativa al mercato di un ipotetico prodotto agricolo nella CEE, in cui si registra un eccesso di domanda, e, a destra, la stessa situazione per il “resto del mondo”, dove si confrontano l’eccesso di domanda (Ed) della CEE con l’eccesso di offerta (Eo) del Resto del mondo. In assenza di PAC e, quindi, di misure protezionistiche, si avrebbe un prezzo interno CEE (Pcee) uguale al prezzo mondiale (Pw), con un eccesso di domanda sul mercato comunitario pari ad AB, soddisfatto dall’eccesso di offerta che si realizza nel mercato “resto del mondo” (M2). In altri termini si determinerebbe un equilibrio tra i due mercati (Pcee=Pw), con la CEE che importa dal “resto del mondo” una quantità di prodotto che è esattamente uguale all’eccesso di offerta su quest’ultimo mercato (AB=M2). Supponiamo ora che, per effetto del funzionamento della PAC, venga fissato il prezzo di entrata (Peo) ad un livello superiore a quello di equilibrio (Pe > Pw). A questo nuovo livello di prezzo, il mercato interno comunitario viene interessato dai seguenti cambiamenti: aumento dell’offerta da A ad E; riduzione della domanda da B a F; riduzione dell’eccesso di domanda da AB a EF e quindi delle importazioni da M2 a M1, con EF=M1. Sulla quantità importata M1 si applica un prelievo pari alla differenza tra Peo e PW, come riportato nel grafico di destra, che rappresenta un’entrata per le casse comunitarie. Il sostegno dei prezzi PAC in presenza di eccesso di offerta (restituzione) (oggi non più in atto) Grafico 2 CEE Resto del mondo O Eo cee s Pcee > PW f e Pcee = Pw PW a h g b c d sussidio Pw1 Ed resto del mondo D o E A B F o X1 X2 Pcee = Prezzo CEE Pw = Prezzo mondiale PW1 = prezzo che il resto del mondo è disposto a pagare a fronte di un prezzo europeo sostenuto Ed = Eccesso domanda Eo= eccesso offerta Modificato da appunti sulla PAC del prof. Giuseppe Marotta Illustrazione del grafico 2 In presenza di eccesso di offerta sul mercato CEE e di assenza di PAC, si avrebbe un unico prezzo di equilibrio per i due mercati (CEE e resto del Mondo): Pcee = Pw. Tale prezzo corrisponde al punto di uguaglianza tra l’eccesso di domanda del resto del mondo e l’eccesso di offerta della CEE: punto X1 nel grafico di destra. In corrispondenza di tale equilibrio, la CEE produce la quantità B, domanda la quantità A ed esporta ab che è esattamente uguale alla domanda di importazione proveniente dal “resto del mondo” pari a X1. Con l’introduzione della PAC, per effetto del sistema di prezzi amministrati, il prezzo di mercato interno alla CEE (Pscee) si colloca al di sopra del prezzo di entrata e, comunque, risulta superiore al prezzo mondiale di equilibrio (Pw). A questo nuovo livello di prezzo, si determina un eccesso di offerta sul mercato comunitario, superiore a quello di partenza (ef > ab). Il prezzo mondiale che consente di collocare tale eccesso di offerta sul “resto del mondo” è pari a Pw1 (grafico di destra): a questo livello di prezzo, infatti, l’eccesso di offerta CEE è uguale all’eccesso di domanda del “resto del mondo” (gh=X2). Per rendere, dunque, competitivi i prodotti comunitari sui mercati di esportazione è necessaria una riduzione del prezzo (Pw1) sia rispetto al prezzo interno CEE che al prezzo mondiale relativo alla situazione di equilibrio di partenza (Pw). La PAC rende possibile ciò attraverso lo strumento della “restituzione all’esportazione” che è data dalla differenza tra il prezzo di mercato interno (Pscee) e il prezzo realizzato (Pw1) nella vendita sul mercato di esportazione. In altri termini, il sostegno del prezzo in un mercato eccedentario può funzionare solo se associato a una “restituzione all’esportazione”. Effetti del vecchio meccanismo PAC di sostegno dei prezzi Caso di eccesso di domanda • sostegno dei redditi agricoli; • contestuale effetto di sostituzione delle importazioni attraverso un aumento dell’offerta interna (miglioramento del tasso di auto approvvigionamento). • costo della PAC che grava esclusivamente sui consumatori costretti a pagare prezzi interni più alti. Caso di eccesso di offerta • aumento della produzione interna e riduzione della domanda; • effetto distorsivo sui flussi commerciali mondiali determinato dalla restituzione. • sostegno del prezzo interno che grava sia sui consumatori che sul bilancio comunitario per l’erogazione delle restituzioni agli operatori che vendono sui mercati esteri (esportatori). Il peso della PAC sul bilancio comunitario 1980 -2009 In ultima analisi L’interesse di una minoranza (gli agricoltori) ricade sulla maggioranza che ne paga il costo finanziario. perché • I partiti sono sensibili all’elettorato contadino specie dove gli agricoltori sono ben organizzati (OO.PP.AA) • Le organizzazioni agricole sono dei gruppi di pressione forti in grado di generare “triangoli di ferro”; • I consumatori sono scarsamente informati e non avvertono le conseguenze della PAC con forte peso del problema del “free rider”